Piece Of Me

25 Gennaio, c'è un'arma segreta?

Ok, gente, sono ancora sotto shock. A quanto pare, in un luogo remoto di Centopia, nella parte di isola ancora libera, è nascosta una specie di arma che potrebbe togliere ogni potere agli elfi. E appunto perchè questo luogo è imboscato così bene, che bisogna elaborare un altro piano, e mettere da parte quello di conquista... non potevamo lasciarci scappare quell'occasione.
Ah, dimenticavo: l'intervista per il Dystopia Today, da quella ragazza, l'ho fatta oggi pomeriggio, perchè si era accorta di avere altri appuntamenti, quel giorno, e ha preferito rimandarmi l'intervista a oggi, appunto.

Vi racconto tutto dall'inizio, prima che vi perdiate: mi sono svegliata leggermente prima del solito, ma non spaventatevi, erano comunque le otto passate... e tutto perchè un esserino alto un metro e un mochi, con i capelli neri (completi di qualche riflesso verde, tanto per somigliare ancora di più a mio padre) e una tuta blu oltremare si è arrampicato sul mio letto e mi ha semi urlato "BU", nell'orecchio.

-Ciao Tris. Hai aperto la porta da solo?
-Sì. Tu sveglia.
-Sì, sono sveglia. Fammi alzare dai... oh, dove scappi?! Torna qua, fufino, non metterti a correre che... ecco, lo sapevo-
Tris era inciampato sul suo stesso piede ed era scivolato a terra, ma grazie all'universo non si era fatto nulla, meno male.
-Ascoltami, capisco che ora sai camminare, ma per correre ti conviene aspettare ancora un po', ok?
-Tu colazione.
-Sì, ora andiamo. Ti riporto da papà, che è meglio-

L'ho tirato su e mi sono diretta in cucina, dove Azalea stava parlottando con mio padre, di cosa, non lo so. Ho rimesso Tris per terra, e lui ha riprovato a correre verso papà, chiamandolo e di conseguenza attivando il sistema di riconoscimento vocale di quest'ultimo.

-Piccolo mio, cosa combini?
-Mal fame. Lei biccotti cocco.
-Sono pvonti, ma règine, tutti pour toi. E le cafè è in avvivo- mi ha annunciato- tu oggi non dovvesti aveve l'intevvista?
-Già, me l'hanno rimandata a oggi pomeriggio alle tre. Potreste vedermi sul numero del Dystopia Today domani mattina, ahahahahaha...
-E allora cerca di abbagliarli e incantarli come fai con me ogni giorno- mi ha interrotto Gona, comparendo in cucina e dandomi un bacio sullo zigomo.

Ho riso, cercando di non strozzarmi coi biscotti:
-Mi intervisterà la ragazza che mi ha fermato l'altra volta, Nives. Povera, mi sembrava veramente tanto impacciata, alla conferenza.
-Non ti aveva mica detto che era appena entrata lì al giornale?
-Sì. Spero tanto che non sia stata obbligata ad andare là... tu che ne pensi?
-Temo che tu abbia ragione. Mamma che c'è?-
Azalea ha messo nel lavandino i piattini dei biscotti e si è schiarita la voce:

-Pev quanto mi viguavda, se eva così impacciatà significavà innanzitutto che eva una vagazza molto timidà, poi se doveva chiedevti qualcosa di molto impovtante, magavi che viguavdasse la guevva contvo Centopià.
-Magari se ne esce con una domanda cretina a proposito di Loki e di come sono riuscita ad allearmi con lui. Lì sì che mi verrebbe da urlare.
-Mal tesoro, a me Nives sembra una persona molto seria, dubito ti chieda una cosa del genere. Perchè ora non vai a prepararti, che ci aspetta alle dieci e mezzo, e sono le nove meno un quarto? Fossi una che ci impiega poco a vestirti non te lo avrei detto, ma...
-Ma intanto comincia con l'andare in culo, e dopo quanto hai fatto, mi aspetti qua- le ho risposto, dopo averla baciata, per impedirle di terminare la cazzata che stava per sparare.

