Capitolo16
Pov's alessia
Apro lentamente i miei occhi il sole filtra dalla finestra e gli uccellini cantano sorrido
Sto per alzarmi per andare sul davanzale della finestra ma una presa forte sul mio bacino mi fa fermare
Lentamente giro il viso e vedo
Lui..
Alexander dormire beatamente con la bocca leggermente aperta Con il viso tranquillo tutto il suo corpo e rillasato non più teso sembra un Angelo quando dorme peccato che questo e un Angelo con le ali nere e un anima condannata
Sospiro
Alexander:mocciosa sto dormendo cerca di non rompere
Al suono della suo voce sobbalzo
Alessia:i-io volevo andare sul davanzale della finestra ma- cioè tu il tuo braccio me lo impedisce
Punto di nuovo i miei occhi verso di lui i suoi sono ancora leggermente chiusi
Alexander:mhh quindi? Che devi fare al davanzale vuoi suicidarti? Sai ho molto spazio nel guardino
Mi pietrifico
Lui nel suo giardino ci sono dei cadaveri
Alessia:N-No urlo
Alessia: volevo solo vedere gli uccellini come faccio sempre
Dico alzano le spalle
Annuisce
Finalmente toglie il suo braccio dal mio bacino e ritorno ad essere tranquilla
Alexander:vai appena esco dalla doccia ti lavi e scendi giù
Alessia:per che cosa? Domando incuriosita
Alexander:a fare colazione dice con far ovvio
Alessia:ma fino ad a ieri mi e sempre stata concessa in camera perché oggi no?
Un occhiata di fuoco che mi lancia mi basta a farmi capire che devo stare zitta
Così subito abbasso la testa
Alexander:oggi no dice in un ringhio
Sento la parte dove era lui steso alzarsi segno che si e alzato
Alessia:v-abene scusami
Non ricevo nessuna risposta la porta del bagno si chiude segno che e andato in bagno
Alzo la testa e piano piano cerco di alzarmi dal letto e vado a sedermi sul davanzale mente fisso il cielo
Gli uccellini volano e canticchiano
Chissa se io tornerò ad essere libera anche se a casa mia non ero libera del tutto penso
Mentre dei ricordi di quando ero bambina di fanno strada nella mia mente
Flashback
Caro diario io sono Alessia ed ho 8 anni sono una bambina buona mi piace tanto sentire gli uccellini canticchiare di prima mattina mi danno voglia di continuare la giornata non come la mia mamma e il mio papà che litigano in continuazione se senti questo frastuono sono loro papà che picchia la mamma e la mamma e che cerca di ribellarsi
Papà e cattivo
Mamma lo stesso solo quando c'è papà abbassa le sue ali cattive da mostro che ha e non fa più la vipera.
Margherita:Alessia tesoro eccoti qui
Mi giro verso Margherita la mia tata e chiudo il mio diario
Margherita:tesoro il tuo papà e molto arrabbiato cerchiamo di non farlo arrabbiare ancora di più quindi ora scendiamo per cenare tu fai la bambina brava e obbidiente non parlare se non te lo chiede lui, rimani in silenzio capito?
Annuisco
Margherita:brava tesoro, nascondiamo il diario che se lo vede il tuo papà ammazza si me che te rido leggermente
Margherita prende il mio diario e lo metto sotto i miei vestiti in modo che nessuno lo vede
Margherita:ecco fatto
Prende la mia mano
E usciamo dalla stanza
Alessia:margerita?
Margherita:tesoro Margherita e il mio nome se ti sente il tuo papà si arrabbia lo sai perché pensa che tu non sai pronunciare i nomi se ti da a parlare parlare bene capito?
Abbasso la testa e Annuisco
Arriviamo fuori
Mi siedo a tavola
E in silenzio mangio la mia cotoletta, con gli spinaci
Papà:allora mostriciattolo hai imparato a parlare?
Alessia:si papó
Ride
Lo guardo stranita non capendo
Papà: PAPÓ? Come cazzo parli
Si alza dalla sedia mi prende dai capelli mi da uno schiaffo inzio a piangere
Papà:servi solo a fare i pompini come tua madre
E mi trascina nello scantinato delle torture
Fine flashback
Il rumore della porta che sbatte mi fa sobbalzare
Mi giro verso Alexander mi alzo e mi dirigo in bagno
Pov's alexander
Esco dalla camera e scendo le scale
Arrivo fuori al giardino mi siedo sulla mia sedia
Mamma:allora la fai scendere a mangiare oggi con noi?
Alexander:si fra poco scende si sta lavando dico con fare distaccato
Annuisce
Rivolgo il mio sguardo alla piscina
Mamma:hai visto questa piscina ha l acqua un po' troppo strana
Alexander:oggi chiamo quello che la pulita
Mi alzo e mi avvicino
L acqua e verde e sotto il fondo c'è del muschio
Alexander:JHONATAN! URLO
Vedo jhonatan sbucare da dietro il muro
Jhonatan:si signore?
Alexander:chi ha lavato la piscina ieri? Della ditta?
Jhonatan:signore ho dovuto cambiare ditta perché l'altra era chiusa per festività ed e venuta una ditta di nome "Мы чистим ваш бассейн" (puliamo la tua piscina noi)
Alexander:non hanno fatto un cazzo la piscina e sporca e c'è anche il muschio in sotto fondo richiamali e porta quelli che l hanno pulita!
Annuisce
E se ne va
Ritorno a sedermi
Dopo poco scende anche Alessia
Si siede il più lontano possibile punto i miei occhi verso di lei che mi guarda paurosa
Alexander:siediti vicino a me
Indico la sedia accanto a me
Alessia:no!
Alexander:Alessia non farmi perdere quel briciolo di pazienza che mi e rimasta stammatina che già sono incazzato di mio! Quindi ti conviene alzare quel tuo bel culetto che ho scopato più di una volta e muovere quelle gambe e sederti qui!
Alessia:mi fai schifo!
Aggrotto una sopracciglia
Alexander:ragazzina! La ammonisco
Alessia:voglio stare qui!
Sbatto una mano sul diavolo sobbalza
Mi alzo
Mi avvicino a lei
Alexander:vedi di alzerti mocciosa
Prende un coltello e me lo punta contro
Rido
Una risata malefica
Alessia:n-no!
Alexander:Mocciasa ti conviene lasciar cadere il coltello prima che tu ne ripaghi le conseguenze
Alessia:io ti odio con tutto il mio cuore Alexander Ivanov!
Alexander:vuoi uccidermi? E questo che vuoi fare? Fallo ma poi non piangere se non mi uccidi perché le conseguenze saranno molto molto cattive!
Lascia il coltello
La prendo per il polso
Alessia:no ti prego non lo faccio più
Alexander:che c'è adesso chiedi pietà?
Dico squottendola
Piange senza sosta
La conduco in camera
Alexander:aspettami qui quando ritorno facciamo i conti mocciosa!
Chiudo la porta a chiave mentre la sento disperarsi
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