•Gli effetti della Luna Piena•
"Era davanti al ragazzo che aveva baciato tre giorni fa."
Quegli occhi color ghiaccio che non volevano incrociare i suoi. Quei capelli corvini che si muovevano da un lato all'altro per il continuo movimento della testa.
Remus si sentiva perso, sentiva che avevo perso una delle persone più importanti per lui. Aveva capito fin da subito che rivelare i suoi sentimenti così bruscamente non sarebbe stata una buona idea, ma la luna piena stava interferendo.
L'unica cosa in cui poteva sperare era che, James fosse riuscito a convincere Sirius che tutto quello fosse stato per colpa della sua nemesi, della sua paura più grande. Sperava riuscisse a convincerlo che quel bacio fosse stato solo una piccola messa in scena, e non semplicemente un'alterazione troppo grande dei suoi sentimenti.
Quella sera era andato tutto storto, troppo storto.
"Sirius aveva avuto la geniale idea di andare a fare una passeggiata in giro per la scuola e fare qualche scherzo...Insomma era l'ultimo anno, se non combinavano adesso scherzi indimenticabili, quando gli avrebbero fatti? Purtroppo James era impegnato ad andare in iperventilazione per l'appuntamento con la Evans e Peter, lui era in infermeria. Purtroppo quello sventurato non si era ricordato che "alle scale piace cambiare" e aveva fatto si che quest'ultimo si ritrovasse a pancia all'aria al piano di sotto con una frattura alla gamba. Sirius Black, si sapeva, è uno tosto e non si scoraggia ai primi ostacoli, così, vedendo il povero Lunastorta ostentare un sorriso per attutire la scusa che si stava per inventare, decise di prenderlo di peso e trasportarlo sotto al mantello dell'invisibilità. Non avrebbe accettato un rifiuto, così Remus si rassegnò.
Passarono tutta la serata ad entrare nelle stanze dei professori, negli alloggi degli alunni, a scambiare gli ingredienti nella classe di pozione, sgraffignare qualche stuzzichino in cucina e Sirius riuscì anche ad entrare nel bagno delle ragazze, sotto lo sguardo contrariato di Lunastorta.
Purtroppo, o per fortuna, dovettero incamminarsi verso le proprie stanze verso un orario decente, perché il giorno seguente si sarebbe verificata la luna piena.
I suoi effetti si stavano già sentendo su Remus, un gran mal di testa, una voglia irrefrenabile di mangiare e di fare cose stupide. Facevano uscire il suo lato più stupido, energico e pervertito. E a lui tutto questo non piaceva. Capiva che questa cosa, mischiata alla cotta di quasi un anno verso Felpato, non avrebbe giovato alla sua amicizia con il cane.
Mentre che si avviavano verso la sala dei Grifondoro a Sirius venne un'idea.
"Luna." Si rivolse all'amico. "Andiamo sulla torre di astronomia."
"Perché mai dovrei?" Rispose l'amico.
"Fallo per me." Lo supplicò Sirius.
"Spiegami perché vorresti andare sulla torre?" Chiese spazientito Remus.
"Perché ho voglia di vedere le stelle." Sirius lo guardò con occhi da cane bastonato.
"No." Fu la risposta secca di Remus.
A quel sentire Sirius si trasformò nel grande cane nero che il lupo amava tanto.
"Oh... Va bene." Sospirò lui.
Sirius si trasformò di nuovo e si affrettò ad andare sotto al mantello.
Dopo cinque minuti di silenzio si ritrovarono a salire anche l'ultimo gradino.
Remus sapevo che tutto questo era sbagliato, completamente sbagliato.
"Oggi sono veramente belle." Sussurrò il ragazzo moro al biondo.
Remus si voleva trattenere, si stava trattenendo dal saltargli addosso, eppure era così dannatamente bello.
"Anche tu sei veramente bello." Gli scappò dalla bocca in un sussurro.
Sirius si limitò a fissare le stelle.
L'istinto da perfetto lupo in tempo di corteggiamento con gli ormoni a mille lo portò ad avvicinarsi sempre di più a Sirius. Alla sua bocca.
Sirius non obiettò.
Il lupo stampò le sue labbra su quelle del cane. Uno bacio pulito. Anche se Remus chiedeva di più.
Dopo un paio di secondi Sirius si alzò. Gli occhi colore del ghiaccio impiantati sul biondo.
"É ora di andare."
Non proferirono parola per tutto il viaggio e neanche ne parlarono, quella sera, con i loro amici.
Ed ora eccolo lì, dopo tre giorni di silenzio, era davanti al lupo.
Non si era rifiutato di venire alla Stramberga, ma si era sentito che tra i due c'era tensione.
Gli occhi puntati su di lui. Sirius si alzò e fece segno a Remus di seguirlo.
"Sirius...Io... Scusa" disse mortificato il ragazzo.
"Sai che baci veramente male." Disse Sirius tutto d'un tratto.
"Non è assolutamente vero." Remus fece finta di essersi offeso e mise su un broncio poco convincente.
Sirius sorrise.
"Sai che ti dico... È meglio che ti dia lezioni io." E così dicendo, il moro si avvicinò sempre di più a quel ragazzo che emanava l'odore che aveva sempre sentito nel calderone pieno di Amortensia della Evans.
Questa volta il bacio fu quello di cui l'istinto animalesco di Remus aveva bisogno. Passionale, pieno di amore e verità.
Salve a tutti il popolo di Wattpad, spero che questa OS sulla Wolfstar (che è una delle mie ship preferita) vi sia piaciuta. Se avete delle idee non esitate a chiedere.
(Fan art di UpTheHill)
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