End Game 🩸
4 Giugno, l'incubo è finito:
Dopo due anni, millemila torture fisiche e mentali, miliardi di strigliate e un ammutinamento collettivo (giuro!), la dittatrice è felicemente morta, e l'H.E.L.L con lei.
Vi starete chiedendo dove siamo io e Gona, in questo momento.
Beh... se mi fate raccontare, con calma, ci arriverò.
È partito tutto due giorni fa, quando un urlo acutissimo mi ha buttato letteralmente giù dal letto.
-MAAAAAAAAAAAAAAL!! VIENI QUI IMMEDIATAMENTE! MUOVITI, STUPIDA PIGRONA!- strillava la voce di Panthea, più roca del solito.
Ho cercato di rimettermi in piedi e sistemarmi alla svelta, e correre da lei, prima che mi fucilasse sul posto.
Non appena sono entrata nella stanza, Ziggo mi è corso incontro e mi è saltato in braccio, spaventato.
-Cosa c'è? Cosa le prende?- gli ho sussurrato, accarezzandolo.
-Meeeeow...
-Tossisce forte? E perchè?
-Meow, meow...
-Fantastico- ho sospirato, lasciando andare il gatto.
A quanto sembrava, la stronza si era beccata una bronchite coi fiocchi. A giugno. Due giorni prima della battaglia, che lei stessa aveva programmato.
-Mal... *colpi di tosse*... avvicinati. Ma non troppo *altri colpi di tosse*. Ho intenzione di...
-Cosa state scrivendo? Non vi ho mai visto con una penna in mano da quando vi conosco.
-È il mio... *colpi di tosse forti* testamento. So che sto per morire... e devo lasciare il trono a qualcuno.
-Pensavate a me?
-Esatto... *due colpi di tosse* a patto che tu continui ciò che io e mia madre abbiamo iniziato.
-Vostra madre?
-Sì... avevo ancora molto da dare, ma... *colpo di tosse*
-Avete dato fin troppo. Continuerò io.
-Brava... sapevo di... *ennesimo colpo* di potermi fidare di te.
Basta che tu non ne faccia parola con nessuno.-
Mentre lei completava il testamento, io sono tornata in camera mia e ho mormorato, tra me e me:
"Si, certo, credici che seguirò le tue orme, assassina di merda. Rivoluzionerò il regno che tu stessa hai portato alla rovina."
E quando dico una cosa, solitamente la faccio.
Sarebbe successo anche questa volta?
CERTO!
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E si arriva così a stamattina.
Al mostro la bronchite non era affatto passata, anzi, sembrava essere peggiorata. Eppure le avevo nascosto le sigarette... evidentemente non bastava.
Fatto sta che volesse andare a combattere lo stesso.
Che dire... quando unə è testardə, è testardə.
-Ma lo vedete in che condizioni state, signora? A momenti nemmeno riuscite a parlare!- ho sbottato- vado io al vostro posto, restate qui e cercate di curarvi.
-Ma se vai tu... *colpi di tosse* chi rimarrà a guardia del palazzo? Ziggo? Ragiona, maledetta ragazzina!
-Vi ho costruito mille sistemi di armi e difesa, non li avete mai attivati! Ho perso solo tempo!
-Mia regina, Mal ha ragione- è intervenuta Gona- ce la caviamo bene anche senza di voi. State qua e ripos...
-LASCIARVI COMBATTERE DA SOLE?! NEMMENO PER SOGNO!MA CHE CAZZO HAI AL POSTO DEL CERVELLO, STUPIDA SANGUESPORCO?!- ha urlato la bastarda, per poi tossire come una matta per i successivi trenta secondi.
Quella era davvero l'ultima goccia.
Sono uscita dalla sala del trono, furiosa come non mai, e sono tornata in sala macchine, dove avevo nascosto la pergamena dorata. Volevo parlare con mamma, chiederle se sarebbe stata una buona idea andare in battaglia contro gli elfi e soprattutto, cercare un nuovo posto dove nascondersi.
La voce di mamma mi ha calmato, siccome stavo per dare di matto, e io spesso non mi controllo, quando sono molto arrabbiata (c'è una cura per questo, vero?):
-Theus ha spedito la lettera, e l'hanno ricevuta ieri. Tra qualche ora verranno a prendervi e vi porteranno alla base E-FIELD di Centopia, dove lavoravo io.
