Sorpresaaaaaaa!
(Maedhros) Intuisco già che cosa sta per accedere, ma semplicemente non sono pronto per affrontare tutti i miei parenti messi insieme. In fondo siamo una famiglia un po' ingombrante, un po' troppo. Dopo tutto ciò che è successo non so se sia una buona idea, spero non finisca con un allegro prendersi a botte, non vorrei ricevere un pugno da mia cugina Galadriel, perché sarebbe più che capace di farlo ed accidenti che male! In ogni caso non ho scelta, Finno e mia madre hanno una presa d'acciaio e se non dovessi proseguire di mia spontanea volontà credo mi trascinerebbero. Come immaginavo sono tutti qui, da Mahtan a... Oh Fingolfin ed Anairë! Non sono pronto a questo! C'è anche Finarfin ed Earwen, non riesco nemmeno a pensare di doverli guardare in faccia... Sto già morendo di nuovo. Poi ecco i miei fratelli, del mio stesso umore, poi Elenwë, Idril e Tuor, le mie zie assieme ad Aredhel ed Argon... Finrod ed Amarië ridono quando ci vedono e temo che ci abbiano visto prima, a palazzo; Che figura!
Poi... Quella è davvero... Galadriel? Stento a riconoscerla e... Oh accidenti, mi ha salutato con il pensiero ed io non posso che sorriderle di rimando. Accanto a lei c'è Elrond con la sua famiglia e Celeborn, poi Angrod, ma... dov'è Aegnor? E Celebrimbor? Gil-galad? Manca anche Turgon, ma questo già lo sapevo. Però c'è anche Melian assieme ad Elured ed Elurin! Oh, neanche per questo mi sento pronto. Tutti allora fanno per avvicinarsi, ma...
Si leva un gran vento all'interno del palazzo e stendardi e bandiere garriscono con vigore furibondo, si alza poi una certa foschia e... mi sento raggelare, lo facciamo tutti: appare l'araldo di Mandos. Finno ed io ci guardiamo e non posso che mostrargli tutta la mia paura.
"Facciamoci coraggio." Dice ad entrambi.
"Siete chiamati a giudizio questa notte, Maedhros figlio di Fëanor, figlio di Finwë, e tu Fingon figlio di Fingolfin, figlio di Finwë. Presentatevi all'anello della sorte e fate ciò che vi verrà comandato. Il giudizio sarà unico, ma verrete giudicati singolarmente." Detto ciò scompare.
Ho bisogno di sedermi, lo abbiamo entrambi e precediamo tutti i nostri parenti nel Salone del Fuoco Acceso e mi siedo nel primo posto che trovo. Mi sale un'ansia terribile e sono raggelato.
"Ehi, non fare così... Sono qui, dai su, cerca di stare tranquillo." Finno mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia sulla fronte. Sono fredde, è agitato anche lui anche se non lo da a vedere.
"Andiamo a rassicurare tutti i nostri parenti, credo sia meglio che starsene qui a pensarci troppo." Ammetto dopo poco con un sospiro.
"Sapevamo che sarebbe successo prima o poi." Dice Finno accarezzandomi i capelli.
Compare allora mia madre e sorride nel vedere questo suo gesto.
Gli stringo allora l'avambraccio e mi rialzo.
"Torniamo indietro." Dico ad entrambi.
Ci avviamo con mia madre e sorprendiamo Maglor, che evidentemente è venuto a vedere come stiamo.
"Va tutto bene fratellino?" Mi chiede.
"Sì... Grazie." Ammetto quando Finno mi affianca.
"Sapevamo sarebbe successo..." Ripete lui a Maglor.
Mia madre invece non fiata, forse trattiene il respiro.
"Madre, respira... Andrà tutto bene, ce la faremo." Tento di rassicurarla.
Stringo poi la spalla a mio fratello e lo superiamo per lasciarlo con lei.
"Vogliate scusare la nostra fuga, eccoci qui, tutti per voi." Dico alla folla dei nostri parenti.
Elrond sorride e Indis si avvicina sospirando... Temeva di dover rinviare la festa, ma soprattutto è preoccupata per noi. Finno in quel momento mi lascia, andando a confortare suo padre ed i suoi parenti più stretti, anche se ogni tanto mi guarda, e lo faccio anch'io, per assicurarci reciprocamente che stiamo bene, per continuare a ripetercelo.
"Perché temi il confronto dei Valar?" Chiede mia cugina Galadriel avvicinandosi, mentre parte dei nostri parenti prende ad accomodarsi nel Salone.
La guardo spiazzato e Finno si sofferma ad osservarla.
