Celebration
18 Luglio, LO SCETTRO È MIO!!!
Attualmente mi sto godendo la festa per celebrare il mio trionfo, dal balcone del mio palazzo, ovvio.
Rubare quell'aggeggio magico è stato molto più facile di quello che credevo, e ammetto che l'eclisse ci ha anche assistito parecchio... e quando gli elfi hanno deciso di entrare in azione, era troppo tardi, lo scettro era già attivo, nelle mie mani.
Devo ringraziare non solo Gona, ma anche Delilah, che ci ha parato le chiappe, e a Loki, che stranamente si è attenuto al piano, applausi a lui, davvero.
Cari elfetti, cominciate a tremare... che senza lo scettro non avete più così tante possibilità di batterci...
Ok, scusate, ripartiamo da capo.
Stamattina mi sono alzata poco prima delle nove, con un'ansia addosso che non avete idea.
Non capitava mica tutti i giorni di mettere in atto un piano che avrebbe cambiato le sorti di una guerra millenaria...
Sono corsa giù in cucina, dove tutta la famiglia mi stava aspettando, per la colazione. Era anche domenica, per una volta... ce la prendiamo comoda, no?
-Bonjour, ma règine. Il cibò è già tutto a tavolà.
-Vedo, Azalea. Ho bisogno di zuccheri, oggi... come farei senza di te? Sul serio.
-Favesti menò, ma favesti. Bon appetit- mi ha sorriso- il popolò assistevà al vostvo colpò, dai mega schevmi in piazzà. Buona fovtuna, che le stveghe possano aiutavvi-
Qualcosa mi suggerisce che lei le evocherà e si assicurerà che ci proteggano, ma shhh...
Gona stava già mangiando, ma stavolta sono rimasta in silenzio:
-Ben svegliata, Mal tesoro. Hanno appena annunciato al telegiornale che l'eclissi sarà intorno alle tre di pomeriggio- mi ha spiegato Gona, mentre acchiappavo un cupcake blue velvet dal vassoio e mi riempivo la tazza di caffè- possiamo muoverci anche alle due e mezzo, tanto ci smaterializziamo davanti alla grotta, e poi, una volta dentro, chissene frega se fuori è buio, no?
-L'hai detto. A che ora ci aspettano i due dei in terra?
-Alle undici. Delilah ti farà trovare l'integratore pronto, siccome là danno 33 gradi di massima (porca troia, mi sento già morire), e già che c'è, si pranza da loro. Ricordati di portare dietro la vittima da sacrificare.
-Mi ha promesso che si sarebbe mimetizzato con il mio porta spade. Spero che mantenga la parola, o potrebbe morire prima di arrivare al fossato di stelle-
Abbiamo riso sotto i baffi, prima che qualcuno entrasse in cucina e mi chiamasse.
-Ciao Tris. Hai visto che so svegliarmi anche da sola?
-Tu gocare me.
-No, non posso, ho una cosa importantissima da fare oggi. Stasera festeggiamo e gioco con te.
-Festa?
-Sì, fufino. Chiedi a papà, ti racconta meglio.
-Papà- ha esclamato lui, facendo alzare dal divano il diretto interessato.
-Cosa c'è, piccolo mio?
-Voleva sapere perchè stasera ci sarà una festa- ho risposto.
-Oh, beh, dipende tutto da tua sorella. Se ruberà l'arma segreta degli elfi, o no. Ma noi siamo sicuri che ce la farà alla grande, vero?
-Mal brava.
-Graaazie fufino. Ora scappo che devo prepararmi, scusa-
Sono tornata di corsa in camera, per tirare fuori dall'armadio la mia nuova jumpsuit estiva da vedova (sarei morta di caldo con quella classica, capitemi, vi prego).
Et voilà, niente male, che dite? Elegante, ma allo stesso tempo pratica per combattere (gli orecchini fanno parte dell'outifit, e hanno al loro interno un congegno per captare i suoni più lontani, per avvisarmi di eventuali pericoli in arrivo).
