39. Libertà inaspettata

(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)

DIEGO POV

Mi sveglio accanto alla mia regina dopo una notte di sesso selvaggio, mi mancava così tanto. È cambiata molto, non è più la solita ragazza timida che ho conosciuto un tempo, adesso sembra proprio che sia "quasi" più esperta di me.

Mi piace troppo questo nuovo carattere da tigre selvaggia, eppure quando dorme sembra un angelo, mentre quando è a letto e un diavoletto in persona.

Anche se l'unico diavolo a letto qui sono io!

Mi alzo lentamente per evitare di svegliarla e mi avvicino alla culla, Chloe ha due occhioni grandi e aperti, non l'ho nemmeno sentita svegliarsi.

Forse sarà una bimba molto tranquilla come la madre, spero non prenda il mio carattere, più la guardo più me ne innamoro. La prendo delicatamente in braccio e la porto vicino al letto, «guarda amore mio. Guarda la mamma quanto è bella» dico dolcemente dandogli un bacio in fronte, la appoggio nel mio petto cercando di farla riaddormentare passeggiandola per la stanza e canticchiandole qualcosa.

Dopo cinque minuti esatti crolla nel sonno più profondo, gli do nuovamente un bacio in fronte e la posso con delicatezza nella sua culla bianca glitterata con scritto il suo nome nei lati.

Vado a fare una doccia, mi cambio ed esco lentamente dalla stanza.

Ho ancora un punto in sospeso con un bastardo e voglio chiarirlo il prima possibile.

Passo dalla cucina e prendo qualcosa da mettere sotto i denti, afferro un cornetto appena fatto da Rosa e lo mangio strada facendo fino ad arrivare al seminterrato.

«Diego» mormora Aleandro fermandomi per strada, «dimmi»

«Posso divertirmi con Kevin?»

«Puoi fare ciò che vuoi, è tutto tuo»

Aleandro mi ha raccontato la storia tra Kevin e Maggie, anche se mi ha fatto promettere di non parlare con Beatrice, ma non posso tenere un segreto così grande, anche perché non sarebbe giusto nascondere qualcosa a colei che diventerà mia moglie.

Mi ha anche detto che si sono messi insieme e che quando sarà il momento giusto Maggie racconterà tutto a Beatrice, spero che questo "momento giusto" arrivi il prima possibile perché non resisto a mentire a Bea, anche se lei l'ha fatto molte volte con me.

Mi avvio nel seminterrato per fare una visita al mio caro amico Damiano, e seduto con un sorriso malizioso a una sedia, lo dovrei incatenare e torturare, fino a quando non morirà.

Ma voglio fare il bravo solo per Beatrice, «come te la passi con i miei uomini? Spero ti abbiano dato un giusto trattamento»

«Alla grande» mormora continuando a ridere, facendo aumentare i miei nervi «pensavi davvero di poterti prendere Beatrice con la scenetta del padre?»

«La tua è sempre stata una sfida, vero?» mormora divertito, «hai messo incinta Beatrice solo per farmi un torto, ma so benissimo che non la ami. Mentre io ne sono perdutamente innamorato dalla prima volta che l'ho visto, e anche lei se ne renderà conto che il tuo è solo un gioco»

Tiro un gancio destro dritto nel suo naso facendolo sanguinare, «tu non hai nemmeno idea di quanto la ami» sbraito arrabbiato, «lei è mia e lo sarà per sempre» preciso.

Lui non porterà mai Beatrice via da me, chiamo uno dei miei uomini per fare liberare questo bastardo prima che lo uccida all'istante.

Mi tenta molto torturarlo per poi ucciderlo, ma se lo faccio Bea non me lo perdonerà mai.

«Capo è sicuro che lo devo lasciare libero? La signora Beatrice non sarà al sicuro con lui in giro» mi contraddice uno dei miei uomini, «non ho chiesto un consiglio, ti ho dato un ordine» mormoro, sotto lo sguardo sbalordito di tutti anche quello di Damiano, non si sarebbe mai aspettato che lo liberassi.

