27. Litigare o scopare?
(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)
DIEGO POV
Ho temuto che quel bastardo potesse fargli qualcosa, mi consolo che ha ancora un po' d'onore in fatto di donne.
«Abbiamo tanto di cui parlare, lo sai?» chiedo aprendo lo sportello per aiutarla a scendere
Annuisce afferrando la mia mano, «lo so»
«Entriamo» mormoro
Scoiattoliamo sopra in punta di piedi per evitare le noiose domande dei nostri genitori e ci chiudiamo in camera mia.
«Forse sono stata un po' brusca con le parole, ma quando ho sentito che hai chiamato Marianne la mia rabbia ha offuscato la mia mente»
«Bea io ti amo. So che ti viene difficile fidarti di un uomo, ma devi provarci»
«Gli uomini mi hanno dato solo delusione, e anche tu» ammette, «al fidanzamento avevi detto di fare il bravo, ma non l'hai fatto» prende una pausa, «ieri mi hai trattata male per un bacio che per me non ha significato. Parli a me di fiducia, ma tu non hai nessuna fiducia nei miei confronti»
«Ti sbagli. Io mi fido di te, ma come puoi vedere non mi fido degli altri» mormoro, «quel bacio non ha significato nulla per te, ma lo stesso non vale per me»
«Mi dispiace di non averti detto la verità quando me l'hai chiesto» mormora, «ma te l'avrei comunque detto, non voglio ci siano segreti tra di noi»
La abbraccio e metto le mani attorno alle sue chiappe, facendola mettere a cavalcioni su di me.
Avvolge le sue gambe attorno alla mia schiena, e la poso delicatamente sul mio letto.
Stringe più forte le gambe attorno alla mia schiena, facendomi sentire la sua entrata già bagnata.
Il mio cazzo si risveglia al solo tocco della mia pancia con la sua figa.
La bacio con foga come se volessi mangiarla da un momento all'altro, e forse è proprio quello che voglio.
«Ti voglio» mormora tra un bacio all'altro, non volevo sentire nient'altro che questo.
Mi fiondo nella sua maglietta togliendola selvaggiamente, poi mi avvio hai suoi jeans lasciando la mia piccola in un intimo abbinato bianco.
I miei occhi luccicano alla vista del suo corpo seminudo e perfetto, è solo mio. Lei è solo mia!
Tolgo l'intimo e un un attimo è sotto di me completamente nuda.
Si morde il labbro e mi sfila lentamente la maglietta, come se si sentisse a disagio così la aiuto a svestirmi.
Afferro i miei boxer per toglierli, ma la sua mano mi ferma.
La guardo confuso, «questo è compito mio» mormora, tirandoli giù in maniera particolarmente sexy.
La mia erezione eccessiva gli dimostra quanto io la desideri.
Entro lentamente dentro di lei, visto che siamo ancora all'inizio e proverà ancora dolore, aumentando il ritmo a poco a poco.
Tra baci, urla, orgasmi veniamo contemporaneamente.
Non contenta dell'uscita del mio sperma, si fionda con la bocca sul mio cazzo, facendomi venire ancora una volta.
Dall'ultima volta ha migliorato molto, mi chiedo come abbia fatto pratica.
Spalanci gli occhi per i miei pensieri, con chi ha fatto pratica?
Cazzo.
Mi sdraio accanto a lei più che soddisfatto, «sai che stai migliorando?»
Sorride, «grazie» mormora.
«Come hai fatto pratica?»
«Faresti meglio a dire "con chi ho fatto pratica"» sogghigna.
Sgrano gli occhi, cosciente che i miei pensieri si sono avverati.
Ha davvero fatto pratica con un uomo?
«Bea» sbotto, «con chi hai fatto pratica?»
Scrolla le spalle, «bocca chiusa» mormora facendo il gesto di cucirsi la bocca.
«Bea, parla. Altrimenti ti spacco in due»
«E precisamente come mi spaccheresti?» chiede sensualmente, «e comunque ho fatto pratica da sola» sbotta mettendosi a cavalcioni su di me, muovendo la sua figa avanti e indietro sul mio cazzo.
È proprio una stronza, sa il suo fatto.
