Prologo
Io e questo destino crudele, io e sempre la stessa ruota che puntualmente arriva nello stesso punto come se qualcosa cercasse di bloccarmi costantemente. Sono arrivata qui con grandi speranze, sognando un futuro splendido dove la mia vita poteva essere diversa. Sono venuta qui con tutto ciò che mi ero creata, mettendo in gioco ciò che ero riuscita a guadagnarmi per cercare di fare un qualcosa di importante, un qualcosa che potesse dare una svolta a tutto. Mi sono buttata a capofitto in un qualcosa più grande di me, in questa città così grande che era riuscita a farmi sognare e farmi credere che questa era la volta giusta, son venuta qui e beh per un po' ho sognato davvero. Per un po' Firenze mi ha dato la gioia di fare una delle cose che più amo, lavorare con le uniche persone capaci di non deluderti mai, le uniche capaci di strapparti un sorriso nonostante le tempesti intorno a te, chi meglio dei bambini?
È stato un qualcosa che mi ha dato una bellissima soddisfazione, per me e per mia madre che per la prima volta si è sentita fiera di me perché sapeva quanto ciò mi rendesse felice. Questo lavoro mi aveva dato la speranza che tutto sarebbe andata alla grande e che niente avrebbe potuto rovinare la mia gioia, soprattutto quando incontrai lui, Gabriele. Appena lo vidi una sera in quel piccolo bar vicino casa mi fece impazzire, credo sia stato un colpo di fulmine per me, mi faceva stare bene, era bellissimo, intraprendente e aveva tutte quelle qualità che mi facevano sciogliere, quindi mi innamorai subito. Dopo pochi mesi mi chiese di andare a vivere insieme ed io accettai senza esitare e mi sembrava di stare in un bellissimo film che non avrebbe mai avuto fine, passavo ogni momento libero con lui perché per me non era mai abbastanza. Occupava così tanto il mio spazio che non avevo mai tempo per sentire mia madre e quella volta a settimana in cui la chiamavo mi giustificavo sempre con la scusa del lavoro per paura che si sentisse trascurata. Avrei voluto fargli conoscere Gabriele ma lui diceva sempre che era troppo presto e che mia madre non avrebbe retto questo cambiamento così grande ed io pian piano mi convinsi.
Era passato oramai un anno e mezzo e desideravo tanto rivedere mia madre e questa volta decisi che ci avrei anche litigato a costo di rivederla. Un giorno tornai dal lavoro prima del dovuto e trovai ciò che mai avrei immaginato, trovai quella persona che sosteneva tanto di amarmi follemente tra le braccia di un'altra e lì capii che in realtà per lui ero solo un passatempo e che in realtà non voleva ufficializzare nulla. Presi la mia borsa e me ne andai senza farmi vedere, nulla avrebbe potuto giustificare ciò che avevo appena visto. Iniziai a correre sulle scale di casa e a piangere senza tregua perché il mio cuore aveva aperto gli occhi e faceva molto male, per l'ennesima volta mi sono ritrovata il cuore spezzato da uno stronzo.
Buonasera a tutti, dopo tanto tempo sono ritornata su wattpad con una mia storia. È la prima volta che scrivo una storia e spero che leggendola vi possa piacere.
Se vi ha incuriosito, lasciate una stellina e magari anche un commento per capire se vi sta piacendo o c'è qualcosa che posso migliorare!
Spero di risentirci al più presto con il primo capitolo 😉😉
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