Let's Go, Battle 🩸
13 Maggio, inizia la battaglia (prima parte):
Attenzione, questa sarà la pagina di diario più lunga di sempre, perciò ho deciso di dividerla in due parti, così vi facilito la lettura (ringraziatemi dopo).
Se credete che polverizzare gli elfi sia stata una passeggiata, vi sbagliate, hanno opposto parecchia resistenza, ma... alla fine noi abbiamo avuto la meglio. Vi giuro, sembrava di combattere contro delle scheggie impazzite! E mi sono ancora dovuta sorbire i peggio insulti, da parte di quelle inutili gnappette, tanto che mi è pure toccato confessare la verità, per dargli il colpo di grazia.
Ok, ripartiamo da capo, cioè da stamattina.
Nat mi ha svegliata poco dopo le otto, miagolando, per ricordarmi che non solo io dovevo fare colazione.
-Sì, arrivo, arrivo. Cosa vuoi?
-Meoooooowwww....
-Vaschettina di vitello e verdure? Perfetto, andiamo giù.
-Meow, meow!
- Ottimo. Chissà invece cosa mangerò io...-
Azalea si era attrezzata a dovere, e ci aveva fatto trovare, sul tavolo della cucina, una torta al limone coi fiocchi, e un the matcha spettacolare. L'ideale prima di affrontare una dura battaglia, che dire...
-Bonjour, ma règine, sei pvonta pev combatteve?
-Per quello sempre. Oh, ma salve anche a voi due... Gona, non dirmi che hai buttato la principessa giù dal letto.
-Purtroppo sì. Oggi toccava alzarsi presto, mi dispiace, Deli. Ma nessun problema, ci pensa mia madre a consolarti.
-Vabbè, non ti preoccupare. Magari avessi anche io una chef così, a casa...- ha sospirato, prendendosi una fetta di torta.
-La cerchiamo, la cerchiamo- l'ho rassicurata, tra un sorso e l'altro- perchè non esiste che lì dentro devi fare tutto tu. O quello prende il culo e pulisce da solo il pavimento, o lava i piatti, o fa la lavatrice, quel che ti pare, oppure allargate il corpo inservienti. Se poi veramente adottate un bambino che succede? Devi stargli dietro e sistemare anche casa? Col cazzo proprio.
-Infatti io non voglio...
-Cosa?
-Non voglio restare chiusa in casa.
-Non ci starai. Ma credo che il tuo futuro marito sia abbastanza intelligente da capire che non sei la sua schiavetta personale, ma la sua amata regina-
Il resto della famiglia ci aveva appena raggiunto (le scuole erano chiuse per permettere anche ai bambini e ragazzi di seguire la battaglia dai vari schermi in giro per la città), e Pepper si è unito alla conversazione:
-Che succede, ragazze?
-Nulla, stiamo ricordando a Delilah di non diventare la statuina di suo marito, quando lo sposerà.
-Cioè sabato prossimo, mi sbaglio?
-Esatto papà. Mal tesoro, hai comprato l'abito, mi auguro.
-Tranquilla, mia cara, ho pensato a tutto io- le ha risposto mio padre- lunedì ce lo consegnano, arriva dritto dritto dalla boutique di abiti da sera che c'è al Planet.
-E allora siamo a posto-
Risata generale, anche da parte di Deli.
In queste settimane si era effettivamente sentita come se noi fossimo state veramente la sua famiglia, e non le sue amiche. Lei aveva sempre vissuto con il suo Lokes, in un palazzo enorme, pieno di persone che la guardavano male, e la giudicavano altrettanto. Aveva bisogno di essere amata, e non solo da lui, ma anche da una madre, un padre, una sorella, un fufino (Tris), e in generale di avere qualcuno che la sostenesse, di diverso da Loki.
Tris aveva come sempre un bicchiere di latte, insieme alla sua fetta di torta, e sembrava leggermente invidioso del mio the matcha:
-Mal, io provare?
-Sei sicuro? Guarda che è un po' amaro.
-Posso?
-Come vuoi, fufino. Un cucchiaino, dai, tieni-
Ha fatto un'espressione schifatissima, ma tanto ormai l'aveva bevuto e tanti saluti.
-Tris, ti avevo avvisato, la curiosità a volte fa male.
-Non mi piace the.
-Eh lo so, il matcha è particolare. Tieniti il latte, che è meglio-
L'ho salutato, ho richiamato Nat e sono tornata in camera per prepararmi. Mi serviva la mia jumpsuit da vedova primaverile... dove l'avevo messa? Ah, no, eccola.
Eccola qua, che dite? Quegli stivaletti, se ci tiro un calcione, rischio seriamente di spaccare la testa a qualcuno, ma l'obiettivo di oggi è questo, ehehehehehe... poi vogliamo parlare della bellissima corona gotica che mi aveva confezionato Violetta? Spettacolare, davvero.
A proposito di Violetta, ci avrebbe raggiunto direttamente stamattina, e avrebbe coordinato l'esercito reale, insieme a Gona. Stiamo parlando di circa duemila persone, bastano per abbattere un popolo di elfi, nemmeno così numeroso? Ah, e bisogna aggiungere anche l'esercito di Loki, e gli agenti speciali EFIELD, arriveremo a circa cinquemila persone.
