Abura Sumashi (油すまし): si narra che questo essere vivesse nei pressi di una strada di montagna.
Nel periodo Meiji ( periodo che va dal 23 ottobre 1868 al 30 luglio 1912) capitò che un'anziana donna, convinta del fatto che la storia del mostro fosse solo una leggenda, giungendo su questra strada, andasse dicendo al nipote "La gente del posto è convinta che qui una volta abitasse un mostro che si chiamava Abura Sumashi". Nello stesso istante, le foglie ai bordi della strada presero a frusciare, e aprendosi improvvisamente lasciarono apparire l'oggetto della discussione.
"Sono ancora qui", escalmò l'Abura Sumashi.

Di questo essere è andato perso praticamente ogni ricordo, a partire dal perchè vivesse lungo quella strada fino  al significato della parola "sumashi". In generale però le creature che contengono la parola "abura" (olio) nei propri nomi sono probabilmente tutte nate nell’epoca in cui si usavano le lampade ad olio.

Fonti: Wikipedia e l'Enciclopedia dei Mostri Giapponesi (Shigeru Mizuki).