Ora, skincare, e mi porto dietro il mio nuovo spray spf (Re)Setting di SuperGoop, nuovo brand di solari appena atterrato da Sephora, che mi ha inviato uno dei suoi prodotti più famosi per farmelo provare. Datemi un paio di giorni, e poi vi saprò dire.
Mi serviva una base indistruttibile, che resistesse al caldo atroce di Centopia, nonostante l'eclissi di sole totale, perciò: primer photo finish idratante di Smashbox, fondotinta Face Bond di Urban Decay, uscito pochi giorni fa, correttore di Saie Beauty, contouring in stick di Fenty, blush rosso e illuminante oro chiaro di Tarte, entrambi in crema. Ho fissato con la cipria rosa di Sheglam, in polvere libera, e ho fatto una prima passata di spray fissante Power Grip di Elf. Vedremo se si sposterà anche solo di un millimetro...
Poi, bronzer di Rem Beauty, blush rosso di Nabla, pure quello nuovo di pacca, illuminante Beam Bright di Revolution, quello bianco, però, che mi piace di più. Infine, gel sopracciglia di Pixi, forse meglio dell'altro che usavo prima, e che non ricomprerò, e primer occhi di Catrice. Questa sì che poteva definirsi una base da battaglia... no, ok, scusate, che battuta di merda.
Ho realizzato uno smokey americano luccicosissimo, con tre colori della palette Cosmos di Anastasia, che avevo ricevuto tre mesi prima e non avevo ancora toccato. Dal più chiaro, il madreperla "supernova", l'argento "Mercury" e il nero "Galaxy". Diavolo, se mi passava davanti un raggio di sole, diventavo una palla da discoteca... ho aggiunto una coda di eyeliner Green Me di Kiko, e due passate di mascara Flamed Out di Covergirl. Potevo quasi farmi paura da sola, guardandomi nello specchio. Ma mancava ancora la combo labbra.
E perchè non farla rosso sangue? Ecco, proprio così. Matita labbra "Poison", di Lime Crime, e tinta labbra "Candy Cane" di Too Faced, regalo di Violetta dallo scaffale degli sconti di Sephora. Altra gigantesca spruzzata di spray fissante ed ero finalmente pronta per andare a sciogl... NO, NON OGGI, E CHE CAZZO!!!
Sono entrata in laboratorio , dove Gona mi stava aspettando, e non appena ha alzato la testa, ha sorriso:
-Senti, Mal tesoro, ho capito che devi ammazzare gli elfi prima con lo sguardo e poi con le armi, ma rischi di fare una vittima collaterale, in questo stato.
-E chi sarebbe?
-Io, che domande. Questo nuovo look è approvato, sappilo- mi ha sussurrato, per baciarmi cinque secondi dopo.
La solita bastardona... ma vabbè, ormai sono abituata.
Abbiamo raccattato i multi bracciali e le nostre armi ultra tecnologiche, e prima di uscire, sono corsa su al pensatoio, per chiamare Drakon. L'ho trovato fuori dalla piscina, con un libro in mano, e un paio di lacrime che scorrevano lungo la faccia appuntita.
-Cosa c'è? Non ci avrai mica ripensato?
-No, Mal, al contrario, ho un'altra motivazione per scarificarmi. Forse più brutta dell'amore non ricambiato per te.
-Cioè?
-Ho scoperto chi era il mio vero padre. Il dio del mare, Poseidone.
-E tu non l'hai mai conosciuto? Ma stai scherzando?
-No... perchè mia madre non gli ha mai detto di aspettare un figlio da lui, ha preferito scaricare la responsabilità sull'uomo che aveva cornificato. E che, tra parentesi, alla fine l'ha pure beccata.
-Loki ha milioni di difetti, ma non è stupido, assolutamente no. Allora, sei pronto ad espiare le colpe che alla fine non hai mai avuto?
-Sì... perchè le ho avute, Mal. Ti ho ferito, e non era assolutamente mia intenzione. Non me lo sono mai perdonato, e merito di andarmene da qua-
Ok, era irrecuperabile. E dunque... teletrasportiamoci dai Deliloki, che sennò tardiamo e poi la primadonna rompe le palle...