Pucci aveva appena presentato la collezione inverno 2021, e chi sono io per non ricevere in regalo l'abito migliore tra i venti che ho visto sfilare? Eh, che dire... era davvero favoloso. Non ho nemmeno dovuto metterci la cintura, perchè il corpetto era abbastanza aderente, meglio ancora. Gli stivaletti borchiati di Steve Madden sono popolarissimi in questo periodo, ma quel paio ce l'ho da un annetto e non l'ho mai indossato, dunque era ora di farlo.
Il diadema di zaffiri... beh, devo ringraziare papino, e la sua slealtà nel contrattare.

Dopo la skincare, ho fatto per aprire il cassettone del makeup, ma ho notato che sulla mia specchiera c'era una scatola, marchiata BeautyBay. Sopra c'era un biglietto, scritto con una calligrafia ordinata ed elegante, che chiaramente non poteva appartenere a mio padre. E avevo ragione: il biglietto, e di conseguenza la beauty box, era da parte di Delilah: "Ho cercato di comporre questa scatola con prodotti che spero ti piacciano. Ah, alcuni li ha scelti Lo, sotto mio consiglio, non preoccuparti."
Che carina, davvero... adesso però apriamo questa scatola, che sono curiosa.

C'era un primer di XX Revolution, il nexxt glass fixx (mai visto prima), fondotinta di Anastasia Beverly Hills, del colore giusto, per fortuna, il correttore pro fix stick di Nyx, appena uscito, cipria compatta di Florence By Mills, blush wild rose di Milani, di quelli a forma di rosa, illuminante Aura di Beautybay, gel sopracciglia Brow Lift di Elf, primer occhi di Danessa Myricks (che dicono sia spettacolare) e il viralissimo vinyl eye gloss di About Face. Hai capito Deli...

Peccato che il contenuto della scatola si esaurisse lì, per cui ho dovuto integrare altri prodotti della mia collezione, per completare il look: palette Paint Pro di Glamlite (ho usato il bianco "titanium white" e l'azzurrino "aqua", che ho poi ricoperto con l'eye gloss dopo aver messo l'eyeliner di Sheglam, quello con il pack dorato, super sottile), mascara Thrill Seeker pitch black di Rimmel, tinta labbra Black Champagne di Nabla e una mega spruzzata di spray fissante All Nighter Ultra Glow di Urban Decay. Diamine, mi sono complicata la vita come non mai per realizzare questa opera d'arte, lo ammetto...

Gona mi aspettava in salotto, come promesso, e avevo l'impressione che, non appena sono comparsa, davanti a lei, fosse rimasta pietrificata.
-E adesso cosa ti prende?
-Mi prende che ho appena visto una dea scendere sulla terra.
-Dove sarebbe, scusa?
-Sei tu, stronza- ha sbuffato, abbracciandomi e baciandomi per qualche secondo- sei pronta?
-Ho giusto un pochino di ansia, ma tutto normale.
-Vabbè, dai, ho capito. Stai ferma un secondo, Mal tesoro-

Mi ha tirato su di peso, e mi ha fatto accomodare sulla tecno carrozza, dopo esserci smaterializzate nel garage.
-Era proprio necessario, Gona?
-Per mia moglie, questo e mooooolto altro. Ora tieniti forte, anche se non dobbiamo andare molto lontano-

Non dovevamo andare molto lontano? Dove mi stava portando? Sicuramente non alla redazione del Dystopia Today, che era vicino alla costa est dell'isola, dunque a mezz'ora da palazzo.
Quando siamo scese dalla tecno carrozza, ho immediatamente riconosciuto il posto dove ci eravamo fermate: non era un magazzino di moda, o un negozio di makeup. Era un normalissimo condominio moderno di sette piani, e ricordavo di averlo fatto costruire, quando ero salita al trono, sei anni prima.

Gona ha suonato ad uno dei tre citofoni del quarto piano, e mi ha guidato fino alla porta di uno studio di armocromia e consulenza di immagine, appartenente ad una tale Gèneviève Pessout, consulente di immagine, guarda a caso.
-Dove stra cazzo siamo finite?- ho sussurrato, confusa- perchè siamo qua?
-In realtà ti ha invitato una persona- ha riso lei, bussando alla porta- vai pure, ti aspetto a casa-
Potreste già immaginare chi mi sono trovata davanti...

