26. Lo scontro

(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)

DAMIANO POV

«Che succede Giovanni?» chiedo preoccupato.

«Marco ha trovato questo in macchina» mormora avvicinandosi porgendomi un telefono.

Lo guardo confuso e poi capisco.

Mi rivolgo verso la proprietaria del telefono, «hai qualcosa da dire?» chiedo alzando il telefono in aria.

La vedo spaventata, «i-io... mi dispiace, pensaci volessi farmi del male»

«Perchè avrei dovuto?»

«E solo che... ho avuto esperienze brutte in fatto di uomini» balbetta, «prima mio padre, poi tiago.. i-io...»

«Tiago?» chiedo

Quel Tiago? Davvero? Non può essere.

«Tiago Della Rosa» risponde

Cazzo.

«Sai che collaboravo con lui?»

Annuisce, «adesso e nel nostro seminterrato»

«Cosa ha fatto? Mi aveva parlato di una ragazza, ma non pensavo fossi tu» dico sincero.

«Mi ha rapita per tre settimane» mormora abbassando lo sguardo, «rapita e torturata»

Pezzo di merda. Se non fosse nelle mani di Diego, sarebbe stato sicuramente nelle mie.

«Mi dispiace molto. Sono stato io a portarlo lì, non credevo che avesse commesso tale oscenità»

«No? Però lo hai tirato dal carcere» sibila nervosa

«Bea mi aveva detto che era in carcere per rapina e truffa. Non per aver abusato di una donna, altrimenti non lo avrei mai fatto uscire da li» sbotto, «per me le donne e i bambini sono sacri»

«Qualsiasi cosa facciano?» chiede curiosa.

«Se dovessero farmi un torto non ti nego che troverò una punizione plausibile, ma non mi azzarderei mai di abusare di loro né tanto meno di ucciderli»

Annuisce, «sei diverso»

«Diverso da come mi descrivono?»

«Ho fatto anche qualche ricerca, non mi sono basata solo quelle voci. Ma anche lì eri descritto come un uomo spietato e pericoloso»

«Forse è quello che vogliamo fare credere, non ci hai mai pensato?» chiedo divertito, «ti confesso una cosa, ma rimarrà tra di noi, d'accordo?»

Annuisce

«Anche Diego è considerato come il diavolo in persona, ma in realtà anche lui ha un grande cuore, nonostante ciò che ha passato» mormoro, «ma siamo mafiosi, per norma veniamo etichettati sempre così, altrimenti che mafiosi saremmo?» chiedo sorridendo

Sul suo viso sbuca il primo sorriso da quando è arrivata, Dio che sorriso stupendo.

Magari potesse ridere sempre così.

«Adesso posso farti una domanda io?» chiede

«Tutto ciò che vuoi»

«Ho sentito che tu e Diego prima eravate come fratelli» mormora, e il mio cuore inizia ad avere una tachicardia, «cosa e successo tra di voi?»

Come potrei rispondere? Se Diego non ne ha parlato, non posso farlo io.

«Dovrebbe essere lui a rispondere a questa domanda»

«Il problema è che lui non ne vuole parlare»

«Non posso farlo nemmeno io, col tempo si aprirà» mormoro, «ha passato di tutto, e plausibile che non sia del tutto aperto»

«Cosa ha passato?»

«Altra domanda a cui non posso rispondere. Perché ti preoccupi così tanto del tuo fratellastro? So che lui ha una cotta per te, ma tu? Ricambio?» chiedo allarmato.

Lei non può ricambiarlo, lei dovrà essere mia.

DIEGO POV

«Sei sicuro che il segnale si è perso qui?» chiedo continuando a guardare il geolocalizzatore.

«Si, fratello. Indica che è in quella casa, ma non sappiamo se sia una trappola»

«Non è una trappola siamo nel luogo giusto» mormoro vedendo la casa

«Come fai ad esserne sicuro?» chiede Aleandro

«E' la casa dei suoi genitori» mormoro

BEATRICE POV

«Come fate tu e Rafael ad essere fratellastri?»

«Mio padre tradiva mia madre, e così è nato lui. Vuoi anche che ti spieghi come nascono i bambini?» sogghigna divertito

Divento rossa come un peperone, «quindi anche suo padre, cioè tuo padre...»

«Si, il padre di entrambi è morto. Con la differenza che con mio padre è morto anche mia madre» sbuffa

«E la madre di Rafael?»