È in mezzo all'oceano e ben nascosta.
-Mamma... cosa mi suggerisci di fare? Vado a combattere o rimango qui?
-Ehi... non hai mica una clonatrice? Non puoi usarla su di te?
-È troppo pericoloso. Non so che conseguenze avrà.
-Allora crealo tu, il clone. So che puoi farcela, piccola mia-
Ho sorriso, ricacciando indietro le lacrime, e mi sono messa al lavoro. Avevo un paio d'ore per costruire una versione malvagia di me stessa e permettere a Panthea di usarla come artiglieria pesante, contro gli elfi.
Nel frattempo, canticchiavo sottovoce:
🎶 I hit you like bang
We tried to forget it, but we just couldn't
And I bury hatchets but I keep maps of where I put 'em
Reputation precedes me, they told you I'm crazy
I swear I don't love the drama, it loves me
And I can't let you go, your hand print's on my soul
It's like your eyes are liquor, it's like your body is gold
You've been calling my bluff on all my usual tricks
So here's the truth from my red lips
I wanna be your endgame
I wanna be your first string
I wanna be your A Team
I wanna be your endgame, endgame
I wanna be your endgame
I wanna be your first string
I wanna be your A Team
I wanna be your endgame, endgame 🎶
Anche oggi confermo ciò che dico sempre: Taylor Swift descrive perfettamente ogni situazione in cui mi trovo.
Adesso sì che ho una motivazione per combattere!
×€×€×€×€×€×€×€×€×€×€×€×
Nel primo pomeriggio, Panthea si è diretta alle rimesse dei draghi, con tutta la scorta di munculus al seguito.
Gona si è trattenuta in camera nostra, per accordarsi con me riguardo il piano "ammazziamo la bastarda mascherata".
-Io adesso vado... ma col cazzo che obbedirò anche solo a mezzo comando. È stata incollata al trono fino ad oggi, quindi che lasci fare a me. Devo portare anche la vedova clone?
-Beh, ovvio. Perchè sicuramente gli elfi hanno delle armi segrete, e dev'essere un combattimento alla pari. Non possono vincere sempre loro-
Ci siamo guardate negli occhi, per qualche minuto.
Non volevamo più nascondere i nostri sentimenti, volevamo finalmente essere libere di amarci come i santi del multiverso comandano. Ma purtroppo rischiavamo ancora di morire, al momento.
-Oh, Mal...- ha sussurrato lei, avvicinandosi alle mie labbra rosso sangue- resterai con me?-
Io ho annuito, chiudendo gli occhi, ma mentre le nostre bocche erano a mezzo millimetro una dall'altra...
-GARGONA!!! DOVE DIAMINE TI SEI CACCIATA, SANGUEMARCIO SCHIFOSA? STIAMO PER ANDARE!- ha strillato la voce di Panthea, dal cortile, sempre più roca a causa della bronchite.
-Vai ora... e ricordati il nostro piano- le ho mormorato, staccando la mia mano dalla spalla di Gona.
Ho osservato l'esercito al completo, mentre si sollevava in volo verso il palazzo degli elfi.
Non potevo prevedere quanto tempo fossero rimasti là, ma se volevo ottenere delle prove, che incriminassero Panthea una volta per tutte e le facessero passare il resto dei suoi giorni in una cella ultra tecnologica, dovevo accedere alla sala del pensatoio.
Ma prima di entrarci, ho attivato la barriera invisibile e le trappole anti elfi. Almeno avrei saputo per tempo se qualcuno avesse osato fare irruzione a palazzo.
La porta del pensatoio non era affatto protetta da qualche password o qualche sistema di riconoscimento vocale o facciale. C'era solo una serratura, che ho scassinato in mezzo secondo.
Forse ho capito perchè, quando ero più piccola, Percy mi diceva sempre che sarei stata una perfetta corvonero.
E aveva ragione, ehehehe...
Nella stanza c'era una gigantesca piscina circolare, ovvero il pensatoio di Panthea, e una decina di scaffali pieni di provette, piene o vuote. Su una seconda parete, invece, si trovavano alcuni quadri: il primo, datato agosto 1980, raffigurava Panthea, seduta sul trono di Dystopia, con una corona e una bacchetta nere. Quindi la bastarda era sul trono da più di trent'anni?!
Chissà quanti danni avrà causato al suo popolo...
