Summertime Sadness
8 Luglio, pensavo peggio con questo tipo:
Forse, per una buona volta, la mia squadra sarà forte e unita.
Forse eh... perchè se togliamo il narcisismo e la spacconeria, questo nuovo braccio sinistro (il destro è Gona, ovvio) è assolutamente perfetto.
Ok, ok, ricominciamo dall'inizio, vi va?
Stamattina mi sono alzata di buon'ora (beh, erano le otto e venti, quindi sì, era buona), e ho notato che Gona mi aveva lasciato la colazione sulla scrivania, davanti allo specchio.
Un cupcake al pistacchio e cioccolato bianco più un mega bicchiere di cappuccino erano più che sufficienti per farmi passare l'ansia da "chi sarà il mio nuovo aiutante?".
Ma non solo...
-Mal tesoro? Tutto bene?- mi ha chiesto Gona, entrando di corsa nella nostra camera- il pensatoio è pronto per l'arrivo di Lord Drakon e... cos'è quella faccia?
-Nulla... solo che...- ho mormorato, rimanendo con la spugnetta per il fondotinta a mezz'aria.
-Hai bisogno di una mano, perchè tremi dall'ansia, giusto?- ha ribattuto prontamente lei, sedendosi di fronte a me, e prendendo il correttore.
Ho annuito, e ho lasciato che lei completasse il mio trucco, ad eccezione della tinta labbra, che riesco a mettermi da sola, anche con l'ansia addosso.
Una volta terminata l'opera, e che opera, mi sono alzata e ammirata per pochi secondi al maxi specchio.
-Sei splendida, tesoro. Guardandoti, mi sento un birillo al bowling dopo uno strike- mi ha sussurrato Gona, posando le sue labbra all'altezza della mia guancia.
-Attenta che ti rimane l'illuminante addosso- ho scherzato, ricambiando il bacio, mandandoglielo direttamente sulla bocca.
Non cambieremo mai... soprattutto io, ahahahaha...
Dal piano di sotto, improvvisamente, si è sentito un colpo, come se fosse caduto qualcosa.
Siamo scese di corsa nella sala del trono, siccome il rumore proveniva da lì, e... ci siamo trovate davanti un tipo parecchio strambo, anzi, dire che era strambo era quasi un complimento.
Innanzitutto non era un uomo, ma un insetto mutante, alto circa un metro e novanta, con la faccia verde, un paio di occhi interamente blu, e una corazza degli stessi colori.
Faceva veramente impressione...
Eccolo, è lui.
A prima vista sembrava uno a posto, ma poi ha iniziato a parlare e l'idea che avevo è andata a tirarsi di sotto.
-Regina Mal, sono onorato di conoscervi, finalmente- ha esordito, facendomi un inchino- io sono il comandante Dax. D come devotissimo, a voi e a Dystopia ovvio, A come astutissimo, non c'è nulla che possa fregarmi modestamente, e X come quello che spetta a chi prova a mettermi i bastoni tra le ruote.
-Complimenti per la parlantina... Dax. Certo, potresti tirartela un pochino meno, eh.
-Concordo- si è intromessa Gona- e tu dovresti essere il nostro nuovo braccio sinistro?
-Certo che sono io. Lord Drakon mi ha mandato apposta.
-Allora lo chiamo immediatamente, perchè io con uno come te, anzi, con te, non lavoro-
Ed è tornata di sopra, sbuffando rabbiosa.
Cosa le era preso?
-Ma... vi conoscete già?- ho chiesto a Dax, sospettosa.
-Più o meno... ero il suo superiore, quando è entrata nell'esercito. Lo sono rimasto per un annetto e mezzo, poi lei è stata promossa e... nulla, io sono rimasto lì dov'ero.
Uh, aspettate, mi stavo dimenticando di un paio di cosette!
Fratelli, portate alla regina il dono di Lord Drakon!
-Aspetta, che? Con chi stai...-
Da dietro le tende verdi di velluto, sono sbucati quattro scarafaggi salterini, molto più bassi di Dax, ma con delle sembianze molto simili alle sue.
Uno dei quattro portava in mano un vaso con una pianta molto strana... sembrava un incrocio tra una rosa e un narciso.
Mi sono allontanata di scatto, prima che potessi starnutire.
-Cosa?! E questo sarebbe per me?! Ma non lo sa quell'idiota che sono allergica a qualsiasi pianta da fiore esistente sulla faccia della terra?!
-Oh beh, ovviamen... aspettate, maestà, aspettate... non è come credete, fermatevi!-
Troppo tardi, mi ero già diretta verso il pensatoio, incazzata come non mai.
Ci sono giornate che iniziano nel migliore dei modi, ma questa era partita male e andava peggiorando.
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Ci siamo ritrovati tutti e tre nel pensatoio, e ci è voluto poco perchè Lord Drakon facesse la sua comparsa, dalla piscina luminosa.
