Gryffindor, Hufflepuff, Ravenclaw or Slytherin?
Sirius Black era sempre stato condizionato dal fatto di provenire da una lunga discendenza di Serperverde. Quando conobbe quel ragazzino di nome Potter sul treno, sperò con tutto sé stesso di non venire smistato nelle Serpi. Una vocina interiore, poi, gli fece presente che non sarebbe servito a nulla preoccuparsi in quel momento e che l'unica cosa da fare era godersi il viaggio in treno, perché lo Smistamento sarebbe avvenuto ore più tardi. Quando indossò il Cappello, il suo cuore prese a battere incessantemente quando quest'ultimo gli comunicò che Grifondoro era senza dubbio la Casa adatta a lui. Allo stesso tempo, però, il Cappello lo avvertì che, se lo avesse smistato nei Grifoni, certamente avrebbe causato dissapori tra i suoi famigliari. A Sirius, però, non importò affatto: tutto quello che voleva era sentirlo dire di aver scelto Grifondoro per lui. Quando, in fine, il Cappello diede il verdetto, la Sala fu invasa da sussurri, invece che applausi, ma al ragazzo non importò. Si tolse il Cappello e si avviò verso il tavolo scarlatto ed oro a testa alta e - solo un po' più tardi – i Grifondoro presero ad appluadire entusiasti, creando una confusione tale da coprire i sibili sconcertati dei Serpeverde.
Remus Lupin confidò di venire smistato in Corvonero, come suo padre. Gli piaceva leggere ed imparare, ed i suoi genitori gli avevano sempre detto che era molto intelligente. Non aveva mai pensato di venire smistato in un'altra Casa; Corvonero era la scelta più logica per lui. Il Cappello concordò con lui, tuttavia aggiunse che non era quello il posto dove avrebbe potuto dare il meglio di sé. Il ragazzo non seppe cosa rispondere quando gli venne chiesto se avesse una preferenza, perché effettivamente non ne aveva, semplicemente pensava d'essere un Corvonero. Remus fu ancora più sorpreso del senso d'orgoglio che provò quando sentì il Cappello annuncerare d'aver deciso di smistarlo in Grifondoro. Non poté evitare di sorride felice.
Petter Pettigrew si orientò verso Tassorosso. Aveva la sensazione che le altre tre Case richiedessero troppe aspettative che lui non sarebbe stato in grado di sostenere, perciò non poté essere più sorpreso quando sentì il Cappello Parlante informarlo della sua indecisione tra Grifondoro e Serpeverde. Il Cappello ci pensò a lungo, mormorando che raramente gli capitava di dover scegliere tra queste due case in particolare, quando Peter chiese per Tassorosso. Il Cappello allora ribattè che avrebbe potuto metterlo in Tassorosso, se era questo quello che desiderava davvero, ma che Grifondoro sarebbe stato più adeguato per lui. Poi prese a sussurrare nella sua testa che se non fosse stato coraggioso abbastanza da accettare Grifondoro, significava che non era lì che doveva andare. Con quelle parole, il Cappello toccò il punto cruciale. Peter pensò d'essere coraggioso abbastanza per essere accettato tra i Grifoni, e lo fu.
James Potter non aveva mai dubitato d'essere un Grifondoro. Non perché era stata la Casa di suo padre, e nemmeno perché sua madre gli aveva sorriso e detto che avrebbe voluto che fosse anche la sua, ma semplicemente perché credeva che fosse quella giusta. Aveva già studiato la storia di Hogwarts e dei suoi fondatori con sua madre e, con le varie certezze da undicenne, James sapeva d'essere che era lì che apparteneva. Quando indossò il Cappello, James lo sfidò: gli disse che entrambi sapevano che Grifondoro era il suo posto. Anche se era ancora presto, il ragazzo fu sicuro di affermare che, col tempo, gli avrebbe dimostrato perché. Il Cappello non poté essere più d'accordo ed urlò nitidamente il verdetto alla Sala, che fu invasa dagli applausi, mentre James scese dallo sgabello e raggiunse i tre ragazzi che aveva conosciuto sul treno.
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Casa di Hogwarts?
Le domande più banali pt. 1
Io Corvonero :3
Fatto il misfatto
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