⛱11. Le troie non mi ruberanno il bagnino⛱
BAKUGO POV
Seduto al bancone del bar, butto giù l'ormai terzo bicchiere di qualche cocktail tropicale a me sconosciuto.
La prossima volta che quel coglione mi chiede di dormire con me giuro che lo affogo.
Sospiro esausto e mi guardo attorno, ma il mio sguardo di posa proprio sull'altro demente.
Kirishima, seduto in un tavolino poco distante, sta ridendo e parlando allegramente con una tipa a me sconosciuta.
Le mie pupille non si scollano da loro, qualcosa dentro di me sta bruciando.
Non so se è colpa dell'alcol o cosa, fatto sta che, dopo aver pagato, mi alzo abbastanza infastidito.
Il bagnino non si fà problemi a toccare la ragazza; le accarezza mani, viso, cosce con quelle mani che, fino al giorno prima, erano sul mio corpo.
Mi avvicino al tavolino in silenzio e resto fermo a fissarli parecchio scocciato: la tipa alza confusa un sopracciglio, con lo sguardo mi domanda cosa volessi. Kirishima, invece, ha un'aria più divertita, un sorrisetto strafottente sulle labbra e lo sguardo luccicante mi fanno imbestialire.
"Sì, Bakugo? Cosa c'è?" domanda incrociando le muscolose braccia al petto.
Corruccio le labbra e, dopo aver tirato un occhiata alla troia, torno a fissarlo.
"D-dobbiamo fare....emh, quella cosa assieme... Muoviti...!" mento spudoratamente.
"«Quella cosa» cosa? Non ricordo proprio" afferma facendo finta di pensare.
E reggi il gioco, testa di merda!
Digrigno i denti e indico con il capo la tipa, ma lui continua a fissarmi estremamente divertito.
Io lo uccido
Finisco così per afferrarlo dal colletto dell'imbarazzante camicia hawaiiana e lo trascino fuori dal bar con me.
Non può stare con quelle puttane da due soldi, io sono meglio.
Devo fargli capire che sono il migliore di tutti quelli che si scopa in quest'isola.
{Skip time}
Raggiungo la mia stanza d'hotel, accompagnato proprio dal rosso, e ci fermiamo entrambi all'uscio della porta.
"Più appiccicoso del solito oggi. Avanti, sputa il rospo, cosa c'è?" domanda poggiandosi con la spalla al muro.
Sospiro e stringo nervosamente la maniglia della porta.
"Niente, volevo solo un po' di compagnia"
"E serviva trascinarmi fuori con una imbarazzante scusa e starmi per tutto il giorno appresso come una sanguisuga?"
Le mie guance si colorano di rosso e, non riuscendo più a mantenere il contatto visivo, mi sporgo per far ingresso nella stanza.
Ma quando sto per entrare, vengo afferrato per il polso e trascinato nuovamente all'esterno.
L'altra sua mano si posiziona sul mio mento e mi alza il viso per poterci vedere meglio negli occhi.
"Sei troppo carino quando ti comporti così, fallo più spesso" afferma sorridendo e facendosi più vicino.
La mia faccia inizia a scottare ed i miei occhi si sgranano, non so come ribattere.
"Che c'è adesso? Fai il timido tutto d'un tratto? Vuoi proprio farmi impazzire oggi"
Le sue mani scivolano verso la mia vita e mi spinge contro il suo bacino, facendolo così scontrare con il mio.
Le dita stringono avidamente la carne, il suo sguardo è così penetrante da farmi venire le farfalle allo stomaco.
"Che dici adesso? Posso tornare nella mia stanza o devo passare anche la notte con te?" chiede con aria divertita e provocante.
Ricambio il suo sguardo con però un briciolo di nervosismo, la faccia imbronciata che pensa a come rispondere.
Se lo lascio andare c'è possibilità che vada a farsi qualcun'altro
E quel qualcun'altro può proprio essere quella troia
Se lo scorda proprio
Lo afferro di colpo per il colletto della camicia e, senza alcuna esitazione, lo spingo contro le mie labbra.
Non ricambia subito il bacio, probabilmente sorpreso dalla mia mossa, ma lo percepisco ridacchiare e subito dopo si congiunge a me.
Le nostre bocche sono incollate assieme, le due lingue provvedono subito a muoversi l'una contro l'altra.
Il respiro mi manca, le gambe mi tremano e non so per quanto ancora riuscirò a trattenermi.
