Quando ci vediamo?

Decido di ordinare un bel piatto di pasta perché è quello che mi ci vuole dopo una giornata del genere, mentre mia madre e mio padre ordinano una bistecca con accanto un po' di insalata. Durante la cena mio padre parla tanto, l'ho sentito parlare più stasera che in tutti gli anni che stava con noi. Fa ridere la mamma, mi chiede della mia vita e mia madre in modo molto fiero racconta del mio lavoro e di quanto sia felice che io mi sia realizzata, peccato che il mio sogno sia stato infranto. Dopo la cena mia madre è stanca e vorrebbe tornare a casa per dormire ed io invece ho solo voglia di rilassarmi un po' e così gli dico che vado a farmi una passeggiata sul lungomare.

Dio, quanto mi mancava questo mare, questa vista spettacolare con la luna piena è sempre un incanto meraviglioso difficile da cui distogliere la vista. Tutto è diventato più bello e colorato, le panchine arancioni e blu con i murales nuovi sui muretti. E quei muretti ... quanti ricordi.

Sono così immersa nei miei ricordi che stavo rischiando di sbattere contro alcuni bambini che corrono qua e là impegnati a divertirsi, è sabato sera e il lungomare è sempre pieno di gente e in più sta arrivando l'estate e questo posto diventa magico.C'è quell'atmosfera di allegria e divertimento, la voglia di stare fino a tardi sulla spiaggia, le coppie felici che si scambiano effusioni passeggiando e i ragazzi che stanno seduti sul muretto nella speranza di rimorchiare qualche bella ragazza. Ed anche io vorrei ritornare un po' indietro, quando avevo solo 17 anni e mi sembrava che tutto girasse intorno all'amore, al volersi vivere costantemente ed a tutte quelle piccole emozioni che la vita ti dà a quell'età. Mentre ora mi sembra che l'amore sia solo una gran fregatura capace di farti male fino a farti mancare il respiro. . Decido di distogliermi da tutti questi pensieri malinconici e alzo la testa per guardare il mare, perché il mare sa darti sempre un po' di conforto e man mano che cammino tra bambini e ragazzini vedo un gruppo di ragazzi seduti a ridere e scherzare e poi all'improvviso tra loro vedo lui. E non o che fare, se andare via, se salutarlo o tornare dietro prima di farmi vedere.

E intanto lo guardo, bello come sempre con i suoi capelli un po' scompigliati che lo rendono ancora più seducente, i suoi occhi azzurri e quel sorriso capace di contagiare tutti con quella t-shirt a V che fa intravedere quel tatuaggio che ho anche io, ma che ora avrei voluto non fare dopo quello che è accaduto, e mentre lo guardo noto che si è accorto della mia presenza.

Nel momento in cui lui mi guarda e sento i suoi occhi incrociare i miei è quasi come se non avessimo mai smesso di farlo, come se tutto questo tempo fosse solo un'allusione e si fosse fermato qui. Ma poi finalmente mi riprendo e capisco che non posso restare fissa a guardarlo, per fortuna noto che casualmente mi ritrovo davanti alle scalette per scendere sulla spiaggia e mi affretto a scendere abbassando la testa. Scendo le scale velocemente e appena tocco la sabbia, mi tolgo le scarpe per camminare scalza evitando di sporcarmele, e ad ogni passo mi sento un po' più viva, come se ogni granello potesse darmi forza e senza motivo inizio a sorridere da sola come una cretina. Dopo aver passeggiato per un po' decido di sedermi sulla spiaggia, anzi mi sdraio, come facevo una volta, come facevo tutte le volte che avevo bisogno di distrarmi dal resto. Venivo qui, mi sdraiavo e iniziavo a guardare le stelle quando c'era la luna piena oppure chiudevo gli occhi quando invece non c'era e tutto sembrava migliore, tutto sembrava più chiaro. Decido di concentrarmi sulle stelle, che come sempre sono bellissime, quando poi noto che la luna riflette nel mare per quanto è limpido e penso a quanto mi mancava emozionarmi per queste meraviglie qui, che nessuno ci pensa mai, ma siamo fottutamente fortunati ad avere tutte queste meraviglie a portata di mano.

All'improvviso sento un rumore, dei passi, ma cerco di far finta di niente perché immagino sia qualche coppietta che cerca di avere un po' di intimità e pensandoci mi vien da ridere. L'amore è proprio bello quando ti prende, perché ti sconvolge la vita e oltrepassa qualsiasi logica. Senti che l'unica cosa sensata in questa vita è il sentimento che ti travolge per l'altra persona e che ti porta a fare mille follie. Ma mentre io fantastico con la mente, sento una presenza proprio accanto a me che avanza per poi sedersi, e noto che quella persona è Daniele che dopo essersi seduto sorridendo mi dà il bentornato.

-Ehi, bentornata! Mi avresti potuto salutare, non ti mangiavo mica eh!

- Ehi, ciao! Penso che sia meglio se mi tiro su, ma non so perché rimango ferma-Non volevo disturbarti, tutto qua. Ho visto che eri in compagnia.

-Sei tornata per tua madre? So cosa gli è successo e mi dispiace molto, se te lo stai chiedendo ne sono a conoscenza solo perché l'ho sentita parlare mentre stavo andando a trovare mio padre all'ospedale, dato che lavora sempre senza sosta nell'ultimo anno a questa parte.

-Oh tranquillo, presto lo sapranno tutti, e poi comunque sono tornata per restare, mi mancava lei e poi mi mancava questo posto.

-Io ti mancavo? -chiede girandosi verso di me, mentre si sdraia anche lui.

-Ma smettila Daniele! - e questa volta mi tiro su senza esitare per evitare qualsiasi tipo di avvicinamento che lui potrebbe mettere in atto. Mi alzo e decido di andare via, ma lui mi ferma bloccandomi il braccio

-Sono contento di averti incontrata, sei diventata ancora più bella, soprattutto con i capelli un po'ondulati come ora- e mi tocca una ciocca di capelli fino alla punta accarezzandomi poi una guancia e a quel tocco sento quella sensazione salire dallo stomaco fino al mio cuore.

-Quando ci vediamo? - in quel momento mi libero e vado via, quasi correndo, prima di essere nuovamente bloccata da lui, e corro senza sosta fino a casa. Quando mi ha bloccato il braccio pensavo di non riuscire più ad andare via, conosco bene l'effetto che potrebbe farmi ancora, poi per non parlare di quello sguardo lì.

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