Capitolo 1

STORIA CONTENENTE MOLTI SPOILER.

Per creare la fan fiction ho dovuto tralasciare ciò che accade in Star Wars Rebels. Quindi non lamentatevi se ciò che è presente lì va in contrasto con quanto scritto da me. Al contrario, ho cercato il più possibile di mantenere ciò che accade e viene detto in The Clone Wars (Eccetto lo scontro fra Maul,  Savage e Sidious che sarà eliminato sempre per fini di trama). Se qualcosa non vi è chiaro o ho sbagliato troppe robe scrivete nei commenti.

Una figura coperta da un mantello nero camminava spedita fra le intricate strade di Mandalore. Mandalore, una delle città più importanti dell'omonimo pianeta, una specie di oasi sperduta in mezzo ad una terra desertica e senza vita. Da troppe generazioni i Mandaloriani erano costretti a vivere nelle grandi città, da troppo tempo la terra non era più fertile da non permettere nemmeno la crescita di un misero filo d'erba. Mandalore, capitale ove era riservato il potere centrale del pianeta Mandalore, detenuto dapprima da clan guerrieri, e successivamente dalla pacifista duchessa Satine, ora era un patetico regno di un lurido Zabrak senza onore di nome Maul. La città era edificata sul ciglio di una sporgenza di granito, dalla quale spuntavano come funghi edifici in pietra, legno, duracciaio e plastoide. Alla base della sporgenza granitica vi era una gola, nella quale vi scorreva il fiume Kelta.
Guardando a destra e manca, nel buio della notte che a breve sarebbe giunta a termine, la donna rimaneva in silenzio. E osservava. Guardava i pochi passanti -molti dei quali mezzi ubriachi- camminare per le aggrovigliate strade, e si rendeva conto di come tutto il pianeta fosse cambiato dopo l'assassinio di Satine. Certo, l'edificazione della città continuava a non seguire il concetto di urbanistica, ma il clima generale era cambiato.
Bo Katan si guardò attorno più attentamente, rallentando il passo. Di solito, ad ogni ora del giorno e della notte, nei livelli centrali della città vi era sempre attività pacifica. Persone che chiacchieravano dopo una festa, riunioni... ma ora era tutto deserto, eccetto qualche mandaloriano in armatura che si aggirava con aria poco raccomandabile.
Bo Katan pensava che una volta fosse salita nuovamente la casata Vizla al potere tutto si sarebbe risolto: la parola "mandalore" avrebbe fatto tremare di paura gli aruetiise, e nessuno avrebbe osato sfiorare la sua patria. Bo Katan aveva capito fin dall'inizio che l'alleanza con i due Zabrak non avrebbe potuto portare a nulla di buono, ma si era fidata ugualmente di Vizla, il quale ora era morto.

Da quando il malvagio Sith Darth Maul aveva sconfitto il leader della Ronda Della morte, qualcosa dentro a lei si era ugualmente spezzato. Lei aveva avuto piena fiducia in Pre Vizla, e il fatto che lui avesse fallito miseramente l'aveva lasciata senza qualcuno in cui credere. Ma si era abituata presto a fare affidamento solo su se' stessa e a non seguire gli ordini altrui, dopotutto lei era una vera mandaloriana e sapeva cavarsela in ogni situazione. Sempre.  Nonostante le costasse ammetterlo, per la donna, tornare nel suo pianeta natale, era come metterle del sale su una ferita. E lei lo sapeva bene, quanto facesse male il sale a contatto con la carne.

Proprio in quel momento un Mandaloriano in armatura le passò davanti sghignazzando, probabilmente ubriaco. Lei continuò a camminare, vedendo suo malgrado con la coda dell'occhio l'uomo andare a sbattere contro un droide protocollare a un lato della strada.

Ormai sembravano indossarla tutti l'armatura, eccetto gli aruetiise ovviamente... e lei non voleva mostrarsi come una Mandaloriana. Quindi aveva optato per vestirsi in armatura leggera in pelle di Bantha, e  coprirsi con un mantello. Meglio non invogliare qualche Mando a flirtare con lei. Non voleva noie inutili.