Percependomi molto probabilmente in difficoltà, si separa dalle mie labbra e lecca gli ultimi residui di saliva rimasti sulla propria bocca.
Ho il fiatone, lo guardo come un moccioso bisognoso mentre mi stringo nervosamente la maglietta.
Resta a fissarmi per qualche altro secondo, poi, senza dire una parola, mi trascina all'interno della camera.
Mi stringe di colpo il culo con entrambe le mani e mi prende in braccio prima di tornare a baciarmi.
Gli stringo le spalle e le nostre lingue tornano ad intrecciarsi tra di loro in modo sempre più erotico.
Fà qualche passo fino a raggiungere il letto, mi ci poggia bruscamente e si mette sopra di me.
Il suo bacino continua a stare a contatto con il mio, in entrambi la sagoma dei cazzi eccitati è già ben visibile e soprattutto percepibile.
Si separa ancora una volta dalle mie labbra, però, quando pensavo che ora si sarebbe buttato addosso a me, si rimette in piedi.
"Vado a farmi una doccia, dopo vai anche te"
Sgrano gli occhi e lo afferro per la camicia, ma lui ridacchia soltanto per il gesto e, dopo avermi scompigliato i capelli, và verso il bagno.
Resto immobile qualche secondo, ora riesco a sentire chiaramente come il mio cuore sta battendo veloce.
Deglutisco a vuoto e scuoto la testa, come ci sono finito adesso in questa situazione?!
Mi continuo ad insultare mentalmente, insisto per così tanto tempo che non mi rendo nemmeno conto del ritorno del rosso.
Lui mi risveglia accarezzandomi la testa e, sussultando per quel tocco, mi giro verso di lui.
"Vai pure, io preparo il tutto intanto. Miraccomando, lava bene qualunque punto" afferma prima di stringermi con forza un gluteo.
Mi alzo di scatto e, senza dire una parola, vado nell'altra stanza più rapidamente che posso.
Mi chiudo la porta alla spalle e lascio poi uscire un lungo sospiro.
Tolgo tutti gli abiti di dosso e mi butto sotto il getto d'acqua assieme a una enorme vastità di paranoie.
Cosa faremo oggi?
Lo dovrò rimettere in bocca? Cosa toccherà? Avrà pensato a qualche suo strano giochetto?
Ma dopo che avremo finito, cosa farà lui?
Starà con me? Tornerà da quella troia? O forse ha già qualcun'altro pronto ad aspettarlo a gambe aperte?
Mugolo pensieroso e cerco intanto di concentrarmi a lavarmi, provando soprattutto a ricordare le sue mosse quella volta nella doccia.
Una volta che mi reputo pronto, dò una veloce asciugata ai capelli ed esco in accappatoio.
Trovo così il rosso, anch'egli in accappatoio, seduto sul letto mentre cerca qualcosa dal proprio marsupio.
Mi avvicino un po' titubante e mi accomodo al suo fianco, guardando più da vicino cosa stesse facendo.
Noto così che finisce per estrarre un intera scatola di preservativi ancora nuova e un paio di bustine di lubrificante.
Il mio viso si tinge di un lieve rossore e mi viene spontaneo stringere le cosce.
Alza lo sguardo e mi sorride con fare rassicurante, passa poi a porgermi la mano.
La guardo in silenzio e solo dopo qualche secondo di riflessione decido di poggiarci la mia sopra.
L'avvicina al viso e lascia sul dorso un umido e caldo bacio.
"Per qualsiasi cosa fermami, non voglio farti sentire a disagio o farti del mare" afferma mentre mi spinge verso il centro del letto.
Riesco solo ad annuire e, con questo, si attacca al mio collo per baciarlo e leccarlo.
Nel mentre, le sue mani sono scese ad aprirmi l'accappatoio, scoprendo così il mio corpo nudo e già ben eccitato.
Mi allarga le cosce e le sue dita vanno subito ad accarezzare la mia entrata, causandomi non pochi brividi lungo la schiena.
Cosa dovrei fare io?
Non credo che posso stare così fermo come un pirla
Come si fà sesso con una persona?
"Non avere paura, puoi toccarmi quanto vuoi" sussurra a un tratto al mio orecchio.
Con la mano libera, mi afferra per il polso e mi fà poggiare il palmo proprio sul suo petto.
Deglutisco a vuoto e provo allora a far scendere giù dalle sue spalle l'accappatoio, così da scoprire il busto.
