19. Mancanza
(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)
DIEGO POV
Cazzo, quanto mi è mancata.
Averla tra le mie braccia, accarezzare i suoi capelli, inalare il suo profumo, toccare il suo corpo e baciarla; mi sembra di essere in paradiso.
Tutto questo è diventato il mio quotidiano, senza ciò mi sento perso, solo...
«Oggi una ragazza ci ha provato con me» mormoro mentre le accarezzo delicatamente i capelli.
Scatta con il mento all'insù, «che significa?» chiede arrabbiata.
Sorrido alla sua espressione facciale, «voleva fare sesso con me, ha insistito così tanto. Era pure uno splendore di ragazza»
«Come mai non hai scopato con lei se era così bella?» dice secca.
«Perchè a me basti tu»
Arrossisce e giuro di aver visto anche un sorrisino compiaciuto, «Eh? Cosa è successo poi?»
«Gli ho detto che ero gay» mormoro.
Scoppia a ridere, «tu, gay?»
«Cosa hai contro i gay?»
«Io niente, anzi li adoro; ho un collega gay» mormora, «ma tu che sei gay non si può letteralmente sentire. Stiamo parlando dell'uomo che ha scopato con tutte le ragazze di questo mondo»
«Ho provato in tutti i modi ad allontanarla, questa è stata la prima scusa che mi è venuta in mente»
«Ah, davvero? Dire semplicemente che eri fidanzato, no?» mormora furiosa alzandosi dal mio petto.
La afferro e la avvicino nuovamente a me, «l'ho fatto. Ma mi ha risposto che la mia fidanzata non lo avrebbe mai scoperto»
«Che troia, proprio troia» bofonchia ancora più furiosa.
«Come mai sei arrabbiata? Non sei gelosa, giusto?» chiedo inarcando il sopracciglio.
«No, io... figurati se sono gelosa, di chi poi?» balbetta velocemente.
La stringo forte a me sorridendo, «mi sei mancata troppo»
«Anche tu, le giornate non passavano mai» confessa.
BEATRICE POV
Oh, donna. Se solo ti avessi avuto tra le mie mani, ti avrei insegnato il significato di ''impegnato''.
Spero mi stia dicendo la verità e che non ha fatto davvero nulla con quella donna, ripongo tutta la mia fiducia in lui.
È il momento anche della mia verità, devo raccontare di Damiano.
«Sai, anch'io devo dirti una cosa. Ma non ti farà piacere»
Si alza di scatto, «cosa è successo? C'entra un uomo?»
Annuisco, Paolo glielo ha già raccontato?
«Cazzo, Bea. Mi hai tradito?»
«Oddio no, mai. C'entra Damiano»
«Continui a chiamarlo per nome, come se siete amici»
«Ok, c'entra Leonardi» mormoro, «ma non arrabbiarti con me»
«Ti ascolto, ma fai in fretta perché mi sto divorando dentro»
«E' venuto per ben due volte a trovarmi all'ospedale, oggi è stata la terza volta» mormorò, lo vedo irrigidirsi, «cosa voleva?»
«Prendere un caffè»
«Capisco, quindi sei andata?»
Scuoto la testa, «non lo farei mai, so quanto ti dia fastidio»
Mi avvicina a sé e mi abbraccia nuovamente, «ma c'è altro»
Mi allontana nuovamente e ritorna a mettersi seduto sul letto, «Bea per favore, fai veloce»
«Quando sono tornata dall'ospedale ho trovato dei fiori sul tavolo. Non so come abbia fatto ad entrare, con un biglietto» prendo una pausa, «e subito dopo mi e arrivato un suo messaggio ed io ho risposto»
Stringe i pugni cercando di trattenersi da non andarlo a uccidere, «posso leggere i messaggi?»
Annuisco porgendogli il mio telefono, «perchè è così ossessionato da questo caffè? Proprio non lo capisco» mormora, continuando a leggere, «no, ovvio che non lo capisco. Che cazzo vuole da te? Gli hai detto chiaramente che non lo vuoi, perché continua? Ti ho fatto cambiare numero per questo, ma lui naturalmente ha trovato anche il tuo nuovo numero. O Santo Cielo che pazienza»
«Mi dispiace» mormoro
«Bea, non hai niente di cui dispiacerti. Tu sei fantastica, il problema è solo lui» borbotta, «ma non so fino a che punto riuscirò a resistere. Ti assicuro che non per molto, perché sto per esplodere»
«Il numero è comunque bloccato»
«Credi che non troverà un'altro numero per scriverti?» borbotta, «l'unica cosa da fare è dire a tutti di noi. Ma ti metterei in pericolo più di ora» mette le sue mani sulla testa, «cosa dobbiamo fare? E la prima volta che non so quale strada prendere, dirlo a tutti ma metterti in pericolo, o rimanere in silenzio, così lui non ti farà del male credendo di avere una possibilità con te, ma ciò significa sopportare il suo continuo girarti attorno»
«Tranquillo, troveremo una soluzione»
«Bea» urla Maggie dalla cucina.
