⛱4. Asciugamano-1, bagnino-0⛱

BAKUGO POV

Mi stropiccio un occhio esausto mentre mi spoglio del pigiama, nel mentre, la luce mattutina entra dalle ampie finestre e illumina caldamente l'interno della camera dalle sfumature celesti che richiamano il mare.

"Oiii! Cosa facciamo oggi?!" domanda l'acuta voce del biondino ancora spaparanzato sul divanetto.

Gli tiro un'occhiata assassina e gli dò le spalle.

"Prima di tutto alzi il culo e te ne vai"
"Eddai! Ormai che sono qua ci sta una bella colazione assieme prima di uscire, no? Conosco un chiosco che fà dei french toast spaziali!"

Sospiro e finisco di vestirmi, accettando la sua proposta solo per non stare solo per tutto il giorno in stanza.

Mi porta così in questo posto e, consumata una semplice colazione, inizia a trascinarmi verso un luogo che mi fà subito bloccare.

"Aspetta! Io non ci vado in quella fottuta spiaggia di nudisti! Scordatelo!"

Il biondino mi ride in faccia e si toglie la maglia senza problemi.

"Perché? Hai paura che qualcuno ti salti sul cazzo? Beh, io onestamente lo farei" afferma spogliandosi pure dei pantaloni.

Lascio uscire un altro sospiro esasperato e punto lo sguardo su quel dannato cartello che indica «vietato costumi».

Punto nuovamente le pupille verso il ragazzo, ora nudo, mentre si poggia sulla spalla il proprio telo mare e tiene in mano gli abiti.

Nella mia mente si accende subito una lampadina ed adotto tutta la mia astuzia.

Entro così, assieme a lui, nella spiaggia con solo un asciugamano legato in vita.

E ciò suscita non poca curiosità al rosso seduto in vedetta.

Infatti, scende subito dall'alta struttura di legno e mi si piazza davanti con sguardo rigido.

"Ne abbiamo già parlato, culo al vento o devo cacciarti"
"Il cartello dice che sono vietati i costumi, non gli asciugamani" dico con aria soddisfatta.

Il bagnino alza un sopracciglio e mi scruta da cima a fondo, tirando poi un'occhiata al biondino di fianco.

"Okay, hai vinto per questa volta. Ma le regole mi impongono di verificare che non hai effettivamente niente sotto" afferma allungando una mano verso il mio bacino.

Indietreggio d'istinto e gli ringhio di fidarsi della parola, ma lui non mi dà ovviamente ascolto.

Fà passare una mano dietro la mia schiena e la inserisce al di sotto del telo, andando così dritto a stringermi un gluteo.

Per quanto quel contatto duri poco, le sue dita affondano in modo ferreo nella carne e i polpastrelli vanno estremamente vicini ad una zona che mai avrei pensato qualcun'altro potesse raggiungere.

"Bene, puoi andare. Non mi ritengo responsabile se gli altri bagnati si lamenteranno di ciò, io devo mantenere il clima allegro e spensierato perciò stai in guardia" conclude con sguardo tagliente.

Alzo gli occhi al cielo e gli passo avanti, andando a cercare un posto libero nella bianca spiaggia.

Il biondino stende un asciugamano su uno sdraio e ci si spalma sopra come un pezzo di burro sciolto su una fetta di pane.

Io adagio un altro telo sulla sabbia, stendendomi supino su esso.

"Mi metti la crema sulla schienaaa?"

Giro lentamente il viso verso il biondino e, dopo aver coperto i miei occhi con un paio di occhiali da sole, torno a guardare altrove.

"Chiama qualche tipa con le tette fuori che lo faccia. O tipi, non so che cazzo preferisci e sinceramente non mi interessa. Basta che non fai casino e mi lasci riposare in pace"

Il biondino si lamenta in italiano e mi guarda male, però non insiste e si mette semplicemente a guardarsi attorno in cerca di qualcuno.

Ma quando penso di aver finalmente trovato la tranquillità, noto che la luce del sole sparisce magicamente.

Alzo gli occhiali e guardo malissimo il rosso che mi sta oscurando completamente con la sua grossa figura.

"C'è spazio anche per me?" domanda prima di stendersi al mio fianco.
"Non dovresti lavorare, testa di cazzo?"

Sbuffa una risatina e alza le spalle, affermando semplicemente di conoscere gli orari in cui la gente và in acqua.