Basteranno? Spero di sì!
Ora skincare, e mi serve un makeup da battaglia, ma nel vero senso della parola, li devo far cagare sotto quei moscerini troppo cresciuti...
Primer water jelly di Huda, che credo di avere da una vita, ma non ho mai usato, poi gel sopracciglia di Rimmel, nuovo di zecca, matita di It Cosmetics, nuova pure quella, primer occhi Grip To Last di Catrice, e vai di Cospiracy palette (Jeffree, complimenti per la fantasia, davvero): ho creato una cutcrease nera, con al centro uno spazio per farci stare l'argento "Diet Cola", e potevo benissimo permettermi di non usare l'eyeliner, ma di passare direttamente al mascara Matrix, che tra l'altro dovrei ricomprare.
-Nat, tutto ok? Stai ronfando vedo...
-Meow...
-Scusa. Continuo da sola-
La mia gattina si è girata dall'altra parte, sulla poltroncina, e si è messa in posizione ciambella, per continuare il suo sonnellino. E valle a dare torto...
Io invece ho continuato con il mio trucco: super BB cream di Physician Formula, correttore di Charlotte, putty bronzer di Elf (anche leggermente luminoso), blush rosso di Patrick TA, illuminante in stick bianco di Pixi, ed è finalmente atterrata nella mia collezione la cipria blu di LA girl. Ci sono volute quelle tre settimane, ma ce l'abbiamo fatta.
Bronzer di Kiko, il mio bellissimo blush rosso di Haus Labs, e circa tre passate di illuminante Lunar Glow di Sheglam, quello che ti acceca pure da lontano. Beh, abbiamo detto di distruggere quegli elfetti maledetti, cominciamo con l'accecarli.
Per finire, lip kit nero di Kylie, e una gigantesca spruzzata di All Nighter Ultra Glow, et voilà, potevo dire di essere pronta a uccidere.
Mi sono avviata nel laboratorio, dove mi aspettavano Gona, Violetta e anche Delilah, davanti alla teca dello scettro (che ho estratto delicatamente da lì) già armate a dovere, ognuna con la sua uniforme da combattimento.
-Sei contenta? Finalmente è arrivato il momento di usarlo- mi ha mormorato la rossa, dopo avermi accolto con un bacio- tutto il regno ci guarderà annientare gli elfi, perciò non li dobbiamo deludere. Deli, mi auguro che il tuo amato sia pronto per la battaglia, sennò potrei compiere un omicidio extra.
-Ma sì che sarà pronto. Forse è il caso di raggiungerlo, non vorrei che cominciasse a dare di matto...
-L'esercito è pronto, comunque, maestà- ha ridacchiato Violetta, conducendomi nel cortile- e anche le navette triangolari.
-Perfetto, allora cominciate a far salire i soldati. Io faccio uno squillo al signor tantodovetesempreaspettarmi-
E meno male che ci ho pensato...
-Mia regina, eccoti qua. Cosa ti sei dimenticata di dirmi?
-Senti, io spero per te che tu non mi stia rispondendo dalla tua cabina armadio, sennò veramente ti...
-Calmati, calmati, sono nel cortile del mio palazzo col mio esercito. Aspettiamo voi.
-Allora dacci una decina di minuti e siamo da te.
-Come sta la mia futura moglie?
-Viva, vegeta, e molto serena. Stare con noi le fa bene.
-Cosa stai insinuando, Mal?
-Nulla, solo che devi trattarla da regina alla tua pari, da sabato prossimo in poi. Lo sai, vero?
-Lo so. Sarà la moglie che ho sempre desiderato da mille anni a questa parte, oltre che la madre di mio figlio o figlia.
-Non lasciarle in mano tutto, mi raccomando.
-No, no, stiamo già pensando di assumere altri inservienti.
-Ecco bravo. Dunque, aspettaci che tra poco arriviamo-
Il portale nella piazza della fontana non è ancora ufficialmente attivo, dunque ne ho aperto uno sopra le nostre teste, al confine dell'isola, in modo tale che i popolani potessero applaudire al nostro passaggio.
E perchè non buttarsi in un mini discorso?
"Popolo di Dystopia, è finalmente arrivato il giorno che immagino ognuno di voi stesse aspettando: quello in cui quella merda di isola, meglio conosciuta come Centopia, smetterà di esistere, perchè noi la raderemo al suolo, fino a quando non ne resterà nemmeno un pezzettino minuscolo.
Ritorneremo per stasera, voi nel frattempo godetevi lo spettacolo, da uno dei megaschermi che vi ho piazzato in giro per la città. Non vi deluderemo, statene certx"
Urlo felice di dimensioni ciclopiche.
Abbiamo attraversato il portale, circondati dalle grida festose dei popolani, e in un attimo eravamo nel cortile del castello delle ombre, dove Loki ci aspettava con il suo esercito al completo.
-Dobbiamo letteralmente sorvolare tutto il tuo regno, perchè il palazzo degli elfi si trova dall'altra parte dell'isola. Ed è circondato da un quartiere residenziale, con tanto di parco giochi, che hai appena fatto costruire. Ho detto giusto?
