Born This Way

1 Giugno, benvenutə alla festa più colorata di sempre:

Sì, esatto, avete capito bene... oggi è cominciato il primo pride month di Dystopia.
Ogni abitante del regno non dovrà più nascondersi, e potrà amare finalmente chi vuole, non solo durante questo mese, ma per tutta la sua vita.
E io ne so qualcosa... perciò ho creato questa festa e scritto una legge che permettesse alle persone di amare chi volessero amare.
Dovrebbe essere così ovunque... e invece non lo è.
Spero che un giorno, invece, lo diventi.

Devo confessarvi, però, che io ho concretizzato un'idea teorizzata quasi quarant'anni fa.
E se vi sedete comodə, vi spiegherò meglio.

Una settimana fa, nel pensatoio reale, ho trovato una pergamena arrotolata, in mezzo ad un baule di scartoffie.
Era legata con un nastro arcobaleno, e ciò già mi suggeriva il suo contenuto.
L'ho aperta e l'ho letta attentamente:
"Popolo di Dystopia,
Da oggi avrete la piena libertà di esprimere il vostro amore per chi vi pare e piace.
Non dovrete più fingere di essere chi non siete, per paura dei giudizi degli altri.
Infatti, l'omofobia sarà considerata reato, punibile, nel peggiore dei casi, con la morte.
Infine, verrà istituita una grande festa, per celebrare l'amore arcobaleno, che durerà tutto il mese di giugno.
Questo è il mio volere, ed esigo che sia rispettato.
Re Walter Burke.
8 Maggio 1978"

Ho sgranato gli occhi e riletto la pergamena un'altra volta.
Walt aveva veramente tentato di far respirare aria di libertà, alla sua gente, dopo i trentotto anni di dittatura di sua madre.
Quel progetto, però, non si realizzò mai.
Ed ero determinata a riuscire, dove lui aveva fallito.

Sono andata in cucina, dove Azalea aveva preferito ice coffee per tutte e tre, e ho srotolato la pergamena davanti a lei e Gona.
-Sapevate dell'esistenza di questa?- ho chiesto, sorseggiando il mio caffè.
-No... ma almeno hai avuto la conferma che i fratelli di Panthea non erano come lei. O come la madre- ha notato Gona.
-Ma meno male, guarda.
-Che intenzioni hai, dunque?
-Io... voglio riportare in vita questa legge, e mantenerla per sempre. Sono sicura che la gente la prenderà bene.
-Ci mancherebbe che non succeda, Mal tesoro. Siamo nel 2016, e che cazzo-

Ho sorriso e ho lasciato che lei mi afferrasse il mento, e mi tirasse a sè, per baciarmi.
Azalea doveva averci visto con la coda dell'occhio, perchè l'ho sentita sospirare. Un sospiro da "quanto siete belle".
Poi ha aperto il frigo, per prendere qualcosa e ha nuovamente fissato la pergamena aperta.
Quando si comportava così, significava che doveva raccontarci qualcosa, di parecchio importante.

-Io evo pvesente quando Waltev fivmò quella pevgamena- ci ha spiegato, sedendosi di fronte a noi, col suo ice coffee, pieno fino all'orlo- evo la sua segvetavia, e ho sempve assistito a questo geneve di cose.
-E come sei finita a lavorare per Panthea poi?- le ho domandato, sospettosa.
-In vealtà evo la seconda sceltà, pev Panthea. Quando il fvatello non eva disponibile, chiamava me. Ed è suscesso pochissime volte, ma règine-

Di colpo mi è balzata in mente un'altra idea.
Non c'era nessun ricordo appartenente a Walter Burke, nella sala del pensatoio... probabilmente sua sorella li aveva distrutti tutti, perciò che fare?

-Potvemmo fave una seduta spivitica, e pavlave con Waltev dal vegno dei movti- ci ha suggerito Azalea- altvimenti non scopvivete niente di niente, vagazze.
-Mamma... - ha borbottato Gona, tentando di opporsi.
-Oui, chèrie?
-Dobbiamo per forza interpellare un morto? E se ci mentisse, riguardo alla pergamena?
-C'est impossible, ma fille. I movti non sbagliano mai- ha replicato sua madre, irritata.

