Who's That Girl
12 Maggio, riprendiamo ad organizzare:
Il giorno del matrimonio reale si avvicinava sempre di più, ed eravamo ancora in alto mare coi preparativi, colpa di mister capelli di ferro e della sua urgentissima missione.
Ok, era una cosa importante, quello sì, ma ci aveva fatto accantonare per quasi due mesi l'organizzazione del matrimonio. E cosa più allarmante, io non ho ancora un abito da sposa, mentre Gona sì. Ergo, devo sbrigarmi.
Ok, ricominciamo da capo.
Stamattina mi sono svegliata con una vocina che mi ha urlato "BU!", ad un centimetro dall'orecchio, segno che Tris era tornato come nuovo e aveva ripreso le sue solite abitudini.
-Ma buongiorno eh. Che ore sono, dato che sei ancora a casa?
-Otto venti. Mal colazione.
-Arrivo, arrivo, fammi alzare. Che si mangia?
-Nonna fatto crostata. E cappuccino.
-La mitica crostata alla crema? Ohhh, e andiamo. Fufino, dove scappi? Hai imparato pure a correre, adesso? Vieni qui-
L'ho riacchiappato, prima che entrasse in bagno, e l'ho riportato giù in salotto, da mio padre, che lo stava aspettando, per accompagnarlo all'asilo. Loki non era ancora sveglio, grazie a Fiona Goode, e la rossa stava chiacchierando con sua madre, in cucina. Tutto regolare, per ora.
-Bonjour ma règine- mi ha salutato Azalea- Tvis ti ha fatto saltave pev avia?
-No, ormai nemmeno mi spaventa più.
-Buono a sapevsi. Stavamo discutendò a pvoposito del vostvo matvimonio... tu ancova non hai l'abitò, giusto?
-Già... perchè, me ne hai trovato uno tu?
-No, lei no- ha bofonchiato Gona, finendo di masticare un pezzo di crostata- ma tuo padre sì. Probabilmente è un avanzo di magazzino della sfilata di primavera.
-Ottimo. Oh, no, eccolo...-
Loki è comparso in cucina, tirando uno sbadiglio e sedendosi di fronte a me.
-Buongiorno, primadonna- lo ha perculato Gona.
-Haha, divertente. Mal, la tua consorte è sempre così simpatica?
-Sì, soprattutto alla mattina. Che vuoi tu?
-Mi è arrivato il risultato del test del DNA. E...
-Cosa?
-Drakon... non è mio figlio-
Silenzio scioccatissimo. In poche parole, quel cornuto mi aveva SEMPRE mentito sulle sue origini, fin dall'inizio?!
Ora mi avrebbe sentito, eccome se mi avrebbe sentito!
Però prima, vestiamoci e sistemiamoci, che non si può mica affrontare un semidio sottone in pigiama e vestaglia, dico bene? Ecco, appunto.
Vera Wang è nota per i suoi abiti da sposa, ma sono troppo classici e a me non piacciono. Fortuna che a volte se ne esce con degli abiti da cerimonia elegantissimi davvero niente male, come quello che ho indossato, e a cui ho abbinato le mie preziosissime Manolo Blahnik dorate, uniche e inimitabili, e un diadema di rubini, topazi e diamantini vari. Dovrò stare molto attenta sia alla skincare, che al trucco, perchè non devo assolutamente sporcarmi, per nessun motivo.
Ho puntato su un trucco oro, sugli occhi, e labbra rosso sangue, come le definivo sempre.
Primer occhi Freebase di Urban Decay, quello argento fuori, trasparente dentro, super raro, eppure era finito nella mia collezione, grazie a Violetta, e ad un app dove rivendono prodotti makeup che ormai sono fuori produzione.
Poi, siccome avevo bisogno di un ombretto oro, che si vedesse anche da lontano (su di me l'oro si vede sempre poco), ho dissotterrato la mia palette Galaxy Chic di BH, dal cassettone, e ho usato Saturn, un oro misto a rosso, a cui ho aggiunto dei glitter dorati di Nyx, per brillare alla grande. Ora sì che si ragionava...