«E' stata lei a chiedertelo, vero?» dice sorridendo, mentre il mio uomo taglia le corde «lei mi ha solo detto di non sporcarmi le mani con il tuo lurido sangue. Sono io che sto decidendo di lasciarti andare, perché per me non rappresenti nessuna minaccia che non riguardi il lavoro» sbraito, «non ti preoccupi che una volta libero Beatrice venga da me?»

Rido divertito, «mi fido di Beatrice e so che non lo farebbe mai, non pensare che tutte le donne siano come Margherita»

«Lei però ha scelto me anziché te» mi sfida, «perchè siete entrambi dei traditori, e i traditori si ritrovano sempre. Mia moglie non è Margherita» preciso urlando.

«Tua moglie?»

«Non te l'ho detto? Gli ho fatto la proposta e lei ha subito accettato e dopo abbiamo fatto sesso selvaggio, sapessi come è brava a letto. Ma tu non potrai mai scoprirlo perché non permetterò mai che tu entri nelle mutande di MIA MOGLIE» sogghigno divertito sottolineando l'ultima frase.

«Volevi dire che abbiamo fatto "l'amore" selvaggio» mormora una voce femminile facendomi sorridere, «ciao Damiano» mormora Beatrice entrando nella stanza.

«Come facevi a sapere che ero qui?» chiedo andandole incontro, «mi mancavi avevo voglia del tuo cazzo, così ho chiesto dove fossi a una della guardia» rido malizioso afferrandola dai fianchi per avvicinare i nostri sessi, il mio cazzo è gia duro per lei.

L'effetto che mi fa anche con un solo tocco non è normale, la scoperei ad ogni ora fino allo sfinimento, «ciao Beatrice, grazie per avermi fatto liberare» dice Damiano facendogli un sorriso gentile.

Gli strapperei la sua bocca per poi ricucirgliela, «io ho solo chiesto che non ti uccidesse, non che ti liberasse, ma sono comunque contenta di questo gesto. Ma metto in chiaro che non mi sarebbe importato se ti avesse torturato, perché non ho tutto questo interesse per te» dice Bea lasciandomi di stucco, la mia donna gli sta tenendo ancora testa, mettendolo a tacere nel suo angolino.

Vedo Damiano annuire deluso, «bene, ci vediamo in giro capo» mormora rivolgendosi a me, per poi uscire accompagnato da uno dei miei uomini.

«Hai voglia del mio cazzo?» chiedo una volta che siamo da soli, afferrando la sua mano è portandola sul mio cavallo per fare sentire la mia erezione a causa sua «ti rendi conto di cosa mi fai anche solo parlando?» si avvicina al mio orecchio per sussurrare qualcosa, il suo respiro caldo contro il mio orecchio mi provoca dei brividi «ti aspetto in camera» dice facendomi un occhiolino.

Se ne va sculettando, mandandomi un bacio volante.

Oh, cazzo! Questa donna mi prosciugherà ed io non vedo l'ora di essere completamente disidratato da lei, il pensiero del mio cazzo che entra dentro la sua figa mi accompagna lungo il tragitto per arrivare in camera e una volta arrivato apro la porta ed entro trovando la mia bellissima donna in un intimo da "scippare" la testa.

Adesso siamo solo noi due, noi due e un letto enorme che non aspetta altro che essere riempito.

E non solo il letto vuole essere riempito...

Mi avvicino a lei con passo svelto spogliandomi del tutto, «cosa vuoi farmi?» chiede sensualmente toccandosi il capezzolo sopra l'intimo facendomi arrapare ancora di più, «oh piccola mia, non osi nemmeno immaginare cosa ti farò» sogghigno buttandomi su di lei come un leone che cattura la sua preda.

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