Mugolo soltanto e osservo la sua figura con più attenzione: è steso sul fianco sinistro, regge la testa adagiando il mento sul palmo sinistro mentre il gomito fà da poggio. La larga canotta rossa si piega verso il basso, mostrandomi così il pettorale destro con il suo capezzolo scuro.

È muscoloso, sodo, liscio, lucido per il sudore, uno spettacolo per ogni ragazzina.

Mi ritrovo ad arrossire e voltare lo sguardo altrove per non andare in iperventilazione.

"Riuscirò mai a far crollare il tuo orgoglio? Voglio vedere con i miei occhi cosa sono riuscito a palpare"

Lo ignoro bellamente e continuo a godermi il sole, ma lui non esita a lasciarmi stare.

Infatti, accarezza delicatamente con la mano destra il mio viso, catturando ogni minimo dettaglio.

Scende poi verso il petto, strusciando volontariamente il palmo su un capezzolo mentre và sempre più giù.

Mugugno contrariato ed arrossisco vedendolo intento a raggiungere solo un punto preciso.

Fà per togliermi lentamente l'asciugamano, ma reagisco dandogli uno schiaffo sul braccio.

Prova allora a poggiare la mano sulla mia coscia e salire, ma ciò mi fà sbroccare e mi metto seduto di scatto.

"Va bene, va bene, non ti tocco. Passo al piano B"

Lo guardo molto confuso e tira fuori dal proprio zaino, come se nulla fosse appena successo, una tuta acquatica.

"Le attività gratuite di oggi prevedono lezioni di wakeboard, secondo me ti piacerà"

Afferro incerto la tuta intera e l'analizzo un po' schifato.

"Spero che sia stata lavata" mugolo alzandomi per cercare lo spogliatoio.

Ride soltanto e afferra la mia roba, accompagnandomi ad uno di quest'ultimi per lasciarmi vestire in pace.

Mi ritrovo così con una imbarazzante tutina estremamente attillata che per poco non mi lascia senza fiato.

Faccio concorrenza a Spider-Man

O Catwoman, dipende dai punti di vista

Il rosso mi fissa e lascia uscire un fischio mentre poggia un braccio sopra le mie spalle.

"È proprio necessaria? Non riesco nemmeno a camminare fra poco, tira tutto" mi lamento innervosito.
"Okay che è una spiaggia nudista, ma molte attività vanno fatte vestite per semplice comodità personale. E visto che i turisti non portano mai i costumi, offriamo noi gli indumenti"

Annuisco e lo seguo fino ad un piccolo pontile di legno dove, agganciato ad esso, sta un motoscafo.

"Le basi si fanno da terra ovviamente, se riesci ad imparare subito posso farti trascinare dalla barca già oggi" afferma poggiando una specie di tavola da surf, molto più piccola, davanti a me.

Mi spiega perciò con voce calma e bassa come mi devo comportare e mettere, le sue mani si muovono sul mio corpo mentre le parole escono dalla sua bocca.

Mi corregge la posizione toccandomi in modo gentile, i suoi palmi sui miei fianchi per farmi rendere meno teso il bacino.

Sussurra al mio orecchio i suggerimenti per rilassarmi, ma il suo pacco premuto sulla parte bassa della schiena non mi permettono di trovare il completo relax.

Ma dopo prove su prove, sia da terra che in acqua, sento l'orgoglio in me stesso crescere per esserci riuscito finalmente.

Stringo in pugni ferrei il laccio legato al motoscafo guidato dal rosso; sotto alla tavola dove sto in piedi, l'acqua si apre e crea numerosi schizzi ed onde.

Rido soddisfatto e ciò cattura l'attenzione del bagnino che gira il viso indietro per fissarmi altrettanto contento.

Forse non è così male stare qua

***Spazio autrice***
Buongiorno pacchetti di Amazon<3

Capitolo molto easy, non so se definirlo di passaggio o no visto che la storia è proprio di suo molto semplice, ma spero che vi sia piaciuto cmq qualunque cosa sia!

Fatemi sapere sempre che ve ne pare miraccomando, i vostri commenti mi rallegrano sempre in queste giornate fatte di studio ossessivo compulsivo ;u;

E niente, oggi non ho molto da dire perdonatemi tesorini!

Ci si vede dopodomani come sempre, mi devo ancora abituare che la mattina devo pubblicare o finisce che mi scordo malissimo XD
Buona vita<3

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