Eyeliner subliminal di Astra (l'ho ricomprato, sì), mascara Hit Mania di Wycon e ho imventato una nuova combo labbra: matita rossa "Stiletto" di Revolution Pro e tinta labbra rossa "Are You Filming?" di Jeffree Star, la stessa che avevo messo al matrimonio dei miei (e qui mi correggo, quella tinta ha il tappo nero, non argento, mi sono sbagliata, scusate) e ho fissato tutto con il mio spray fissante Dewy Coconut di Elf. Voilà!
-Mi hai fatto venire voglia di cocco, con questo profumo- ha ridacchiato Gona, dopo avermi baciato delicatamente.
-Eh, ti tocca aspettare il prossimo dolce di tua mamma.
-Guarda, vado a chiederglielo, grazie per la dritta.
-Torna qui, cretina- l'ho rimproverata, sorridendo- prima smerdiamo Drakon, poi facciamo tutto il resto-
Era una parola... magari dovevo portarmi dietro anche il dio dell'inganno in persona, per dargli la notizia. Certo non sarei entrata da sola, visto che so quanto facilmente Drakon si possa approfittare di me. Sto scemo...
Gona è rimasta accanto alla porta, con una spada di fumo rosso dietro la schiena, pronta a sferrare un colpo in caso di bisogno, e io sono andata verso la piscina luminosa, per chiamare Drakon. E manco a pensarlo, è comparso subito, attirato dalla mia voce, al solito, ma si è pietrificato, invece, vedendo Loki.
-Temo di sapere per quale motivo sei qui con... con lui- ha mormorato Drakon, spaventato- sono usciti i risultati del test?
-Bravo, hai indovinato- gli ho risposto, dopo averlo accuratamente fulminato con lo sguardo.
-E ho una brutta notizia... Drakon- ha aggiunto Loki, invitandolo a sedersi sotto il quadro della mia incoronazione.
Smontiamo questo teatrino, una volta per tutte...
-Tu non sei mio figlio, Drakon. Non lo sei mai stato.
-Cosa? Stai... stai scherzando, vero?
-Ti pare che io sia uno che scherza? Oh, no, assolutamente no. Tu sei il frutto di un tradimento, perchè tua madre... tua madre, Medusa, stava con me, prima di averti. Poi un giorno abbiamo litigato di brutto, lei è andata via di casa e mi ha cornificato, col primo che le è capitato davanti. È tornata dopo due giorni, e nel giro di un mese, ha scoperto di essere incinta. Non ho mai capito di chi si trattasse, ma l'ho mollata al volo e me ne sono tornato ad Asgard. Da allora mi ero ripromesso di non innamorarmi più di nessuno, donna o uomo che fosse, ma poi...-
Loki ha nascosto un sospiro. Quindi non era vero che aveva portato con sè Drakon ad Asgard?
No, a quanto pareva no.
-Ma poi ho incontrato la donna che mi ha stravolto la vita, e che spero ritorni presto da me.
-Anche io l'avevo trovata... è lì che sta ascoltando- ha sussurrato il cornuto, alludendo a me.
-No. Non può essere lei. In primo luogo non le piacciono gli uomini, nemmeno gli dei e i semidei, e in secondo, si sposerà a breve, con l'altra donna che vedi sempre. Hanno già provato a rovinare la mia felicità... tu non azzardarti a rovinare quella di una persona che ha sofferto parecchio, e in gran parte per colpa tua.
-Ma non è stato proprio così, L...
-Oh, sì, certo che sì. Non voglio più sentire, da lei, che la importuni e che cerchi a tutti i costi di farla cadere ai tuoi piedi. Porca vacca... sei la copia sputata di tua madre, quello sicuro. Per quanto riguarda il tuo vero padre... è stato un irresponsabile, non so cos'altro pensare-
Loki si è alzato, furioso, e mi ha preso per mano, per farmi uscire dal pensatoio.
-È andata alla grande, no?- ha chiesto Gona, dopo avermi levato dalle braccia del dio.
-Hai voglia. Mi sono levato un peso- ha risposto Loki, tirando un sospirone di sollievo- non dovresti informare la stampa, a proposito di questo, Mal?