A quel punto, la rossa si è rivolta a me.
-Te la senti di imbarcarti in questa pazzia?
-Beh certo. Se è l'unico modo...
-Vedrai come si evocano i morti, sai che bello...
-Gona, guarda che so come si fanno le sedute spiritiche. In Coven ne hanno fatta una, se non ricordo male.
-Sì, ma tu non sai come sono le sedute spiritiche di mia madre-

Mentre discutevamo, Azalea è sparita, segno che davvero si era chiusa nella sua camera, per cercare di contattare il defunto re di Dystopia, dall'aldilà.
L'abbiamo raggiunta e ci siamo sedute di fronte alla sfera magica degli spiriti, pronte per assistere alla sua magia.

Tramite una formula magica super sussurrata, Azalea ha chiamato il fantasma di Walter Burke, che è apparso schizzando fuori dalla sfera.
-Ahhh, non ne potevo più- ha esclamato con una voce tombale, ma stranamente squillante- ho la schiena a pez... oh! Ma...
-Bonjour, roi Walter- l'ha salutato Azalea, timidamente.
-Azalea Midoire... sei viva, accidenti! Temevo che mia sorella ti avesse appeso alla forca. E loro due chi sono?-
Si era girato verso di noi, e ci guardava incuriosito.
Che c'è? Mai vista una strega coi capelli blu?
Eddai, cazzarola!

-Sergente Gargona Hygeia... vostra ex maestà- si è presentata la mia rossa- sopravvissuta alla dittatura di Panthea.
-Ah, mi ricordo di te... la figlia del generale Pepper, giusto?
-Savebbe anche mia figlia- ha puntualizzato Azalea, da dietro la sfera magica.
-Capisco. Madonna, che brutta storia, fortuna che almeno voi due vi siete ritrovate... e invece, questa stravagante signorina chi sarebbe?-
Capivo che si stava riferendo a me. Se fosse stato in vita, probabilmente si sarebbe beccato un insulto a regola d'arte.

Ho tirato un sospirone e ho attaccato:
"Io sono quella che ha rovinato Athena 'Panthea' Burke e fatto crollare il suo impero criminale. Sì perchè dovete sapere che vostra sorella ha continuato ad amministrare l'H.E.L.L, mentre condannava i suoi cittadini alla fame e alla miseria più nere. Dall'anno scorso ho preso il suo posto e fatto risplendere il regno, modernizzandolo e riscrivendo le leggi. In poche parole, sono Mallory Règine, per chiunque Mal, sovrana attuale di Dystopia. Prego."

Silenzio collettivo.
Walter stesso era rimasto sbalordito dalla sicurezza e dall'orgoglio con cui avevo pronunciato il mio discorso.
A questo punto era il caso di andare al sodo e parlargli della pergamena.

-In un baule sperduto ho ritrovato questa... credo vi appartenga.
-Oh, sì, certo che mi appartiene... è assurdo, allora il mio piano ha veramente funzionato!
-Che piano?
-Avevo stregato la pergamena con una fattura anti distruzione, così anche se qualcuno avesse tentato di cestinare questo progetto, sarebbe rimasto intatto. E... nel caminetto del palazzo ci è finito veramente.
-Ma cos'era successo? Come mai non è stato approvato?-

Walt ha abbassato lo sguardo, e ho capito che doveva esserci lo zampino di Panthea, dietro la brutta fine di quel progetto.
-Quando Athena tornò dal mondo magico, mandò a puttane ogni cosa che avevo messo in piedi. Compreso quel progetto. Lo aveva definito "una stronzata disgustosa".
-Che testa disabitata. Scusa eh, ma...
-Nono, hai ragione. Ci ho litigato per un pomeriggio intero, per questo, ma ho dovuto lasciar perdere, dato che lei aveva minacciato di ammazzarmi-

Ero davvero allibita. Già sapevo che era impossibile discutere con Panthea, ma addirittura essere costretti a vedere un proprio sogno infranto, per non morire, era davvero troppo.
-Walter, ascoltatemi: io intendo realizzare quanto avevi scritto su questa pergamena e renderlo parte della vita del popolo. Dal 78 a oggi i tempi sono molto cambiati, e sono sicura che la gente ha una mentalità molto più aperta, rispetto agli anni settanta.
Voglio che tutto il mese di giugno sia una perenne e coloratissima festa e che nessuno, per il resto della sua vita, debba più nascondersi per vedere chi davvero ama e viverci insieme. Lo so, perchè ci sono passata-

Gona, senza farsi notare, mi aveva preso e stretto la mano, sottolineando che anche lei avesse vissuto la mia stessa situazione. E ora stesse vivendo la sua storia d'amore, senza essere bersagliata dai pregiudizi, con la persona di cui è innamorata.
Cioè io.

