Wasabi

7 Marzo, si sfila!

La sfilata primaverile è stata un successone: hanno partecipato venticinque brand, alcuni storici, altri emergenti, ed è stato un pomeriggio di pura magia.
Oggi poi, ho rivisto Tonya, dopo quasi due mesi dal mostro precedente incontro, e le ho raccontato sia dell'umiliazione subita tre giorni fa da mia madre, sia la situazione "scettro", siccome lei ne era all'oscuro.

Raccontiamo da capo, che sennò non si capisce.
Stamattina, siccome era domenica, mi sono alzata un po' più tardi del solito (mancavano pochi minuti alle nove, non credete chissà cosa), e sono corsa subito in cucina, dove Tris stava finendo di bere latte e cacao dal suo biberon.

-Buongiorno fufino, cosa stai aspettando?
-Nonna biccotti cocco e coccolato.
-Ah, hai capito... manca tanto?
-Non, ma règine, devi davmi tve minutinì ancova. Intanto qui c'è il tuo cappuccinò.
-Io capucini?
-No, Tris, non puoi bere il cappuccino, c'è sempre del caffè dentro. Oh, eccola qua...-

Gona mi ha raggiunto in cucina, e mi ha abbracciato a lungo, senza tralasciare un bacio, altrettanto prolungato.
-Cosa aveva da borbottare il bimbetto?
-Vorrebbe anche lui il cappuccino, ma continuo a ripetergli che è troppo piccolo... meno male che adesso è tornato di là, a giocare con papà... ehi, giù le mani!-

Come non detto... Gona si è subito fiondata sui biscotti, finendo quasi per fare a botte con me, e richiamando l'attenzione di sua madre:
-Chèrie, ne ho fatti pavecchi, così li avete anche pev mevenda, non mangiavli tutti ova!
-Scusa mamma. Non li preparavi da una vita...
-Mi pave di capive che oggi, oltve alla sfilatà pvimavevile, la nostva vegina abbia un appuntamentò con la psicologà. Giusto, Règine?
-Già. Mi serve la carica elettrica per questa giornata-
E tutte a ridere.

Mi ero accorta che dall'inizio di quest'anno avevo visto Tonya solo una volta. Credevo forse di stare meglio e di non avere più bisogno di lei, come psicologa... e invece non era così.
Avevo scoperto che era tornata al suo studio in città, fino a una settimana fa, siccome io non la richiedevo più, ma non appena ha saputo di quello che era successo con mia madre, si era precipitata a palazzo, ed era il caso di incontrarla. Di nuovo.

Sono dunque tornata in camera per prepararmi, e prima di indossare l'abito che avevo scelto per oggi, mi sono un attimo guardata allo specchio della cabina armadio, per vedere se sul collo avevo ancora i segni del tentato strangolamento. E purtroppo era così, si intravedevano due segni di mani, e qualche livido, però se lo toccavo, non faceva più male. Almeno quello...

Tra i brand che sfileranno oggi pomeriggio, c'è Marni, arrivato pochi giorni fa, e desideroso di farsi conoscere dalla gente: quell'abito era dell'anno scorso, ma sono sicura che anche la sua prima collezione non mi deluderà. Prada e Chanel sono quasi sempre fissi, alle sfilate e ne ho approfittato per farmi mandare dai rispettivi PR due pezzi delle nuove collezioni, davvero niente male, se queste sono le premesse.

Ora, skincare e dovevo inventarmi una fullface super resistente, che mi tirasse fino a sera... non sarei partita dalla base, ma dagli occhi, quindi gel sopracciglia di Nabla, primer occhi super base di Revolution, e dove si era cacciata la palette che volevo usare? Ah, eccola qua, la Bright Matte di BeautyBay... ho realizzato una cutcrease usando il verde oasis, il blu pacific dreams e fissando lo spazio lasciato dal correttore con il bianco white lies, in questo modo non si sarebbe stampato, rovinandomi il trucco. Servivano dei glitter, per illuminare il tutto, e ho scelto i glitter in tubetto di Lamel, che si attaccano da soli e sono anche facili da levare a fine giornata. Davvero, tanto di cappello a chi li ha inventati.

