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Come sempre, * li separa tra loro.

*

Ogni volta che un Malandrino si addormentava nella Sala Comune, gli altri si sfidavano nel ammucchiare quanti più oggetti possibili sul malcapitato e senza farlo svegliare.

Al primo posto vi era James, che era riuscito a disporre una pila dei seguenti oggetti su un dormiente Remus Lupin:

• Una rilevante quantità di libri.
• Un manico di scopa.
• Vari cuscini del divano.
• 3 calici.
• Una scacchiera.
• Un tronco trovato nel caminetto.
• 5 confezioni di Gelatine Tutti I Gusti + 1.
• Un volontario Sirius Black.

Quando Remus si svegliò, disse qualcosa che si avvertì sommessamente da sotto quella pila di roba, ma che suonò come un: «La prossima volta che vi addormentate vi uccido».

*

Remus Lupin si addormentò sugli spalti del campo da Quidditch, al secondo anno. Sirius Black, James Potter e Peter Pettigrew lo svegliarono, e lo aiutarono ad avviarsi al castello.

Remus Lupin si addormentò nel bel mezzo di una lezione di Incantesimi. Peter Pettigrew prese appunti per lui, e lo svegliò a fine lezione con una pacca sulla spalla ed un sorriso.

Remus Lupin si addormentò sulle scale, mentre erano in movimento, al quinto anno. Lily Evans rise così rumorosamente che lo svegliò.
Il ragazzo insisté nel dire che stava solo facendo riposare gli occhi per qualche minuto.
Dopodiché, entrarono entrambi nella Sala Comune. Remus aveva appoggiato il braccio sulle spalle di Lily ed entrambi fecero finta, in un tacito accordo, che non fosse perché il ragazzo era troppo debole per camminare da solo.

Remus Lupin si addormentò mentre faceva i compiti in Biblioteca, al settimo anno. James lo vide e, poiché era più forte fisicamente dell'amico, lo sollevò il più gentilmente possibile e lo condusse in Sala Comune.
Una volta arrivati, il moro lo fece sdraiare sulla poltrona più vicina, ghignando e scuotendo la testa, ormai in ritardo per l'allenamento di Quidditch dove sarebbe dovuto andare.

Remus Lupin si addormentò sull'Hogwarts Express, come aveva sempre fatto.
Ma, quella volta, nessuno lo svegliò. Nessuno gli appoggiò una coperta sulle spalle.

Fu svegliato dal gelo dei suoi ricordi peggiori, trovandosi una faccia familiare affianco, anche se decisamente più giovane.

Fatto il misfatto