•Lettere Perdute•
"Sirius, cosa cazzo è questa? Perché l'indirizzo è Grimmauld Place?" Chiese James.
"Felpato" Lunastorta lo imitò. "Hai inviato delle lettere a qualcuno della tua famiglia? Guarda che non c'è nulla di male." Peter Annuì.
Sirius abbassò lo sguardo. Non avrebbe dovuto chiedere aiuto per cercare il suo maglione ai quei tre. Non avrebbero dovuto vedere quelle lettere. Risalivano all'estate scorsa, l'estate del quinto anno.
"Era a casa Potter da ormai un mese, quando stranamente gli arrivò una lettera. Sirius non era abituato a riceverle, soprattutto non da quella persona.
"Caro Sirius,
Mi manchi tanto, mi mancano le tue risate, i tuoi scherzi, la tua sfacciataggine, la tua cazzutaggine, i tuoi modi di fare, tutto di te.
Mi mancano anche le nostre risate, i nostri scherzi, la nostra sfacciataggine, la nostra (TUA) cazzutaggine, i nostri modi di fare, tutto di noi.
Si sente molto la tua assenza , soprattutto la sento io. Con Bella e Cissy qui è un inferno, cercano sempre di sottomettermi. Per non parlare di Walburga, è sempre più spietata e vuole che io uccida sempre di più.
Mi manchi fratellone, spero che almeno quest'anno mi rivolgerai la parola. Salutami James, Sirius e Peter.
Scusa di non essere stato quello che loro sono stati per te.
Regulus."
Regulus. Suo fratello. L'unica sua salvezza negli anni passati in quella prigione, anche chiamata casa. Gli aveva scritto. Non era poi così vigliacco.
Sirius sentì un vuoto dentro di sé e qualcosa lo fece muovere. Andò automaticamente a prendere carta e penna, poi si sedette al tavolino. Dopo qualche minuto decise di lasciar perdere, nessuno si meritava le sue parole o le sue spiegazione, neanche Regulus.
Passarono varie settimane e Sirius non riusciva a non pensare a quella lettera. Era lui il vigliacco.
James, che si era accorto dell'umore dell'amico, cercò in tutti i modi di tirarlo su di morale.
Sirius in quel periodo non era più Sirius e lo sapeva anche lui, così, per togliersi quel peso, decise di scrivere una piccola lettera. Sapeva che sarebbe finita lì, lui avrebbe dato due spiegazioni e la cosa si sarebbe conclusa.
"Ehi Regulus,
Da quanto. Se ti devo dire la verità anche tu mi manchi, solo tu. Non mi manca nessun'altro. Kreacher, Walburga, Orion, Bellatrix o Narcissa, forse, forse Andromeda.
Spero di rivederti presto. Cerca di non stare con quei ragazzi serpeverde che girano intorno a Voldemort.
Sirius"
Dopo aver spedito quella lettera non seppe più nulla di lui. Eppure aspettava pazientemente una risposta da parte di suo fratello.
Le settimane passavano ma nulla, Sirius si arrese. Decise di non pensarci più.
"Le cose belle succedono quando meno te le aspetti" la signora Potter ripeteva sempre questa frase. Aveva ragione. Dopo quasi un mese finalmente Sirius rivide quel gufo.
"Walburga ha scoperta delle lettere. Purtroppo mi ha messo sotto sorveglianza, sono riuscito ad eludere la sua sorveglianza con un piano alla Sirius. Questa sarà l'ultima lettera che potrò mandarti. Per quest'anno.
Sappi che potrai sempre chiamarmi "fratello". Scusami in anticipo per le scelte sbagliate che commetterò.
Tuo fratello."
Fu l'ultima volta che sentì uscire dalla bocca, o dalla penna, di Regulus quella parola. Fratello.
L'estate passò e quella lettera lasciò impressa nel suo cuore un'impronta. Un'impronta fraterna."
Sirius le strappò di mano all'amico, aprì la busta e le passò, una ciascuno. Prima però le osservò e sorrise. Un sorriso che aveva tutta l'aria di essere un sorriso rivolto a suo fratello.
Salve a tutto il popolo di Wattpad, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Mi sono divertita veramente a scrivere questo capitolo. Ho pensato di scriverle anche dalla prospettiva di Regulus, voi che ne pensate?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top