-Regina Mal... è successo qualcosa? Perchè mi hai chiamato?
-Allora, innanzitutto voglio sapere chi è questo tizio che mi hai mandato come assistente.
-Dax, o meglio, il comandante Dax, è un validissimo membro dell'esercito reale di Dystopia. Ti sembrerà un po' autoritario e narcisista, ma posso assicurarti che non ti farà disperare.
-Ma... scusate signore- ha obiettato Gona- ci avevate promesso che avremmo cercato il corno dorato da sole, stavolta! Perchè ci avete mandato lui, proprio lui, qui ad aiutare?
-Sergente Gargona, te l'ho già spiegato. Mal non può stare dietro a tutto da sola, e anche con te al suo fianco, prima o poi impazzirebbe, e io di regine pazze ne ho già viste abbastanza. Metti da parte i vecchi rancori, per una volta!-
Ok, a quanto pareva, Gona e Dax dovevano aver litigato parecchio in passato, perciò lei ora lo odiava.
E nemmeno io mi fido troppo di lui... però aspetto a giudicare.
-Mentre... per quanto riguarda il tuo meraviglioso (come no) dono, Drakon... cosa non hai capito che io sono allergica ad ogni pianta da fiore esistente?
-Ma questa non è una pianta da fiore, Mal.
-Ah no?
-Quei fiori sono solo una copertura. Questa pianta è molto più pericolosa di ciò che immagini.
-Se lo dici tu...
-Puoi vederlo coi tuoi stessi occhi. Uno di voi due porti un pugnale alla regina, muovetevi!-
Un pugnale? Cosa? Che cazzo nascondeva quella pianta?!
Gona mi ha materializzato e passato uno dei suoi pugnali di fumo rosso, per completare l'opera.
E non appena ho piantato la suddetta arma, nel terriccio...
Si è levato un verso a metà tra l'antifurto del palazzo e un grido di dolore, ma la sorpresa peggiore è stata vedere una pianta piena di spine sbucare dal taglio.
-È un rampicante oscuro, Mal- mi ha spiegato Drakon- una pianta molto rara e molto velenosa, tendente al mortale. Ogni notte cresce a dismisura, e in poco tempo ricoprirà l'intera Centopia, uccidendo ogni suo abitante.
-Così risparmio dei caricatori per le NatGun, mi piace.
-Quando l'isola sarà soffocata dal rampicante, potrai annetterla al tuo regno. Sarai la sovrana più potente della storia di Dystopia.
-Ah... è fantastico, davvero.
-Mi auguro che tutto fili liscio. E voi due... aiutatela!-
Ed è scomparso nella piscina.
Il mio piano era leggermente diverso da quello pensato da Drakon, però ho deciso di seguire il suo.
Beh... per ora.
Per essere sicura che il rampicante iniziasse a diffondersi, l'ho pugnalato una seconda volta, e ho nuovamente sentito l'urlo disperato di prima. E stavolta, i rami spinosi serpentosi sono corsi verso la finestra, per iniziare ad avvolgere la torre del pensatoio (costruita appositamente da me, durante il rinnovo del palazzo).
La pace però, stava per finire...
-Mal? Che ci fanno gli elfi spaccapalle qui?!- ha strillato Gona, acchiappando una spada di fumo rosso.
-Non è possibile... ma ho attivato l'antifurto?
-Sì, ma non è aggiornato.
-E chi cazzo si aspettava che venissero a ficcanasare fin qua?
-Vostra maestà- si è intromesso Dax- col vostro permesso, ci pensiamo io e i miei fratelli a respingere quelle libellule troppo cresciute. Possiamo?
-Teneteli occupati, fino a quando non mi faccio venire in mente qualcosa. Gona, vai con loro.
-Ricorri al piano lampo, ti prego- mi ha suggerito Gona, dirigendosi verso la finestra e puntando la pistola di fumo rosso verso un puntino rosso, arancio e rosa.
Ero più impanicata del solito, e le idee faticavano a prendere forma. Volevo spaccarmi la testa, per essermi dimenticata di sistemare l'antifurto.
Ma poi mi è tornato in mente che potevo aizzare il rampicante oscuro, che stava mettendo le radici sulla finestra, contro le gnappette elfiche.
Dunque, serviva una canzone:
🎶 I got my red dress on tonight
Dancin' in the dark, in the pale moonlight
Done my hair up real big, beauty queen style
High heels off, I'm feelin' alive
Oh, my God, I feel it in the air
Telephone wires above are sizzlin' like a snare
Honey, I'm on fire, I feel it everywhere
Nothin' scares me anymore
(One, two, three, four)
Kiss me hard before you go
Summertime sadness
I just wanted you to know
That baby, you the best
I got that summertime, summertime sadness
Su-su-summertime, summertime sadness
Got that summertime, summertime sadness
Oh, oh-oh, oh-oh 🎶
Forse una delle migliori canzoni di Lana Del Rey, se non la migliore. E infatti si è visto l'effetto che ha fatto su quel patetico trio elfico.
