Capitolo12
Pov's alessia
E Passata una settimana in qui Alexander viene in questa sudicia cantina solo per violentarmi non ho più forze fisiche ormai non tocco più cibo mi ha vietato di mangiare
Lui piano piano mi sta distruggendo come se fossi un giocattolo da tenere e poi rompere appena si sarà scocciato
La mia cella viene aperta ormai non alzo nemmeno più la testa so già chi e
Alexander:allora? Non si saluta più?
Alessia:che vuoi?
Alexander:non rispondere a tono puttana!
Mi tira uno schiaffo
Delle lacrime amare cadono sul mio viso
Alexander:stasera avrai del cibo la tua punizione finisce qui
Si avvicina con passo minaccioso
Si abbassa sulle ginocchia
Prende i miei capelli in un pugno
Annusa il mio collo
Prima di gemere come un proco
Dio che schifo
Lo guardo schifata questo provo per lui solo e soltanto schifo nei suo confronti
Alexander:mi dispiace non possedere il tuo corpo stasera ma ho un affare ci vediamo più tardi puttanella
Esce e sbatte la porta con se
Ivan e aurora sono partiti non so quando ritorno
Sospiro
Pov'alexander
Entro nel soggiorno dove vedo igor sul computer
Alexander:vieni con me devo svolgere un affare
Indosso il mio cappotto ed esco
Entro nella Ferrari e mi dirgo al club dove di solito svolgo gli affari
"Club Ivanov"
Igor:i messicani dovrebbero già stare lì
Annuisco
Arriviamo al club esco dalla macchina
Con fare dominate e arrivo dentro
Il club e vuoto solito quando svolgo degli affarri ci sono solo le puttane che ballano
In fondo al club ci sono i messicani
Con passo lento e dominante mi avvicino
Il capo di questa banda si alza e mi bacia la mano coperta dal guanto nero
Roger:mio signore
Mi siedo
Roger:bell club
Alexander:mi fa piacere che vi piaccia dove vostro fratello?
Roger:ha delle commissioni da sbrigare
Annuisco
Roger:mi servirebbe ancora più droga nel nostro paese sta spaccando
Sorride mostrando i suoi denti gialli disgustosi
Pov's alessia
Non so quanto tempo sia passato quando sento dei passi e poi aprire la cella penso che sia uno delle guardie di Alexander
Si avvicina a me e sorride malefici
X:allora tu sei la nuova puttana di Ivanov! Esclma
Alessia:io non sono la puttana di nessuno mettitelo in testa!
X:che carraterino che abbiamo vediamo se sei lo stesso a letto dice tirandomi gli do un calcio nelle palle e inizio a correre
Salgo le scale della casa che portano sopra c'è solo una porta con scritto
"ufficio Alexander ivanov"
Apro la porta stranamente aperta
Entro dentro sto per chiuderla quando il suo piede si insinua nella porta
Alessia:va a l infermo!
Con uno gesto scorbutico mi lancia sul divano
Si stende sopra di me
Alessia:lasciami
Mi da uno schiaffo
Dalla sacca del suo jeans caccia un coltello e lo avvicina al mio viso
X:saresti più bella con un taglio
Inizio a dimenarmi come una pazza
Alessia:NOOOOOOOOOO
un dolore si insuana sul mio viso
Lacrime amare scendo sul viso
X:oh non piangere piccola ti farò godere e dopo ti ucciderò
Piango senza sosta quando vedo che si sta per sbottona i jeans
Pov's Alexander
Entro nella mia Ferrari dopo aver ucciso tutti quando ho capito che il loro piano era fottermi
Sorrido
Arrivo a casa e vedo la porta spalancata
Gaudio Igor segno di fare meno rumore possibile annuisce
Igor:c'è qualcuno indica la porta della cantina aperta scendiamo giù e la vedo vuota
X:lasciami nooo!
Un urlo mi fa girare salgo le scale velocemente
Quando vedo la porta del mio ufficio semiaperta e alessia sulla scrivania mentre quello stronzo del fratello del Messicano gli fa tagli profondi sulla schienale
Senza pensarci due volte
Gli sparo un colpo secco in testa
Il corpo senza vita cade su Alessia
Alessia:AHHHH TOGLIMELO DI DOSSO AIUTOO
Igor gli toglie il messicano di dosso
Mi avvicino a lei
Mi piego sulle ginocchia
Alexander:ti ha scopato?
Alessia singhiozza
Alessia:n-n-no
Dice
Annuisco
Alessia:non voglio ritornare in cantina ti prego non farmi ritornare la guardo e vedo il suo viso spento e pieno di dolore
Alexander:ti farò medicare e dopo ritorni in cantina
Alessia:PERCHÉ? sono la tua futura moglie
Mi avvicino a miei
Alexander:e quindi posso sempre ucciderti!
Gli do uno schiaffo che la fa ricadere a terra
Alexander:Igor portala in cantina poi fai venire la dottoressa Rossella a fargli vedere le ferite
Annuisce
Igor prende Alessia per un polso
Alessia si gira e mi prega con gli occhi non farla andare in cantina
Alessia:ti odio con tutto il mio cuore Alexander Ivano spero che maricarai al inferno ma ne dubito anche il diavolo ti odia! Morirai solo! Sei un anima dannata
Alexander:pensi di ferirmi? Rido una risata amara
Alexander:la tua vita e nelle mie mani ricordalo, Igor puoi portarla giù Vai urlo
Igor la trascina fuori mentre lei urla e si dimena ma inutilmente
Alessia:ti scongiuro!
Igor la tira e la fa uscire fuori
Sospiro
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