Mascara peacock flare di Covergirl, niente eyeliner oggi, e gli occhi erano completati. Adesso, con la base c'era davvero da divertirsi... primer "love skin respect earth" di Catrice, fondotinta di Charlotte Tilbury (l'introvabilissimo Airbrush Flawless) con correttore Magic Away abbinato, cipria Insta Ready rosa di Sheglam, appena uscita, bronzer e blush di Milani, pure quelli abbinati (bronzer Sun Kissed, blush Tea Rose) e illuminante bianco Frosted di Jeffree Star, talmente potente che mi è bastato passare una volta il pennello perchè si vedesse a pieno.

Per finire, combo labbra rosso sangue, perchè ci sta sempre bene: matita labbra rossa di Tarte, mai presa in mano e tinta labbra rossa Miss America di Huda, il tutto fissato con una bella doccia di spray fissante All Nighter Vitamin C di Urban Decay. Oh, finalmente si ragiona...

Comunque, quando sono tornata in salotto, Tris ha preso a battere le manine, in braccio a papà, attirando anche l'attenzione di Gona, che era rimasta di là in cucina.
-Tu hai intenzione di farmi saltare le arterie, dimmi la verità.
-No... cosa te lo fa pensare?
-Abito lungo, chignon alto, diadema di cristalli, trucco spettacolare... devo aggiungere altro, Mal tesoro, o vuoi che ti riassumo il tutto con un bacio?
-Non so, vedi tu...- ho ribattuto, mentre lei mi avvicinava a sè, per mettere in pratica la sua (seconda) opzione.

A volte mi chiedo se mi provochi apposta, per arrivare a baciarmi, o se è semplicemente bastarda dentro. Qual è secondo voi? Io sono più propensa per l'ipotesi numero due...

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Quando sono entrata nello studio di Tonya, lei stava riordinando il mio fascicolo, e stava scribacchiando qualcosa su un foglio, probabilmente una ricetta per me.
-Ben tornata, maestà- mi ha sorriso, alzandosi dalla poltrona e abbracciandomi- stai meglio?
-Sì, per fortuna. Ho seriamente rischiato stavolta.
-Ancora non si è arresa?
-No... continua a ribattere che lei è innocente, che lei faceva solo ciò che fa una madre (bugia clamorosa), che io ho costretto papà a cacciarla di casa, che impedisco a Tris di vederla, io qua, io là, io su, io giù... ma vaffanculo va-

Mi sono appoggiata in un modo un po' troppo brusco allo schienale della poltrona, perchè l'ho sentita tremare per qualche secondo. E subito dopo sono scoppiata in lacrime.
Ma veramente stavo ricominciando a crollare, e sempre per colpa della stessa persona?

-Ascoltami, un momento brutto può accadere, Mal. Non si può essere sempre al top, e lo sai benissimo.
-Lo so. Ma che palle, perchè ogni volta che mia madre apre bocca, mi fa stare di merda?
-Perchè è evidente che ti considera la sua rovina. Lei ti ha distrutto, e nessuno doveva controbattere, quando decideva qualcosa per te. Però, ora che tu le stai facendo pagare ogni suo crimine, per lei sei da uccidere. Capisci che non sei tu il problema, ma tua madre? Te lo dico dal nostro primo incontro-
Silenzio, e soffiata di naso.

-So anche questo.
-Tu non hai colpe, e nemmeno tuo padre, o il principino. La colpa è solo e unicamente di tua madre, che pur di costruirsi la famiglia perfetta, vi ha drogati tutti, nessuno escluso. A proposito, come siete messe col filtro d'amore di tuo padre?
-Abbastanza bene. Azalea nei prossimi giorni proverà a ricomporlo e lo porteremo agli avvocati reali, quelli che hanno lo studio strafigo in centro.
-Capito. Invece, come va con la conquista di Centopia? Ho letto di questo scettro magico...-

