08. Lumazzilla

E ancora una volta si trovava in quell'enorme giardino, con quell'orribile sensazione che non lo aveva più abbandonato da quando aveva avuto la sua prima, e decisamente singolare, discussione con i vicini.

A salvarlo dalla difficile decisione che lo avrebbe sicuramente distrutto e sfiancato, ossia quella di entrare o meno in casa, ci fu l'intrusione di uno strano, un po' sfigato, e probabile stalker, ospite.

Magnus lo aveva identificato come Simon, il ragazzino sulla moto, che il giorno prima lo aveva quasi ammazzato, o forse salvato dato che lo aveva avvisato della presenza di un pozzo sotto di se, coperto da una misera lastra di legno non eccessivamente sicura.

Sembrava essere piuttosto concentrato ad osservare il terreno, con uno strano elmetto protettivo sul viso, uno di quelli che si utilizzavano per lavorare il ferro, il moro si chiese cosa mai potesse cercare a terra in una giornata così uggiosa e tremendamente nebbiosa, a Magnus quel tempo metteva una tale angoscia.

"mi stai spiando forse?"

Chiese dunque al ragazzino che si era fermato proprio fra le sue gambe, non capiva esattamente cosa stesse cercando dato che c'era decisamente troppa nebbia per vedere bene.

Lo tirò su per il cappuccio della giacca, guadagnandosi un sonoro lamento da parte sua, per poter vedere bene il suo viso, dalla quale aveva bruscamente tolto quello strano scudo.

"io non ti stavo spiando! Stavamo solo andando a caccia di lumache banana…"

Borbottò facendo uscire dalla propria giacca, lo stesso gatto del giorno prima, che con grazia balzò a terra, soffiandogli contro, evidentemente l'antipatia era reciproca.

"tsk! Il tuo gatto non è selvatico! È un micione mollaccione"

Ghignò quindi il moro guadagnandosi un ulteriore miagolio di disapprovazione da parte del micio, che, abbandonando quella stupida possibile discussione fra Magnus e il suo amico, sgattaiolò via.

"perché? Odia bagnarsi le zampe! Fine!"

Borbottò un po' imbronciato, tornando a curvarsi sul terreno, lasciando che la bestiolina gli salisse sulla schiena, e si rimise quello strano oggetto che finalmente il moro potè definire come una specie di microscopio un po' raccattato, per poter vedere bene il terreno nei giorno di pioggia.

Lo seguì in silenzio per qualche secondo, avrebbe voluto parlargli, chiedergli della bambola e magari ringraziarlo, sapeva che quel ragazzino sapeva qualcosa! O per lo più ci sperava.

"senti…la bambola…l'hai fatta tu uguale a me?"

Chiese in fine dando finalmente voce ai propri pensieri, il ragazzo non si mosse dalla sua posizione, restando chino sul terreno, fortunatamente però, gli rispose:

"cosa? Certo che no, non saprei neanche da dove iniziare per costruire una bambola, l'ho trovata in un vecchio baule di nonna, credo che appartenesse al marito, era un ricordo di sua madre o una cosa del genere"

Borbottò distrattamente, Magnus sobbalzò scosso dai propri pensieri non appena il gatto saltò giù sul terreno, probabilmente aveva avvistato qualcosa.

"ma perché è uguale a me? Insomma…come faceva una bambola vecchia di cento anni come minimo, ad essere la mia fotocopia? Insomma io dubito che nel medioevo esistesse un uomo con un impermeabile viola, i capelli tinti e le mie galosce! Non credo neanche che esistessero le galosce effettivamente.."

Borbottò più a se stesso che al ragazzo, che intanto lo stava liquidando con qualche mugolio di consenso, probabilmente senza neanche ascoltarlo davvero.

Il moro sospirò, nuovamente assorto nel proprio mondo di domande, quando venne nuovamente riscosso da Simon che gli mostrava quella che aveva il disgustoso aspetto di un a lumaca senza guscio, di un giallo disgustoso, ma al ragazzo sembrava piacere parecchio quell'animale, dato che non faceva altro che sorridere fiero della propria preda, neanche avesse appena cacciato un orso.

"tu sei come lui!"

Sbuffò in fine il giovane dai capelli colorati, abbassando lo sguardo sul terreno, ormai sconfitto e abbattuto.

"come lui chi?"

"come il mio fidanzato! Neanche lui mi ascolta…"

Ma Simon parve non  prestargli la minima attenzione, di nuovo, gli passò semplicemente una fotocamera, chiedendogli di scattare qualche foto, Magnus lo avrebbe volentieri mandato a quel paese, ma sul momento fece esattamente l'opposto, accontentando la sua sciocca richiesta.

"Sai…io non sono neanche mai entrato a pink palace…nonna mi ucciderebbe, vedi, ti ho già detto che lei non affitta case alle coppie, lei dice che questo è un posto pericoloso…che la gente qui scompare…inghiottita dalle mura della casa, così suo marito, e sua madre prima di lui, la mia bisnonna…lei abitava qui, ma un giorno, anche lei scomparve nel nulla…inghiottita da pink palace…"

Prima che potesse porre anche solo una di tutte le domande che gli offuscavano la mente, la voce gli morì in gola, bloccata da quella in lontananza di una donna, che chiamava Simon a gran voce, il ragazzo quindi gli rivolse un saluto veloce, prima di salire sulla propria moto, partendo a tutta velocità, lasciandolo nuovamente solo con le sue domande.

Grazie per chi sta commentando e votando, e che mi sta dando la voglia di andare avanti.

Su questo profilo penso che fra oggi e domani pubblicherò la mia primissima snarry... Spero che magari possa interessarvi, ammetto che è una ship insolita anche per il mondo di HP che ha ship di tutti i tipi, ma posso assicurarvi che anche io pensavo fosse una ship terribile, ma mi sono ricreduta, quindi magari provate a dargli un occhiata, tanto per provare qualcosa di diverso.

Cupido

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