Everywhere 🩸

13 Maggio, emergenza invasione:

Oggi il regno delle ombre ha subito un tentativo di attacco da parte di un gruppo di elfi, mentre stavamo provando a contattare la regina Frigga, dal regno dei morti.
Gliele abbiamo suonate di santa ragione, come era giusto che fosse, e ho permesso a Loki di espandere il confine del suo regno per qualche chilometro ancora.

Ripartiamo da capo, però.

Stamattina, una folata di vento fortissima ha fatto sbattere le tapparelle della mia finestra, e mi sono svegliata di scatto, pensando a chissà che ora fosse e a cosa stesse succedendo. La prima domanda ha trovato risposta quando ho guardato sul cellulare, e ho notato che erano da poco passate le otto. La seconda... beh, era che fuori si era scatenata una tromba d'aria, e purtroppo le scuole erano state chiuse alla svelta. Lo sarebbero rimaste pure domani, dato che, secondo le previsioni, il tempo non avrebbe accennato a migliorare. Beati i ragazzini, ho pensato, fanno un weekend lungo improvvisato.

Tris, come volevasi dimostrare, era in cucina a far colazione con papà, bello tranquillo, dal momento che non sarebbero dovuti uscire di casa.
-Buongiorno, contenti della mini vacanza regalata da questa dannatissima tromba d'aria?
-Assolutamente sì, tesoro mio prezioso. Ogni tanto questi cataclismi piombano al momento giusto, vero Tris?
-Io non dommito bene.
-Perchè? Ti sei spaventato per colpa del vento?
-Un po' sì- mi ha risposto mio padre, dopo aver sorseggiato il suo caffè- ma per fortuna non ha pianto affatto. Ha solo impiegato parecchio a riaddormentarsi.
-Mal colazione. Nonna, torta uva-

Azalea aveva preparato la sua spaziale millefoglie all'uva fragola? No vabbè, quando finisce questa tempesta corro a lucidarle la statua in giardino.

-Bonjour ma règine, il cappuccinò è quasi pvonto. Stai aspettandò ma fille, c'est vrai?
-Già. Immagino che Gona abbia dovuto fare l'esercitazione di oggi nella palestra sotterranea... meno male che c'è anche Violetta ad aiutarla, sennò sarebbe impazzita. stamattina. Oh, guarda, parlavo proprio di voi due-
Gona e Violetta si sono sedute a tavola giusto in tempo per avere una tazza di cappuccino e una fetta di millefoglie all'uva fragola, tutte per loro.

-Dobbiamo vederci con i Deliloki oggi, iniziamo ad organizzare l'attacco a Centopia. E ci occuperemo anche dello scettro, visto che ci tocca anche interpellare la madre di Loki per sapere come debellare la malediz...
-Perchè dovresti chiedere aiuto ad una dea?- mi ha interrotto Violetta- non sei abbastanza potente da riuscirci?
-Già. Ho fregato apposta il libro sullo scettro a Lord Drakon, per scoprire di questa cosa. Altrimenti mi sarei ammazzata io, per garantire la vittoria-

Risatine sottovoce, morsi alla torta e sorsi di cappuccino, prima di tornare di volata in camera a prepararmi per reggere le pazzie di Loki una giornata intera. Fiona Goode assistici...

Oggi avevo puntato su uno dei nuovi arrivi al magazzino di Farfetch, un abito arancione di Safiyaa, con scollo e spacco diagonali, più il nuovo modello di scarpe di YSL, dorate come il diadema che avevo scelto di abbinare. Gli orecchini erano un regalo da parte di Tonya, dato che per lei erano "davvero troppo appariscenti".

Ora, skincare e vediamo cosa posso inventarmi per il makeup, non posso sempre creare la stessa cosa, quando mi vesto di arancione. Allora... comincio con il gel sopracciglia di Nabla, primer occhi di Astra, e vado con la caccia alla palette. Oh, ma guarda, la Digi Butterfly di Revolution, capita proprio a fagiolo, dato che ha due colori perfetti per me: "individual", arancione carico, e "graphic", un color pesca brillantinato, che ho combinato con "pose", arancione più chiaro, per creare uno smokey eye americano.

Poi, eyeliner di Rare Beauty, mascara Lash Extender di Elf, e la mia mitica tinta labbra Gettin Caliente di Nyx. Doccia di spray fissante All Nighter ultra glow et voilà, potevo tornare da Gona e Violetta, che stavano chiacchierando tranquille con Azalea e mio padre, in salotto. In più, Violetta stava giocando insieme a Tris, con i mattoncini lego che aveva ricevuto al compleanno.