Ho tirato un sospirone e ho bevuto un sorso d'acqua, perchè a furia di piangere mi era andata via la voce.
-Allora, cerco di riassumerti in breve: questo scettro è nascosto in una grotta super segreta a Centopia, nella parte di isola ancora popolata dagli elfetti spaccaballe. Il problema è che questo scettro, per funzionare a pieno, ha bisogno di sette perle colorate, anche quelle imboscate e non poco, e su di lui grava una terribile maledizione, che devo spezzare, se non voglio finire nell'aldilà, al posto di mia madre. Ti è chiaro il concetto?
-Chiarissimo. E pericolosissimo, ma non abbastanza da trattenerti, giusto?
-Mi conosci ormai-
Breve risata, sincera, per una volta.

Mi era mancato confrontarmi con Tonya, e avere qualcuno che si occupasse di rimettere in equilibrio la mia salute mentale... io purtroppo da sola non riesco, ed è per questo motivo che devo liberarmi di mia madre il prima possibile.

-Mal, scusami, ma oggi pomeriggio sono invitata alla sfilata primaverile?
-Certo, lo sai. Ho invitato anche Delilah, e di conseguenza Loki. Pranziamo tutti insieme e poi andiamo, alle due si inizia. Ci sono venticinque brand che presenteranno le loro proposte per la primavera, non vorrai mica perdertele?
-Mai nella vita. Ehi, lo senti questo profumo?
-So di cosa si tratta... la mitica quiche di verdure di Azalea, ti bastano due fette per farci pranzo, provare per credere-
Siamo tornate di corsa su, in sala da pranzo, e il profumo di quiche ha immediatamente invaso le nostre narici. Azalea, l'ho già detto che sei pazzesca? Nel dubbio lo ripeto...

Loki e Delilah ci hanno raggiunto pochi minuti dopo, e tra un boccone e l'altro, il dio dell'inganno ci ha rivelato un paio di novità sul suo regno:
-Ci siamo espansi per una trentina di chilometri ancora, ma questa volta abbiamo purtroppo incontrato resistenza. Tranquilla, non ho ucciso nessuno, mi sono trattenuto.
-O meglio, ti ho trattenuto- ha ridacchiato Deli, finendo la sua fetta di quiche, ma c'era mancato poco che le scivolasse di mano e si spiaccicasse sul vestito.
-Attenta all'abito, amore, te l'avranno anche regalato, ma è comunque prezioso. E poi, non vorrai mica presentarti davanti alle telecamere con un macchione sulla gonna- l'ha bloccata lui, dopo averle dato un veloce bacio.

In effetti, Deli indossava un abito azzurro con i fiorellini e le maniche a metà braccio, di Luisa Beccaria, stilista famosissima che però si vede raramente alle sfilate. E ci credo, i suoi abiti costano un occhio, pochi se li possono permettere! Nemmeno io ne ho uno, nel mio guardaroba, per farvi capire...

Alle due siamo arrivati al Vogue Studio, io, Gona, Deli, e Loki (non abbiamo portato il resto della famiglia, perchè sapevo già che sarebbe stato un evento pieno di gente e soprattutto dalla durata non indifferente, dunque Tonya aveva cambiato idea, e preferito rimanere a palazzo).

Lo studio delle sfilate era stato decorato con colori primaverili, dal rosa fenicottero, al giallo canarino, passando per lilla, verde mela e azzurro cielo, e non mancavano le stampe floreali sulla passerella, o sullo schermo del backstage.
Il signor Lertosk, direttore dello studio, ci ha informato che i brand si erano divisi in gruppi di cinque, e tra una tranche di sfilate e l'altra ci sarebbe stata una pausa di venti minuti, per rifocillarsi e/o andare in bagno (vacci tu a cercarlo, il bagno, in quello studio immenso, però ok).

