Spectrum

25 Febbraio, la perla è nostra!

Ce n'è voluto di tempo... ma alla fine ce l'abbiamo fatta, anche la perla gialla dell'onestà è caduta nelle nostre mani.
E i pan si sono talmente cagati sotto che ce l'hanno consegnata senza battere ciglio, e successivamente, sotto ipnosi, sono stati ingabbiati per poi essere trasferiti nella riserva-safari del regno delle ombre.

Siamo a metà strada per far funzionare lo scettro, ma ora che mi ricordo, devo anche cominciare i rituali per debellare la maledizione... già, sta per arrivare anche quel momento.
Scusate, ricomincio da capo, visto che devo raccontare tantissima roba:

L'altro ieri, il bimbetto selvaggio ha compiuto tre anni, e sto notando che si sta impegnando al massimo per iniziare a parlare normalmente, a volte riuscendoci, a volte no, ma vabbè va all'asilo per questo, no? Per imparare, e non solo a parlare.

E stamattina... si è avvicinato di soppiatto al mio letto, per dirmi:
-Mal svegliati. Colazione pronta.
-Ciao fufino. Che ore sono? Non posso dormire così tanto oggi.
-Otto e dieci. Nonna ha fatto patticcini fragole.
-I cupcake alle fragole? No vabbè, adoro. Dai Tris, spostati che così mi alzo-

Mi serviva una motivazione seria per buttarmi giù dal letto, oggi, considerata la giornataccia che mi aspettava...
Stranamente, Gona mi aspettava già in cucina, e questo mi ha destabilizzato non poco, conoscendo la mia rossa.

-Ho deciso di ridurre l'addestramento mattutino, e fare solo 45 minuti anzichè un'ora, o più. Così magari la smetti di lamentarti che io non ci sono mai, quando ti svegli.
-In realtà, gliel'ho suggerito io- ha ridacchiato Pepper- le ho fatto capire che un'ora di allenamento, soprattutto alla mattina, non è una buona idea...
-Infatti mi risparmierò un sacco di sfuriate, ne sono sicura.
-Alla buon'ora lo hai capito. Oh eccoci, grazie Azalea.
-Bonjour, ma règine. Spevo tu gvadisca, è la pvima voltà che mi cimentò, con questi cupcake. Il cappuccino è caldo, mi vaccomando fatè attenzionè-

E qui si capiva che si stava rivolgendo al suo amato, dato il suo sguardo, e mi stava scappando da ridere, ma mi sono trattenuta, per non sputare briciole.
-Mio padre ha il pessimo vizio di bere caffè e compagnia bella, quando sono ancora incandescenti, e visto che una volta si era scottato talmente tanto che non è riuscito a parlare per ore, adesso mamma lo mette sempre in guardia.
-Ma quel pasticcio è successo trent'anni fa, cara...
-Oui, mon general, ma evitevei che combinì qualcos'altvo-
Non so quanto sarei ancora andata avanti a non ridere...

-Mal tesoro, che c'è?
-Nulla, è che siete troppo divertenti, magari avessi vissuto io in una famiglia così... me lo meritavo, sia io che papà.
-A proposito, dov'è? È già uscito?
-No, sarà in camera a fare cambio pannolino a Tris. Temo che però, tra un po' di tempo dovrà toglierlo... madre, che incubo...
-Se è veramente un bambino prodigio come mi dite, imparerà subito come comportarsi, state tranquille- ha sorriso Pepper.
Speriamo, sennò potrei incazzarmi e non poco...

Sono ritornata in camera, una volta finita la colazione, per prepararmi, e sistemarmi la faccia... chissà cosa mi avrebbe aspettato nella cabina armadio?

Un piccolo anticipo della collezione primavera di Dolce e Gabbana, dove fiori e verde saranno protagonisti? Wow, avanguardia pura, direbbe una persona...

Gli stivaletti di Balmain, in particolare quel modello, erano perennemente sold out, ma papino, grazie alla sua furbizia, e a qualche minuto di contrattazione poco legale, al magazzino di Farfetch, è riuscito nel miracoloso intento di procurarmeli. E già che c'era, ha arraffato anche un diadema di cristalli e un paio di orecchini d'argento. Non lo ringrazierò mai abbastanza...

Ora skincare, e vediamo di ideare qualcosa di carino, anche se quella tonalità di verde, un verde mela per essere precisi, è abbastanza ostica da abbinare.

