Bee-dee-beep, bee-dee-beep

Il ragazzo si svegliò animando, sudato e con occhi sgranati.

Dannazione, l'ho sognata ancora.

Stava piangendo. Ancora

Aveva definito inguardabile il suo lato sinistro. Ancora

Lei...

Si ritrovò a sussultare non appena si toccò la bruciatura che gli copriva l'occhio.
Rilasciando un pesante sospiro, si alzò dal letto, cercando di prepararsi all'allenamento che avrebbe avuto...

Con lui.

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Dopo due ardue ore di lotta ed esercizi, non poté più reagire a i suoi attacchi, e finí per inciampare.
Si ritrovò presto con la testa che pulsava a causa della brutta caduta.
Era esausto.

L'uomo lo squadrò da capo ai piedi, con occhi pieni di disapprovazione.
Con voce minacciosa disse:

"Continui a non utilizzare il tuo lato sinistro..."

Nel dojo piombò il silenzio. Endeavour sospirò.

"Shoto, questo è il tuo primo giorno alla UA. Ricorda, devi essere il migliore, in modo da poter superare All Might. Non lasciare che niente ti distragga dal raggiungere il tuo obbiettivo."

Il ragazzo odiava essere la sua pedina.
Non aveva nessuna intenzione di essere soltanto un mero strumento in grado di raggiungere ciò che lui non era potuto diventare.

Lui non gli rispose. Non ne era in vena, e inoltre non avrebbe fatto differenza. Si limitò a fissare il pavimento, aspettando che se ne andasse.

Quando finalmente finì, si fece una doccia, indossò la sua nuova uniforme da liceale e si incamminò verso la scuola, non curandosi dell'effettivo anticipo.
Quando aprí le enormi porte della sua classe, la 1-A, fu preso alla sprovvista nel trovare un'altro studente seduto in maniera così composta da somigliare quasi ad un robot.

"Buon giorno, il mio nome é Teny'a Iida. È un piacere incontrare qualcuno che sia cosciente dell'importanza della puntualità. È molto responsabile da parte tua. Sei un buon esempio di-" si fermò non appena lo sorpassò, andandosi a sedere molto lontano da lui.

Non riuscì a vedere la sua espressione, visto che il posto che aveva scelto era esattamente dalla parte opposta.
Arrabbiato o deluso era uguale per il bicolore, in quel momento non voleva parlare con nessuno.

Poco dopo, iniziarono ad arrivare molte più persone. Un certo Bakugo stava causando, nella sua opinione, un vero putiferio.

Il ragazzo rilasciò un sospiro di esasperazione al solo pensiero di dover passare tutto il resto della sua vita da liceale con loro.

All'improvviso, il suono di una risatina giunse alle sue orecchie.

"Sei veramente così energico anche la mattina presto, eh porcospino?"

Lanciò una veloce occhiata alla ragazza dai capelli c/c.
Stava ridacchiando senza il minimo segno di paura o timore del gorilla che aveva davanti, che continuava a minacciarla di morte. Dovette ammettere che aveva il sangue freddo.

Iniziò quasi immediatamente a setacciare l'aula, per poi smettere per dirigersi nella direzione del ragazzo.

Nel mentre si avvicinava, continuava a osservargli il volto, lasciandolo un poco confuso.
Non appena se ne accorse, si schiarí la voce e si presentò:

"Ciao! Il mio nome è T/n. Piacere di conoscerti!" hai esclamato allegramente mentre gli porgesti la mano, cortesia che non ricambió.

"Shouto Todoroki" ti rispose con diffidenza

Sconsolata, facesti per ritirare la mano, per poi prendere invece quella del bicolore, agitandogliela.

"Sai, quando le persone ti salutano, dovresti salutarle anche tu. È maleducato fare il contrario"

Shouto era rimasto scioccato. Era la prima volta che qualcuno, eccetto suo padre, aveva la faccia tosta di andare contro una sua personale decisione.

A nessun altro era mai importato, avrebbero semplicemente buttato giù la pillola oppure semplicemente non gli avrebbero più rivolto parola.
Persino i suoi fratelli si limitavano a guardarlo in modo comprensivo.

Velocemente tolse la mano dalla tua presa, guardandoti e con tono più freddo che poteva ti disse "Non mi interessa. Non sono qui per farmi degli amici"

Si rese conto di essere stato abbastanza rude quando vide l'espressione ferita sul tuo volto, ma se ciò riusciva ad impedirti di volerci fare amicizia, gli andava più che bene.

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Il test dell'unicità non fu complicato, quindi il ragazzo riuscì a completare tutte le prove in modo eccelso. Ma ciò che attirò il suo interesse fu un ragazzo dai capelli verde, chiamato Midoriya, e te.
Con una rapida occhiata si potrebbe dire che l'altro stesse lottando con tutto, e te pure ti limitavi a non utilizzare il tuo potere.

Come mai non li utilizzavate?
Come avevate fatto a entrare?
Aveva sentito che l'esame di ingresso era stato impegnativo, con una percentuale estremamente bassa di studenti riusciti a passare. Forse era un bluff, pensó.

Poco dopo, Midoriya lanciò la palla talmente forte da far sembrare che volasse. Shouto rimase senza parole.
Quel quirk gli ricordava troppo quello di All Might.
Aggrottò dubbioso le sopracciglia.

Chi era quel ragazzo? Anche T/n T/c stava nascondendo qualcosa?

Con lo sguardo, ti cercò tra la massa di compagni. Eri appena stata trascinata da un altra ragazza verso Midoriya.
Gli altri due erano impegnati a parlare tra loro, e il tuo sorriso catturó l'attenzione del ragazzo.

Per un secondo, gli sembró di vedere la tua faccia contorta.
Lo stava immaginando? No....
C'era decisamente del senso di colpa nei tuoi occhi.
Dopotutto, anche lui non era estraneo a quella sensazione.

Che stai nascondendo, T/c?

Angolo traduttrice

Ciao a tutti lettori! Forse chi segue anche la storia originale lo sa già, ma il vero secondo capitolo presenta una breve descrizione del potere della protagonista, così ho pensato di farla qui per allungare il capitolo!

Credo che abbiate già capito che il nome dell'unicità é 'Bad Luck' ovvero 'Sfortuna' (a me personalmente piace più 'Cattiva sorte', ma lascio a voi la decisione):

T/n può portare sfortuna alle persona che fissa negli occhi, ma solo una alla volta. Se allenata, può riuscire a farlo con 5 persone. In casi disperati, con 20, ma resterebbe veramente disorientata.
Se lo usa troppo, la sfortuna può ritorcersi contro di lei.

Spero vivamente che la storia vi piaccia!

Alla prossima volta!