17. La confessione
(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)
DIEGO POV
Sentire il nome di quel verme la fa ancora agitare, avrei tanto voluto essere io ad abbracciarla, ma i nostri genitori non sanno ancora nulla ed io non ho nessuna intenzione di insospettirli.
Mi chiedo come reagiranno alla notizia, anche se, non mi importa molto. Se voglio qualcosa me la prendo, né mio padre né nessun'altro può intromettersi.
Ed io voglio Bea, voglio disperatamente lei.
«Allora coniglietto, i miei uomini mi hanno detto che vuoi parlarmi» mugolo rivolgendomi verso Tiago.
Dall'ultima volta che l'ho lasciato lo vedo decisamente meglio, dovrei provvedere a ciò.
«Se mi dai la tua parola che mi lascerai vivo ti dirò tutto ciò che so» mormora guardandosi la mano mozzata, «ma solo se manterrai la tua parola»
Scoppio a ridere, «credi davvero che ti farò uscire vivo da qui? Tieniti pure le informazioni che hai, non mi interessano» mormorò alzandomi dalla sedia
«Aspetta» dice facendomi fermare di scatto, «perchè stai facendo tutto questo per lei?»
«È la mia sorellastra, una parte della mia famiglia».
Fa una risatina, «e credi che io mi beva questa storia? Non sono stupido Diego Martelli» mormora, «che peccato però, l'informazione che ho era proprio su Beatrice» conclude con un sorrisino malizioso.
Crede davvero che mi faccia ricattare da lui?
«Stammi bene a sentire, io non sono un tipo da ricattare, perché sai... quando le persone lo fanno, in me, scatta qualcosa di davvero malvagio. E non sempre riesco a controllarmi, quindi o mi dici ciò che sai o faresti meglio a chiudere quella bocca di fogna che ti ritrovi» mormoro furioso, dirigendomi verso la porta.
«È lei il tuo punto debole, non è vero?» mormora facendomi fermare nuovamente sul posto, «chi l'avrebbe mai detto che il grande Diego Martelli avesse un punto debole. Una troia tra l'altro»
Stringo forte i pugni e mi scaravento su di lui come una furia, mi fermo solo quando è privo di sensi.
«Hai detto che ti serviva da vivo, cosa vuoi fare?» urla Thomas.
«Sveglialo, non ho ancora finito con lui»
«Invece credo proprio che hai finito, l'hai ridotto malissimo, inoltre anche le tue mani hanno bisogno di cure» sbotta Thomas guardando le mie nocche spaccate e sanguinose.
Mi avvio verso di lui più furioso che mai, «ti ho detto di svegliarlo, perché non ho ancora finito con lui» urlo.
Annuisce sconfitto e poi si dirige verso quel verme disteso per terra, gli inietta qualcosa e di colpo si risveglia.
Si tocca delicatamente la bocca e l'occhio ormai spaccati, e poi sogghigna, come se non ne avesse avuto abbastanza, «tu ora figlio di puttana, mi dici tutto ciò che sai»
«Bene, ma allora devo raccontarti la storia dall'inizio» biascica, «sappi che sarà molto lunga»
Afferrò una sedia e mi siedo di fronte a lui, poi faccio un segno hai miei uomini di lasciarmi da solo con lui, «ho molto tempo».
«Tutto è iniziato quando sono arrivato in carcere per colpa di quella troia della tua matrigna, lí ho conosciuto alcuni uomini che facevano parte di Leonardi. Mi hanno accolto tra di loro, mi hanno difeso; abbiamo instaurato un buon rapporto nell'arco di cinque anni. Un giorno le guardie mi hanno prelevato dicendomi che ero libero nonostante mi mancassero ancora sei mesi, e lí incontro Leonardi per la prima volta»
«Cosa voleva?»
«Sa molto bene quanto io sia persuasivo. In qualche modo ha saputo che avevo una cotta per una ragazza, così mi ha offerto uno scambio»
«Cosa ti ha promesso?»
