What The Hell
5 Marzo, inizia la caccia:
A cosa, vi starete chiedendo?
Beh, in realtà, a due cose differenti: primo, i nostri abiti da spose, visto che abbiamo fissato la data del matrimonio, e ve la svelerò nel corso del capitolo.
La seconda caccia... sarà molto più lunga e intricata: il sistema immunitario di mio fratello era veramente stato alterato, e devo assolutamente trovare almeno la ricetta del filtro che quella stronza gli ha somministrato. Perciò... no ok, ripartiamo da capo.
Stamattina sono stata svegliata da un esemplare di Tris selvatico, che si era arrampicato sul mio letto, e, per farmi aprire gli occhi, mi aveva gridato "BU!" in un orecchio.
Se non fosse stato il mio fratellino, gli avrei lanciato il cuscino addosso, ma invece lo è, e quindi l'ho abbracciato, e l'ho aiutato a rimettersi seduto.
-Papà dov'è? Mi sta aspettando?
-Papà- ha esclamato lui, attivando il riconoscimento vocale super sofisticato di quest'ultimo.
Mio padre è comparso dalla mia cabina armadio, con un maxi pacchetto regalo tra le mani.
-Buongiorno, piccolina mia. Ti ho lasciato l'ultimissimo bottino lì dentro, spero che ti piaccia.
-Cos'è, il primo prototipo di abito da sposa che hai pensato per me?- ho riso, infilandomi la vestaglia puffosa, non senza difficoltà, dato che mio fratello si era attaccato alla mia gamba sinistra, quella senza tutore. Papà era già tornato di sotto, di conseguenza il bimbetto era rimasto solo con me.
-Cosa mi aspetta per colazione?
-Torta cioccolato- ha mormorato Tris- nonna fatto torta cioccolato.
-Nonna è Azalea? Ahhh, ok. E che si beve?
-Latte. Latte macchie.
-Aspetta, ho capito: c'è la crostata al cioccolato con il latte macchiato. Vero?
-Mal colazione.
-Ecco, bravo. Vieni qua, che ti tiro su, e corriamo in cucina-
Verseggiamento felice.
A volte ci vuole davvero poco per far contente le persone, specie se sono dei bimbi di un anno, che vogliono solo stare con chi li ama. Io voglio un sacco di bene a Tris, malgrado all'inizio non avessi bisogno di un fratello, date le mie terribili esperienze.
E invece... eccomi qua.
Entrata in cucina, ho salutato Azalea, che stava riempiendo la mia tazza viola, con la M argentata, di latte macchiato caldo.
-Bonjour, ma règine. Il piccolo Tvis ti ha svegliatò?
-Sì... ma credo sia stata un'idea di papà, non l'ha fatto di sua iniziativa. L'ho lasciato da lui, siccome tra poco lo deve accompagnare all'asilo.
-Pevfetto. Mangià puve la tua cvostata, così quando ma fille tovna dall'addestvamento, decidete la datà pev questo matvimonio, sennò non si può pavtive. C'è molto da pianificave, savanno le nozze veali, in fondò-
Ha ragione... ogni dettaglio dev'essere impeccabile, siccome tutto il regno assisterà alla cerimonia.
Gona è rientrata pochi minuti dopo, e per mia fortuna, io avevo già terminato almeno la mia fetta di torta, così non correvo il rischio di sporcarmi in caso di abbraccio a sorpresa.
-Di che parlavate?- ci ha chiesto, accomodandosi accanto a me e prendendo la sua tazza di caffè.
-Chèrie, ho bisogno di una datà pev le nozzè. Altvimenti i pvepavativi non comincianò.
-Merda, è vero. Allora, sicuramente saranno entro Natale, no, che dico, entro il mio compleanno.
-Eh ok, il periodo lo abbiamo. Manca il giorno preciso, Gona.
-Non piazziamolo ad halloween, sennò va a finire che gli invitati si presentano travestiti, e mi girerebbero i cosiddetti. Sei d'accordo, tesoro?