La ragazza voltò la testa in direzione del sole in procinto di levarsi. Sheb... doveva sbrigarsi, stava già albeggiando. Per fortuna le mancavano soltanto un paio di isolati da percorrere e molto probabilmente sarebbe riuscita a raggiungere il cacciatore di taglie.
Al contrario di quanto avrebbe fatto sua sorella, lei cercava vendetta. Cercava vendetta per il dolore che le aveva provocato Maul, e voleva riportare l'ordine su Mandalore. Era desiderosa di far tornare la sua gente libera, di lasciarla combattere fedelmente per la propria patria senza dover inchinarsi ai piedi di qualcuno e giurare fedeltà ad un alieno ormai degenerato.
E chi meglio di un cacciatore di taglie avrebbe potuto aiutarla ad assassinare un importante Sith? Due Sith... un maestro e un apprendista. Di certo non avrebbe potuto rivolgersi ai Jedi, era una questione interna riguardante Mandalore dopotutto, e loro non avrebbero fatto nulla per cambiarla. Poi,  cosa avrebbe mai potuto ricavare da un'alleanza stretta con i Jedi? I Jetii erano da sempre stati acerrimi nemici di Mandalore, perchè mai avrebbe lei dovuto reintrodurli in città?

Un cacciatore di taglie di media fama sarebbe stato impotente, ancor di più se si considerano quelli da quattro soldi che si trovano nelle Cantine, ma le era giunta voce di un grande rapinatore di nome Boba Fett. Da ció che sapeva, lui viveva di contrabbando, ed era stato capace di portare a termine imprese inimmaginabili.

Aveva girato in lungo e in largo la galassia e alla fine per mezzo di un intermediario era riuscita a farsi fissare un "incontro" con l'uomo. Non aveva la più pallida idea di che aspetto avesse, però da quanto aveva sentito dire era Mandaloriano, e questo le bastava. Inoltre lui conosceva altri abili cacciatori di taglie, e forse, con un po' di soldi in più, avrebbe potuto portarla da loro.

La donna notò troppo tardi la pattuglia di Mandaloriani che si avvicinava dalla direzione opposta. Una donna e tre uomini, probabilmente avevano fatto un giro per controllare che tutto fosse in regola.
《Porco Bantha!》disse.
La ragazza portò istintivamente la mano al cappuccio per abbassarlo ancor di più sul volto. Ma era inutile, e lo sapeva. Se avessero voluto fermarla lo avrebbero fatto ugualmente.

《Ehi, straniera!》esordí poco dopo uno dei Mandaloriani, come a confermare i suoi timori. Lui fece un altro passo verso di lei e le porse la mano. Gli altri guerrieri a fiancheggiarlo. 《Mostraci il permesso di visita》

《Dai, Zan, cerca di essere un po' più gentile!》lo riproverò un altro, nel tono di voce un pizzico di ironia. 《Intanto inizia col chiederle...》
Si guardarono un attimo l'un l'altro, e la Nostra sfruttó a suo favore il momento per fuggire. "Ora o mai più" pensó.
La donna fu la prima ad addocchiarla, subito seguita dal terzo uomo.

《...di togliersi il cappuccio》terminò la frase il secondo Mandaloriano, iniziando immediatamente dopo a seguire la ragazza.

Dopotutto... distrazione o meno, erano pur sempre stati ex soldati di Vizla, e secondo la fuggitiva, traditori. Ma ciò non toglieva che avessero abilità affinate come le sue.
Come si sarebbe aspettata, loro iniziarono l'inseguimento, i blaster alla mano, pronti a sparare.