Sono partita dal gel sopracciglia di Elf, e dal primer occhi di LA Girl (sto aspettando che mi arrivi la cipria blu, che è appena uscita, Target o chiunque ce l'abbia, muoviti), prima di immergermi nel cassetto delle palette, alla ricerca di una che contenesse un verde mela decente.

E ho scartato una palette di Jeffree Star, la Gothic Beach, difficilissima da trovare, ma ringrazio il BeautyBay Store per avermene conservata una. Ho usato "Beachball breaker", appunto, il verde mela sulle due estremità dell'occhio, per poi andare con "Macabre manners", un argento brillantoso, in mezzo alla palpebra. Non male, vero?

Eyeliner di Lottie, quello bellissimo con lo stampino, mascara Blow Out di Revolution, l'unico che non appiccica le ciglia, a differenza degli altri loro, e vai di combo labbra: matita labbra rimpolpante di Catrice numero 200 (dal nome incredibilmente originale "Rosie Feels Rosy") e la nuova Lip Velvet di ABH, chiamata Pure Hollywood, leggermente fredda, davvero carina.

Una doccia di spray fissante Pickle Rick di Sheglam (cercatelo su internet, e capirete perchè si chiama così), e sono ritornata in salotto, dove ho trovato Tonya chiacchierare con la rossa.
-Ben arrivata maestà- mi ha salutato la mia sorellastra, abbracciandomi- puoi spiegarmi cosa è successo con la principessa?-
Merda, come glielo racconto ora?

Vabbè, ricorro alla tattica dell'abbozzo:
-Temo che la folla, il casino, i flash costanti delle fotocamere, la spaventino e non poco. E dato che diventerà regina, fra soli tre mesi, anzi qualcosa meno, ho bisogno che la aiuti a risolvere questo problema. Altrimenti il popolo penserà che la regina sarò io, dato che Loki continua a farsi vedere con me. Sembra che anche lui sia terrorizzato da qualcosa, ma non capisco da cosa, esattamente. Quando vai da loro, per la seduta?
-Domani. Oggi sono tutti tuoi. Non dovete mica...
-Sì, abbiamo una perla in sospeso, cara- l'ha interrotta Gona- quelli che la custodiscono sono degli ossi duri, dobbiamo strappargliela con le cattive, purtroppo.
-Allora prego le streghe di mandarvela buona, che vi serve, no? Ci vediamo oggi pomeriggio-

Meglio portarsi dietro una scorta di armi, che non si sa mai quello che può succedere, dico bene?

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Nel regno delle ombre, strano ma vero, stava piovendo, perciò i Deliloki ci avrebbero aspettato nella loro sala del trono, che era letteralmente grande il doppio rispetto alla nostra.
-Vi piace? La festa si terrà qui, dopo il pranzo al ristorante- ci ha anticipato Loki, conducendoci al suo maxi garage delle carrozze alate.

-Ah. Mi dispiace per i tuoi ospiti, a cui farai fare tutta quella strada, dopo mangiato.
-Mal, sono venti minuti di navetta. Il servizio dello Skylift chiuderà alle due, che cazzo restiamo a fare là? Sto organizzando apposta un transfer per gli invitati, che saranno comunque meno rispetto a quelli che c'erano da voi. Sai, Deli...
-Mi hai chiamato, Lo?
-No, amore, tranquilla. Possiamo partire?-

Ma tu guarda questo... ti pare che devi fare il pranzo in un posto, e il resto della festa in un altro? Ho capito che non hai spazio, nel tuo palazzo, perchè oggettivamente è più piccolo del mio, ma hai una sala del trono che pare un hangar, cosa ci voleva a piazzare i tavoli lì?
Boh, vi giuro, a volte non lo capisco...

-Avete portato il veleno ipnotico per i pan?
-Sì, non preoccuparti, signor micagosottoenonlodoavedere- lo ha sbeffeggiato Gona.
-Il piano è semplice, comunque: uno di noi deve fare il palo, per controllare che non arrivi nessuno, soprattutto elfi, due assoggettano le mezze capre, l'ultimo si aiuta con il pearl detector e va ad acchiappare la perla. Domande?
-Io ormai sono abbonata a stare di guardia, Mal tesoro. Deli, ci pensi tu alla perla?
-Certo. Lo, ti prego, non...
-Sì, amore mio, giuro solennemente che non mi faccio massacrare dalla qui presente vedova nera- ha mormorato semi maliziosamente il dio dell'inganno.

-Guarda come ti faccio passare la voglia di scherzare, cretino- ho riso, mentre il motore della carrozza si spegneva.
Spero sinceramente che il matrimonio sistemi il cervello di Loki, non tutto ma almeno in parte, dico... intanto però, sono riusciti a creare e stampare gli inviti, devo dire che sono davvero niente male (e si intonano con lo stile degli sposi).