-Beh, in effetti... potremmo scegliere uno dei giorni prima di halloween. Almeno siamo certe che non mescoliamo le due feste. Non vogliamo un halloween party reale.
-Ecco, appunto. Mamma, abbiamo deciso.
-Oui, ma mi sevve il giovno pvecisò, chèries. Spavate!- ci ha interrotto Azalea, iniziando a pulire le tazze.
Abbiamo impiegato quasi cinque minuti a pensare, e infine abbiamo optato per il 28 Ottobre, nel bel mezzo della settimana (è un mercoledì) e non troppo vicino ad Halloween (ci sono tre giorni di distacco).
Ora, volo a vestirmi, perchè sennò la programmazione mica si stila da sola!
Ho scoperto che il "bottino" di papà, aveva la forma di uno degli abiti di Givenchy della nuova collezione invernale, interamente nero, a parte due macchie sul busto, una gialla e una viola, a cui ho abbinato un paio di scarpe di Prada (per il giallo) e un diadema di ametiste e cristalli (per il viola.
Mentre facevo la skincare, Gona è entrata di volata in camera.
-Ah, non hai ancora iniziato, scusami... volevo assistere alla creazione dell'opera.
-Se mi passi la crema Happy Hydration di Elf, magari comincio. È quella con il tappo bianco.
-Trovata, trovata. Mia madre sta buttando giù delle idee per gli addobbi del tempio, e della sala delle feste. Io pensavo a qualcosa di gotico, che è un po' la tradizione, per noi nativi, ma forse, a te non va...-
L'ho fissata, incredula, dal riflesso allo specchio.
-Perchè non dovrebbe andarmi? Lo sai che amo il gotico.
-Sì, ma tu sei estrosa e appariscente, perciò credevo... che volessi scegliere un altro tema. Che primer occhi vuoi?
-Quello di Smashbox. È argento, con le strisce arancioni, e c'è scritto "intensify"... oh, hai azzeccato, brava.
-Dopo dieci anni che sto con te, avrò imparato qualcosa, che ne dici, mia quasi consorte?- ha esclamato la rossa, baciandomi.
Ho scartato la nuova palette di Revolution, uscita da un paio di giorni, dal nome che era tutto un programma: "Digi Butterfly".
E al suo interno, aveva un viola, "Digital" e un giallo, "Energy" della stessa tonalità delle due macchie del mio abito. Boom!
-A giudicare da come ti stai truccando, mi stai suggerendo che vuoi qualcosa di colorato.
-Dovremmo cercare di unire i due temi, secondo me- ho replicato, dopo aver tracciato due righe taglientissime di Rockstar eyeliner, firmato Revolution Pro.
-Tipo un gotico appariscente? O un arcobaleno gotico? Roba così, Mal?
-Esatto. Ora dammi due secondi, che devo mettere il mascara, e se mi distraggo, rovino tutto- l'ho bloccata, acchiappando il mio mascara Clean ID dorato di Catrice. Spero capiate che di dorato, c'è solo la confezione, ahahahahahaha... ok, scusate, la smetto.
Ho passato un paio di volte la mia tinta labbra Naughty Noir di Nyx e ho fissato l'opera con lo spray fissante Stay Extra di Makeup Obsession. Non male il risultato, no?
-Stavi dicendo, Gona?
-Preferisci "gotico appariscente" o "arcobaleno gotico", come tema del matrimonio, streghetta?
-"Arcobaleno gotico" mi suona fin troppo bene. Vada per questo.
-Torniamo giù a informare mia madre, allora-
Riassunto: da una parte arcobaleni e colori accesissimi, dall'altra lo stile gotico con il nero e tutti i colori scuri.
Questo sì che sarà un matrimonio reale pazzesco!
