5. Il matrimonio

(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)

DIEGO POV

Non riesco a credere alla bellezza della donna che sta arrivando dinanzi a me, da togliere il fiato.

Dopo l'ultima volta ho voluto lasciarla in pace, anche se, il mio cuore urla il suo nome.

Voglio che sia felice, e se ciò significa rinunciare a lei per la sua felicità, allora lo farò. Sono certo che Rafael la renderà felice, anche se per me la loro relazione, è un nodo troppo grande da digerire.

Lei dovrebbe stare al suo posto, e cioè con me.

Il suo sorriso, la sua camminata, il suo fisico.

Se fosse stata mia non gli avrei mai permesso di indossare quel vestito, la parte davanti è praticamente nuda, si vedono persino le sue mutandine colore nude.

Mi fa impazzire letteralmente.

Questi vestiti deve indossarli solo in mia presenza, non davanti cento uomini arrapati.

Senza togliere il fatto che oggi, sicuramente prenderò qualcuno a pugni per averla molestata.

«Tesoro? Allora che ti prende?» starnazza l'oca accanto a me, Marianne.

(MARIANNE)

«Si può sapere che ti prende? E' da tre ore che ti parlo ma non mi degni di uno sguardo» chiede infuriata.

Il mio sguardo è ancora fisso sulla Dea davanti a me, che saluta calorosamente gli invitati.

E nell'istante che, rivolge uno sguardo nella mia direzione, afferro Marianne dalla vita avvicinandola il più possibile a me e la bacio con ferocità.

Sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle. Ma dovevo farlo.

BEATRICE POV

Il mio battito è sotto zero alla visione del loro bacio; il mio stomaco si contorce dall'immenso dolore che sto provando.

Non dovrebbe dispiacermi, sono stata io a chiedere distanza. Ma adesso perchè mi sento come se fossi gelosa?

Andiamo Bea non puoi dire sul serio, non puoi davvero essere gelosa di quell'egoista.

Sento le guance andare a fuoco, ma mi avvio comunque verso la loro direzione.

Sembra che si stiano divorando.

«M-mh.. scusate... io» inizio a balbettare con la speranza di mettere fine a questo bacio raccapricciante.

«Dimmi piccola, volevi qualcosa?» chiede divertito.

Bene, e adesso?

Posso dirgli: sì, sono venuta per interrompere il vostro bacio!?

«No» mi limito a dire.

Pensa a qualche scusa Bea, subito!

«Chi è questa?» chiede la bionda accanto a lui, con un tono a dir poco acido.

Credo di iniziarla ad odiare ancora prima del previsto.

Diego sembra non aver nemmeno prestato attenzioni alle parole dette da quell'oca giuliva, «bene, allora se non ti dispiace puoi allontanarti così io continuo a fare quello che stavo facendo?» mormora riprendendo la ragazza e attirandola a sè, «no» quasi urlo, interrompendo ciò che stava per iniziare, «voglio dire... io... i nostri genitori ci aspettano» mormoro giocherellando con le mani, lo faccio sempre quando sono nervosa.

Bella scusa di merda!

«Diego puoi fare andare via questa ragazza così noi continuiamo? Mi sto innervosendo»

Se non fossi così educata sarei saltata addosso a questa gallina e solo Dio sa cosa avrei fatto con i suoi capelli sintetici.

«Tesoro, l'hai sentita. Devo andare, i nostri genitori ci aspettano. Giusto, Bea?» mormora Diego divertito.

Annuisco tirando un sospiro di sollievo.

DIEGO POV

I nostri genitori ci aspettano, continuo a ripetermi nella testa.

Quasi non scoppio a ridere, non poteva trovare una scusa migliore?

Oh, mia piccola! La gelosia ti sta divorando.

Sento molta tensione nell'aria tra Bea e Marianne, così decido di affrettarmi per evitare qualche disastro.

«Bene, andiamo» dico fingendo di credere a questa sua bugia, «Marianne, tesoro. Arrivo subito e poi possiamo continuare da dove abbiamo lasciato, non essere triste, ok?» mormoro in direzione della bionda rifatta.

«Spero tanto di no» mormora Bea piano.

La mia gelosona! Quindi anche tu inizi a sentire dei forti sentimenti per me?

«Hai detto qualcosa?» mormoro fingendo di non aver sentito.

Mi ignora lanciandomi uno sguardo infuriato.

E' pazzamente gelosa!

«Allora, dove sono i nostri genitori?» chiedo curioso.

«I-o... mi hanno detto di aspettarli all'entrata»

«Stai scherzando, vero? Ci possono mettere anche ore prima di arrivare, sai com'è tua madre in fatto di puntualità» blatero, «e poi dov'è mia sorella Ginevra? Non avresti dovuto chiamare anche lei?»

La vedo impallidire, non sa che scusa prendere.

«Non è ancora arrivato Rafael?» chiedo cambiando argomento.

Scuote la testa, «il loro autista ha avuto un malore improvviso, e Rafael si è proposto di fare da autista»

«Non lo sapevo, che brava persona che è» dico sarcasticamente.

Annuisce.

Passa un ora e mezza.

Un ora e mezza attaccato a lei, davanti la porta, dedicandoci all'arrivo dei nostri invitati.

«Arrivano gli sposi» annuncio.

BEATRICE POV

La serata passa in tranquillità.

