•Lo smistamento•

"Black." Chiamò la McGranitt.
Sirius Black scompose la fila e si avviò verso il piccolo treppiede. La professoressa McGranitt posò il logoro cappello sulla testa del ragazzo.
"Cosa abbiamo qui... Un giovane Black pronto ad essere smistato in Grifondoro, un ragazzo che vuole essere diverso forse, un ragazzo che non vuole seguire le orme della sua famiglia forse, o semplicemente un rivoluzionario?" La voce del cappello parlante risuonò nella testa di Sirius Black.
"Potrai essere ognuna di queste cose quando andrai nella sala comune di Grifondoro!" Per tutto il tempo in cui quel suono aveva rimbombato dentro di sé, Sirius non aveva osato respirare.
Con tutta la tranquillità del mondo si guardò attorno, intercettò i suoi amici, gli sorrise e si avviò verso il suo tavolo seguito da un'insistente ondata di applausi.

"Lupin." Dopo vari cognomi arrivarono anche a quello del licantropo.
Si avviò verso il panchetto e quasi inciampò sul primo gradino.
"Un licantropo ad Hogwarts, non può essere che un'idea di Silente.
Vedo tanta intelligenza, tanto coraggio, coraggio da vendere ed anche tanta paura. Questa paura potrebbe essere affrontata in modo razionale, ma questa non ti si addice molto, verrebbe affrontata meglio di petto, a Grifondoro!" Remus tirò un sospiro di sollievo, ringraziò mentalmente il cappello per quella opportunità e si avviò verso il posto che Sirius gli aveva tenuto.

"Minus." Era arrivato anche il suo momento. Aveva una fifa matta e sperava di capitare in Grifondoro, con i suoi amici.
"Futuro incerto. Starà a te deciderlo.
Grifondoro o Serpeverde, due case così opposte ma allo stesso tempo così uguali, c'è un sottilissimo nastro che le divide. Ho paura di sbagliarmi con te, Minus. Sei molto difficile, un ragazzo influenzabile e pronto a tutto per le persone che ama, o che venera." Passarono vari minuti, Peter era evidentemente preoccupato e il cappello parlante sembrava inerme.
"Ripeto, futuro incerto. Starà a te decidere, ma credo che ti indirizzerà verso la dritta via il carisma di Grifondoro!" Strabuzzarono tutti gli occhi, compreso Peter. Remus cercò di trovargli un posto scansando il ragazzo del secondo anno che aveva di fianco ed accogliendolo vicino a lui.

"Potter." James era pronto, sapeva che sarebbe andato in Grifondoro.
"Potter." Sapeva che avrebbe raggiunto i suoi amici.
"Potter, la prego." Si risvegliò dalla trance e partì verso il cappello.
"Un Potter a stampo. Coraggioso, pronto a tutto per le persone a cui tiene, sempre con la testa fra le nuvole, stupido...Corvonero è fuori discussione, Tassorosso non se ne parla, Serpeverde mi picchieresti, l'unico è Grifondoro, ma attento Potter vedo che il futuro ti riserva brutte sorprese. Buona fortuna e mi raccomando non perderti quando andrai a Grifondoro!"
Si alzò, partì di filata verso il tavolo e abbracciò i suoi amici, che gli avevano tenuto il posto.

Il cappello parlante non ne sbagliò una quella sera e a sua insaputa, forse, segnò il destino di quattro ragazzi, di quei quattro ragazzi.



Salve a tutto il popolo di Watty, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Non vedo l'ora di incontrarvi alla stazione, so che sono un po' in ritardo ma shhh... Buon rientro a scuola a tutti.♥
Grifoni fatevi sentire.

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