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1980 ~ Gearbourne (Gran Bretagna)
"Ci sono quasi..!"
Miriam era come al suo solito in una delle sue progettazioni per stupire l'intero paese.
Essa, dopotutto, era la scienziata più famosa della città di Gearbourne, avrebbe dovuto tenere quel titolo fino alla morte.
Era lei che aveva inventato i famosi" chronobot", robot che avrebbero dovuto essere usati per fabbisogni nella vita.
Alcuni potevano aiutare nei lavori domestici, aiutare la gente in difficoltà o semplicemente per qualche lavoretto, altri potevano servire invece come sorta di intrattenimento.
Ecco, questi robot erano capaci in grandi cose, per questo Miriam non era solo una scienziata, ma la persona che ha dato una svolta alla vita di tutti i giorni senza difficoltà.
Come funzionavano? Semplice, basta unire componenti robotici ad ingranaggi e orologi per crearne uno.
Ogni 'chronobot' funzionava in maniera tale da soddisfare ogni persona, bastava semplicemente regolare l'orologio incorporato per farlo funzionare tutto il tempo che serviva, facile no?
La loro 'vita' però era controllata da un orologio, l'Orologio della Grande Torre, situata in centro città.
Essa era la torre più importante del paese, e ciò che donava l'energia ai 'chronobot' per vivere, di cui Miriam (e non solo) sfruttava per i suoi progetti.
A sua volta, l'energia dell'Orologio era comandata da coloro che ne dimostrarono in passato di esserne degni: I Quattro Saccenti.
Essi erano quattro 'chronobot' creati dalla scienziata menzionata precedentemente e altri che avevano la stessa professione.
Non si sapeva ancora chi fossero, da dove venivano, né quando, si sapeva solo che venivano almeno una volta l'anno per incrementare l'energia dell'orologio in modo da poter essere sfruttata a sua volta dai cittadini.
È proprio questo che si basa la nostra storia.
Ad ogni modo, Miriam stava lavorando ad uno dei suoi progetti, finché non venne ostacolata da qualcosa, o meglio, qualcuno...
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"Ma.."
Mara si svegliò di soprassalto.
Essa era uno dei robot costruiti da Miriam, che, dopo l'accaduto, non si è più svegliata. Almeno, fino ad ora.
Lei rappresentava un robot a forma di orso, solo più danneggiata.
"Dove sono..?" chiese lei impaziente.
Evidentemente si era scordata dell'ultimo avvenimento accaduto, che nessuno avrebbe più voluto ricordare.
Mara, ancora sottosopra, decise di visitare un po' il posto.
Si vedeva chiaramente che quell'edificio era una sottospecie di laboratorio, solo più in stile.. vittoriano.
Quella stanza era piena di casse di pezzi di ricambio, cacciaviti e ingranaggi, più qualche progetto mal riuscito.
Visitando il posto, Mara scoprì di non essere la sola ad essere lì..
Delle voci si sentivano dal corridoio a destra.
Così Mara prese il coraggio che aveva in corpo, e decise di vedere da chi effettivamente potevano provenire le voci.
Ma prima ancora che lei si potesse accostare, una creatura le saltò addosso, impedendole di muoversi.
"ARGH.. PURE QUI!". Ecco un altra voce che però proveniva dalla parte opposta.
L'appartenente di quella stessa voce, prese dal collo la creatura che sembrava essere un robot mal venuto, separando la testa dal suo stesso corpo.
Mara era stupita da tale gesto.
Perché mai fare del male ad una creatura della stessa specie?
Era quello che chiese all'appartenente della voce.
Esso rispose: "Perché questi non sono robot. Sono mostri."
"Ok, ma.. Tu saresti?" chiese impaurita Mara.
La voce si prese il cappello in segno di cortesia: "Clock Freddy, piacere di conoscerti."
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Ho finalmente scritto il primo capitolo! OwO
Beh, spero che la storia vi stia piacendo, ovviamente la prima parte è solo un'introduzione, poi il resto lo finirò prossimamente!
Mara~
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