《Fermati o morirai》disse la donna della pattuglia, mentre correva, cercando di avvicinarsi il più possibile alla fuggitiva. La Mandaloriana attivó cosí il proprio Jetpack, imitata subito dopo dagli altri membri della gilda. Dall'alto sperava di vedere la straniera sgattaiolare in qualche vicolo, ma una volta salita in alto, non la vide. Doveva perciò essersi nascosta... e neanche tanto lontano.
《Dobbiamo assolutamente trovarla!》comandó agli altri《Ciascuno prenda una direzione diversa, e parlate senza farvi sentire. Dev'essere qui vicino》.
In realtà, la Nostra stava sentendo proprio tutto. Certo, i rumori le giungevano attutiti, però capiva ciò che stavano dicendo visto che si trovava proprio sotto di loro.
Si era nascosta dentro un bidone della spazzatura vuoto, il quale odorava -seppur vuoto- in modo insopportabile di marciume. Avrebbe potuto combattere, ma era in inferiorità numerica, quindi, se avesse voluto restare in vita, le sarebbe convenuto  provare a nascondersi.

《Forse ci conviene chiamare rinforzi》disse il Mandaloriano che le aveva chiesto di vedere i documenti che lei non possedeva.

《Cosa?Per una piccola ribelle? Non se ne parla proprio!》esclamó la donna. 《Possiamo benissimo cavarcela da soli》constató.

Uno dei Mandaloriani prese senza tante cerimonie il proprio comlink, ma non riuscì comunque ad attivarlo in tempo. Dal ventre del cassonetto la donna lo sentí cadere a terra, e l' urlo che seguí poco dopo fece sapere in qualche modo alla ragazza che Boba Fett era arrivato, e che forse avrebbe dovuto dargli un extra per il salvataggio.
La Nostra fece rovesciare il cassonetto, e uscì da questo facendo una capriola, le pistole WESTAR-35 ben strette nei pugni. Era pronta a combattere anche lei.
Peccato che le si era tolto il cappuccio dalla testa. Vide la donna posata sopra il tetto aprire la bocca per lo stupore, e cercare di prendere subito il proprio commlink per avvertire Almec della sua presenza.
La Nostra prese la mira, e in una lotta contro il tempo, le sparò. La donna sopra il tetto schivo il primo colpo scartando di lato. Così la ragazza inizió a sparare a raffica, finché non riuscí a colpirla alla gamba destra. La gamba si piegò, incapace di sostenere il peso del corpo della vittima. Cosí la mandaloriana rovinó a terra, provocando un tonfo sordo accompagnato dal lugubre schiocco delle ossa rotte. Subito dopo la protagonista sentí dei passi provenire da destra, e quasi senza guardare sparò ad un altro Mandaloriano. Lo colpí alla spalla. L'uomo cadde pesantemente al suolo,  facendo cozzare l'armatura a terra.
Scorse qualcuno che, pochi passi più lontano, nella penombra, stava combattendo corpo a corpo con l'ultimo mandaloriano rimasto, le armi di entrambi e l'elmo mando' distanti qualche metro dalla lotta. La misteriosa figura mascherata diede un calcio in faccia al nemico. Il traditore cadde a terra, steso.
Il vincitore si eresse in piedi, con tranquillità, guardò attorno a se' un paio di volte, poi inizió ad avvicinarsi alla Nostra. Pochi passi e sarebbe giunto sotto la luce di un lampione. La mandaloriana rimaneva immobile, in attesa di un responso da parte dello sconosciuto.
Il cacciatore di taglie era snello, e non era vestito in abiti mandaloriani, portava una maschera al viso, ma nemmeno quella era mandaloriana.
Solo quando l'uomo arrivó sotto una fonte di luce ella capì.... non era Boba, e non era nemmeno un uomo, era una donna...

La salvatrice misteriosa si tolse l'elmo. 《Bo Katan》disse.

《Ventress》

* * * *
Fino a due settimane fa odiavo i mandaloriani. ora faccio una fan fiction con una mandaloriana. Ha molto senso,  gente. 😂
Mi aspetto dei commenti, e magari qualche critica costruttiva.

Grazie a tutti. 😙

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