-Diavolo...- ha sospirato Walt- forse avrei davvero dovuto aspettare a creare questo progetto. Non sarebbe accaduto nulla di brutto, e io magari sarei ancora vivo.
-No, fidatevi, avete fatto una cosa giusta, ma nell'epoca sbagliata. Ora ci penserò io a renderla realtà.
-Grazie mille, regina Mal. A questo punto, mi aspetto che tra una settimana, Dystopia trabocchi di arcobaleni, bandiere, cartelloni e parate. Ci conto!-
Ed è ritornato tra i morti.

Avevo le idee molto più chiare ora.
Il progetto "mese dell'amore arcobaleno" di Walter avrebbe finalmente avuto giustizia, dopo quasi quarant'anni.
E ora, via, a progettare!

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Una settimana più tardi, cioè oggi, il 1 giugno, mi sono affacciata al balcone del palazzo reale, da cui vedevo l'intero popolo, che sventolava bandiere arcobaleno.
Io stessa indossavo un abito argentato, che emanava luccichini luccicosi arcobaleno, grazie alla luce dei riflettori.


Ho preso un bel respirone, molti bei respironi, e ho acceso il microfono, per il mio discorso:
"Popolo di Dystopia, benvenuti al primo Pride Month della storia del nostro regno, dove celebreremo, per un mese intero, ogni tipo di amore!
Questo progetto, innanzitutto, non è stata una mia idea, ma il primo abbozzo risale al lontano 1978, e apparteneva a re Walter, che purtroppo ha lasciato questo universo, prima di poter realizzare il suo sogno.
Oggi io sono qui, per riportare in vita questo progetto, e aggiungere che, se avrà successo, avrete il pride month per tutto il mese di giugno, fino alla fine dei tempi!"

La gente era in visibilio e ha lanciato un urlo felice, sventolando le bandiere, per poi ricadere in silenzio, mentre leggevo la pergamena lasciata da Walt.
Infine, per dare ufficialmente il via alla festa, ho fatto partire questa canzone, dagli altoparlanti:

🎶 Don't be a drag, just be a queen
Whether you're broke or evergreen
You're Black, white, beige, chola descent
You're Lebanese, you're Orient'
Whether life's disabilities left you outcast, bullied, or teased
Rejoice and love yourself today
'Cause, baby, you were born this way

No matter gay, straight, or bi', lesbian, transgender life
I'm on the right track, baby, I was born to survive
No matter Black, white or beige, chola, or Orient' made
I'm on the right track, baby, I was born to be brave

I'm beautiful in my way 'cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby, I was born this way
Don't hide yourself in regret, just love yourself, and you're set
I'm on the right track, baby, I was born this way, yeah 🎶

Il Pride Month ha riscosso un successo stellare, se non galattico, quindi lo riproporrò tutti gli anni, a partire da questo.
Mentre mi godevo i festeggiamenti, pensavo a Walt e a quanto sarebbe stato al settimo cielo, vedendo che il suo volere era stato rispettato e la pergamena, ora una legge fondamentale, esposta nella segretissima sala dei cimeli, accanto alla sala del trono.

-Lo sai, Mal?- mi ha detto Gona, prima di addormentarsi- a mio padre saresti piaciuta da morire. Magari alla prossima seduta spiritica te lo presento.
-Qualcosa mi suggerisce che accadrà molto presto.
-Indovinato, streghetta mia- mi ha mormorato, baciandomi delicatamente- ti amo.
-Anche io ti amo-

Non sapevo ancora cosa mi avrebbe atteso nei prossimi giorni, mesi, o anni... ma ero certa che avrei vissuto tutto con molta tranquillità, senza dimenticarmi chi avevo accanto.
O forse... no.

Ehi, dove andate? Non è finita la storia! Vi aspetto con i prossimi cap, rimanete sintonizzatə! 💋

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