21- MIA PICCOLA STALKER

Jeff, Cora ed io, avanziamo verso la scuola con la stanchezza che ci domina e le occhiaie che colorano di un viola prepotente le nostre palpebre inferiori.
Per qualche strano motivo, questa mattina non sono riuscita a riprendere la mia forma umana, con uno dei miei soliti desideri e per qualche altro motivo a me estraneo, il gatto sembra essere evaporato nel nulla.

Attualmente sono nella tasca anteriore dello zaino di Cora, schiacciata dal peso dei libri che sembra aumentare ad ogni suo passo.
Così mi preparo ad una lunga giornata, caratterizzata da noia, caldo, mancanza di ossigeno e qualsiasi altra parola probabilmente azzeccata che descrive una situazione come la mia.

Riguardo alla notte passata, Jeff e Cora non mi hanno propinato alcun rimprovero, tranne qualche frase sulla loro preoccupazione nei miei confronti e sul fatto che li dovrei ascoltare. Ma a quanto pare va contro la mia natura.

***

Durante le pause Cora riesce a scambiare furtivamente, due chiacchiere con me, ma avverto il disagio nella sua voce e dai suoi occhi sfuggenti. Nel secondo intervallo, ci dirigiamo alle macchinette e un ragazzino di colore, di certo più piccolo di noi, dopo aver visto la mia amica bisbigliare con il taschino della giacca in cui sono nascosta, le da della 'bella, ma pazza', per poi scappare via lasciandola in imbarazzo.

Dopo questo episodio, decido durante la successiva ora di lezione di abbandonare Cora, per dirigermi nella sua stanza del dormitorio.
Siamo nell'aula di video-proiezione e sfrutto la poca luce emanata dallo schermo e la concentrazione dei miei compagni su esso, per spingere con tutte le mie forze la cerniera dello zaino e scivolare verso il pavimento.

Mentre cammino con attenzione tra i piedi puzzolenti degli studenti, mi accorgo che la porta sulla parete destra dell'aula, è chiusa. Piccolo dettaglio dimenticato.
Non posso provare a volare fino alla serratura perché si presenterebbe il rischio di essere scoperta.
Così opto per passare attraverso il condotto dell'aria che si trova alle spalle dei ragazzi e al fondo dell'aula in cui c'è più buio.

Raggiungo il condotto e riesco ad infilarmici all'interno con un po' di difficoltà e più aumenta il tempo necessario per riuscire nell'impresa, più cresce la mia ansia.
Prima di proseguire però, scivolo solo per un attimo, producendo con il piede un leggero suono metallico. Mi volto per vedere se qualcuno si è accorto di qualcosa e vedo gli occhi di Byron Collins, girarsi nella mia direzione. Superando la velocità dei miei pensieri, corro per uscire dalla sua traiettoria.

Non sono un tipo col cuor di leone e per questo non è facile camminare da sola e con le dimensioni pari a quelle di un insetto, tra i canali del condotto.
Si sente il rumore esterno, ma assomiglia più all'eco di un muggito di qualche animale.

Che sia il mostro dei condotti dell'aria?

Mi rimprovero mentalmente per essermi instillata la paura da sola e proseguo camminando piano piano e con le mani intrecciate e appoggiate sul ventre.
Ad un certo punto avverto una voce familiare, la risata isterica della persona più irritante della scuola: Jessica.

"Ma che bel ciondolo che hai Ian. Ma ormai è fuori moda. Sono un po' troppe volte che te lo vedo addosso", gracchia la ragazza.

Mi avvicino alla grata a pochi centimetri da me e mi inginocchio su essa per ascoltare e vedere meglio.
Riesco a vedere Jessica costringere Ian contro un tavolo della libreria della scuola... sono soli.

"Piantala Jessy. Non è più un problema tuo. Non so nemmeno perché continui a venire a scherma, tanto non sei una guardiana.", appena sento pronunciare le sue parole, sbarro gli occhi per istinto e mille pensieri offuscano la mia mente;

"Non è un problema mio dici...", ride avvicinandosi pericolosamente a lui e iniziando a tirargli ritmicamente per due volte, qualcosa appeso al collo, "Ha ucciso mia sorella e si è inventata una patetica messa in scena per lavarsene le mani... E per cosa? Perché aveva paura che Anna potesse prenderle il potere?", continua staccandosi da lui e spostandosi, con i suoi modi eleganti, trascinando tra le dita un ciondolo. IL MIO!

"E voi stupidi idioti le correte ancora dietro al posto di metterla dietro le sbarre. Sua madre almeno aveva fatto la cosa giusta.",

"TU, la devi smettere di accusare Emma. Non puoi sapere come sono andate le cose; è solo che ti va bene pensarla in questo modo!", sbraita Ian strappandole di mano l'oggetto.

