17 settembre 2017, 06:30 p.m.

Sarò sincera; se qualcuno, fino a pochi anni fa, mi avesse detto che un giorno avrei scritto i miei pensieri su un diario segreto... beh, non avrei creduto alle sue parole.
Eppure, eccomi quì.

Oh, caro diario, non fraintendermi! Non ritengo affatto che utilizzarti come valvola di sfogo sia una cosa di cattivo gusto, anzi!

É solo che... Oh, accidenti. Non saprei proprio come spiegarlo.

Mettiamola così: scrivere un diario segreto é qualcosa che ti aspetteresti da persone piene di sogni e speranze come Natsuki o Sayori, di certo non da una come me. Cosa mai avrei da raccontarti, dopotutto? Dei miei problemi di socializzazione? Forse del mio disturbo ossessivo-compulsivo?

Lo troveresti noioso, forse rivoltante.

A questo punto, ti starai chiedendo: "Cosa ci fai quì, dunque?"

Monika mi ha convinta a farlo. Mi ha suggerito di "buttare giù su un foglio di carta" i miei sentimenti, dal momento che non riesco a sfogarmi con i miei amici.

Secondo lei, ciò riuscirebbe a farmi sentire meglio.

Vedi, io non ne sono poi così sicura. Non ti offendere, te ne prego; semplicemente, non riesco a capire in base a cosa ciò dovrebbe aiutarmi.

Preferirei mille volte annegare tra i mondi fantastici dei miei libri preferiti.

Tuttavia, ho deciso di darti un'opportunità: tutti ne meritano una. O forse, due.

Aspetta un attimo... ah, non va bene! Ho nominato il tuo "nome" per tre volte: non mi piacciono i numeri dispari. Non mi piacciono affatto.

Nominerò il tuo nome per l'ultima volta (per oggi!), e poi ti lascerò. Dopotutto, il Faust di Goethe non si leggerà da solo.

Arrivederci, carissimo diario.

-Yuri.