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Una volta ritornate in cucina, abbiamo brevemente riassunto la nostra decisione ad Azalea, e a mio padre, che nel frattempo era ricomparso dopo avere accompagnato Tris all'asilo. Devo ammettere che senza mia madre tra le palle lo vedo molto più sereno e rilassato... e vorrei vedere se fosse il contrario, dato che quella stronza lo sta distruggendo psicologicamente e non c'è verso di discuterci in modo serio. Non sto scherzando, quell'arpia non appena sente qualcosa di negativo su di lei, o smette di ascoltare, o peggio, cambia discorso.
-Io vorrei davvero chiedere almeno la separazione, per far sì che tua madre non riveda più te e Tris- mi ha confessato- ma come sai, se l'altra persona non è d'accordo sul separarsi... non se ne fa nulla.
-Papà, devo ricordarti che matrimonio di merda hai avuto? Devo ricordarti che il vostro giuramento è valido solo a metà, e se mamma non avesse ipnotizzato lo stregone, tu saresti ancora libero?
-Oh... hai ragione.
-Facciamo così. Io oggi pomeriggio vado da Demetra, l'assistente di Rosalìe, per capire se alla fine il sistema immunitario di Tris è stato alterato o no. Perchè tu non mi hai fatto sapere nulla-
Mio padre ha sospirato e mi ha abbracciato, con le lacrime agli occhi.
-Non te l'ho detto subito, perchè dovevano ancora cominciare ad analizzare. Ora è passata una settimana, avranno cavato fuori qualcosa, sicuro.
-Papà, devi giurarmi solennemente una cosa: se dovessi veramente scoprire che nel sangue di Tris c'è qualcosa di sospetto, tu vai e chiedi immediatamente la separazione da mamma. Ok? Me lo giuri?-
Lui ha annuito, e si è asciugato le ultime lacrime.
Mi sono alzata dal divano e mi sono spostata in cucina, dove Gona aveva già illustrato a sua madre il tema del nostro matrimonio, ovvero l'arcobaleno gotico.
-Tout bien, ma règine?- mi ha domandato Azalea, ripiegando un grosso foglio pieno di scritte.
-Sì... qui a breve avremo una coppia che si divide e una che si unisce. E penso che tu abbia già afferrato.
-Oui... e savebbe ova. Povevo Theus, non se lo è mai mevitato-
Ho scosso la testa, segno che le stavo dando ragione.
-Non capisco come faceva ad esserne innamorato, quarant'anni fa. Lei è sempre stata una persona orribile, e nonostante questo lui è rimasto al suo fianco fino ad oggi. In tutto sto casino hanno anche avuto due figli, e li trattano in due modi completamente diversi... ditemi voi...
-Puvtvoppo, quando ci si innamova, sai dove inizi, ma non sai dove potvesti andave. In questo casò, una stovia che poteva finive dopo pochi anni, data la cvetinaggine di ta mère, è duvata lettevalmente un'eva geologicà.
-In più, quando si sono incontrati, erano pure giovani, avevano vent'anni... a quell'età non sai ancora chi sei e cosa vuoi dalla vita. Guarda noi, mamma... come eravamo a vent'anni?- le ha domandato Gona, acchiappando il maxi foglio di carta scarabocchiato.
-Non sapvei... quando avevi vent'anni, Panthea ti povtò con sè a Centopia, dove poi hai incontvato la nostva Règine, che a bveve diventevà tua mogliè.
-Io... beh, a vent'anni ho scoperto cosa fosse l'amore. Grazie a te, strega rossa- le ho mormorato, per poi darle un bacio sullo zigomo.
Azalea ha sorriso, rivolta alla figlia, e ha riacchiappato la penna con cui stava scrivendo.
-Vicapitoliamo: la cevimonia si tevvà il 28 Ottobve, al tempio veale di Heva, il più gvande dell'isolà, e savà a tema "avcobaleno goticò". Ho scvitto tutto?
-Perfetto mamma, bravissima.
-Theus, ho bisognò del tuo aiutò, adesso, sei pvegato di venive qua e univti a noi- ha esclamato poi Azalea, attirando l'attenzione di mio padre, che si è presentato subito, con un'aria a metà tra il pensieroso e il preoccupato.