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Ho bussato alla porta dell'appartamento reale con quel poco di forza che mi era rimasta (fa troppo caldo per essere solo le undici di mattina, abbiate un minimo di pazienza), e Delilah mi ha subito preparato un bicchiere di Rehydra sciolto nell'acqua. Anzi, lo ha preparato a tutte e due, avendo già intuito la situazione.
-Sì, lo so, è terribile. Ma a quanto ho sentito, questo caldo esagerato dovrebbe durare ancora per poco, tipo un paio di giorni, e poi inizia a mollare.
-Buono a sapersi. Meno male che oggi c'è l'eclissi, almeno avrò il buio intorno a me, per un po'... dove cazzo è quel deficiente?
-Sono qua, non iniziare a scassare già da ora, ok?- ha risposto subito il diretto interessato.
-Dobbiamo sempre insultarti, per farti apparire?- lo ha perculato Gona, cercando di non tradire nessuna risata.
-Simpatica come sempre, vedo.
-Ma smettila, dai. Ora fammi bere questo, che sennò oggi non ci muoviamo più-
Stavolta però sono stata io a ridere sotto i baffi, senza farmi vedere.
In laboratorio, abbiamo ripassato il piano per l'ultima volta:
-Ci smaterializziamo davanti all'entrata della grotta alle due e mezzo, quando il sole comincia ad oscurarsi...
-E insieme butteremo giù le guardie elfiche, come se fossero birilli- ha continuato Gona.
-Tutti insieme? Ah ottimo. Poi cosa c'era? Non mi ricordo...
-Le liane, Lokes- è intervenuta Delilah- cosa vuoi fare, Mal?
-Le tagliamo con la spada bruciante. Se non funziona, una bella bombarda maxima. Poi c'è il cerchio di fuoco, ma lì basta un colpo di spada congelante, e si distruggerà da solo. Il problema saranno le piante carinivore... e immagino sappiate perchè-
Ho tirato fuori la bottiglietta di antistaminico al timo nero, con un cartellino scritto da Azalea appeso al tappo ("vicovdati di bevlo dopo pvanzo"), ho sospirato e ho ripreso il discorso:
-Ora tocca alla wrecking ball, qualcuno ha idee su come aggirarla?
-Dipende se è in movimento o no- mi ha risposto Gona.
-Perchè se oscilla da una parte all'altra, potrebbe essere un problema. Deli, hai idee?
-Sì, posso pensarci io. Lo, mi raccomando dammi una mano.
-Certo, tranquilla. Invece, la password per passare la porta blindata?
-Ce l'abbiamo già. L'ho scritta su un foglietto e l'ho registrata sul multi bracciale.
-Meno male, già mi stavo spaventando, Mal tesoro- mi ha fatto eco Gona.
E tutti e quattro a ridere.
-Alla fine, solo io entrerò a prendere lo scettro, e a sacrificare la vittima nel fossato di stelle, perchè solo chi inserisce la password può accedere alla grotta. L'ho letto ieri sul libro dello scettro. Mi era completamente sfuggito- ho concluso.
-Tranquilla, non è un problema- mi ha consolato Delilah- noi ci occuperemo degli elfi, in caso dovessero attaccare.
-Ti ricordi tutto?- le ha chiesto la rossa, imbracciando la spada di fumo rosso.
La principessa ha annuito, leggermente incerta.
-Che succede? Tutto bene?
-Sì, è che... ho parecchia paura. Di... di sferrare un colpo sbagliato, e incasinarvi tutto, o...-
Loki l'ha calmata subito, baciandola intensamente, ma senza sfociare nell'esplicito:
-Non devi nemmeno pensarlo, amore mio, ok? Siamo in quattro, contro non si sa quanti, ma possiamo incenerirli senza problemi. E in quel "possiamo", sei inclusa anche tu.