Il rampicante li ha scacciati come se fossero dei moscerini ubriachi, e li ha spazzati via, come se ci fosse stato un tornado.
Andata!
Ho notato però, che Dax e i suoi compari usano delle strane bombe a mano, come armi, e ho voluto scoprirne di più, perciò ho convocato il comandante scarafaggio nella sala macchine.
Gona, invece, è tornata nella sala del trono, ancora arrabbiata. Sto iniziando a temere che sia gelosa e abbia paura che uno tra Dax e Drakon mi porti via da lei, con qualche manipolazione.
Ma come ho detto qualche capitolo fa, gli uomini non mi piacciono a prescindere, quindi li respingerò come ho sempre fatto finora.
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Pochi minuti più tardi, nella sala macchine, Dax era seduto di fronte a me, alla maxi scrivania.
Avrei approfittato di quell'ultima ora di sole, prima del tramonto (erano le cinque, ce la facevo benissimo), per conoscere meglio il mio nuovo braccio sinistro e la sua strana arma.
-Dunque... questa è la tua scheda di presentazione?
-Sissignora. Targata E-FIELD, come raccomandato da Lord Drakon. Un mio amico lavora come guardia lì, e me l'ha procurata lui.
-Tranquillo, ci credo. Dunque... sei nato il 30 Giugno 1983 a Dystopia, perciò deduco che sei uno dei pochi "locali" rimasti.
-Se volete metterla così, sì. I miei genitori, Malmö e Sintra, sono stati tra i pochi a sopravvivere alla grande strage del 50. Erano appena nati entrambi.
-Gli è andata di culo, insomma.
-Già... sono nato in un periodo un po' del cavolo, con Panthea che era appena salita al trono, e l'obbligo di attenersi alle sue leggi, se non volevi morire. È durato quasi trent'anni, per me, ovvio... devo ancora abituarmi alla libertà.
-Ti ci abituerai, non ti preoccuparti.
-I nomi dei miei, poi, sono scritti sull'obelisco che commemora le vittime della battaglia del 97, ma non voglio parlarne ora.
-E non ne parleremo. Mi dispiace molto-
Avevo notato che Dax stava per piangere, ma ha tirato su col naso e si è ricomposto subito.
Magari riuscissi a farlo io...
-Un'altra cosa, poi passo alle domande serie: ma vi chiamate tutti coi nomi di città, in famiglia?
-Oh sì, certo.
-Fa molto Casa di Carta, ci sta un sacco. E invece, di quest'arma che mi dici?-
Gli ho piazzato davanti la bomba a mano viola, e lui ha immediatamente sorriso.
Che minchia c'era da ridere, lo sapeva solo lui.
-Questi si chiamano fumi frutti, maestà. Direttamente dal rampicante oscuro. Se lanciati forte si rompono e lasciano un potente gas velenoso, che può mandarti KO per parecchie ore.
-Facciamo che la tengo qui, e la uso come prototipo per una nuova invenzione. Come te la cavi con arco e frecce?
-Non chiedetemelo nemmeno... sono un asso, come arciere!
-E allora, con un po' di allenamento, e di fortuna, ti renderò il nuovo Clint Barton.
-Sono assunto quindi?
-Purtroppo. Vai pure-
Dax si è alzato ed è tornato nella sua personalissima stanza, quella ricavata dalla fu stanza rossa, mentre io completavo quelle due o tre invenzioni che avevo cominciato in precedenza.
Restava solo una cosa da svelare: il motivo della gelosia di Gona.
Cosa doveva dirmi?
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Quella sera, la rossa mi stava aspettando a letto, con il suo diario in mano e ci stava scribacchiando sopra, cosa, ancora non ne avevo idea.
L'ho raggiunta e l'ho chiamata sottovoce.
-Non dirmi che hai ufficialmente assunto Dax.
-Ho dovuto, non avevo alternative.
-Oh... ma che meraviglia.
-Gona, ascolta... perchè ti sta così tanto sulle palle? Voglio solo sapere, nulla di più.
-Innanzitutto perchè è un narcisista patentato. Secondo, perchè mi ha trattato come se fossi stata uno dei tanti attrezzi con cui faceva esercizio. Terzo, perchè vuole sempre fare tutto da solo, poi fa un errore e incolpa me.
-Vedrai come gli faccio passare la voglia di comportarsi così-
Gona si è avvicinata a me, mi ha accarezzato una guancia e mi ha baciato lievemente sulle labbra.
-Se dovessi riuscire a raddrizzare quella testa di cazzo, giuro che prima o poi ti sposo, Mal.
-Aspetto e spero allora-
Eh... vediamo come andrà...
Comincio ad appellarmi a Fiona Goode e ai suoi poteri superlativi, che è meglio.
CAPITOLO LUNGHISSIMO, SCUSATE... restate sintonizzatə lo stesso, mi raccomando! 🤎
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