Il Giudizio è iniziato

"Lascia almeno che parli loro." Insiste.

"Sì, però non... cerchiamo di non peggiorare le cose. Mi ascolti?" Dico guardandolo.

Finno annuisce e allora lo lascio andare.

"Se mi è permesso dirlo, perché è stato organizzato tutto questo in una maniera simile? Perché fare un giudizio quando è chiaro ciò che voi Valar avete deciso? Quale argomento può giovare contro simili accuse? Non posso credere ci sia stato concesso il ritorno per poi tornarcene a Mandos! So che questo mio parlare non varrà a nulla, ma avevo bisogno di esprimerlo, non è..."

"Basta, ti prego." Gli dico tirandolo indietro.

"Esprimiti Namo." Dice Manwe.

"Puoi davvero dire che cosa sia giusto o meno, Fingon figlio di Fingolfin? La tua ira non gioverà a nulla se non a scaldare gli animi. Non spetta a te il giudizio. Come puoi essere davvero certo del nostro verdetto? Ciò che è fuor di dubbio è che saremo noi a giudicarvi, non che sia già stato fatto. Che cosa ti aspettavi? Cosa non è per te giusto? Quale delle vostre azioni nella Terra di Mezzo vorreste negare? Saremo imparziali, è la migliore cosa che dovreste chiederci, che vi daremo in ogni caso." Dice Mandos con una terribile serenità.

Varda sfiora però con leggerezza il polso di Manwe, lo vedono tutti e poi ci guarda e dice: "Quello che forse vi sta sfuggendo è che qui non ci si limiterà a prendere atto del vostro agire, ma lo si vaglierà profondamente."

"Come in un grande setaccio!" Ci incoraggia Yavanna inaspettatamente.

Finno è ancora tesissimo, pronto a saltare inaspettatamente addosso a Mandos. In ogni caso riesco a convincerlo a tornare a sedersi.

"Me ne sto qui buono solo perché sei tu." Mi dice ancora offeso.

"E poi dicono che sono io quello focoso..." Ammetto facendolo ridere appena.

"Bene, si riprenda la seduta ora." Decreta Manwe.

In realtà non so che cosa aspettarmi, non ho mai chiesto a nessuno che sia stato giudicato che cosa accade di preciso in queste circostanze. Sapevo solo di Morgoth, ma dubito si possa chiedere a lui, neanche dopo morto l'avrei fatto, comunque!

"Per nostra precedente risoluzione qui si tratterà degli eventi a cominciare dal vostro esilio a Formenos. I precedenti accadimenti non vi riguardano, i primi motivi di discordia tra i vostri padri Feanor e Fingolfin sono già stati giudicati. Pure, se qualcuno volesse riferirci qualcosa di significativo di questi primi vostri secoli di vita, sarà bene accetto." Procede Mandos.

"Lo farò io, - Dice mia madre guardandomi. - in qualche modo potrei esservi d'aiuto. Sei sempre stato un elfetto vivace, te lo ricorderai certamente anche tu. Eri sempre dietro a tuo padre, sempre curioso di quello che lui ti faceva vedere, eppure con lui non ridevi mai a sufficienza, secondo me. A questo ci pensava tuo Nonno Mahtan, che di fatti ti contagiava con una tale allegria che... ben presto sei stato tu a far ridere lui. Avevi appena 4 anni quando hai conosciuto Fingon, ma già da allora ho preavvertito che sarebbe stato per te di vitale importanza, anche se oggi direi estrema. In effetti però vi siete aiutati entrambi e forse Anaire potrebbe dire qualcosa al riguardo. Non trovi?"

Mia madre guarda quella di Finno, che annuisce. Mio nonno occhieggia verso di me e mi fa sorridere. È vero, il discorso dell'allegria, ci siamo sbellicati così tanto, io e lui e Finno che... mi sono sempre detto che lo avevamo fatto troppo, esaurendo tutto il tempo del riso nella Terra di Mezzo.

"Sì Nerdanel, concordo. Fingon è sempre stato un tale timidino da elfetto che temevo non facesse mai amicizia con gli altri, eppure quando ha incontrato Maedhros tale pensiero è sparito del tutto, tanto che stentavo a riconoscerlo. Io e tuo padre siamo sempre stati molto contenti della vostra amicizia così profonda, eppure intuivo qualcosa di più nel vostro rapporto, forse siete stati voi gli ultimi ad accorgervene."

Finno arrossisce un po' imbarazzato e quel suo lato introverso emerge un pochino e lo trovo adorabile. Eppure in questa circostanza è doloroso, potremmo davvero perdere tutto. I nostri sogni futuri gettati alle ortiche... che circostanza terribile!

"Sei carino Finno." Gli sussurro.

"Smettila." Dice lui, ma gradisce.

"Eravate sempre insieme, mai una volta che foste da soli, mai una volta che non vi cercaste. Avete dimostrato un amore familiare più voi che non noi fratelli." Ammette mio... suocero! Fingolfin. Devo iniziare a pensarla in questo modo. Sempre che ci sia data la possibilità di proseguire!

"Questo è certo, zio Fingolfin! Fra cugini facevamo sempre delle scampagnate e delle esplorazioni di Valinor, ed a guidarci erano mio fratello, Fingon e Finrod. Eravamo tutti molto lieti, facevamo delle splendide galoppate e cantavamo assieme allegramente, facendoci frequenti scherzetti. Quanto mi mancano quei tempi lieti!" Ammette mio fratello Maglor.

"Eravate anche molto liberali con quanti volessero unirsi a voi. Ricordo con enorme piacere quando mi lasciaste galoppare assieme a voi, pur essendo una fanciulla Noldor." Commenta Aredhel.

"Non ci avresti dato comunque altra scelta." Dico facendo ridere tutti, mentre Irisse mi fulmina con lo sguardo.

Aule si mette a ridere assieme a noi, ma è l'unico fra i Valar ad esprimere le proprie emozioni, mentre gli altri sono così concentrati che spaventerebbero chiunque. Yavanna da un leggero colpetto al marito, che si ricompone subito. Che coppia!

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