Che dite? Certo, i nostri erano dei mini arcobaleni, ma pure questi sono carini. Resta solo da capire se scrivendoci sopra con l'inchiostro oro si legge o meno...

La carrozza ci ha come sempre accompagnato fino al confine, quasi a sud dell'isola. Ormai di Centopia era rimasto poco o nulla, e fra pochi mesi, nemmeno quello.
Il palazzo degli elfi sarebbe stato il nostro ultimo obiettivo, e lo avremmo colpito solo quando avremmo completato lo scettro, per cancellare gli elfi dalla faccia di questo universo.

Ci siamo teletrasportati al villaggio dei pan, dove splendeva il sole, a differenza del resto dell'isola, e quasi faceva caldino, per essere a fine febbraio.

-Ma porca puttana, guarda lì se è possibile, stava diluviando fino a un secondo fa- ho borbottato, mentre caricavo le NatGun con il veleno ipnotico.
-Questo regno deve avere un ecosistema a parte, sennò veramente non si spiega perchè c'è sempre, e dico sempre, il sole- ha ribattuto il dio dell'inganno- spero vivamente che quando l'isola sarà sotto il mio completo comando, il tempo diventi uniforme.
-Certo, Lokes, figurati. Dove sarebbero nascosti questi pan, Mal?
-Il villaggio è qui, ma... io non vedo nessuno- ha sussurrato Gona, appostandosi dietro un cespuglio, molto fitto- sento puzza di bruciato, non so voi, ma è meglio sbrigarsela il prima possibile. Se dovessi vedere degli elfi, vi avverto-

Gona purtroppo non aveva tutti i torti, il villaggio era deserto, e a me stava iniziando a salire un pelo di ansia. Se gli elfetti ci avessero scoperto e avessero deciso di correre ai ripari? Se i pan ci avessero teso una trappola e noi stessimo per cascarci? Se poi dovessero beccarci?
MAL, NON CI PENSARE E VAI AVANTI!

-Hai una specie di radar a raggi X? Così vediamo dove diamine si sono cacciati quei pan?- mi ha chiesto Loki, senza farsi sentire.
-Non credo ce ne sarà bisogno, Lo. Guarda, sono tutti qui- ha risposto Deli, indicando verso terra.
Effettivamente, dovevano aver sentito i nostri passi, quei tipetti hanno un udito più sensibile del mio, mannaggia agli asticelli (ditemi che almeno questa citazione la capite).

Il capo villaggio si è fatto avanti, terrorizzato quanto il resto della sua tribù, forse anche peggio.
-Chi siete? Perchè siete qui?
-Non importa chi siamo, ma veniamo in pace, e non vogliamo farvi male, assolutamente- ha cominciato Deli, abbassandosi ad altezza pan (sono piccolini, ricordatevelo).

-Siamo qui per una certa perla... saprete di sicuro dov'è, e di quale parlo- ha continuato Loki, con molta poca cortesia- quindi, se non volete che questo fucile si pianti ad un metro dai vostri teneri musetti, vi conviene parlare-
Silenzio spaventato. Ora scappano, stai a vedere.
E invece no, non si sono mossi di un passo.
Meglio intervenire, prima che cambino idea...

-Non date retta a questo spiantato, ok? Risolviamo la cosa in modo pacifico. Voi ci consegnate la perla gialla dell'onestà, senza fare storie, e noi vi porteremo in un posto dove potrete essere liberi e felici, senza avere gli elfi tra gli zoccoli. Chiaro?-
Brusio concitato dei pan.
-Sapete, gli elfi ultimamente ci fanno paura...- ha balbettato il capo- litigano sempre, a volte per cose da nulla, non vanno d'accordo su niente, il regno è nel caos!
-Molto bene...- ho sussurrato tra me e me.

Avevo ragione io, le perle rappresentavano le virtù del perfetto elfo, e portandogliele via... stavamo provocando la distruzione di Centopia dall'interno. Ottimo, davvero.

-Non ci sentiamo più al sicuro qua... se vi cediamo la perla, ci trasferite in un posto migliore?- ha chiesto un altro pan, parecchio più giovane del capo.
-Esatto, piccoletto, proprio così. Però, per andare nel vostro personalissimo paradiso, avete bisogno di addormentarvi per pochi minuti. E quando vi sveglierete... voilà! Sarete nella vostra nuova casa, liberi e felici.
-Davvero? Davvero? Davvero?- hanno fatto tutti i pan.
-La mia regina ha tanti difetti, ma non è affatto bugiarda. Se lei dice "paradiso", intende "paradiso"- ha confermato Loki, approfittando che Deli stava seguendo il pearl detector, per individuare la conchiglia.