-Va bene. Ragazze, mi aiutate con il pranzo? È mezzogiorno, ormai, ci serve un po' di carburante, però-
Ha perfettamente ragione... senza cibo non si va da nessuna parte. E se si tratta di una super insalata di mare con pane fatto in casa, non ci si tira certo indietro. Giusto? Vabbè, passiamo direttamente all'azione, che dite?
Quando siamo apparsi davanti alla grotta dello scettro, il cielo stava già iniziando a oscurarsi, e non c'era nè l'ombra di un elfo, nè un elfo sotto l'ombra nel raggio di cinque chilometri. E ci credo, col caldo che faceva...
Il primo step erano le duemila guardie elfiche armate, che non ci hanno impiegato mezzo secondo a puntarci con le armi, e a sollevarsi in volo per attaccarci.
A occhio, però, erano meno di duemila, qualcuno aveva pensato bene di andare a vedersi l'eclisse al palazzo degli elfi. E dunque... meglio per noi.
Loki si è auto clonato per dieci e ha tranciato parti di corpi come se non ci fosse un domani, a sostegno dei nostri incantesimi, e in meno di un quarto d'ora avevamo sparso litrate di sangue sulla bellissima distesa di sabbia davanti alla grotta.
-Ci conviene polverizzare i cadaveri, prima che qualcuno li trovi- ho fatto notare- Gona, sei tu l'esperta, accomodati.
-Agli ordini maestà- ha sogghignato, eseguendo una pirocinesi di massa, durata quel poco che bastava a incenerire i morti.
-Tra poco sarà buio, entriamo, forza- ci ha spronate Loki- mia regina, ora seguiamo te, non ti perdere proprio in questo momento.
-Non gufarmela, idiota- l'ho sbeffeggiato, subito dopo l'ingresso nella grotta, che Delilah ha chiuso, materializzando una parete blindata.
La cortina di liane si è parata di fronte a noi nemmeno cinque minuti di cammino più tardi, e porca vacca, era fittissima.
Qui con la spada bruciante ci avremmo impiegato secoli a estirpare tutte quelle liane, meglio procedere con l'artiglieria pesante direttamente.
-Ammirate, signori e signore... BOMBARDA MAXIMA!!!- ho urlato, lanciando una sfera viola contro le liane, rendendole coriandoli verdi e scoprendo l'uscita per passare al prossimo step.
-Cazzo, meno male che le hai fatte esplodere, erano talmente fitte che non si vedeva manco la porta di uscita di questa grotta- si è complimentata Gona, mentre attraversavamo il corridoio in volo, tutti e quattro.
-Ehi, ma quello là non è il cerchio di fuoco?- mi ha allertato Delilah- temo che gli ostacoli siano tutti abbastanza ravvicinati l'uno all'altro, non avremo tempo di riprendere fiato.
-Amore, fidati che è meglio così. Se fossero stati tutti distanti avremmo finito per perderci, in questo sotterraneo- ha ribattuto Loki- ma una cosa è certa, questi elfi non brillano certo per intelligenza, e nemmeno per furbizia, ho ragione, mia regina?
-Eh, purtroppo sì. Purtroppo, perchè mi scoccia darti ragione.
-Mal tesoro, niente litigate, adesso, ok? Siamo arrivati alla terza prova-
Il cerchio era completamente fermo, non si restringeva e allargava, come invece riportava il libro. Ci eravamo cagati sotto per niente, alla fine...
Mi sono avvicinata di soppiatto con la spada congelante e ho sfiorato il cerchio di fuoco, cristallizzandolo all'istante e con uno schiocco di dita l'ho fatto scoppiare in mille pezzettini di ghiaccio. Era tutto troppo semplice, stavo già iniziando a temere una probabile fregatura alla fine di tutti questi step...
-Il cielo è completamente oscurato fuori, posso percepirlo- ha mormorato Delilah- e noi siamo già a metà dell'opera.
-Per forza, ci hanno spianato la strada come non mi era mai capitato prima d'ora- le ho risposto, bevendo l'antistaminico al timo nero- meno male che fa effetto in pochi minuti...
-Perchè, a cosa tocca adesso?- mi ha chiesto Loki, leggermente spaventato.