Quando le luci si sono spente, lo schermo ha proiettato il nome del primo brand che avrebbe sfilato, ovvero Rabanne, ed è partita subito, in sottofondo, una canzone che non credevo avrei risentito più, ed è molto sottovalutata:

🎶 Stick like toffee, sip like coffee
Wake up, change your mind and drop me
Love to hate me, crazy, shady
Spit me out like hot wasabi
Lick me up, I'm sweet and salty
Mix it up and down my body
Love to hate me, praise me, shame me
Either way you talk about me

I love the way you talk about me
(Oh-oh) look at how far it got me
(Oh-oh) the shit the papers write about me
(Oh-oh) I fold it up like origami
(Oh-oh) like, "She ain't wearing no clothes"
(Oh-oh) "When she goin' solo?"
(Oh-oh) "I bet they gonna break up"
(Oh-oh) but what the hell do you know?

Ooh, baby, you (yes, you)
I can feel you hatin' on me
Ooh, baby, you (yeah, you)
I'm glad to be your inspiration
Who, baby, who's (guess who?)
The topic of your conversation?
I am (I am) 🎶

Non riuscivo a staccare gli occhi dalla passerella, Rabanne si era davvero superato. Chissà se poi avrei ordinato una di quelle meraviglie per farle spazio nel mio guardaroba (sicuramente lo farò, ma shhh, ahahahahah). A Rabanne si sono susseguiti Alexander McQueen, Michael Kors, Donna Karan e l'immancabile Chanel, tanto per partire forti.

Anche il secondo gruppo non si è fatto mancare nulla, tra Prada, Valentino, Cavalli, Hermès e Jacquemus, e Delilah si era incantata vedendo sfilare un abito turchese marmorizzato di Cavalli, abbastanza aderente, e a giudicare dallo sguardo di Loki, lui non vedeva l'ora di vederglielo addosso per toglierglielo... madonna, ma puoi essere così deficiente? Vabbè, meno male che lei non se n'è accorta, e io sono leggimente, ma so tenere la bocca chiusa.

Terzo gruppo, avevamo Dolce e Gabbana, che avevano presentato una collezione spettacolare, molto eccessiva, ma d'altronde è il loro stile, poi Philosophy, tutto paillette e lustrini, favoloso, Zuhair Murad e i suoi abiti da red carpet, sempre stupendi, e per finire c'erano Kate Spade e Marchesa che non finiranno mai di stupirmi. Io comunque avevo adocchiato almeno sei o sette abiti che prima o poi sarebbero finiti nel mio armadio, confiderò nell'abilità di contrattazione illegale di mio padre.

-Chi dovrebbe arrivare adesso?- mi ha chiesto Delilah, dopo una pausa merenda- forse c'è qualche brand di cui sono testimonial...
-C'è DVF, Chloè, Dior, Blumarine e Marni. Con quale di loro collabori?
-Nessuno. Chi sono gli ultimi cinque? Magari è lì...
-Givenchy, Jean Paul Gaultier, Kenzo, Marc Jacobs e Cèline.
-Eccola qua, Cèline. Ti ricordi la pubblicità natalizia...
-Purtroppo sì. Io vorrei sapere una cosa, Deli: ma il tuo fidanzato lo sa che sei una donna in carne e ossa, con un cervello, o ti tratta come se fossi...
-Certo che lo sa, è solo che... metterebbe il piccante ovunque, se fosse per lui. E su questo bisogna tenerlo a freno.
-Io temo che a volte ci provi anche con me, sai?-

Breve silenzio, che strideva con tutto il casino che avevamo intorno.
-Davvero? Non... non lo avevo mai notato...
-Per forza, se ne approfitta quando tu non ci sei! Io però, d'altro canto, lo insulto sempre e lo rimetto in riga. Se mi sono sposata con una donna, ci sarà anche un motivo, no?
-Già. Tranquilla, stasera ci parlo. Vedrai come gli passerà sto vizio- mi ha sussurrato, con una risatina finale.

Era il caso di farglielo presente? Sì.
Avranno litigato, quella sera? Non lo so.
Loki resterà alla larga da me? Speriamo...

Tanto per restare in tema... AUGURI A TUTTE LE DONNE 💛💛 Tonya è tornata, siete felici? Dal prossimo cap sarà più presente, lo prometto...

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