-Deli?
-Esatto, proprio io. Ti è piaciuto il mio regalo?
-Beh, lo indosso, direi di sì. Ma come mai mi hai invitato qua? Era una sorpresa? Ceh, non lo so, dimmi tu.
-Volevo renderti partecipe di uno dei miei hobby preferiti, l'armocromia. Ho notato che spesso indossi dei colori che non ti valorizzano a pieno... e sai, io da modella mi accorgo di certe cose.
-Immagino... e infatti io ho notato che indossi sempre più o meno gli stessi colori.

-Sono quelli che mi stanno meglio. Vorrei che questa seduta ti facesse capire... che puoi brillare molto di più, se hai addosso dei colori perfetti per te. Abbiamo lo stesso problema, io e te... autostima pari a zero- ha sorriso, abbracciandomi.
Mi dispiace ammetterlo, ma alla fine Loki non aveva proprio tutti i torti...

-Sono onorata di avervi nel mio studio, vostre maestà- ha esordito Gèneviève, sedendosi alla sua scrivania. Il suo ufficio era bello spazioso e arredato in maniera moderna, ma non aveva colori neutri, bensì carta da parati gialla, con i girasoli. Lei era vestita con un tailleur di Chanel azzurro cielo, che si intonava perfettamente ai capelli biondi legati in uno chignon alto, occhi blu, e la pelle non super pallida, ma comunque chiara. Dimostrava quarantadue, massimo massimo quarantacinque anni. Dove firmo per diventare così?
-Principessa Delilah, siccome siete una sconosciuta per me, potreste compilare il questionario, intanto che faccio due chiacchiere con la regina?-

Lei ha annuito e ha materializzato una penna blu, dopo aver acchiappato uno dei questionari di consulenza di immagine.
-Sono io che chiamato vostra moglie ieri mattina- ha mormorato- pensavo di riuscire a parlare direttamente con voi, ma... mi aveva detto che non eravate disponibile.
-Ero impegnata in laboratorio. E non volevo essere disturbata.
-Capisco. Avete mai effettuato una seduta di armocromia, prima di oggi?
-No... credevo di potermi orientare da sola nello scegliere i colori che mi stanno meglio.
-Spesso vi vedo, sulle riviste, con abiti che... diciamo non vi valorizzano al massimo. Diciamo così. E deduco non abbiate nemmeno unə stilista personale, che vi possa guidare nel vostro shopping, e darvi dritte sui capi che potrebbero... -
Le ho fatto cenno di fermarsi un attimo: mi stava confondendo ancora di più le idee.

Delilah nel frattempo, aveva terminato di compilare il suo questionario, e la consulente ha letto ad alta voce le sue risposte:
-Nome, Delilah Roydottir, nata nel regno di Asgard, il 7 Luglio dell'anno 980... non posso crederci, siete una dea?
-Sì, sono la dea del dolore. Posso ferire internamente ed esternamente, in profondità, se provocata.
-Questa non la sapevo- mi sono intromessa.
-Sorpresa- ha ridacchiato lei- scusate, potreste...
-Giusto, proseguo. Prego, principessa, accomodatevi sulla poltrona nera, per la consulenza-

Alla fine io mi ero immaginata chissà cosa, ma in realtà questa seduta si è inaspettatamente rivelata semplicissima, e ho scoperto di essere Cold Winter, ovvero, una persona con un sottotono freddo, un contrasto bello alto tra pelle e capelli, con occhi brillanti, a cui stanno bene i colori freddi e scuri. Delilah è risultata Bright Spring, ovvero una persona con sottotono neutro, un contrasto medio, tra pelle e capelli, occhi verde giungla, cioè un tono caldo, a cui stanno appunto bene i colori caldi e molto brillanti. Beh, niente male, no?

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Quando sono entrata, al pomeriggio, nella redazione del Dystopia Today, la segretaria alla reception mi ha guidato fino al primo piano, più precisamente all'aula 12, dove mi aspettava Nives Trayor, la giovane giornalista che non era riuscita a farmi la sua domanda alla conferenza.
-Prima di cominciare, posso sapere cos'è che ti ha spaventato, l'altra volta?
-Temevo di chiedervi qualcosa di troppo personale, vostra maestà. Nello specifico... cosa vi sta spingendo a continuare a lottare contro vostra madre? Perchè sostenete che la battaglia non sia ancora finita?-