Jessica, infastidita dalla reazione del ragazzo, indietreggia con fare degno di una principessa viziata, alzando il mento e girando i tacchi.

"Ricordati che un tempo mi hai chiamata Amore", dice con tono quasi orgoglioso e uscendo dalla libreria.

I miei pensieri iniziano ad entrare in rotta di collisione e resto immobile come colpita da un fulmine di pazzia, fino a quando vedo Ian separarsi dalla sua posizione di riflessione e andare verso l'uscita. Urlo un 'fermo!' e il ragazzo si gira attorno confuso.

Decido si scendere, ma nel tentativo di sgusciare fuori dalla grata scivolo e non prendo il controllo delle ali.
Atterro su una conca, formata dalle mani di Ian.

"Hai sentito tutto? Be... non era quello che doveva succedere, ma un lato di me è contento", ammette e io strabuzzo gli occhi,

"E pensare che stavo pensando di dare un nome carino al gatto bianco... ma-a comunque... penso che tu mi debba dare delle spiegazioni", continuo seduta sui suoi palmi,

"Okay mia piccola stalker, lo ammetto", afferma mentre io punto il mio sguardo concentrato su di lui, pronta per ricevere una notizia scioccante; dopo un attimo di profondo silenzio dice:

"Quando mi trasformo in un gatto, divento femmina.", lo guardo a bocca aperta, cercando di capire se sia serio, ma quando capisco che non è così dalla sua espressione da attore drammatico, faccio un facepalm;

"Mi prendi in giro?!",

"Si un pochino...", ammette sorridente, "Non posso dirti nulla però, per quanto lo vorrei. Ma non sono io il capo.".

Dopo qualche minuto di acceso battibecco, si trasforma inaspettatamente nel gatto e afferrandomi dal colletto della maglia mi fa roteare fino a quando non salgo sulla sua schiena.
In questo momento, vediamo entrare Jeff con uno sguardo furioso, seguito da Cora.

"Eccoli qui. Ma dove pensavate di andare? Tu Emma potevi per lo meno avvertire mia cugina.", ringhia Jeff inchiodando il suo sguardo blu su di me, quello sguardo che mi fa rabbrividire ogni volta.

Con sorpresa sento Ian iniziare a correre e con un balzo, superiamo una finestra separate dal suolo da due piani.

'Reggiti forte!', sento,

"Chi è? Sei tu Ian?!", domando strabuzzando gli occhi,

"Si mia piccola stalkerina".

Poi atterriamo, ma sento il cuore salirmi in gola.

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Buona sera tribuu♡♡

Spero tanto che questo capitolo ci sia piaciuto e come al solito vi invito a lasciare una stellina.

*Porge il cappello dell'elemosina e ti fissa con gli occhi coccolosi😄*

ANCHE PER COLORO CHE NON LEGGONO MAI LO SPAZIO AUTRICE! Vorrei farvi una serie di domande:

★Quale relazione pensate che ci sia tra Jeff ed Emma?

★Quale relazione pensare che ci sia tra Ian ed Emma?

★Pensate che Emma si debba fidare di questi suoi amici di vecchia data?

★Cosa pensate del personaggio di Audrey?

●Tutti questi misteri vi stanno annoiando o vi intrigano?

●Vorreste più colpi di scena, più scene horror o scene romantiche (inteso anche come l'amore che lega due amici e un padre e una figlia, oltre a quello che lega due amanti)?

●Vi piacerebbero i flashback tra i capitoli delle storie o trovate che questo metodo americano sia pesante ai fini di comprendere una storia?

Vi faccio un'ultima richiesta... per me davvero molto molto molto importante. Questa cosa la chiedo soprattutto ai fan che mi sostengono da quando ho pubblicato il primo capitolo, e a coloro che amano la mia storia, ma non partecipano lasciando stelle o commenti. Avrei bisogno che voi condividiate la mia storia, girando il link nei vostri social, o ai vostri parenti o a chi pensiate possa apprezzare ciò che scrivo...
Aiutatemi nella realizzazione del mio sogno, per favore...

Dice il saggio: *Se tu fale buona azione pel Ester, Karma esaudile un tuo desidelio. Più tu dale, più tu licevele*

Commentate con "Fatto~", SE avete condiviso... vi chiedo di non barare.

In cambio potrei aiutarvi a fare la copertina per una o più vostre storie o potrei farvi un disegno (quello che volete, anche una fan-art della mia o della vostra storia), oppure se pensate a qualcosa di più interessante che sia nei limiti del possibile, chiedetemi in chat privata.

A prestoooo..

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