Capitolo 3.2

<<Finalmente.>> lo sento ridacchiare, <<Credevo non ti saresti piegato mai a dire il mio nome correttamente, Lucas.>>
Il mantello scuro che gli vibra attorno si dissolve lentamente, rivelando le forme del demone.

<<Non farti illusioni, Cristoforo.>> incrocio le braccia al petto.

Un sorriso strafottente gli incurva le labbra, <<Siamo dentro la tua testa, spero tu abbia compreso questo punto.>>

Anch'egli non indossa alcun indumento: si mostra tronfio nel suo corpo di carne e ossa umane, sembianze che sulla terra lo hanno sempre distinto. Alcuni ciuffi scuri ricadono sulla fronte del senz'anima, rendendo quelle iridi verdi ancor più intense e ombrose; il suo petto sembra far da sfondo a delle cicatrici rimarginate, segni di soprusi difficili da dimenticare.

Scuoto il capo divertito, <<Rispondi alla mia domanda, non deviare il discorso.>>

La sua espressione muta all'istante, lasciando spazio alla sofferenza che tende quei lineamenti spigolosi e immaturi; afflitto mi mostra il profilo, volgendo lo sguardo d'un lato, a fissar il nulla.
<<È proprio per questo motivo che sono qui. Ho provato svariate volte a mettermi in contatto con te senza alcun risultato.>> sbuffa, passandosi nervosamente una mano tra i capelli corvini. <<Siamo stati ingannati, lupastro. Tutti.>> marca l'ultima parola con enfasi.

<<Di cosa stai parlando? Perché non sei con Reneè?>> assottiglio lo sguardo, percependo all'istante che quel che il demone sta per dirmi non mi piacerà affatto. <<PARLA!>>

Kashnal rizza le orecchie non appena sente aumentare il mio tono, pronta ad entrare in azione al minimo cenno.
"La gerarchia si sta nuovamente ristabilendo."

Avanza con sicurezza, sfidando i miei occhi colmi di rabbia, e si ferma ad una spanna da me. Solleva il braccio sinistro e adagia il palmo rovente sulla mia spalla, stringendola leggermente.
Di fronte l'uno all'altro, senza veli o maschere a proteggerci, a condividere questa voragine che ci avvolge: siamo parte dello stesso vuoto.
<<Abbiamo combattuto contro il nemico sbagliato, ci siamo lasciati trasportare dal sentimentalismo e non abbiamo fatto caso alla catena di questioni che continuavano a non quadrare.>> prende un profondo respiro prima di procedere, <<Era stato già tutto programmato, anche il finale che ci ha colti. Non avevamo possibilità perché abbiamo lottato per una battaglia non nostra...>>

Inclina il capo leggermente indietro, <<Mentre stavamo cadendo verso il basso qualcosa si è messo tra noi, la sua mano è scivolata via dalla mia e la direzione della nostra discesa è cambiata per entrambi. Il buio ha avvolto il suo corpo. Mentre io urlavo il suo nome lei pronunciava quello di Zachary, lì ho compreso che qualcosa non andava. L'anima di Reneè non ha lasciato il suo corpo come avrebbe dovuto: lei è scivolata giù da umana.>>

<<È una stronzata!>> con uno scatto brusco allontano il suo contatto. <<Un umano non può finire nel limbo dell'inferno, sarebbe stata respinta e la sua vita persa nelle grinfie di Zara!>> lo spintono con prepotenza, ma lui non si scompone minimamente.

<<Appunto, Luke. Per essere accettato nel nostro fronte non devi avere un'anima o, altra possibilità, devi essere posseduto da uno spirito marchiato.>> Il suo sguardo mi gela seduta stante.

<<Reneè l'anima ce l'aveva, su questo non c'è da discutere. Entrambi abbiamo avuto modo di constatare questo...>> sussurro.

Arriviamo entrambi alla stessa conclusione.
Sconcertato indietreggio di qualche passo, cogliendo anche in lui il medesimo sentimento.
Kashnal ringhia con fastidio, avvertendo a sua volta la mia angoscia.
<<Cosa dobbiamo fare?>> domando agitato.
<<Io non posso fare nulla, non al momento almeno.>> afferra i contorni del mio volto con forza e mi costringe a ricambiare il suo sguardo, <<Luke, devi agire nell'ombra senza far capire nulla a nessuno. Fai il doppio gioco se serve. Le soluzioni puoi ottenerle solo tu che sei sulla Terra.>>

Annuisco con vigore e circondo i suoi polsi con le mie dita, premendo i polpastrelli sulla sua carne, <<Da solo sarà difficile, non so a chi rivolgermi adesso...>>

<<Ce chi si sta occupando di me e dei miei compagni, arriveremo noi in tuo aiuto, Luke. Cerca solo di resistere e di non far comprendere a nessuno, specie a Zachary, che abbiamo smascherato le loro intenzioni o sarà la fine.>> molla la presa sul mio volto e si allontana di qualche passo. <<Ci hanno fottuto, come degli sciocchi ci siamo cascati in pieno. Persino Zara ha fatto il loro gioco senza saperlo; Zachary e Vania hanno mosso i fili di tutto questo a insaputa di tutti. Stanno cercando la loro seconda possibilità, giocando sulla pelle della loro stessa figlia.>>

<<È assurdo...>> mormoro afflitto da questa rivelazione. <<È sangue del loro sangue!>>
<<È un tramite, Luke. Nulla di più. Per questo volevano che io la proteggessi, non vi sono altri motivi. Almeno non l'amore di cui tu tanto parli.>>

<<Non riesco a non fidarmi di te, la cosa mi spaventa.>> alzo gli occhi al cielo e mi lascio sfuggire una risata sarcastica.
<<Ironia della sorte,>> dispiega le labbra in un mezzo sorriso, <<delle volte quelli che sembrano essere dei nemici, in realtà, sono i migliori alleati.>> apre le braccia e fa spallucce.

<<Specie se hanno un obbiettivo comune. Ma finita questa storia torneremo ad essere cane e gatto, sappilo!>> gli riservo una lieve pacca sulla spalla.
Christopher annuisce lievemente, <<Esattamente.>> inarca le sopracciglia in modo buffo per qualche istante, poi torna serio per concludere il discorso. << Il mio tempo è scaduto, le mie energie si stanno esaurendo. Stare nella tua cazzo di testa è più faticoso di quanto potessi immaginare, ma almeno ora sei al corrente della situazione. >> si gratta la nuca e abbassa il capo. <<È ora che tu apra gli occhi, Luke. Un nuovo giorno è arrivato...>>

vato... ato... ato... to...

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top