07. Miss. Spink And Porceble

Magnus era rimasto piuttosto provato da quella strana discussione e, nonostante avesse più volte provato a ricordarsi che dopotutto Alec aveva ragione, e che quello era solo un vecchio soldato con qualche rotella fuori posto, la sensazione di gelo non lo abbandonò neanche quando, con un po' di riluttanza, scese le scale che lo separarono dalla casa delle vicine, casa che probabilmente, un tempo, occupava il ruolo di cantina dei vini.

Dopo aver bussato un paio di volte, si soffermò ad osservare il tappetino, piuttosto singolare, su cui aveva poggiato i piedi "non si fischia dentro casa" qualche secondo dopo, la porta venne aperta e il moro per poco non cadde, dato che ben tre cani di media statura avevano iniziato a saltargli fra le gambe, annusandolo e abbaiando, egli fece un'espressione leggermente schifata, era sempre stato un tipo da gatti più che da cani.

Ad accoglierlo, oltre che i cani, ci fu una signora piuttosto bassotta, un po' in carne, dai capelli rossi raccolti in un elegante acconciatura anni venti, Magnus la etichettò come miss. Spink, la donna sembrava a dir poco entusiasta di vederlo, infatti lo fece accomodare di buon grado, la casa aveva un aspetto molto singolare, sembrava un vecchio piccolo teatro, o almeno questo era l'aspetto che gli si voleva dare.

Venne fatto accomodare su un piccolo divanetto a due posti, di un orribile color magenta antico, Magnus disprezzava quel colore sui mobili, la casa, così come le sue proprietarie, aveva un aspetto piuttosto singolare, le pareti, tappezzate da una vecchia carta da parati dai decori barocchi, di un verde foresta che aveva visto decisamente giorni migliori, erano inoltre ricoperte da varie fotografie, la maggior parte di loro raffiguravano due giovani attrici del burlesque, così come le locandine di vecchi spettacoli teatrali, anch'esse appese alle pareti.

A sconvolgere più di qualsiasi altra cosa il povero moro, fu la parete ricoperta da cadaveri di cani impagliati e vestiti da angioletti, tutti con la propria targhetta, e tutti della stessa razza, non ebbe subito il tempo di parlare, dato che potette assistere alla teatrale entrata in scena di quella che poteva sicuramente chiamare miss. Forceble.

"Izzy metti su il tea!!"

Aveva urlato la donna accompagnandosi verso il divano dove era seduto il moro, aiutandosi con il suo deambulatore.

"Clary c'è qualcuno in casa!"

Rispose piuttosto piccata l'anziana dai lunghi capelli, che un tempo Magnus era sicuro fossero stati neri, e che ormai erano di un pallido grigio tendente al bianco, anch'essi acconciati in un elegante chignon.

"è Magnus, il nuovo vicino, lui prende il tea oolong"

Prima ancora che potesse destarsi, e intervenire dicendo che non era un grande amante del tea, fra le due iniziò un bisticcio degno di quello di due bambine, per scegliere quale tipologia preparare, in fine, forse perché sarebbe stata lei a prepararlo, vinse miss. Forceble.

Dopo qualche secondo, il moro si fece coraggio, chiedendo qualche informazione in più sugli animali impagliati che costeggiavano la parete alla sua sinistra, e, come in effetti si sarebbe dovuto aspettare, la risposta fu affermativa:

"i nostri trapassati angeli…non potevamo separarcene"

Disse la donna con un sospiro, prima di accomodarsi su una poltrona, al fianco del suo ospite, iniziando ad elencare tutti i nomi dei poveri animali ormai trapassati.

Gli venne poi offerto il tanto litigato tea, accompagnato da una ciotola colma di caramelle che sembravano essere vecchie di almeno mille anni, per gentilezza, Magnus provò ad assaggiarne una, ma con l'unico successo di dover lanciare l'intera ciotola verso l'alto, pur di liberare le proprie dita, bevve quindi la bevanda, con un'espressione piuttosto schifata.

"te le leggo, se vuoi…le foglie di tea intendo mio caro, mi confesseranno il tuo futuro!"

Non ebbe neanche il tempo di pensarci, che la tazza gli venne presa di mano e scossa leggermente da quella donna che ora aveva indossato un cappellino viola piuttosto ridicolo secondo il modesto parere del moro.

"oh…Magnus…Magnus, Magnus, Magnus…tu sei in grave pericolo"

Nuovamente Magnus vide le due donne battibeccare, non credeva in quelle sciocchezze, ma non riuscì a impedire al proprio corpo di rabbrividire da capo a piedi, per la seconda volta in una mattinata.

"non preoccuparti piccolo, c'è un'alta, magnifica, bestia nel tuo futuro"

"una cosa?"

Chiese sempre più confuso, forse avrebbe davvero dovuto evitare di uscire di casa quella mattina, magari avrebbe potuto impiegare quel tempo alla ricerca di un modo per aprire nuovamente quella porta, o magari avrebbe potuto cercare un metodo per convincere Alec a stare finalmente un po' insieme…o qualsiasi altra cosa, qualunque attività era decisamente più produttiva piuttosto che restare lì impalato a guardare due vecchie litigare.

"oh avanti Izzy la tieni al contrario…vedi? Pericolo…"

"che vedete?"

Quella domanda gli sorse spontanea, se doveva stare ancora lì, beh, perlomeno voleva delle risposte, per quanto assurde potessero essere.

"io vedo una mano molto strana.."

"io vedo una giraffa"

E neanche il tempo, che le due ripresero a litigare, facendo alzare gli occhi al cielo al giovane che sbuffò sfinito da quella situazione, vedendo il suo stato, le due iniziarono a riempirlo di consigli, a parer suo, piuttosto inutili, come "non vestirti di verde in camerino" o quello di procurarsi una scala bella alta.

"ma caro, eri venuto a dirci qualcosa?"

Ci pensò per un istante, prima di scuotere la testa, rimettersi l'impermeabile, e salutare le due con un sorriso tanto bello quanto falso e di cortesia.

Vi ringrazio di cuore per i commenti nello scorso capitolo, scusate se non ho risposto, ma stavo scrivendo questo, ho iniziato a rivedere il film, e ho pensato che non avrebbe avuto senso farvi aspettare troppo dato che questo è un capitolo di passaggio, se tutto va bene ne posterò un altro, o forse altri due, domani, grazie mille per il sostegno <3

Ovviamente come non potevo rappresentare queste due come Isabelle e Clary, erano davvero loro due anche nel film! Almeno secondo me.

Non credo serva spiegarvi che anche loro sbagliano la pronuncia del nome di Magnus.

Cupido

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