-A che ora ci aspettano? Al solito?
-Esatto, Mal tesoro- mi ha mormorato Gona, alzandosi dal divano e baciandomi- Theus, sei consapevole che una delle poche cose buone che hai creato con quel mostro, è diventata la regina più potente che Dystopia abbia mai avuto?
-Lo so, e sono fiero di lei. Soprattutto sono fiero che non abbia ereditato nulla, da Tamsin. Nè lei, nè Tris.
-Tonya almeno è stata più fortunata... ha avuto un'altra madre, che le ha voluto bene. Io invece... ho dei grossi problemi che derivano dalla totale mancanza di una figura materna-

Mio padre ha sospirato, e mi ha abbracciato, guardando Tris, impegnato a costruire una casetta con i lego.
-Lui sta prendendo esempio da te, crede che tu sei sua madre. Ma vuoi per l'età, vuoi per la tua maturità, per qualunque cosa, ma Tris si comporta come se tu fossi sua madre.
-Io non sono la madre di nessuno.
-Formalmente, no. Ma metaforicamente...-

Tris si è girato verso di me, e ha sorriso:
-Mal, tu goca me.
-No, fufino, non posso, tra poco devo uscire. Gona e Violetta vengono con me.
-Uffa, io odio vento.
-In realtà è una tromba d'aria, molto più pericolosa. Nelle prossime ore dovrebbe calmarsi, così dicono... e allora potrai uscire. Giusto, papà?
-Esatto. Si sta placando, vedi? Quando il pino lì fuori non oscillerà più, potremo andare al Planet Mall, dove c'è quella favolosa area giochi, che hanno inaugurato ieri. Che ne pensi, piccolo mio? Ti va?
-Sì, papà-

Tris sta davvero migliorando nel formulare le frasi, e sono super fiera di lui, anche perchè non credo che tutti i bambini della sua età siano così.
Ok, meglio teletrasportarsi dai Deliloki, prima che quella diva lagnosa inizi a reclamare...

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All'isola delle ombre non c'era sole, ma in compenso nemmeno faceva freddo, e Delilah era in giardino a potare magicamente i cespugli di rose azzurre, una rarità assoluta. Siccome siamo apparse al portone di ingresso del palazzo, lei ci ha notato subito e ci è corsa incontro.

-Eccovi, qua, come state? Lokes è su di sopra che ci aspetta. Mal, hai scoperto come superare le sette prove della grotta dello scettro?
-Per fortuna sì. Ci serve solo una password, che è l'unica cosa che non possiamo tirare a indovinare. Avete ancora il libro antico, vero?
-Certo, lo teniamo rinchiuso sotto chiave. Venite su-

Loki era nell'osservatorio sulla torre, intento a ricavare informazioni dal tomo che lui stesso aveva prelevato dalla biblioteca degli elfi qualche settimana prima.
-Salve, mie regine. Non indovinerete mai cosa è saltato fuori da queste pagine polverose.
-Non saprei... un briciolo di umiltà, per caso?- ha ridacchiato Gona, perfidamente.

Risate da parte di tutte e quattro, con sbuffo scocciato da parte di Loki.
-Oggi ci sono anche io, quindi siamo quattro contro uno, ergo, non avrai voce in capitolo- ha sogghignato Violetta.
-Che palle che siete, posso? No, ok, scherzavo. Dunque, mi stava dicendo Deli, che avete la soluzione per passare tutti gli step, eccetto uno, il sesto.
-Infatti. C'è una password segreta, che manco gli elfi sanno. Come dovremmo venirne a conoscenza noi?
-Non potete. A meno che...-

Sfogliamento veloce di pagine dalla numero 75 fino alla numero 90 e analisi, molto meno veloce, del testo in questione.
-Merda, qui si parlava del sesto step, ma non c'è segnata nessuna password.
-Aspetta, è scritto in elfico, te lo traduco al volo- è intervenuta Gona, scansandolo via.

Detto, fatto: la password per sbloccare la porta, era "vita e speranza", tradotto dall'elfico. Banale e ripetitiva, come d'altronde era la fantasia degli elfi.
Anche se, riflettendoci un po' su, lo scettro teneva in vita il loro popolo, e dava loro la speranza di portare avanti la loro stirpe.
Se noi lo avessimo rubato, avremmo ridotto a zero le loro possibilità di batterci, perchè avremmo spento la loro vitalità.
Bingo!

