Renstoration 🩸

5 Marzo, sempre più vedova:

Come sta procedendo la situazione?
Beh, se si può riassumere in una parola... È LAMMERDA PIÙ TOTALE!
Ma almeno ho scoperto cosa c'è nel misterioso pacchetto azzurro. È un passo avanti no?

Ok, vi racconto meglio.

Stamattina, ho sentito uno strano miagolio provenire dalla stanza in fondo al corridoio, ovvero la camera di Panthea.
Poco dopo una voce, roca e altissima allo stesso tempo, ha strillato nell'interfono:
-MAL! VIENI SUBITO NELLA MIA STANZA! ZIGGO VUOLE LA SUA COLAZIONE! ADESSO!-
Ho aperto un occhio e ho fissato la mia sveglia: erano da poco passate le otto, e l'altra metà del letto era vuota, segno che Gona era giù nelle cucine, a preparare la colazione per il mostro.
Non se la cavava male, onestamente.

Mi sono alzata, e mi sono diretta nella camera della regina, tirando benedizioni rovesciate a tutti gli dei del Valhalla.
Quando sono entrata, ho trovato lei seduta sul letto, senza la maschera, e con una camicia da notte dorata, senza maniche, il tutto ricoperto da un gigantesco piumone nero notte.

Senza maschera, Panthea sembrava quasi un'altra persona: aveva i capelli grigi, lisci, lunghi fino alle spalle, gli occhi viola, e una gigantesca cicatrice che le percorreva tutta la guancia destra, più dei lividi sulla fronte.
-Ferite di guerra, Mal- ha borbottato- che ci fai qui?
-Mi avete letteralmente buttato giù dal letto voi. Per la colazione di... Ziggo? Chi è Ziggo?-

In quel momento un gatto, marrone e nero, è saltato sulle coperte, e ha miagolato, come se stesse aspettando qualcosa.
-È lui? Lui è Ziggo?- ho chiesto, indicando il gatto.
-Proprio così. Dimmi piccino, cosa vuoi di colazione?-
Miagolio felice.
-Molto bene. Vai con Mal, te lo preparerà lei-
Miagolio rivolto a me.
-Sembra che tu gli piaccia, ragazzina. Ottimo, se ti dimostrerai all'altezza, Ziggo diventerà tuo, quando (purtroppo) morirò.
ORA MUOVITI E DAGLI DA MANGIARE!-

Ero basita: come si poteva trattare un gatto in quella maniera?
Io adoro i gatti, ma non mi è mai stato permesso di averne uno. E chissà chi è la causa? Già... mio padre.
Mi pagherà questo e molto altro, prima o poi...

Ho materializzato dei bocconcini di sardina, dritti nella ciotola di Ziggo, e mi sono seduta accanto a lui.
-Da quanto stai con lei?
-Meeooow...
-Dodici anni? Diavolo, complimenti. E come fai a sopportarla?
-Meow, meo-meow...
-Ci sei abituato, capisco. Lei non ti urla contro, non ti tortura fisicamente e mentalmente, non ti fa nulla di tutto questo. Ti coccola, ti vizia e ti dice che ti vuole bene. Io ho un forte bisogno di essere capita e amata da qualcuno, adesso...
-Meow!
-Hai finito? Bravo. Torniamo di l...-

Un urlo rabbioso ha interrotto la mia frase.
Sono tornata nell'altra stanza, dove Panthea aveva già finito la colazione e stava armeggiando con uno strano oggettino.
Il mefitico pacchetto azzurro era sul comodino, aperto, e ho potuto notare di straforo cosa ci stava all'interno.
Sigarette, lunghe e sottili sigarette.