Il secondo, invece, era una foto di famiglia, datata ottobre 1942, e raffigurava una mini Panthea, la regina Belvina, sul trono, con un braccio un neonato (Walter, nato da pochi giorni) e dietro il trono Herbert, il re consorte.
Gli altri due quadri erano nascosti nell'ombra, ed era meglio lasciarli stare, anche perchè sentivo una strana presenza nella stanza. E non volevo certo sapere di chi si trattasse!
Ho arraffato quante più provette potevo, sono uscita fuori dal pensatoio e ho richiuso la porta, facendola apparire come nuova.
Mi sono diretta subito nella camera di miss maschera, per cercare il testamento e portarlo con me, quando poi sarei scappata, con Gona.
Per mia fortuna l'aveva lasciato in bella vista sul tavolo, e ho potuto prenderlo al volo, per poi leggermelo con calma, su una trave nella sala del trono.
La pergamena recitava:
"Io, Panthea, regina assoluta di Dystopia, ho purtroppo lasciato questo mondo.
E siccome non sono riuscita a fare tutto ciò che mi ero ripromessa di fare, ho nominato un'erede, tale Mallory Règine Crouch, vedova e strega brillante, unica persona degna di succedermi.
A Mallory lascio innanzitutto il mio gatto, Ziggo, la mia corona e la mia bacchetta magica, che mi hanno resa potente e invincibile in questi trentadue anni di regno.
Oltre a ciò, lascio alla suddetta Mallory il compito di regnare su Dystopia, ricreare una nuova cerchia di mangiamorte (io lo ero, e mi ci trovavo bene) e mandare avanti l'H.E.L.L, dato che io non potrò più farlo, essendo in una tomba.
E un'ultima cosa, Mallory: quando salirai al trono, voglio che la prima cosa che tu faccia sia liberarti di Gargona e di quella psicopatica di Azalea una volta per sempre.
Detto questo, addio stronzi.
Athena 'Panthea' Burke"
Era il tassello mancante. Si era praticamente auto sputtanata.
Ho infilato la pergamena in una borsa, insieme alla corona e alla bacchetta, recuperate poco tempo prima.
Stavo per urlare dalla felicità, quando è scattato l'allarme al recinto degli unicorni.
Questo perchè la barriera, come richiesto dalla stronza, doveva ricoprire solo il palazzo, e non anche il labirinto.
E quello era il risultato... porca vacca.
La botola accanto alla porta si è aperta, e ne sono usciti tre elfi.
I nomi tanto, li sapete già... sì perchè sono sempre loro.
-Mal?!- hanno esclamato tutti e tre in coro.
-Proprio io. Se vi state domandando perchè sono rimasta qui... lo vorrei sapere anche io, ma la deficiente mascherata mi ha ordinato così, e se provi a opporti, finisce malissimo. Ehi, pigroni! Sì, voi due. Immobilizzateli e legateli!-
I due munculus di guardia hanno fatto dei tre elfi tre salami levitanti. E uno dei due mi ha portato anche il piccolo pan dell'altra volta, anche lui a mo di salame.
-Cos'è questo? Il trumptus?- ho chiesto, confiscando l'oggettino al pan- non l'aveva mica distrutto Panthea?
-Aveva, appunto. Abbiamo trovato tutti i pezzi e l'abbiamo ricostruito- ha detto Mia, con aria fiera- non vorrai spaccarlo di nuovo, Mal!
-No... ma avete solo perso tempo. Non sarà sto aggeggio a uccidere Panthea.
-Cosa vai blaterando, sorellina?- mi ha interrotto Mo- è l'unico modo che abbiamo!
-Non sono tua sorella, smettila. E comunque no, non è l'unico modo. Ce ne sono altri... molto più diretti.
-Più diretti di qualche nota di trumptus?- ha riso Yuko- non penso, vedova nera dei poveri. Se ci slegassi, magari...
-Dico davvero, Mal! Ascoltala!- le ha fatto eco il pan.
Ho scosso la testa, allontanandomi da loro, e ho riflettuto:
potevo fidarmi delle loro parole, sapendo che non hanno fatto altro che mentirmi per vent'anni?
Ma sì, Mal... dà loro una possibilità. Se dovessero attaccarti, sai come difenderti.
Ho liberato le gnappette, tenendo pur sempre le spade dietro alla schiena, e ho dato loro l'ultimo pezzo del trumptus, trovato per caso sul comodino di Panthea, ieri.