-Agli abomini abusivi laggiù- gli ha indicato Gona- Mal, quando ti senti pronta, aprici la strada-
C'erano cespugli di fiori carnivori ovunque, in quel pezzo di cunicolo, e non potevo certo farli saltare per aria. Ma potevo imbottirli di diserbante, quello sì.
-Gente, raccattate una maschera anti odori molesti, perchè sta per arrivare una pioggia di veleno per piante- li ho avvertiti, facendo apparire anche io una maschera, e lanciando palloncini verdi contro le piante carnivore, che sono cedute al volo, collassando su loro stessi e liberando il passaggio, fino alla porta successiva.
Deli ha prontamente tappato la caverna delle piante con un'altra porta blindata, per impedire che la puzza di veleno per piante infestasse anche il resto della caverna.
-Possiamo levarci questi affari?- mi ha chiesto Loki, dopo un centinaio di metri- porca troia, dovremo cacciare tutto in lavatrice, amore.
-Mi pare ovvio. Cos'è quella roba nera, all'orizzonte?
-La wrecking ball, cioè il quinto step. Mi sbaglio o non sta roteando?- ho notato.
-No, hai ragione, Mal tesoro, è ferma immobile. Vabbè, meglio, per noi, la aggiriamo e fine-
L'uscita era dall'altra parte del percorso di corde, costruito apposta per ammirare la wrecking ball senza toccarla. E ora mi domando: ma che cazzo l'avete messa a fare? Potevate almeno tenerla sospesa, con tutte le corde che penzolavano, in modo tale che se ne toccavi una, la palla veniva giù e dovevi correre via per non essere spiacciccato! Ceh, ma devo spiegarvelo io?
-La porta blindata è l'uscita da questo lunghissimo corridoio, e ci separa dal fossato di stelle e dallo scettro. Restiamo tutti insieme, così se io dovessi cannare la password, un altro di voi entrerà al posto mio.
-Perchè dovresti sbagliarla, Mal? Non l'hanno mai cambiata, avevi detto...
-Ho azzardato l'inazzardabile, lo so, signor devosemprefarelospaccaballe. Oh, santa madre, cos'è questo orrore?-
Eravamo arrivati a quella che doveva essere una porta blindata. Ma giudicate voi, se vi pare una porta blindata questa...
Solo una delle due ante si sarebbe aperta, ed ecco spiegato il motivo per cui poteva accedere una sola persona alla grotta dello scettro.
-Che palle, però, siamo in quattro, e può passare solo uno?- si è lamentato Loki- e come funziona qua? Dobbiamo inserire la password su questo mini computer?
-Mi sa di sì. Fortunatamente me la sono copiata- ho mormorato- allora, quando la porta si apre, io vado, e voi vi smaterializzate fuori, per respingere qualunque possibile attacco. Deli, com'è la situazione? Ancora non è tornata la luce?
-Sono le tre e un quarto, è buio completo, ci vorrà un'altra mezz'ora perchè il sole ricominci ad uscire fuori. Per le quattro e mezzo dovrebbe essere tornato tutto normale, riesci a tornare indietro prima di quell'ora?
-Certo, figurati. Fammi copiare la password e... oh, è scattata-
L'anta con il computerino si è spalancata subito, e io sono passata dall'altra parte, mentre Gona mi sussurrava "buona fortuna, ti amo", mandandomi anche un bacio, da lontano.
Inizialmente, era tutto buio, ma quando la porta si è richiusa, il paesaggio si è illuminato e mi pareva di essere stata catapultata nello spazio...
Mi sono ritrovata davanti un ponte di pietra, che portava ad una piattaforma, sempre di pietra, dove in teoria avrebbe dovuto esserci lo scettro. Ma per evidenti ragioni di sicurezza, niente sacrificio, niente scettro. Ho percorso tutto il ponte, fino ad arrivare all'altarino di pietra dove era trascritta l'indicazione per il sacrificio.
"La vittima dovrà essere lanciata nel fossato, non deve buttarsi di sua spontanea volontà, altrimenti lo scettro di diamante rimarrà lì dove sta".