-E per quanto riguarda la maledizione? Proviamo a sentire tua madre, adesso?
-Sì, dammi un attimo, che devo accendere questo maledetto affare... Deli, amore, non è che mi aiuteresti?
-Sei il solito impedito, Lo... la sfera si accende con questo pulsante, e si attiva mettendoci le mani attorno, così-
Violetta non riusciva a smettere di ridere, ma nemmeno io e Gona eravamo messe tanto meglio.

Ci siamo però ammutolite di colpo, quando la regina Frigga è comparsa dalla sfera, esattamente come me la ricordavo dalla sua ultima apparizione, prima di morire, dal film "Thor: The Dark World", peccato fossero passati otto anni.

-Buongiorno, figliolo. Vedo che tu e Delilah siete rimasti insieme, nonostante tutte le catastrofi che vi hanno investito. Loro chi sarebbero?
-Quella con i capelli blu è la regina dell'isola accanto alla nostra. Si chiama Mallory, e la donna vestita di rosso è sua moglie, Gargona. Ma tu puoi chiamarle Mal e Gona.
-Buono a sapersi. La ragazza con il tailleur azzurrino chi è?-

Senza precisare che il tailleur era in denim, ed era firmato Dior, collezione autunno inverno 2002, Violetta si è schiarita la voce:
-Sono Violetta, una delle dame di compagnia della regina. Molto lieta di conoscervi.
-Piacere mio, ragazze. Mi è giunta voce che state architettando un piano d'attacco per conquistare un popolo di... elfi? Santa madre, non sarà di nuovo Malakeith?!
-No, no, mamma. Sono degli imbecilli, altro che Malakeith. Ma comunque abbiamo bisogno del tuo aiuto. E riguarda un'arma magica-

Le orecchie fantasma della regina si sono drizzate immediatamente:
-Raccontatemi tutto.
-Si tratta dello scettro di diamante- ho cominiciato io- un'arma elfica nascosta in una grotta segreta, attorno a cui ruoterebbe la vita di quel popolo. Dobbiamo prelevare prima lo scettro, poi cercare le sette perle leggendarie, incastonarle e...
-E sappiamo che sullo scettro grava una maledizione, che ucciderà il proprietario dello scettro non appena inserirà l'ultima perla, quella blu- ha continuato Gona.

Breve silenzio pensieroso.
-Diamine. Non avevo mai sentito parlare di questo aggeggio.
-Nemmeno noi, mamma. Ma poi, ho rubato questo libro agli elfi, e ho scoperto tutta la storia.
-Non sei cambiato affatto, caro. Deli, mi confermi?-
Prima che la principessa potesse aprire bocca, una spia rossa ha preso a lampeggiare all'impazzata, seguita da un allarme spaccatimpani.
"ELFI A ORE QUATTRO! ELFI IN ARRIVO!" ha strillato una voce robotica, in laboratorio.
Merda. Ma merda sul serio. E ora?

-Vi lascio combattere, allora- ci ha salutato Frigga, scomparendo e lasciando che la sfera si spegnesse.
Mi aspettavo di tutto, tranne che un attacco a sorpresa, devo essere sincera...
Fortunatamente portavo con me il mio multi bracciale, che aveva incorporata, tra le tante funzioni, l'attivazione della mia tuta Widow Witch, che ho indossato subito. Mica potevo frullare gli elfi con l'abito che avevo su!

Gona e Violetta mi hanno seguito, mentre Loki dava l'allarme anche al suo esercito, e Delilah cambiava, con uno schiocco di dita, la sua jumpsuit elegante con la sua uniforme da battaglia, simile a quella di Loki, ma chiaramente più adatta al suo stile.

Siamo usciti dalla torre, in volo, e abbiamo osservato i nemici dritti negli occhi: saranno stati una ventina di elfi, capeggiati da Mo e Yuko, ormai fidanzati da un paio di anni, oltre che essere re e regina degli elfi.
-Guarda, immaginavo che ci fossi tu, dietro a tutto questo disastro, sorellona- ha esordito lui- cosa vuoi adesso? Non ti è bastato mandarci in rovina, per tutti questi anni?
-Non ho ancora finito, in realtà.
-Questi tizi sono amici tuoi?
-Tanto per cominciare, "questi tizi" sono due dei asgardiani, dai poteri inimmaginabili, per cui non dovete manco provarci a farli incazzare, è chiaro?
-Come se ci facessero paur... EHI!-

Loki si è intromesso, e ha puntato uno dei suoi pugnali tascabili a mezzo centimetro dalla gola dell'elfetto.
-Azzardati a minacciare ancora la mia regina, e la tua testa rotolerà giù da quest'altezza.
-Che cazzo stai...- ha sussurrato Gona, bloccata appena in tempo da me.
-Lascialo parlare, magari li intorta- ho ribattuto- nel frattempo, giocati la carta del concilium, fidati di me-