Diego non si è più avvinghiato baciando quella donna tutta tette, anche se, gli sta comunque attaccata come una sanguisuga. Anche Rafael in presenza di Diego è distante da me, mi ruba sguardi veloci e piccoli sorrisi ma, nient'altro.

Se non l'avessi salutato io all'entrata, non so nemmeno se lui lo avrebbe fatto.

«Cosa abbiamo qui? Una bellezza molto preziosa. Vuoi ballare?» Chiede uno sconosciuto.

«Scusi, ci conosciamo?»

«Ti sei già dimenticata del mio tocco, piccola caramellina alla fragola?» sussurra al mio orecchio.

Rabbrividisco al soprannome datomi.

Piccola caramellina alla fragola.

C'è solo una persona che mi chiamava così... non può essere davvero lui. Non di nuovo.

Sgrano gli occhi impaurita e cerco di allontanarmi da lui con disinvoltura, per evitare scenate davanti agli ospiti ma, lui mi afferra forte il polso fino a farmi male, tirandomi verso di sè e facendomi sbattere contro la sua spalla.

«C'è qualche problema?» chiede qualcuno alle sue spalle.

L'unica voce che pensavo di odiare, adesso la amo immensamente per essere qui.

«Nessuno» mi affretto a dire, liberandomi dalla sua presa e allontanandomi da lui.

Mi avvinghio a Diego come se adesso la sanguisuga fossi io.

A volte resto sconvolta delle mie stesse azioni che mai avrei creduto di farle.

«Ho solo chiesto a questo splendore di ballare» risponde con un sorriso divertito.

Diego si accorge del mio cambio d'umore e accorre in mio aiuto.

«Non è stato invitato, la preghiamo di andare» mormora Diego con gli occhi infuocati, che se potessero uccidere, in questo momento di Tiago Della Rosa, resterebbe solo cenere.

(TIAGO)

Per fortuna lascia la festa senza esitare, e finalmente il mio respiro inizia a regolarizzarsi.

«Grazie» mormoro staccandomi da lui e fuggendo via senza nemmeno aver ascoltato la sua risposta.

Mi dileguo subito in bagno trascinando la sposa con me.

DIEGO POV

«Mamma ti dico che era lui» origlio dalla porta del bagno.

Sento la voce tremante di Bea, quasi in lacrime, mentre parla con sua madre.

Chi era quell'uomo? Cosa gli ha fatto? Perchè lei è cosi spaventata?

«Dirò a Pablo di metterti una scorta» mormora sua madre, «non andrai da nessuna parte senza scorta, nemmeno a lavorare»

«Non voglio avere un uomo sempre alle mie calcagne» dice rabbiosa.

«Bea non se ne parla, uscirai solo con una scorta. E inoltre verrai ad abitare qui» replica la madre con un tono disperato, «non voglio obiezioni. E' appena stato rilasciato, sai benissimo di cosa è capace quell'uomo»

«Ma io...»

«Bea per favore non insistere. Dopo il matrimonio racconterò tutto a Pablo e troveremo una soluzione»

Sento la maniglia della porta aprirsi e io entro subito nel bagno degli uomini per evitare di essere scoperto.

Una volta avuto campo libero, vado alla ricerca di Aleandro.

(ALEANDRO)

«Dobbiamo parlare»

«E' successo qualcosa?»

«Trovami tutto ciò che c'è da sapere su quell'uomo che ho mandato fuori dalla festa. E soprattutto voglio sapere in che rapporti è o era con Beatrice»

«Sarà fatto, aspetta una mia chiamata domattina»

«Perfetto andiamo al matrimonio adesso»

Il matrimonio è finito dopo le due di notte.

Durante la cerimonia, Bea e sua madre si lanciavano sguardi sospetti più volte durante la serata, e ciò mi suscita ancora di più la curiosità nel sapere chi fosse quel pezzente che si è imbucato alla nostra festa.

Avrà avuto sicuramente un complice, perchè nessuno entrava senza invito.

Stanotte Bea dormirà qui per la sua prima volta.

Il pensiero di Bea sotto il mio stesso tetto mi fa impazzire.

«Vieni ti porto in camera tua» mormoro prendendola per la mano.

Dopo aver dato la buonanotte hai nostri genitori la accompagno al piano di sopra.

Apro la porta e la invito ad entrare, inutile negare dalla sua espressione che è rimasta affascinata dalla sua stanza.

«Papà ha sempre conservato questa stanza per te, in caso un domani ti decidessi a venire a vivere qui»

Mi fa un lieve sorriso di ringraziamento.

«Come mai hai cambiato idea nel trasferirti qui?»

Scrolla semplicemente le spalle, con aria sconfitta e triste.

«Beh, la cosa positiva e che la mia stanza è accanto alla tua. Quindi posso venirti a trovare quando voglio» mormoro con uno dei miei migliori sorrisi.

Sgrana gli occhi, «non ci provare o ti farò pentire»

«Come mi faresti pentire esattamente?» chiedo avvicinandomi lentamente a lei, fino a bloccarla con le spalle contro il muro.

Mi avvicino ancora un pò per poter annusare il suo buonissimo profumo alla lavanda con note di lime.

I miei occhi sono in cerca dei suoi, ed e inutile negare che, la mia bocca sta bramando per la sua.

«Buonanotte piccola Bea» sussurro, scappando il prima possibile.

Se fossi rimasto un altro minuto in più, sono sicuro che non avrei resistito dal buttarla sul letto e prendermi tutto ciò che il suo corpo aveva da offrirmi.

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