-Sì, sì, lo farò, nei prossimi giorni. Mi assisterai, Gona, vero?
-Non devi neanche domandarlo.
-Riserva un posto anche per me, mia regina- ha sogghignato lui, arricciandosi una ciocca di capelli neri, non laccati.
Ho roteato gli occhi, come per dirgli "va bene, se proprio insisti", e mi sono avviata in laboratorio, dove avevo installato un dispositivo in grado di comunicare col tracciatore universale, così da permettere a Loki di poter almeno sentire la voce della sua amata Delilah.
-Vediamo se l'ha beccata...- ho bisbigliato a Gona, azionando il trabiccolo, a forma di semisfera viola, che ha lampeggiato per una manciata di secondi.
Poi, una voce delicatissima, quasi eterea, ha squarciato il silenzio, con una semplice frase:
-Lo? Sei tu?-
Avreste dovuto assistere alla scena... Loki è scoppiato in lacrime, per la felicità, e ha abbracciato la semisfera, come se fosse stata la sua fidanzata in persona.
-Sì, amore. In quale parte dell'universo sei finita?
-Sono ritornata... dove c'erano le rovine di Asgard, e ho ricostruito tutto. Sono lì da due anni... ho affrontato Thanos e l'ho ucciso, impedendogli di prendere le gemme e polverizzare mezzo universo... ma se fossi tornata da te, avrei rischiato la morte, magari a causa di qualche ex fedelissimo di Thanos. Ho preferito stare nascosta per salvarmi la vita, e poi un giorno tornare da te...-
Cazzo. Certo che questa era una spericolata peggio di me. Ma non la biasimo, proprio no...
-E tu, dove sei, Lokes? Sei vicino?
-Non credo, amore mio. Sono in un universo un po' nascosto, dove ci sono due regni in guerra tra loro da sempre. Io sono finito in quello che vuole vendetta, dunque sono nel posto giusto. Manchi solo tu, Deli.
-Allora vedrò di tornare. Spero di non perdermi...
-Il tracciatore ti aiuterà, non preoccuparti. Ti aspetto.
-Grazie Lo. Ti amo.
-Io sarei perso senza di te. Ti amo anche io, a presto-
La sfera si è spenta, e siamo rimasti tutti e tre in silenzio per tipo cinque minuti. Loki si è asciugato le lacrime e si è girato verso di noi, assicurandoci che non avessimo riso. E chi ride?
-Ha una voce da... da fata, mi verrebbe da dire- ha commentato Gona- ma immagino non sia stata questa la prima cosa che hai notato di lei... o sbaglio?
-Purtroppo hai ragione. Mi sono innamorato del suo carattere, come prima cosa. Poi della sua voce e infine... del suo corpo. Le ho insegnato in primis ad apprezzarsi, e... e che se una persona la ama, non le farebbe mai del male.
-Non ti ci vedo, sai? Però mi fido- ho replicato io- oh, mi sa che è ora di pranzo. Vediamo cosa ha sfornato Azalea oggi-
Non vorremmo fare i seri tutto il giorno, vero?
《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》《》
Quel pomeriggio, mentre Gona era impegnata con l'addestramento di alcune nuove reclute, per l'esercito reale, io, Azalea e Loki, siamo usciti, in direzione Planet Mall, il centro commerciale, che tra i suoi duecentoventi negozi ha anche una boutique di lusso, specializzata in abiti da sposa. Ne ha di ogni colore, marca e modello, spero di trovare quello giusto per me...
Due abiti erano sartoriali, mentre uno era di marca, di Alberta Ferretti, ad essere precisi.
Il primo che ho provato era quello più principesco, viola scuro sul corpetto e sfumato fino a diventare bianco sull'orlo della gonna. Mi piaceva, come modello, un po' meno come colore, e poi era abbastanza leggero, io mi sposo a fine ottobre, non va bene, crepo di freddo.
-In effetti hai ragione- mi ha detto Loki- se non ti dispiace, lo posso regalare a...
-No, idiota. Stiamo parlando di me, ora. Azalea?