-Drakon? Sei ancora tra noi?- l'ho chiamato.
-Sì, vivo, vegeto, e sopravvissuto alla scarica di veleno che hai tirato alle piante carnivore.
-Siamo solo noi ora, quindi, dimmi le tue ultime parole.
-Guarda che devi buttarmi giù tu, nel fosso, o non avrai lo scettro.
-Lo so. Dimmi tutto quello che non sei mai riuscito a dirmi, così avrò un motivo per tirarti di sotto. E morirai felice-
Drakon ha preso fiato, si è avvicinato a me, e se n'è uscito con un discorso che a me non ha smosso assolutamente nulla, ma se fossi stata un'altra persona, avrebbe sicuramente commosso:
"Mal, hai fatto davvero tanto per me, e per Dystopia, in questi sei anni di regno: ci hai risollevato da una crisi tremenda, ci hai fatto tornare alla vita, hai spezzato la mia maledizione millenaria, mi hai aiutato a scoprire la verità sulla mia famiglia, ma tuttavia mi è mancata una sola cosa per rinascere completamente... l'amore, che io non ho mai avuto in mille anni, e che ho cercato disperatamente di avere da te, la regina più potente (e più bella) che il regno di Dystopia abbia mai conosciuto. So che ti ho fatto incazzare parecchio, e ti ho ferito parecchio, ma voglio ribadire che non l'avrei mai fatto di mia spontanea volontà. Qualcuno ha approfittato del mio amore mai ricambiato per remarti contro, e quando me ne sono accorto, tu ormai non ti fidavi più di me. Per questo ho scelto di sacrificarmi per il mio regno."
Stava nuovamente piangendo, e questa volta mi ha anche abbracciato, ma sono stata (mio malgrado) al gioco, sapendo qual era il mio obiettivo: farlo volare nel fossato.
-Tutto qua, Drakon?
-No, c'è una cosa ancora. Se proprio devo morire, voglio morire dopo aver fatto questo-
E chissà come mai, me lo aspettavo... me lo aspettavo che tutto quel discorso sarebbe servito poi, a dargli il coraggio di baciarmi.
-Ti amo, Mal, l'ho sempre fatto e sempre lo farò.
-Grazie per avermelo fatto sapere. Ma ora, addio-
Gli ho tirato uno spintone talmente forte da farlo volare dritto giù nel fossato, dove la sua anima è diventata tutt'uno con le stelle, e il suo corpo, un piccolo puntino luminoso.
C'era però un'altra cosa, che si era illuminata: l'altarino di pietra, dietro di me. E infine, dopo sette prove e un sacrificio... eccolo lì, il mitico scettro di diamante. Leggermente diverso da come lo descrivevano, ma vabbè.
C'erano sette spazi vuoti, attorno alla sfera centrale, e sarebbero serviti a contenere le sette perle leggendarie, una volta che le avremmo raccolte.
L'ho staccato dal supporto, senza alcuna fatica, e ho puntato verso il soffitto della grotta, per uscire il più in fretta possibile, dato che la terra aveva preso a tremare fortissimo. I miei poteri avevano attivato lo scettro, e mi avevano portato di nuovo all'aria aperta, dove comunque era ancora buio pesto, per via dell'eclisse. Gona, e i Deliloki mi avevano raggiunto, tutti e tre euforici, visto che il piano era riuscito perfettamente. Ma ho aspettato a festeggiare:
-Cosa sono quelle decine di luci laggiù?
-Gli elfi si sono accorti che qualcosa non va- ha balbettato Delilah- è l'occasione buona per sfruttare i poteri dello scettro, vero Mal?
-Sì, ma dovete aiutarmi, senza le perle è limitato. Vediamo di respingerli al volo, e poi filiamocela, siete d'accordo?
-Tanto non possono passare il confine del nostro regno, ci sono droni ovunque, li fucilerebbero in meno di un secondo- mi ha rassicurato Loki- avanti, Mal, un colpo secco e via.