-Questo é il pvogvamma, pev il momentò. Che te ne pave?
-È strepitoso, cara. Sul serio.
-Ova entvi in gioco tu, e la caccià all'abitò. Voi due non sietè invitatè, dobbiamo occupavcene noì... ma se tvovevemo qualcosà, vi chiamevemo pev pvovave, in due stanze diffeventi, ovviò, non dovete vedevvi.
-Mi pare giusto. Allora io e Gona andiamo a fare una visitina a Demetra, per sapere se ha novità su mio fratello-
Siamo corse giù in clinica, due piani più in basso, e ho bussato alla porta dell'ambulatorio pediatrico, solo che, al posto di un normale "avanti", ho sentito una voce cantare:
🎶 You say that I'm messing with your head
All 'cause I was making out with your friend
Love hurts whether it's right or wrong
I can't stop 'cause I'm having too much fun
You're on your knees
Begging, "Please, stay with me"
But, honestly I just need to be a little crazy
All my life I've been good
But now I'm thinking, "What the hell"
All I want is to mess around
And I don't really care about
If you love me, if you hate me
You can't save me, baby, baby
All my life I've been good
But, now what the hell
What? What? What? What the hell? 🎶
Innanzitutto, complimenti per la voce, ma anche per saper cantare a regola d'arte una canzone di Avril, perchè io non ci sono mai riuscita. Davvero, complimenti Demetra.
-Oh buongiorno, vostra maestà- mi ha salutato lei, scattando in piedi, da dietro la scrivania.
-Ciao Demetra, ascolta, siamo qui per una cosa importante.
-Indovino: i risultati delle analisi del piccolo Tris.
-Brava. Che hai scoperto?
-Una cosa che vostro padre non sarà contento di sapere-
Ci ha passato una paccottiglia di fogli, che descrivevano per filo e per segno come era arrivata alla triste conclusione che il sistema immunitario del bimbetto era stato compromesso e alla grande: non capivo granchè di anatomia, ma se per Demetra quei numeri erano allarmanti, bisognava fidarsi e basta.
-Papà non sarà contento di questo, ma sarà felice per un altro motivo, molto più importante.
-Se posso... di cosa si tratta, maestà?
-Può finalmente chiedere la separazione da quel mostro. Mia madre ci sta massacrando, e se lui inizia ad allontanarla dalla sua e dalla nostra vita, vivremmo tutti più tranquilli.
-Capisco. Non mi è mai capitato, in ventidue anni di vita, di avere a che fare con una madre così narcisista, antiquata e... spaccaballe, se permettete.
-Permetto, permetto. È la pura verità.
-Mi auguro che riusciate ad esiliarla, non solo dalle vostre vite, ma anche dall'universo in generale.
-Sarà la prima cosa che farò, quando troverò i ricettari dove sono contenuti quei filtri illegali-
Ho ringraziato l'assistente pediatra e sono tornata di corsa su in salotto, ma mio padre era ancora in giro per negozi con Azalea, non sarebbe tornato prima di mezzogiorno.
Perciò gli ho lasciato la cartellina sul tavolo, e ci ho aggiunto un bigliettino, con una scritta a aaratteri cubitali:
"SEPARAZIONE".
Perchè, davvero, se lo merita. Mio padre si merita di riprendersi in mano la sua vita, crescere suo figlio con delle regole normali e vedere sua figlia sposare la donna della sua vita.
A proposito... gli abiti ancora non si vedono, e vabbè, al primo colpo solitamente non si trova mai nulla, ma poi... chi cazzo mettiamo a presiedere la cerimonia? Il tempio di Hera non è più usato da anni, non ha più il suo stregone...
Spero che l'universo attorno a noi ci mandi un segno...
AL PROSSIMO CAP ARRIVERÀ UN OSPITE MOOOOOLTO SPECIALE, qualcuno lo conoscerà già, qualcun'altro no, ma sappiate che sconvolgerà parecchio la vita di Mal e della corte, in generale. Restate con me! 🤍
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