Yuko era molto infastidita, probabilmente dal fatto che gli abitanti del regno delle ombre non si restringevano sotto la pioggia di luci d'acqua, che lei e i suoi amichetti stavano sparando.
-Mo, abbiamo un grosso prob... che stai combinando tu? Giù le man... AAAAAAAAAAAAAHHHH!!!-
Delilah, avendo già intuito dove l'elfetta voleva andare a parare, l'ha imprigionata con una corda elettrica e aveva afferrato la sua testa, come se volesse staccarle il cervello. Nel mentre, Gona e Violetta hanno immobilizzato gli altri diciotto elfetti, e grazie al concilium, stavano manomettendo le loro deboli menti.

-Se siete venuti qui, pensando che avreste distrutto i vostri nemici con delle semplici luci d'acqua, e delle finte minacce, siete cascati proprio male- ho sibilato, formando delle sfere rosa fulminanti dalle mani- e se credete che io abbia voluto lasciarvi in pace, sbagliate anche su questo, perchè in quest'isola si nasconde l'ultima arma che può tenervi in vita, come popolo. Peccato che ho trovato la grotta in cui è nascosta, e sto meditando come superare le sette inutili prove che avete messo a sua protezione. Io ruberò quello scettro, insieme alle sue perle, e vi polverizzerò una volta per tutte. Sto aspettando di farlo da tanto, troppo tempo, e il mio regno vuole la sua vendetta per quelle settanta vite spezzate ventiquattro anni fa. Segnatevi queste parole... avete due mesi per consegnarmi lo scettro di vostra spontanea volontà, se non volete che lo arraffi con la forza. Altrimenti, sapete già ciò che vi spetta. Addio-

Loki e Delilah hanno mollato le loro prese, io ho fatto sbattere le sfere rosa una contro l'altra, generando un'onda d'urto di dimensioni epiche, che ha spazzato via quei moscerini alati, manco fossero stati fogli di carta. Viva me!

-Complimenti per la fermezza, Mal tesoro- ha sorriso Gona, una volta rientrati nel palazzo e dichiarato concluso lo stato di allarme generale.
-Avrei voluto insultarli di più, lo ammetto.
-Prossimo giro, dai- ha ridacchiato Violetta- a proposito, Deli, non sapevo che fossì così... perfida, sotto sotto. Le hai provocato un trauma, secondo me.
-Sono pur sempre la dea del dolore... se mi provocano, ferisco profondamente, sia nel corpo, che nell'anima. E in questo caso, sono stata parecchio provocata, quella cretina voleva menare Lokes, sono sicura.
-Signore mie, per oggi è andata, so che avreste voluto picchiare duro, anche io avrei voluto, ma va bene così- ha concluso Loki- e in tutto questo, ho esteso il confine di ulteriori cinquanta chilometri. Altri dieci e ingloberemo tutta la prateria. Sei contenta, amore?-

Deli ha annuito e ha baciato il suo re, e siccome le mani di lui stavano facendo presagire qualcosa già di più esplicito, noi tre ci siamo dileguate. Fiuuuu, appena in tempo...

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Tornati a casa, ho notato che la tromba d'aria si era placata, ma alcune strutture avevano riportato dei danni, tra cui anche un paio di scuole, perciò anche domani sarebbero state chiuse.
A parte la pseudo battaglia, il resto è filato tutto liscio, e la regina Frigga ha accettato di aiutarci, ed è già un passo avanti.

Quella sera Tris ha voluto che gli cantassi la ninna nanna, visto che aveva paura che il vento forte lo risvegliasse:

🎶 Can you hear me calling
Out your name?
You know that I'm falling
And I don't know what to say
I'll speak a little louder
I'll even shout
You know that I'm proud
And I can't get the words out

Oh, I
I want to be with you everywhere
Oh, I
I want to be with you everywhere
(Wanna be with you everywhere)

Something's happening
Happening to me
My friends say I'm acting peculiarly
Come on, baby
We better make a start
You better make it soon
Before you break my heart

Oh, I
I want to be with you everywhere
Oh, I
I want to be with you everywhere
(Wanna be with you everywhere) 🎶

E se non conoscete questa canzone... fatevi un ripasso di storia della musica prima di leggere il prossimo cap. Vi aspetto!

Delusa dall'andamento del mio contest, ho sfornato un cap chilometrico, ma d'altronde ci voleva, no? Mi raccomando NON RIMANETE INDIETRO 💚

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