-Sta tornando il sole, sbrigati, Mal tesoro, o ci beccheranno!-
In effetti, la luna si era leggermente spostata, lasciando un piccolo spiraglio di luce. Ho stretto il bastone dorato, concentrato un incantesimo respingente e sprigionato un bagliore viola, di quelli che quando ti investono, sono capaci di scaraventarti a chilometri di distanza.
Gli elfi erano stati rispediti indietro e noi ci siamo smaterializzati nuovamente al palazzo delle ombre, dove, nonostante il buio, la gente ci ha accolto festeggiando e inneggiando a me, non a Loki, a me.
-Congratulazioni, maestà- mi ha mormorato Loki, prendendomi per mano- sei pronta per dividere la tua anima con me?
-Ah, aspetta, quindi tu mi dai metà della tua anima, ma ti prendi metà della mia?
-Esatto. Così siamo pari. Tranquilla, non riceverai un altro bacio.
-Come cazzo fai...
-Sono leggimente, ti ricordo. Pensa solo a questo, che non rivedrai mai più quel tipo-
Ho sospirato, nascondendo una risata, ma si sa, a quel pazzo sgravato non puoi nascondere mai nulla, nè fisicamente, nè psicologicamente.
-Vuoi praticare qui, l'incantesimo? Sei uscito di testa?
-No, aspetta, prima devo avvisare Deli, di tenere occupata tua moglie, sennò mi taglia la testa. Ok, le ho spiegato tutto, ma è dura d'orecchi, sembra non capire-
Siamo rientrati in salotto, e poi ci siamo rifugiati nella stanza della sfera verde, dove Loki ha pronunciato una strana formula magica asgardiana, che ci ha circondati di luce e mi è sembrato di vedere lui molto, molto vicino a me. Ma forse è stata solo un'illusione. Sì, ecco, infatti.
-Che ti prende? Ho finito l'incantesimo, Mal.
-No, nulla. La luce era davvero accecante, sono un po' stordita.
-Oh, scusa, potevo arrivarci. Ora torna a casa, e metti lo scettro sotto chiave. Poi, direi che per un po', possiamo prenderci una pausa.
-Tu ricordati della proposta che devi fare a Delilah. Non vorrai mica aspettare altri mille anni?
-Assolutamente no. Dammi... fino a natale.
-Come vuoi-
Vedremo chi vincerà questa scommessa... non partirei subito in quarta, perchè lui è imprevedibile, ma spero che questa proposta si concretizzi presto...
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Quella sera, a Dystopia, il popolo ha festeggiato per tutte le strade e nei club all'aperto, e potevo sentire distintamente una canzone, che sovrastava tutte le altre:
🎶 I think you wanna come over
Yeah I heard it through the grapevine
Are you drunk? Are you sober?
(Think about it)
Doesn't matter
And if it makes you feel good then I say do it
I don't know what you're waiting for
Feel my temperature rising
It's too much heat
I'm gonna lose control
Do you want to go higher?
Get closer to the fire
I don't what you're waiting for
I'm gonna party
(Yeah)
'Cause anybody just won't do
Let's get this started
(Yeah)
'Cause everybody wants to party with you 🎶
Non so se ce l'avrete presente, ma "Celebration" non è solo il nome della compilation più famosa di Madonna. Vi consiglio di ascoltare la canzone singola, è peggio di una droga.
La prima parte del piano era andata... e per la prima volta, da quando ero sul trono, sentivo che veramente mi stavo riprendendo ciò che mi era stato sottratto per troppo tempo.
E insieme al piano, è andata anche la prima parte di quest'ultimo libro! Se siete arrivati fino alla fine del cap, fatevi un applauso, era davvero chilometrico. Un grazie speciale a Giadina, per aver creato le immagini dei sette step (Paris1690). E mi raccomando, RIMETTETETEVI IN PARI SE SIETE RIMASTI INDIETRO, PERCHÈ SENNÒ NON CAPIRETE NULLA DI QUELLO CHE ACCADRÀ DA ORA IN AVANTI ❤💜❤💜❤💜
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