Scrolla le spalle, «sua madre è cattiva. Voleva tenere il bambino solo come scusa per avere mio padre. Ma mio padre ha comunque scelto sua moglie, così la madre di Rafael li ha abbandonato»

Mi dispiace così tanto per Rafael, ha perso il madre mentre la madre lo ha abbandonato. Chissà cosa ha dovuto passare.

Io ringrazio tutti i giorni il Signore per avermi donato una mamma così fantastica, se non fosse stato per lei non c'è l'avrei mai fatta.

«Non siete in buoni rapporti?»

«Non lo siamo mai stati»

«Diego Martelli e qui» sbotta all'improvviso un uomo.

Il mio cuore inizia a martellare veloce, quasi a esplodere nel petto.

«Lo aspettavo, fallo entrare» mormora Damiano con un sorriso in volto.

Dio fa' che non succeda nulla, ti prego.

«Tu. Sappi che sei morto» urla Diego entrando in casa

Corri verso di lui per fermarlo, «Diego non è successo nulla, va tutto bene» mormoro cercando di calmarlo.

«Se solo osi toccarla o baciarla ancora una volta giuro che sarò la tua fine» impreca arrabbiato più che mai.

Damiano ride sarcasticamente, per aumentare la rabbia di Diego.

Lo fulminò con gli occhi, «non mi sembra il caso»

Alza le mani in alto, come segno di arresa, «scusa bambola, ma il tuo fratellastro mi fa troppo ridere»

«Cazzo, ti farò ridere all'ospedale» urla scaraventando dall'altra parte per poi gettarsi su Damiano.

I miei tentativi di fermarli sono invani, se mi avvicino troppo rischio di finire all'ospedale.

E piccola come sono se uno delle due bestie mi colpisce potrei anche morire sul colpo.

Urlo disperata, affinché smettano di picchiarsi.

Diego pare che l'abbia vinta, basta notare la differenza dei loro muscoli

Diego ha dei muscoli troppo grossi e troppo definiti, mentre Damiano e un po' più floscio, ma ha comunque un fisico da invidiare.

«Per favore smettetela» urlo in lacrime.

Nessuno dei due mi dà retta, così decido di fare a modo mio.

Afferro la pistola posta sul tavolino dove cerano i nostri caffè, e sparo un colpo in aria. Entrambi si girano nella mia direzione con gli occhi sgranati.

«Che cazzi hai fatto Bea» urla Diego correndo verso la mia direzione, «ti sei fatta male?» chiede aggirandomi attorno per cercare qualche ferita.

«Sto bene» mormoro

«Diego che cazzo è successo, abbiamo sentito uno sparo» urlano Aleandro e Rafael.

«Tutro bene, c'è ne andiamo» mormora buttando un'ultimo sguardo furioso verso Damiano, «spero che questo sia l'ultimo avvertimento» sbotta per poi afferrarmi la mano e trascinarmi via.

La vista dei loro volti mi fa venire il volta stomaco, Diego ha il labbro spaccato e un graffietto sopra l'occhio.

Ciò che mi preoccupa è l'aspetto di Damiano, era messi proprio male. Mi sento così in pena per aver causato tutto ciò.

«Ti ha fatto qualcosa?» chiede Diego aiutandomi a salire in macchina.

Scuoto la testa, «abbiamo preso il caffè»

«Cazzo, ancora con questo caffè?»

Scrollo le spalle, «abbiamo parlato molto, e si è anche scusato per il bacio»

«Di cosa avete parlato?»

«Mi ha parlato dei suoi genitori, dei genitori di Rafael e di te»

Sgrana gli occhi, «cosa ti ha detto su di me?»

«Mi ha detto che hai passato tante cose brutte, non vuoi parlarmene?»

Scuote la testa, «lo farò quando sarà il momento» mormora abbassando lo sguardo sul tappeto della macchina, «ora per favore non forzarmi più»

Annuisco rassegnata, aspettando il momento in cui si sentirà sicuro di confidarsi con me.

«Signorina ci hai fatto prendere un bello spavento» sbotta Paolo, rompendo il ghiaccio che si era creato tra me e Diego.

Sorrido dolcemente, «sto bene Paolino»

«Continui ancora a chiamarmi Paolino? Sai che mi dà fastidio»

«A me dà fastidio quando mi chiami signorina»

«Oh signore, buona fortuna con questa fanciulla testona» mormora divertito riferendosi a Diego.

Tutti e tre scoppiamo a ridere mentre ci avviciamo verso casa nostra.

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