-Giustissimo, mia regina. Se non ti dispiace, per il momento la mia futura moglie resta con me. Poi te la rimando, fino a settimana prossima.
-Ottimo. Allora avviamoci-
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Gli elfi si erano tutti rintanati nel palazzo, e le nuvole nere che si stavano dirigendo verso di loro, presto li avrebbero disintegrati in mille pezzi. E poi... beh, io avevo anche uno scettro dai poteri illimitati, tra le mani.
-Mal, hai capito come usarlo?
-Sì, signor nonmifidodinessunomanemmenodite. Devo schiacciare le perle una per una, e poi piantare lo scettro a terra. Più facile di così...
-Va bene, va bene... oh, ci siamo!
-Al mio tre, voi alla mia destra, fate fuoco. Voi alla mia sinistra vi catapultate giù e ammazzate tutti quelli che vi passano davanti. Non ci sono animali, quindi, siate senza pietà, mi raccomando-
Ho contato fino a tre, e ho dato inizio a quello che veramente sarebbe stato il più grande devasto della storia di Centopia.
Il mio esercito e quello di Loki colpivano a destra e a manca, ma ci è voluto poco prima che capissi che gli elfi, nella loro pazzia, stavano anche tentando di opporre (abbastanza flebilmente) resistenza. E dunque toccava entrare in scena anche a me, Gona, Violetta, Loki e Deli. Andiamo a spargere un po' di sangue, dai...
E anzi, già che c'ero, mi sarei aiutata con una bella canzone ipnotica, per disturbare mentalmente i moscerini umani:
🎶 The first shot's fired, everybody's gathered around
You're looking at me like I tried to take you down
No, no, that's not what happened at all
There's no sound, I'm waiting on your next move
A showdown and I know where to hit you
But no, no, it's not how I wanted this to go down
Now we're standing in the ring
And you make the first swing
And now we're fighting dirty
Won't somebody come say break it up?
And I used to be on your side
Now it's looking like we're going to battle
And why you taking shots at me like
Somebody's gonna give you a medal?
And I never wanna hurt you
But I'm tired of taking all these blows
And so I'd rather be on your side
But if you wanna fight
Let's go, oh, oh 🎶
Questa canzone purtroppo non è mai stata ufficialmente pubblicata, ma fa parte comunque della raccolta di brani del vault di Speak Now (si parla sempre di Taylor, non ci si può proprio sbagliare).
Incredibilmente come qualche nota riesca a manipolare settanta cervelli tutti assieme... certe volte mi stupisco ancora.
Ho imbracciato lo scettro, con una mano, e con l'altra manovravo il multi bracciale, a cui avevo piazzato dentro anche la funzione "pistola", e ammetto che la mira da serial killer non l'avevo certo persa, dal momento che avevo centrato tre teste tutte assieme.
Peccato che poi ho incrociato Mo, che, attenzione attenzione, stava cercando di filarsela con Yuko e Mia!
Che razza di canaglia idiota, sto qua...
Con l'aiuto di Deli, ho catturato i tre fuggitivi, e li ho incatenati alla torre più alta del palazzo degli elfi. E adesso... cazzi vostri, care gnappette.
-Che c'è, nano da giardino? Hai paura di affrontarmi?
-Assolutamente no, per chi mi hai scambiato?
-Per un codardo di merda, ecco cosa. Cosa che sei, tra l'altro.
-Dimmi prima cos'hai combinato ai miei genitori.
-Perchè dovrei?- l'ho sbeffeggiato, facendo segno a Deli di iniziare a torturarli.
Gona mi ha raggiunto lassù, e ha strappato, di scatto, il bracciale di Mia, consegnandomelo tra le mani.
-Spediscila a casa, che lei è innocente.
-Sicura?
-Certo. Però prima devi cancellarle la memoria, o rischia di tornare, anche dopo la battaglia.
-Ci penso io, fidati di me-
Tra armi e incantesimi, gli elfetti stavano crepando uno dopo l'altro, e Yuko stava iniziando ad averne abbastanza, ma Deli l'aveva legata in modo talmente stretto che non riusciva a muoversi. Dunque io ho rincarato la dose:
-Ti do cinque minuti per alzare bandiera bianca e avere una misera possibilità di salvarti, sia per te, sia per chi sopravviverà, ma dal modo in cui stanno picchiando duro i miei soldati, non ci sarà nessun superstite, oltre a voi tre, in caso vi vogliate arrendere, adesso.
-Noi ci arrendiamo, ma tu prima devi confessarmi cos'è successo, quel giorno di cinque anni fa. Hai ucciso tu i miei genitori, sì o no?-
Merda.
Tu guarda che mi tocca fare...
Devo proprio dirglielo? O meglio sparargli direttamente?
CONTINUA LA PROSSIMA SETTIMANA, NON SCAPPATE PER NESSUN MOTIVO 💜 RICORDATEVI DI FARMI GLI AUGURI DOMENICA 8, CHE È IL MIO COMPLEANNO 🧡🧡
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