-Sono d'accovdo con Lokì. È leggevo, va bene pev sposarvsi adesso, non a finè ottobve. Astvid, cava, pvossimo abitò!- ha ordinato alla commessa, una nativa, come lei, dai capelli marrone scuro e il tailleur rosa fragola.
Con il secondo abito ho avuto il problema opposto: il colore era bello, un favoloso lavanda, con il corpetto pieno di ricami argentati, ma stavolta era il modello a non convincermi: somigliava all'abito che avevo indossato al matrimonio dei miei, solo che lì ero damigella. Ora sarei stata la sposa e ci voleva qualcosa di più.
-Se il terzo abito fosse un mix tra il modello del primo, e il colore del secondo, saresti perfetta, sai?- mi ha fatto notare Loki, con un sorrisetto malizioso.
-Ehi, placati, signor pensosoloaicazzimia. Matrimonio mio, abito mio, scelta mia.
-Oui, ma règine, l'hai detto. Astvid, vai con l'ultima pvopostà!- ha trillato Azalea, alla sua amica.
Il terzo e ultimo abito era quello di Alberta Ferretti, viola scuro, lungo fino ai piedi, nè leggero come il primo, ma nemmeno pesante, con una sola manica, fatta a balze, un enorme fiocco in vita. Vestito a cui avrei potuto abbinare i miei guanti neri alla Audrey Hepburn, e un diadema viola, con gioielli degli stessi colori. Altro che velo e velo, mi infastidiva il solo pensiero di avere un pezzo di stoffa sopra la testa, come cazzo abbia fatto mia madre a pretenderlo, sì, avete letto bene, io non lo so.
-Alors, ma règine? Aggiudicatò, o tovniamo qui un altvo giovno?
-Aggiudicato. L'abito di Alberta Ferretti, quello che ho addosso ora. È... perfetto.
-Grazie al Valhalla non ti sei commossa, quando hai capito che era il vestito perfetto. Sarebbe stato ridicolo- ha commentato Loki, mentre tornavamo a palazzo.
-Ho pianto per cose di gran lunga peggiori. Chiedi alla mia futura moglie, genietto.
-Sempre se non mi piglia per il culo come al solito- ha riso lui, girandosi verso il finestrino.
A parte gli scherzi, glielo ha domandato davvero, a cena, ed è rimasto pietrificato, quando Gona gli ha elencato alcuni dei motivi che mi avevano causato delle crisi di pianto, più o meno violente. E, qui mi è venuto da ridere, Tris ne ha approfittato per richiamare Loki dal suo turbine di pensieri:
-Oki, tu finire tacchino.
-Eh, cosa? Ah parli con me? Innanzitutto, io sono Loki. Se ti riesce difficile, chiamami Lo. Anche la mia fidanzata lo fa-
E tutti giù a scassarsi dalle risate.
Prima di addormentarmi, ho ascoltato un po' di musica, e oggi la playlist ha deciso di essere collaborativa, per fortuna:
🎶 When you see her, say a prayer and kiss your heart goodbye
She's trouble, in a word get closer to the fire
Run faster, her laughter burns you up inside
You're spinning round and round
You can't get up, you try but you can't
Quién es esa niña?
Who's that girl?
Señorita, más fina
Who's that girl?
Quién es esa niña?
Who's that girl?
Señorita, más fina
Who's that girl?
You try to avoid her, fate is in your hands
She's smiling, an invitation to the dance
Her heart is on the street, tu corazón es suyo
Now you're falling at her feet
You try to get away but you can't
Quién es esa niña?
Who's that girl?
Señorita, más fina
Who's that girl? 🎶
Madonna poteva benissimo descrivere il modo in cui io e Gona ci siamo conosciute, ma anche il modo in cui Loki e Delilah si sono conosciuti, la storia era più o meno uguale.
Speriamo di riuscire a far tornare la principessa prima che il suo fidanzato dia i numeri...
Sono in un posto dove non prende manco per nulla, ma grazie agli hotspot vari, SONO RIUSCITA A SCRIVERE! 💋💋💋
Mi raccomando, gente, restate con me! 🫂
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