Quindi la voce roca era la conseguenza del fatto che fumava.
E i corni di unicorno erano la sua droga.
Che mix terrificante, davvero...
-Mal, riparami questo affare, non ne vuole sapere di accendersi- ha sbraitato, fulminandomi con quegli occhi viola ametista.
-Signora... potete materializzare una fiamma con le vostre mani... così-
E ho fatto apparire una piccola fiamma viola nella mano destra.
-Uh, ottimo, posso ricorrere a questo, d'ora in poi- ha mormorato tra sè e sè, avvicinando una sigaretta alla fiamma- puoi andare, per adesso-

Sono uscita dalla stanza, mentre lei sbuffava la prima boccata.
Quella scena mi aveva lasciato senza parole.
Stavo iniziando a capire chi era la vera Panthea: stronza, manipolatrice, approfittatrice e tossica, nel vero senso della parola.
Povere noi, e chiunque abbia lavorato per lei.

-Scoperto qualcosa?- mi ha chiesto Gona, mentre mi sistemavo la tuta da vedova.
-Sì... che il mostro fuma, oltre che drogarsi.
-Ah, eccellente. Come autodistruggersi, proprio.
-Come mi trovi?- le ho domandato, senza guardarmi allo specchio. Odiavo quelle lastre di vetro, mi ricordavano troppo il palazzo degli elfi.


Gona mi ha fissato, incantata, per qualche secondo.
-Sei... stupenda... davvero, Mal, sei favolosa.
-Ehm... grazie?
-Non credere che ti faccio un complimento solo per vederti sorridere. Lo penso seriamente, che tu sia meravigliosa.
E non solo come fisico (magari lo avessi io, sigh), ma anche come personalità-

Mentre mi parlava, diventava sempre più rossa, e i suoi occhi luccicavano come stelle cadenti.
E io, dentro di me, iniziavo a provare qualcosa di molto più profondo di una semplice amicizia.

L'interfono, però, ha malamente interrotto la nostra conversazione.
-MAL! GARGONA! VI VOGLIO NELLA SALA DEL TRONO ADESSO! MUOVETEVI, SFATICATE!-
Ci siamo guardate come per dirci "ma questa si è fumata anche il cervello, oltre alla sigaretta" e senza spiccicare parola, ci siamo smaterializzate in sala del trono.
Panthea era ritornata ad essere il mostro con la maschera e il vestito blu, che ormai conoscevamo fin troppo bene.

-La mia cesta è quasi vuota. Voi due non mi portate nuovi corni da una settimana. E continuate a dare la colpa a questo... questo... come cazzo si chiama?
-Trumptus, mia signora- le ha spiegato Gona, tremando- è l'arma più potente mai costruita dagli elfi... sta decimando tutte le vostre truppe.
-È SOLO COLPA TUA, SE LE TRUPPE DIMINUISCONO OGNI GIORNO CHE PASSA, ALTRO CHE QUEL TRUMPCOSO! SEI SOLO UNA STUPIDA INCAPACE!-

Questa era una gigantesca boiata.
Sapevo che Gona non era l'ultima arrivata sulla piazza, e riusciva a comandare e coordinare un centinaio di soldati, senza alcun problema.

Così sono intervenuta:
-Scusate, signora, ma noi facciamo sempre del nostro meglio per catturare unicorni. Non è certo colpa nostra se quei dannati elfi si mettono in mezzo! E per la cronaca, gli ultimi corni li abbiamo presi due giorni fa, non ditemi che li avete già fatti fuori tutti!-
Panthea mi ha fulminato, come sempre, e ha tirato un sospirone.
-Se proprio non vi sta bene ciò che facciamo, schiodatevi da quel trono e andate voi a prendere quei corni!- ho aggiunto, con una punta di incazzatura nella voce.
Sembrava che stessi parlando al vento, perchè lei si è alzata, ha allungato la bacchetta magica, e ha fatto apparire, sul pavimento, una mappa di Centopia.

-Stammi a sentire, agente Romanoff- ha sbottato- hai a disposizione delle armi molto più potenti di quelle degli elfi, potresti vincere un duello una contro dieci senza alcun problema, e inoltre puoi benissimo usare i tuoi poteri, per annientarli. NON CI CREDO CHE NON ESISTA UN'ARMA O UN INCANTESIMO CHE NON TI PERMETTA DI CATTURARE DEGLI UNICORNI!
-Ehm... mia regina... in realtà, Mal non...- ha mormorato Gona.
-SILENZIO! BASTA COSÌ! ANDATE IMMEDIATAMENTE ALLA VALLE SEGRETA DEGLI UNICORNI! E NON VOGLIO VEDERVI TORNARE A MANI VUOTE!-

Tutto ciò a cui avevo assistito era a dir poco surreale. Ma se non volevamo penzolare sul pennone, era meglio andare e concludere qualcosa.