Si sporge per prendere la bustina di lubrificante e si spoglia del tutto, facendo lo stesso su di me.
Entrambi nudi, mi fà stendere per bene e si mette tra le mie gambe ora spalancate.
Sparge il liquido sulle proprie dita e le torna a posizionare sulla mia entrata, così da prepararla al meglio.
Infatti, dopo quei lenti e piacevoli preliminari, arriva a far uscire le tre dita per sostituirle con il proprio cazzo.
...
...CON IL PROPRIO CAZZO?!
Sgrano gli occhi appena poggia l'erezione sul mio ventre, la punta arriva poco sotto il mio ombelico.
"Fermo! A-aspetta! Che cosa v-vuoi fare?!" esclamo vedendo che ha aperto un preservativo e sta passando ad indossarlo.
Fatto scivolare per tutta la lunghezza, alza lo sguardo e mi guarda negli occhi.
"Brucerà un po', te rilassati ed andrà tutto bene" dice col tentativo di rassicurarmi.
Afferra il proprio cazzo per la base e fà poggiare la punta proprio sull'entrata.
"N-no! No! Non entrerà! Sta f-fermo, è troppo grande! Basta!" affermo impanicato mentre cerco di spingerlo via.
"Tranquillo che è già entrato in buchi nettamente più stretti, rilassati ora"
Spinge il bacino verso avanti e, appena il glande inizia ad entrare, i miei occhi si sgranano ed il respiro mi manca completamente.
Le gambe tremano ed i polmoni non riescono più ad incanalare l'ossigeno, la mia mente non riesce nemmeno a pensare a nulla.
"F-fà male! Basta! Fà male, fà male!" esclamo dimenandomi.
Il rosso però mi stringe con forza i fianchi e, con una mossa secca, mi spinge maggiormente contro il proprio ventre.
Sentendo che così affonda maggiormente, faccio uscire un grido e dall'angolo dei miei occhi scendono un paio di lacrime.
Cosa cazzo mi è passato per la testa?!
Come mi è venuto in mente di finire a fare questo!
Fà un male cane!
Mi mordo il labbro per non far uscire altri versi e mi copro la faccia con le braccia, così da non fargli vedere quanto fossi patetico.
Sento però la sua mano andare ad accarezzarmi la guancia e le sue labbra si posano sulla punta del mio naso.
"Katsuki, non nascondere la tua faccia. Amo vedere il tuo viso. Sei così carino"
Mi sposta le braccia e si china per baciarmi le guance bagnate ed arrossate.
"Devi fare una cosa prima però, okay?"
Confuso e curioso, annuisce soltanto.
"Fai queste cose solo con me, il p-pensiero che ti fai tutta l'isola mi dà i nervi"
Il bagnino rimane abbastanza sorpreso, mugola un po' incerto e sposta lo sguardo altrove.
"Katsuki, io ormai qua son-"
"Non mi importa un cazzo degli altri! Lo capisci?! Loro hanno tutto mentre io un fottutissimo niente!"
Mi fissa immobile per un po', le sue guance si colorano di un delicato rosso e il suo sguardo è ancora incerto.
Continua a pensare, poi sospira e mi afferra per le cosce.
"Va bene, farò queste cose solo con te. Ma adesso facciamolo e basta, non resisto più"
Mi allarga meglio le gambe e, mentre stringe la carne di queste, prova a muovere il bacino lentamente.
Il bruciore è ancora persistente, ma ormai il mio interno si è abituato a questa grandezza e cerca di accoglierlo meglio che può.
I miei pugni sudati stringono le bianche lenzuola e la schiena si inarca ad ogni sua spinta.
Si muove con calma, ogni movimento è calcolato e continua a chiedermi se stessi bene.
Si avvicina per baciarmi ancora sulle labbra, oggi mi sento davvero bene in questo posto.
***Spazio autrice***
Buongiorno cavallucci marini<3
Primo smut completo, che mi dite? In questi mesi il #bakubottomforlife vi era mancato?
A me sì e di brutto!
Btw, è tutto troppo tranquillo, voi che dite? Eh sì, si sta avvicinando proprio sua maestà il dramaaa, fra pochissimo tornerà ;)
E niente tesori, scusate lo spazio autrice corto ma purtroppo è iniziato un periodo molto no per me, cercherò cmq di portare più gioia possibile con i miei contenuti ^^
Buona vita<3
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