-Non credete di essere gli unici a voler morta Panthea. Ci siamo anche noi. Noi, che ogni giorno abbiamo subito torture fisiche e psicologiche, insulti di ogni tipo, e abbiamo collezionato traumi su traumi. Se ce la lasciate uccidere, non ci rivedrete più a Centopia per un pezzo- ho detto, senza indugiare.
I tre elfetti si sono guardati, sospettosi.
-Va bene... te lo concedo, sorellina. Ma ad una condizione- mi ha risposto Mo, seccato.
-Sarebbe?
-Papà verrà a sapere tutto.
-Ma chi sei, Draco Malfoy? Sei patetico-
-Confermo, sei patetico- ha esclamato una voce, da dietro il trono.
-Gona?
-Esatto. Chi ti aspettavi che fosse?
-Pronta per mettere la parola "fine" a sto incubo?
-Pronta- ho mormorato, mentre le gnappette ci fissavano.
Panthea è entrata nella sala del trono, pochi minuti più tardi, e potete benissimo immaginare la sua reazione, quando si è ritrovata tre luci d'acqua, due spade e una NatGun puntate addosso.
-Sei una piccola, disgustosa traditrice!- ha strillato, prendendomi per il collo e tirandomi su, a mezzo metro da terra- avresti dovuto proteggere il castello, non far entrare il nemico! Sei una delusione, Mal! Non sarai mai regina, mai!-
Ho lasciato andare la NatGun, permettendo a Gona di afferrarla al volo e puntarla nuovamente contro il mostro.
Non riuscivo a respirare, figuriamoci a dimenarmi, e rischiavo di morire da un momento all'altro.
Improvvisamente, un suono fastidiosissimo ha fatto sobbalzare Panthea, che mi ha mollato, facendomi cadere a terra (e quale gamba potevo picchiare, se non la destra, quella multi danneggiata?). Gona ha approfittato della situazione per lanciare la spada bruciante, centrando in pieno la schiena della stronza mascherata. Boom!
Lei si è girata, dolorante, e ha bofonchiato:
-Gargona... come hai osato... dopo tutti questi anni...
-È il mio ringraziamento, infatti. Per tutte le torture che ho subito da parte vostra, gli insulti e le offese che mi avete rivolto- ha risposto Gona, freddamente.
-E tu, Mal... stupida e inutile ragazzina... sei arrivata qui... e mi hai portato via... tutto. Dopo quanto... ho fatto... per te...
-Mi avete dato tutto, non dandomi niente... Athena.
-Come... hai...
-Mi avete mentito persino sul vostro vero nome. Non meritate più di restare in questo mondo-
Prima che partisse la seconda soffiata di trumptus, io e Gona ci siamo smaterializzate su una spiaggetta, dall'altra parte dell'isola, lontano anche dal palazzo degli elfi.
Ce l'avevamo fatta. Eravamo uscite dall'inferno.
-Gona... sei stata pazzesca, con la spada. Davvero.
-Grazie, Mal... come va con la gamba?
-Malissimo. Non riesco ad alzarmi. Stavolta me la sono rotta per davvero, mi sa...
-Aspetta a dirlo- mi ha interrotto una voce, completamente nuova, per noi almeno.
La voce apparteneva ad una donna, poco più alta di me, con capelli biondi ricci legati in una coda, un tailleur verde e un paio di occhiali da sole vintage marcati Calvin Klein.
-Jade Queens, direttrice dell'E-FIELD- si è presentata- ho ricevuto una lettera che diceva che eravate prigioniere di Athena Burke, l'ultima affiliata dell'H.E.L.L... è giusto?
-Sì... eravamo appena scappate, prima che la bastarda ci uccidesse. Ora credo che sia morta- ho risposto.
-Lo è. L'agente Hawards ha appena confermato che il cadavere trovato nel castello verde è di Athena Burke. Saltate sul jet, vi spiegherò cosa vi aspetta adesso-
Mi sa che mi sono addormentata, sul jet, con Gona abbracciata accanto a me. Non dimenticherò facilmente questa giornata, ne sono più che sicura.
Ma sono più che pronta, d'altronde, a cominciare a vivere per davvero.
La prima parte termina così... ma la storia va avanti! Restate con me e leggete ciò che verrà dopo! 💛
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