«Di avere Beatrice tutta per me, l'avrebbe incatenata se sarebbe stato necessario. Ma sarebbe stata tutta mia. Nonostante il male che mi ha fatto io la continuo ad amare, non è mai uscita dalla mia testa»
Stringo nuovamente forte i pugni, «il male che ti ha fatto? Tu l'hai rapita e torturata per un mese, cazzo»
«Lei mi aveva rifiutato, non potevo sopportarlo. Ma gli anni che ho passato in carcere, mi hanno fatto capire che ho sbagliato tutto con lei. Ma io la amavo davvero, lei mi aveva fatto credere che anche da parte sua c'era una possibilità. Poi però mi ha gettato via come un sacco della spazzatura»
«Lei è troppo gentile, ma devi fare attenzione a non confondere la gentilezza con i sentimenti» sbotto
Annuisce, «la sua gentilezza mi ha fatto credere a un futuro con lei»
«Continua»
«Una volta uscito dal carcere e aver stretto l'accordi con Leonardi, mi ha offerto di stare a casa sua, di essere un suo uomo. Ma io ho rifiutato, io volevo essere libero per poter stare con Beatrice» mormora, «il mio compito era solo uno»
«Quale?»
«Leonardi mi ha mandato a quel matrimonio per poter fare amicizia con te, entrare nelle tue grazie insomma, collaborare con te ma riferire tutto a lui» prende una pausa, «ma come ben ricordi ho mandato tutto all'aria quando l'ho rivista dopo tanti anni, più bella che mai»
«Cosí quando mi hai cacciato dalla festa sono andata da lui, gli ho spiegato la situazione. Gli ho detto che la donna che volevo era la tua sorellastra e lui era d'accordo con me sul rapire Beatrice, perché entrambi avremmo avuto ciò che volevamo. Io Beatrice e lui invece avrebbe avuto l'orgoglio di aver rubato una persona della tua famiglia»
«Pezzi di merda, per questo quel giorno volevi rapirla?»
Scuote la testa, «quel giorno stesso ho sentito due dei suoi uomini parlare tra loro, dicevano che una certa Beatrice fosse il tuo punto debole. Quindi io ho fatto due più due e ho capito, il modo in cui l'hai difesa, come la proteggevi. Sapevo che se Leonardi lo venisse a sapere non mi avrebbe mai lasciata Beatrice, bensì l'avrebbe uccisa. Così quel giorno ho attenuato quel piano di rapirla, cosicché Leonardi non l'avrebbe mai trovata»
«Uh, quindi volevi fare il salvatore? Peccato che non ti è andata bene, vero?»
«Tu ami Beatrice, vero?»
«Di cosa stai parlando? Lei è la mia sorellastra e nient'altro» urlo alzandomi dalla sedia.
Sorride sarcasticamente, «Beatrice e cosí pura e genuina che riuscirebbe a catturare anche il Diavolo. Sai quanti uomini ho dovuto fare fuori? Ma lei non mi ha comunque scelto, per colpa di un ragazzo mediocre» sbotta
Strano gli occhi, «che ragazzo? Di cosa parli?
«Il suo ex, quando io e lei eravamo ancora amici prima che succedesse tutto quel male, mi aveva raccontato di un ragazzo che lei aveva amato tanto, ma che a causa della distanza l'ha dovuto lasciare. Quel ragazzo dopo due anni si è presentato da lei, e lei ci è ricascata» mormora, «anche se poi a causa di suo padre, lo ha lasciato nuovamente. Perché suo padre la ricattava di fare del male a lui»
No, no. Il ragazzo del pigiama.
I nervi assalgono tutto il mio corpo, e se questo ragazzo ritornasse di nuovo e Beatrice sceglierebbe ancora lui? In fondo è il suo primo amore e si sa che i primi amori non si dimenticano mai.
«Parlami di più del suo ragazzo e di suo padre» mormoro mantenendo la calma
«Suo padre è un verme. Un bastardo! Le ha abbandonate quando Beatrice aveva solo sette anni, all'eta di quattordici è ritornato e le ha torturate» prende una pausa, «non so in che modo le abbia torturate però, lei non si fidava abbastanza da dirmelo»
Non mi ha mai parlato di suo padre, quindi lei non si fida abbastanza di me? Ho sempre creduto che non mi racconta nulla perché è un tasto dolente per lei.
«E del suo ragazzo che mi dici?»
«Lui è un tipo apposto, ma non mi sembrava abbastanza per lei. Per l'amor di Dio, era davvero attraente, ma era insignificante accanto a lei. Non so nient'altro su di lui, solo che si chiama Dario»
«C'e altro che devo sapere?»
«Nient'altro» mormora, «ma se Leonardi viene a sapere che Beatrice è davvero il tuo punto debole la ucciderà. Fai attenzione»
Annuisco ed esco dalla stanza.
Ripenso al suo ex, Dario.
In poche parole Beatrice attira tutti gli uomini in cui il loro nome inizia per la D.
(DARIO)
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