7- MAMMA
Le lacrime s'ingrossano, appesantiscono i miei occhi e tutto ciò che é attorno me, diventa sfocato, fino a quando quelle enormi gocce salate iniziano a correre lungo le guance, fino al mento, per poi accumularsi e precipitare nell'acqua della vasca da bagno.
Sono immersa da mezz'ora, o forse di più, persa nei pensieri e soffocata dalla rabbia nei confronti di mia madre, che poco prima mi aveva liquidata con la scusa che non fosse il caso di parlare nelle condizione in cui mi trovavo: sabbia ovunque, capelli bagnati, odore di salsedine.
Sciacquo gli ultimi residui di sapone dal corpo ed esco per asciugarmi: 'Hai dimenticato l'accappatoio, brava Emma', penso tra me e me.
A passo svelto e a piedi nudi mi dirigo verso l'armadio degli asciugamani, afferro il più grande e mi ci avvolgono all'interno.
Le ore passano, ma il sonno non accenna ad arrivare. Continuo a rigirarmi nel letto, gioco con il ciondolo che non ho intenzione di togliere, piango per pochi secondi, mi fermo, ricordando che non sono mai stata così debole, ricomincio.
Decido finalmente di alzarmi e accendere la luce.
Sono le tre e trenta del mattino e la mia determinazione nel voler sapere, cresce ogni secondo di più mentre osservo le lancette dell'orologio.
Devo fare un altro tentativo, non riesco ad attendere oltre.
Raggiungo la porta della camera da letto dei miei genitori, ma una volta aperta scopro che mia madre sul letto non c'è.
La cerco per tutta la casa, ma di lei nessuna traccia, corro in giardino e anche la sua macchina é sparita.
Possibile che se ne sia andata di nuovo?
All'improvviso, qualcuno accende la luce dell'entrata, é mio padre:
"Tesoro cosa ci fai ancora sveglia? Sai dove é la mamma?" mi domanda perplesso,
"Papà..." corro verso di lui e lo abbraccio forte.
***
La sveglia suona e io, con un pugno ben assestato, la zittisco.
Non ho alcuna intenzione di andare a scuola oggi, ma trovo comunque le forze di alzarmi dal letto. Appena giungo al piano di sotto, un forte odore di pancakes invade le mie narici.
"Buongiorno figliola, mangia tutti i pancakes che desideri. Ne ho preparati per un intero esercito. Guarda, li ci sono anche lo sciroppo di agave e d'acero" mi informa, impegnandosi a sorridere,
"Sì, grazie", rispondo semplicemente.
Conosco molto bene mio padre e so che cucinare é per lui una tecnica per rilassarsi o mantenere la calma.
La mamma é sicuramente scappata, di nuovo e so di esserne la causa, sono sempre stata io. Nella notte appena passata,ha lasciato un biglietto sul tavolo nel quale c'è scritto:
' Sono una codarda, perciò vado via. Non sopporto questa situazione che non mi appartiene. Lascio nelle tua mani, George, di dire a Emma la verità.
Emma, tesoro, ho paura di dirti addio, perché farlo significherebbe dimenticarti, ma tu farai sempre parte di me, bambina. Perdonami se puoi. '
Non le appartiene, eh? Il fatto che sono sua figlia non significa nulla, giusto?
Il disgusto che ormai provo nei suoi confronti é incommensurabile.
La voce di mio padre, mi distoglie dai pensieri negativi:
"Amore, oggi trascorreremo la giornata insieme, ti va?"
"Scusami papà, ma se sapere cosa è successo prima che entrassi in coma, significa distruggere questa famiglia, preferisco non conoscere nulla e andare a scuola",
davvero lo avevo detto?.
"Se cambierai idea dimmelo, è un tuo diritto sapere".
Tutto ciò che desidero oggi é andare da Cora e dirle ogni cosa, sento che lei può capirmi.
***
"Emma! Che faccia che hai oggi" mi rimprovera la mia amica mentre chiudo il mio armadietto,
"Non ho dormito molto bene..." ,
Non appena finisco la frase Cora mi trascina fuori dall'edificio scolastico,
"Ma che fai, tra poco c'è lezione" le dissi per frenarla,
"Oggi niente lezioni! Sei pallida come un cencio e hai delle occhiaie scurissime. Adesso mi racconti ogni cosa".
Non appena termino il discorso, dalla serata sulla spiaggia, alla fuga di mia madre, Cora resta in silenzio, si alza dall'altalena e viene verso la mia per stringermi.
"Tornerà Emma, me lo sento. Per ora concentrati unicamente sulla tua guarigione e sulla scuola. Anche se dovrai essere lo stesso consapevole, che prima o poi saprai tutto ciò che é successo", la sua voce ha il potere di rilassare i miei nervi, ogni tensione viene cancellata;
"Ma immagino che non vorrai essere tu a raccontarmela..." la provoco,
"In realtà, volevo parlarti di un' altra cosa, Emma... riguardo quella collana. Tu non hai espresso alcun desiderio nel mentre che la indossavi ieri sera, giusto?", il suo sgardo é serio, così serio che stento a credere che sia la stessa Cora di sempre,
"No, nessuno, non mi sembra" chiarisco,
"Non ti sei lasciata prendere dal panico o dominare dalle emozioni, desiderando così qualcosa inconsciamente?",
"Certo che ero nel panico, ma come faccio a sapere di aver voluto qualcosa inconsapevolmente?" ,
"Non importa, ascolta, sicuramente ti sembrerà strano, ma quella collana ti ha cercata e ti ha trovata, di nuovo", ammette tutto d'un fiato,
"Ascolta, sicuramente ti sembrerà strano, ma non ho minimamente voglia di ridere per uno scherzo così stupido." sputo, sottolineando il mio astio,
"Sapevo che sarebbe stato difficile fartelo capire... perché non provi a desiderare qualcosa? Basta che dici a te stessa 'io vorrei' e aggiungi l'oggetto",
La guardo perplessa, poi annuisco:
"Tu mi vuoi far sentire stupida: io dirò la frase e dopo che avrò capito che non succede nulla ti metterai a ridere",
"Ma non farti questi film! Per esempio, Jeff ti ha detto che oggi saremmo andati da qualche parte, giusto? Perché non provi a desiderare che lui sia qui? Così dopo andiamo. Puoi anche dirtelo a mente!", nei suoi occhi si legge la speranza che io l'ascolti, così mi arrendo e provo.
'Vorrei che Jeff fosse qui con me e Cora'
Mi sento decisamente ingenua.
"Visto, non é successo nulla! Puoi ridere!" le dissi, decisa ad andarmene,
Lei sorrise.
"Cos é che non è successo?" urlò il ragazzo dagli occhi di ghiaccio che correva verso di noi.
"Nulla cugino, dunque, dove dobbiamo andare?" incalzò gioiosa,
"Ho intenzione di portare Emma all'albero secolare, così le potremo spiegare ogni cosa, una volta per tutte" spiegò il ragazzo,
Non ci credo, é uno scherzo, deve esserlo per forza, insomma le collane non realizzano i desideri.
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Salve persone che amooo!!
Spero tanto che anche questo capitolo vi abbia trasmesso emozioni!
Ricordo che i pareri nei commenti sono sempre ben accetti e mi rendono felice, sia quelli belli, sia quelli brutti.
In questo siete una delle mie soddisfazioni più grandi. ❤Perciò GRAZIE, davvero!❤
💖❤💖I vostri VOTI portano avanti la storia, come anche i COMMENTI, PERCIÒ COLORATE LA STELLINAAA!!💖❤💖
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