15- CERCANO ME

DA ORA IN AVANTI LE PUBBLICAZIONI SARANNO IL LUNEDÌ, IL MERCOLEDÌ, IL VENERDÌ E LA DOMENICA.

Lo sguardo del gatto è penetrante, ma accogliente.
Vorrei avvicinarmi alla finestra, ma non posso a causa della gamba ingessata.

Inaspettatamente l'enorme finestra si apre e con un movimento elegante e un atterraggio felpato il piccolo micio entra nella stanza. Avanza quasi trotterellando, come se fosse contento di aver portato a termine una missione.
Non appena si avvicina abbastanza al letto esce dalla mia visuale e in due secondi me lo ritrovo sulla mia pancia.

Al collo porta il mio ciondolo a forma di luna e a quel punto ricordo del sogno fatto la notte precedente.
Questo fatto non mi spaventa, è come se ci fossi abituata a queste situazioni.

Sposto il braccio per afferrare l'oggetto che sta rendendo un inferno la mia via già di per sé caotica e non appena avviene il contatto tra la pelle e il metallo freddo, questo si illumina mentre le crepe profonde presenti su esso si ricompongono, come anche le fratture alla mia gamba.

Sento ciascun frammento di osso spostarsi per attaccarsi a quello vicino, sento le fibre crescere rapidamente e il dolore attenuarsi veloce.

Il micio con un balzo scende giù dal letto portando ancora al collo il ciondolo. Senza motivo e quasi per istinto dalla mia bocca esce un:"Fermo!".

In qualche modo io e la collana siamo collegate: per quanto possa essere assurdo, la rivoglio con me.

Con non poca difficoltà scendo per dirigermi verso il cucciolo, che è già uscito dalla stanza socchiudendo la porta. Appena fuori mi accorgo che regna il silenzio e un po' di angoscia mi pervade.
Non c'è traccia di infermieri e non si sentono respiri. Riesco ad avvertire il sangue scorrermi nelle vene e il cuore pulsare nelle tempie.

Provo a convincermi che questa situazione sia normale e faccio un passo in avanti, ma credo di aver trascorso troppi secondi immobile perché non vedo più il gatto.

Mi dirigo verso destra senza pensare, solo perché mi sembra la strada più luminosa.
Le pareti sono perfettamente bianche e sembrano continuare anche sul pavimento. Cammino per un po' fissando il piede scalzo e l'altro ancora ingessato, poi mi fermo. Di fronte a me c'è un' enorme porta verde che un piccolo gatto sicuramente non può attraversare, alla mia destra sono presenti delle scale che portano al piano di sotto; anche se non so in che piano mi trovo.

Sposto lo sguardo alla mia sinistra, verso una finestra e osservo il mio riflesso, che è effettivamente in alto rispetto alla città buia, ma decorata dalle luci delle case e palazzi. Il mio viso è sciupato e stanco e solo ora mi rendo conto di non indossare più i miei vestiti insudiciati, ma un leggero 'vestitino', se così si può chiamare, da ospedale.

Il silenzio viene interrotto all'improvviso dell'avvio di un ascensore. Mi giro di scatto mentre la paura mi trafigge petto e cuore.
No, non era normale tutto quel silenzio. Ma come mi è venuto in mente di uscire dalla stanza?! Stupida, stupida me.

Mi volto per tornare indietro, ma il gesso mi impedisce di correre come vorrei. Infatti scivolo e nel rialzarmi poso di nuovo lo sguardo sulla finestra e il mio viso è più sciupato di prima, come se si stesse mummificando; guardo le mie braccia e non hanno nulla di strano, osservo invece il loro riflesso e sono spaventose. Poi la me sul vetro mi sorride di colpo: un sorriso così tirato che si vedono le gengive e gli occhi infossarsi in uno sguardo assassino.
Mi spavento ancora di più e mi lancio sulle scale alla mia sinistra per evitare finestre e specchi.

Intanto l'ascensore si è fermato e dei passi rimbombano sempre più vicini. Mi accuccio sul fondo scala, ma dopo pochi attimi comprendo che non è un buon nascondiglio, così riprendo la discesa. Entro in una sala operatoria e vedo un paio di forbici in bilico su di un tavolino di metallo.

Cerco con gli occhi un potenziale nascondiglio, ma è troppo tardi: incrocio lo sguardo di una donna sulla trentina, posta al di là della porta che resta immobile a fissarmi dal quadro di plastica trasparente posto in mezzo. Da un lato penso che forse è un infermiera e forse mi sono immaginata tutto, ma dall'altro sento l'impulso di dover fuggire. Restiamo ferme a fissarci ancora per pochi attimi, fino a quando i suoi occhi non iniziano a diventare totalmente neri.
Oh merda.

Corro nella stanza a fianco e sento l'altra porta aprirsi con violenza. Mi affretto a chiudermi in un armadio e trattengo il respiro. Impugno forte le forbici mentre quell'essere entra e inizia a capovolgere letti e strumenti da lavoro, nel tentativo di scovarmi.

Ho una paura tremenda e le mie gambe tremano fuori controllo: il grugnito e le urla di quella donna non sembrano umani.

Riesco a vedere ogni cosa dalle tre aperture sulla parete metallica che ho di fronte e mentre si avvicina al mio nascondiglio vedo il gattino bianco entrare nella stanza, seguito dalla voce di Jeff: "Emma!" .

Vorrei rispondere che sono qui, ma la voce non esce dalla mia gola, forse per la paura. Ma nel tentativo di parlare faccio cadere diversi oggetti rumorosamente e una scopa tra questi fa aprire la porta.
Oh no, no, no! Cazzo!

La donna mi si fionda addosso afferrandomi il collo e tenendomi bloccata con il peso del suo corpo. Avverto le sue unghie affondare nella pelle e l'ossigeno mancarmi.

"Staccati da lei!", sento gridare, ma non riesco a vedere.
Dopo un secondo vedo il braccio di Jeff affondare un coltello nella schiena di lei e colpirla ripetutamente.

~~~~~~~~~~~~

Ciao a tutti ragazzi! Vi chiedo immensamente scusa per il ritardo ginormico che ho fatto!
(Se volete sapere cosa mi è successo basta andare a leggere nell' altro libro, tutti i chiarimenti sono lì)
Spero che questo capitolo vi piaccia e che non lo troviate noioso!😵 Sono un po' fuori allenamento forse.
Fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti e ditemi anche qualcosa di voi! Avete concluso bene la scuola? Cosa farete questa estate?

MI RACCOMANDO NON DIMENTICATE IL MI PIACE PER SOSTENERE LA STORIA!! Un bacione!🙋🏼 (mettete la stellina se vi è piaciuto o vi vengo a mordere i piedi sta notteh😤. So come trovarvi. Ps. Non sto scherzando😐)

Link per gruppo Telegram e social nella bio!
(Per chi non sapesse cosa è Telegram: è un' app gratuita e il gruppo a cui accederete dalla mia bio è un posto dove posso scrivere solo io e vedrete i miei disagi quotidiani! Con l'aggiunta di spezzoni inediti della storia MWS (questa). Sarete sempre aggiornati su ogni cosa! Spero vi faccia piacere! Partecipate in tanti e facciamo crescere la family😀)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top