L'ho squadrato leggermente (come no) male, e ho acchiappato, dal fucile, una pasticca di veleno ipnotico.
-Mal, cosa stai...
-Non posso sparargli addosso, ci sentirebbero pure dall'oceano, per quanto fanno rumore, sti aggeggi.
-E quindi?
-Zitto, e impara-

Ho chiuso la pasticca nella mia mano e l'ho soffiata in direzione dei pan, come se fosse zucchero a velo, facendoli addormentare beatamente, e richiamando Gona.
-Non è passato nessuno lì fuori. Devo caricarli nelle gabbiette?
-Sì, fai in fretta, il sonnellino durerà solo 10 minuti.
-Come vuoi, streghetta. Deli? Dov'è finita?
-Eccomi qua...- ha mormorato la principessa- e non sono da sola... avete detto "perla gialla"?-
Quella ragazza era davvero un piccolo genio del male... se solo il suo futuro marito la sostenesse un po' di più...

Siamo tornati nel regno delle ombre, dove abbiamo depositato i pan nella loro personalissima radura, nella riserva magica. Sembravano davvero felici, e almeno non li abbiamo ipnotizzati come gli unicorni, dai.
Delilah non si era ancora decisa per quanto riguardava il suo abito da sposa, e avrebbe sicuramente aspettato sabato prossimo, quando ci sarebbe stata la sfilata di primavera.
Incrociamo le dita...

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Quando siamo tornate a casa, alle cinque passate, ho trovato la tv accesa, su MTV come sempre, e la canzone che stava partendo non mi era tanto nuova:

🎶 When we first came here
We were cold and we were clear
With no colours in our skin
We were light and paper's thin

And when we first came here
We were cold and we were clear
With no colours in our skin
Until we let the spectrum in

Say my name
And every colour illuminates
We are shining
And we will never be afraid again

Say my name
As every colour illuminates
We are shining
And we will never be afraid again 🎶

Davanti alla tv, un esemplare di Tris selvatico tentava di abbozzare un balletto, insieme ai suoi pupazzi.
-Lei è Delilah?- mi ha chiesto, indicando il televisore.
-No, si chiama Florence. Florence Welch, meglio nota come Florence And The Machine. Sì, somiglia a Delilah, ma non è lei.
-Lei brava.
-Hai voglia. È spaziale, ma sottovalutatissima. Cos'hai fatto oggi all'asilo, di bello?
-Io disegnato te.
-Davvero? Vediamo...-
Mio padre, seduto sul divano col giornale in mano, mi ha passato un foglio, che ritraeva una specie di Barbie con i capelli blu.

-Madre santa, sei davvero bravissimo. Arriverai a dieci anni che dipingerai in stile Cezanne.
-Chi è?
-Oh, un pittore famosissimo. Gona, la perla è a posto?
-Certo che sì. Ha di nuovo emesso il suono del triangolo.
-Ce ne mancano tre, e devo iniziare anche i rituali per debellare la maledizione dello scettro. Altrimenti addio-

Mi sono seduta sul divano, con Gona, mentre papà portava Tris a fare il bagnetto (se giochi in giardino, e ti sporchi di erba bagnata, ti ci vuole).
-Cos'è quella faccia, Mal tesoro?
-Nulla... sono solo terrorizzata per il rituale di Frigga. Spero non sia una roba troppo pesante...
-Ma va, ti pare? Invece... come stanno messi i due sposini?
-A parte la gran cazzata del transfer ristorante-castello, il resto mi pare a posto. Sabato prossimo c'è la sfilata di primavera, la invitiamo qua e che si trovi un abito buono.
-Solo lei, vero? Non è che poi compare pure lui?
-Che fai, dubiti di me? Certo che sei stronza...
-Parli tu...- ha borbottato la rossa, baciandomi.

Ce la faremo? Io mi auguro di sì...

Non sono in grado di scrivere i capitoli corti, ormai lo sapete... ma attenzione attenzione, FATE GLI AUGURI A THEUS, CIOÈ PAPINO, CHE OGGI COMPIE (aiuto) 65 ANNI ❤❤ È libero, felice, e ha due bellissimi figli, una regina e un principino🫂 alla prossima, non rimanete indietro, grazieee

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