Ho sospirato, alzando gli occhi, cercando di non piangere, come mio solito.
-Abbiamo ancora due pozioni da trovare e ricomporre, tra cui quella con cui quel mostro ha drogato mio padre, per avere mio fratello. E ho paura che sia molto più difficile di quello che pensavo, perchè alcuni ingredienti sono sconosciuti, oltre che illegali. Ci impiegheremo parecchio.
-Diavolo... ora mi spiego molte cose.
-In che senso?
-Mister Wellnuts, il mio capo, era presente al processo, due settimane fa... era esterrefatto dal comportamento di vostra madre. Meno male che la mia mi voleva bene...
-Sei molto più fortunata di quello che credi, Nives. Andiamo avanti? Hai altro da chiedermi?-

Al posto suo, ha risposto una certa voce, che cantava una certa canzone, dalla stanza accanto:

🎶 I'm Miss American Dream since I was seventeen
Don't matter if I step on the scene
Or sneak away to the Philippines
They still gon' put pictures of my derriere in the magazine
You want a piece of me?
You want a piece of me

I'm Miss bad media karma
Another day another drama
Guess I can't see no harm
In working and being a mama
And with a kid on my arm
I'm still an exception
And you want a piece of me

I'm Mrs. Lifestyles of the rich and famous
(You want a piece of me)
I'm Mrs. Oh my God that Britney's shameless!
(You want a piece of me)
I'm Mrs. Extra! Extra! This just in
(You want a piece of me)
I'm Mrs. she's too big now she's too thin
(You want a piece of me) 🎶

Era la voce di una ragazza, probabilmente collega di Nives, che si è messa a ridacchiare.
-Perdonatemi... è Samantha, la mia tutor. È una fan super sfegatata di Britney, eheheheh...
-Non vorrei deluderla, ma temo che la cara signora Spears non farà più musica.
-Davvero?
-Già. Secondo me tu non appartieni a questa redazione... ti vedo molto di più nel Queendom Voice, perchè d'altronde sei giovane. E vorrai parlare ai ragazzi e alle ragazze come te.
-Ci penserò. Vi ringrazio, maestà-

Ero sicura che Nives avrebbe fatto molta, molta strada, perchè il talento ce l'ha, sa scrivere articoli decisi, senza annoiare e soprattutto è stra determinata, per avere solo ventidue anni. Un po' come me quando avevo la sua età... solo che io mi sono ritrovata ad affrontare un demone in terra, lei deve affrontare il mondo del giornalismo. C'è differenza eccome...

Quando sono tornata a casa, Tris stava giocando con le macchinine, insieme a mio padre, sul tappeto del salotto. E ha riso quando per sbaglio una delle auto ha sbattuto per sbaglio contro la mia scarpa.
-Attento piccolo mio, quegli stivaletti mi sono costati un occhio, non rovinarli...- lo ha sgridato papà, mantenendo quel lieve sorriso di una persona che sa di star mentendo, ma non deve darlo a vedere- come è andata, tesoro mio luccicoso?
-Alla grande. Dov'è Gona? In laboratorio?
-No, in biblioteca. Lei e Azalea hanno scoperto qualcosa di sensazionale. Ti aspettano là-

Sono corsa al piano di sotto, e non appena ho varcato la soglia della biblioteca, ho trovato mia moglie che discuteva con Azalea, ed entrambe stavano sfogliando un librone di magia alto minimo tre dita.
-Cosa state leggendo di così importante?
-Vi ho appena fovnito la soluzionè pev annientave gli elfì- mi ha spiegato Azalea, con un sorriso fiero- leggi qui, ma règine.
-"Lo scettro di diamante e le sue perle". Ammazza, questa sì che è roba seria... "Nascosto in una grotta segreta, a Centopia, questo scettro può far crollare l'intera popolazione elfica e compromettere l'ecosistema dell'isola in modo permanente, se finisce nelle mani sbagliate". Perchè le mie mani dovrebbero essere sbagliate?
-Perchè sei il nemico, per loro. Preferisci che arrivi tra le mani di Loki, scusami?
-Assolutamente no, Gona. Potrebbe fare danni ancora peggiori.
-Allora potremmo fare così. Non parliamo di questo scettro con Loki e Delilah, almeno fino a quando non capiamo dove si trova esattamente. Chiaro?-

Mi sembra un'ottima idea... spero solo che funzioni.

Abbiamo forse una soluzione per battere gli elfi, signore e signori... mi raccomando, rimanete con me! 💚

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