Ogni volta che il mio sesso tocca col suo si risveglia all'istante, stanco o meno che sia.
E lei lo sa... Lo sa molto bene! Mi istiga alla grande.
«Se non la smetti di dondolarti duo mio cazzo mi costringi a distruggerti» mormoro facendo uscire un orgasmo.
«Voglio proprio questo» sussurra nel mio orecchio sinistro, facendomi venire i brividi.
La afferro dalle chiappe e la cavopolgo sotto di me, ma in un unico movimento, non so come, mi ritrovo di nuovo sotto questa dea.
Gli sfregamenti con i nostri sessi sono insistenti, abbiamo appena finito di fare l'amore da soli dieci minuti, ma loro non sono mai stanchi. Si desiderano ad ogni costo.
«Bea, non farlo» ansimo, con il cazzo duro come una pietra.
Non contenta inizia a tratteggiare dei baci dal collo alla spalla, poi dal collo alle labbra.
Impazzisco!
«Bea... stai giocando col fuoco»
«Allora voglio bruciare con te» sbotta.
Poi d'un tratto si ferma e va per scendere, ma io la blocco facendola ritornare sul mio cazzo, «eh no piccola, non funziona così» sogghigni malizioso.
«Così come?» chiede mordendomi il lobo, continuando a strusciarsi.
«Non puoi farmi diventare il cazzo duro per poi ritirarti, il tuo posto adesso è qui»
«Mmh allora scopami, distruggimi, fai ciò che vuoi di me» sogghigna.
In un battibaleno la metto a pecorina, pronto ad allargare le sue cosce per dare la libera entrata alla sua profondità, ma dal nulla mi sfugge scappando via.
«Mi dispiace piccolo» mormora divertita
«Sei proprio una stronza, lo sai?»
Sorride malignamente, «mi piace tanto quando il tuo cazzo si alza» facendomi un occhiolino per poi intrufolarsi in bagno.
Corro verso la sua direzione per afferrarla ma è troppo tardi, si chiude dentro, «Bea non puoi lasciarmi così. Non sono avermi istigato, col cazzo che talmente è gonfio che mi fa male» sbotto bussando irrepu
La sento ridere di gusto, «anch'io ti amo, adesso ho bisogno di una doccia. Peccato che non sei qui con me a farla, fare l'amore nell'acqua è sempre stato il mio sogno» mi istiga.
Questo non aiuta per niente, non mi farà sgonfiare il cazzo, anzi, mi sta per esplodere se non faccio qualcosa.
«Bene allora quando uscirai avrai la visione di un Diego che si sega e di una Beatrice che non lo toccherà, perché non glielo permetterò»
«Sei proprio stronzo» mormora sbucando la testa dalla porta.
«Vieni a vedere lo spettacolino?»
Mi incendia con lo sguardo, «davvero non vuoi essere toccato?»
Scuoto la testa e mi sdraio nuovamente, prendendo una postura comoda. Afferro il mio cazzo nelle mie mani e inizio a fare su e giù mantenendo lo sguardo fisso su di lei
Iniziamo le danze!
«Cazzo, Bea. Ti voglio così tanto» mormoro facendola eccitare, mentre agito velocemente la mano
Si morde le labbra avvicinandosi, ma si blocca di colpo quando io alzo la mano libera per dirgli di fermarsi lì.
«Oh, si cazzo. Ti voglio spaccare, farti mia per sempre» continuo ansimando, «cazzo, solo il tuo pensiero mi sta facendo venire il cazzo così duro, solo per te» la istigo, aumentando la velocità della mia mano su e giù
Si muove nuovamente ed io la blocco ancora.
«Fammi venire Bea» dico, «cazzo» urlo esplodendo nella mia mano.
Si avvicina mordendosi il labbro, «sei uno stupido, avremmo potuto farlo insieme»
«Hai perso questa occasione baby» mormorò schioccando un bacio nella sua direzione per poi dirigermi in bagno.
Sono venuto tre volte nell'arco di due ore. Questa donna mi farà morire l'uccello di crepacuore.
Ma cazzo è così difficile resistergli, in questo, il mio amico non mi aiuta per niente.
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