«Cazzo, è già tornata. Nasconditi subito» mormoro chiudendolo nell'armadio.
«Maggie, come mai sei arrivata prima? È successo qualcosa?»
«Mi hanno sostituito perché gli dovevo un favore, inoltre, fuori dalla porta ho trovato questo pacco per te»
«Cosa c'è?»
«Un anello Bea, infatti mi chiedevo da parte di chi fosse»
«Io non saprei, non c'è un biglietto?»
«Bea, come fai a non saperlo? Questo anello è molto costoso, ti sta chiedendo di prenderlo in sposa» mormora, ad un tratto soffoco con la mia stessa saliva e inizio a tossire forte, «stai meglio?»
Annuisco, «bene, grazie»
«Preparo qualcosa da mangiare, ok?» borbotta tornando in cucina.
Chiudo subito la porta e do il via libero a Diego, che afferra bruscamente la scatolina contenente l'anello.
«Bea questo è troppo, non lo sopporto» bisbiglia furioso, «cazzo, cazzo» mormora sbattendo le mani sul letto.
«Diego per favore, non fare così»
«Cosa dovrei fare Bea? Un uomo ti ha appena regalato un anello, dovrei tacere? Non mi importa di nessuno né dei nostri genitori, né dei nostri amici. Domani diremo a tutti di noi, ti proteggerò io da quel verme schifoso» mormora.
«Cosa succederà quando dovrai partire?» chiedo abbracciandolo, «smetterò di fare viaggi, non me ne importa un cazzo degli affari in questo momento»
«Diego, se sono accanto a te non ho paura di Leonardi. Tu mi dai tanta forza, ma se mi lasci io cadrò in un abisso e non riuscirò più a rialzarmi»
Sorride dolcemente, accarezzandomi la guancia, «se cadrai ti rialzerò, e quando non riuscirò più a rialzarti allora cadrò con te. Bea... ti amo» confessa emozionato, mentre due lacrime solcano sul suo viso.
Il mio viso si illumina di gioia, lo afferro delicatamente e lo bacio con tutto l'amore possibile.
I nostri baci sono sempre nuove scoperte per noi, dal bacio volgare, brusco, affamato... Siamo passati al bacio di passione, desiderio, amore.
«Le tue labbra sono la mia droga, non riesco a farne a meno»
«Allora dovrai pagarmi per avere anche solo un grammo di coca»
«Ah eccola la piccola pestifera, ti darò tutto ciò che vuoi anche solo per un tuo bacio»
Arrossisco, anzi, prendo fuoco.
«Siamo d'accordo che domani diremo tutto a tutti?» mormora appoggiando la fronte contro la mia.
Annuisco, «siamo d'accordo»
«Io adesso devo andare, prima che arrivi di nuovo Maggie. Buonanotte principessa» borbotta dandomi un bacio sulla fronte per poi dirigersi verso la finestra.
«Diego» dico fermandolo sul corpo.
«Ti amo anch'io» confesso con un luccichio negli occhi.
Sorride correndo verso di me abbracciandomi e stritolandomi come un orsacchiotto.
«Sono felice di averti conosciuta, mia cara dottoressa. Se non fosse stato per te, adesso sarei chiuso in una bara» mormora sorridendo, ripensando hai vecchi ricordi
«Ti ricordo che mi volevi uccidere dal primo giorno che ci siamo incontrati»
«Ma non l'ho fatto»
«Giá, perché non l'hai fatto? Adesso sarei curiosa» chiedo inarcando il sopracciglio.
«Perché dalla prima volta che ho visto i tuoi occhi nel parcheggio, nonostante il buio, mi sono subito innamorato di te. Ho sentito che mi appartenevi, sapevo anche in che guaio mi sarei cacciato se mi fossi lasciato andare a te» borbotta, «avevamo fatto l'accordo che non dovevamo più vederci, ma io ho giurato di incontrarti di nuovo. Non riuscivo a togliermi i tuoi occhi dalla testa, come se fossi stato ipnotizzato da te»
«Chissà potrei essere una strega, in fondo non mi conosci affatto» mormoro prendendolo in giro.
«Non preoccuparti amore mio, avremo ancora tanto tempo per conoscerci» biascica dandomi l'ultimo abbraccio per poi scomparire nel buio.
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