Mi sono smaterializzata nella valle, dove un gruppetto di unicorni stava brucando tranquillo.
Un colpo di mantello dell'invisibilità e potevo iniziare: ho piazzato reti laser invisibili tra un albero e l'altro, tranne nel punto dove sarebbero entrati Gona e le truppe.
In questo modo, gli unicorni non sarebbero potuti scappare.
Avevo con me le spade di cristallo, le luci elettriche e una nuovissima invenzione, le NatGuns (pistole molto simili a quelle di Natasha, ma caricate con mine taglienti).

E non dimentichiamo l'auricolare invisibile, per tenermi in contatto con Gona.
-Mal? Sei pronta?
-Pronta e carica. Dove state?
-Siamo quasi arrivati.
-Avete acceso i bracciali anti luci d'acqua?
-Accesi. Senti, lo so che le spille anti trumptus sono ancora in sperimentazione, ma non potemo usarl...
-No, è pericoloso. Se esplodono, sono guai.
-D'accordo. Passo e chiudo-

Mi sono appostata dietro un albero, per farmi notare dalle truppe, ma improvvisamente ho avuto un giramento di testa.
Presenze elfiche nei dintorni, lo sapevo. Mannaggia a Odino.
Ho materializzato la mia personalissima maschera da vedova, con le lettere della parola MISCHIEF (inganno), e ho aspettato.

Gona mi ha raggiunto una manciata di secondi dopo.
-Abbiamo compagnia, toh guarda- le ho detto, affilando la spada congelante.
-Cazzo... che palle...- si è lamentata lei- io, però, attacco lo stesso. Munculus, circondate quegli unicorni!
-Li aiuterò io. Sono o non sono la vedova nera di Centopia?-
Lei mi ha accarezzato una guancia, senza smettere di fissarmi, con occhi adoranti.
-Stendili tutti, streghetta- mi ha sussurrato.

Ho sorriso e le ho delicatamente preso la mano, per poi staccarla dalla mia guancia.
-Un giorno mi dirai cosa provi per me. Perchè non credo sia una semplice amicizia.
-Non lo è, infatti- mi ha risposto- e ora vai-

È stato un duello epico: sei elfi contro una vedova armata e un centinaio di munculus.
Tra calci rotanti, luci elettriche e incantesimi non verbali, siamo riusciti ad acchiappare cinque elfi su sei, e catturato ben quattro unicorni. Che dire... una giornata meravigliosa!

Nel gruppetto di elfi c'erano anche Yuko (che avevo bloccato con un pietrificus totalus) e mio fratello Mo, ma purtroppo non sono riuscita a fargliela pagare in tempo, perchè è arrivata l'elfa rosa, Mia, con il trumptus in mano.
Meglio darsela a gambe... tanto quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto, no?

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Panthea ci aspettava, impaziente come al solito, con Ziggo seduto accanto a lei.
-Allora? Avete concluso qualcosa, o devo farvi diventare le mani piene di graffi?
-Abbiamo dei corni... vostra maestà... ecco a voi...- ha balbettato Gona, materializzando i quattro corni.
-Il trumptus si è di nuovo messo in mezzo, purtroppo, ma è arrivato tardi, e noi avevamo già catturato abbastanza unicorni.
Con questi corni tirerete avanti altre due settimanette, ne sono sicura, signora- ho mormorato.

La regina non ha aperto bocca, e ci ha fatto nuovamente cenno di levarci dalle pluffe.
Credo che i nostri obiettivi debbano essere allargati... la prossima volta le porteremo direttamente degli elfi, oltre ai corni, vediamo se almeno ci dirà "grazie".
Perchè in due anni che sono qui, non ne ho mai sentito mezzo.

Nel prossimo cap si volaaaa 💗

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