• Il Natale era sempre stata la festività preferita da James, perché Dorea aveva sempre trovato dei modi per renderla speciale; costringere Charlus a traversi da Babbo Natale, per esempio.

• James trascorse solo un Natale a Hogwarts, al primo anno, per far compagnia a Sirius dato che i suoi genitori non avevano acconsentito che passasse il Natale da James: Dorea non poteva lasciarlo venire senza la loro autorizzazione (questo, ovviamente, prima che venisse a sapere che i suoi genitori erano praticamente dei Mangiamorte).

• Al primo anno, James scrisse una lettera ai suoi genitori, lunga due rotoli di pergamena, nella quale raccontava loro di Sirius che non avrebbe ricevuto nessun regalo dai genitori solo perché era stato smistato in Grifondoro.
Dorea gli mandò della cioccolata ed una soffice coperta rossa con le rifiniture in oro, in anonimato. Ma Sirius capì chi l'aveva mandato perché profumava, usando le sue parole, "alla Potter".

• Al secondo anno, James ospitò Peter e Sirius a Natale, incendiarono accidentalmente l'albero.
«Non siete autorizzati a usare la magia» disse Dorea, indignata. «Come diamine ci siete riusciti?!».
Charlus aveva dato loro di nascosto degli scherzi da Zonko, ecco come.

• Sempre durante il secondo anno, Remus non poté unirsi a loro perché era "malato". Fu allora che i tre scoprirono il suo segreto, e passarono il resto delle vacanze a progettare di diventare Animagus illegali.

• Il Natale seguente i Malandrini lo passarono dai Potter, impiegando il loro tempo a esercitarsi in pericolose trasformazioni nelle forme Animagus e mangiando Cioccorane.

• Il quarto fu lo stesso, tranne per il fatto che spendevano meno tempo nel esercitazione in Animagus perché James aveva scoperto come accedere alla scorta di liquori di Charlus, e non furono tanto stupidi dal esercitarsi mentre erano così brilli.

• Il quinto Natale fu fantastico, perché avevano finalmente capito come diventare degli Animagus, così tre animali ed un ragazzo presero a gironzolare insieme nel vicolo di casa a mezzanotte.

• Al sesto anno, Peter e Remus passarono il Natale dalle loro famiglie, ma Sirius restò comunque con James.

• Al settimo anno, Lily e tutti i Malandrini passarono il Natale a casa Potter.
Fu più faticoso per Dorea tenere a bada a tutti loro; lei e Charlus si stancarono parecchio, ma non avevano mai visto loro figlio così felice, perciò non fu un problema.

• James e Sirius si trasferirono insieme in un appartamento dopo la morte di Charlus e Dorea. Tuttavia, poiché la morte dei suoi genitori avvenne proprio dopo le festività, James passò quel Natale con Lily e la sua famiglia.
Sirius lo passò con suo zio Alphard, che era malato, Remus stette con i suoi genitori, aiutandoli, e Peter passò le sue vacanze in Irlanda con i suoi.
James fece la proposta a Lily proprio durante quel Natale.

• La Vigilia di Natale successiva fu abbastanza tranquilla per James e Lily, sposati da poco, nella loro nuova casa.
Lo fu sino a quanto Sirius non fece irruzione da loro alle tre del mattino, con dei petardi e dei fuochi d'artificio attaccati alla sua motocicletta.
«Moony sarà qui alle sette, Peter arriverà dopo colazione, probabilmente. Sbrigatevi: voglio accendere questi fuochi prima che sorga il sole».

• A Lily non piacque particolarmente il Natale successivo perché non poté bere nulla di alcolico (aveva appena scoperto d'essere incinta). E senza dubbio James Potter non migliorava la situazione sedendosi al tavolo di fianco a lei e dicendo: «Lily, ho appena trovato il mio soprannome ideale: sexy renna».

• Il Natale 1980 fu un giorno di pace, a dispetto di tutti gli altri passati.
Harry aveva imparato a dire "Padfoot" rendendo il suo padrino completamente fiero di lui, e si era comportato benissimo per tutto il giorno, eccetto quando aveva fatto levitare il prosciutto e lo aveva fatto cadere sulle gambe di Peter. Parlarono del più o del meno, e Remus si fermò da loro anche nel pomeriggio per il tè.
Peter se ne andò presto, lasciando un peluche a Harry.
James fu grato di quel giorno: lui e Lily avevano i nervi a fior di pelle esattamente come tutti gli altri, ma nessuno avrebbe potuto rovinare loro il Natale.

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Buon Natale!

Fatto il misfatto