"Ho un fardello molto pesante di mali sulle mie spalle, una zavorra sufficiente ad uccidere anche il più resistente degli Eldar." Ammetto.
"Non ne sono così certa, il tuo fardello è pesante, ma quello di altri non è stato da meno. Ai Valar interessa principalmente cogliere in noi il ravvedimento, la pietà e la necessità di chiedere perdono, nonché la capacità di abbandonare le lusinghe del potere. Sono stata anche io egualmente giudicata dai Valar, perfino il tuo figlio acquisito Elrond, perfino Maglor. Eppure eccoci qui. Quando tutto sarà finito sei invitato nella mia dimora, ti devo presentare un mezzuomo." Prima di andarsene mi pone una mano sull'avambraccio destro e lo stringe.
Non riesco a dire nulla, mi ha colto al centro della ferita con una freccia.
"Forza ragazzo, cerca di riprenderti." Dice mio nonno Mahtan dandomi quindi un'energica pacca sulle spalle, che mi fa avanzare di due passi.
E' molto efficace...
"Grazie."
"Non serve nemmeno dirlo, nipote preferito. In cuor mio ho sempre sperato che un giorno ti sarebbe cresciuta la barba, ed invece ti ritroviamo a portarci a casa un Noldor, a riunire ciò che un tempo tuo padre ha separato. Questo è ciò che dirò questa notte ai Valar."
"Come?" Chiedo imbarazzato e confuso.
"Siamo stati tutti convocati poco prima di giungere qui e voi due siete stati gli ultimi." Detto ciò mi mette un braccio sulle spalle e ci avviamo.
"Mi sei mancato." Dico accarezzandogli per un attimo la schiena con la destra.
"Sei molto affettuoso... Fingon ti sta facendo molto bene. L'ho sempre saputo, di voi due intendo. Siete stati troppo lenti, accidenti! Comunque stai sereno per questa notte, non sei più solo, non lo sei mai stato."
Mi sta facendo tremare le gambe e credo di potermi mettere tranquillamente a piangere.
"Avresti potuto incoraggiarci." Commento.
"Lo faccio ora. Fingon è il tuo momento." Dice fin troppo divertito.
"Che cosa?" Chiedo ancora più confuso.
Mio nonno non mi risponde e mi lascia spiazzato alla soglia del salone. Sono già tutti seduti, come in attesa di qualcosa da me. Finno mi chiama dal fianco del camino e colgo qualche sorrisetto divertito. Quando mi avvicino si schiarisce la gola e comincia... Oh no!
"Maitimo, caro Maiti, Maedhros, Russandol... Hai più nomi tu di non so chi! - Ridono un po' tutti. - Ne sono passate tante da quando eravamo giovani, qui, spensierati, degli allegri elfetti combina scherzi."
"Rubavate sempre i miei dolcetti." Commenta Anaire.
"Ed i miei." Le da manforte mia madre.
"Finno, stai davvero..." Tento.
"Sta zitto e ascolta. Senza contare da quando siamo ritornati, ci siamo baciati due volte e qualche rara carezza. Per non parlare degli abbracci, quando ti ho salvato dalle Thangorodrim e quando io sono morto. Non è molto bello da dire."
"Smancerie in arrivo." Se la ride Argon accanto ad Elladan ed Ellrohir.
Fingolfin lo fulmina.
"Posso dire..." Riprovo.
"No. Ho sempre visto in te una forza ed un sostegno, un amico premuroso, il mio primo e unico amore segreto. Ora condividerò il tuo destino, ma desidero legarmi a te ancora più strettamente ed in questo momento so che sarà di conforto ad entrambi."
Maglor allora si alza e si avvicina con imbarazzo.
"Guarda te se mi tocca farvi da paggetto..." Brontola facendo ridere Amrod ed Amras.
Tra le mani stringe un piccolo cofanetti di cristallo con... Oh!
"Finno, davvero stai?" Il calore dell'emozione mi pervade e ho nel cuore una gioia mai provata.
Finno si fa aprire lo scrigno ed estrae un anello d'argento, quello di fidanzamento. La mia sinistra tremula un po' quando me lo infila all'indice, come anche la sua quando tocca a me. Subito Finno mi bacia abbracciandomi ed io contraccambio stringendomelo teneramente. Ci sono molte ovazioni di tenerezza e poi partono scrosci di applausi.
"Mi hai fregato trecciolino, non me lo aspettavo." Dico facendo ridere tutti a crepapelle.
"Permettimi di fare una cosa." Continuo parlando ad un sorridente Finno.
Sono completamente a mani vuote, devo ammetterlo, ma almeno con questo piccolo gesto mi sembra di recuperare un po'. Mi inginocchio con la sinistra e gli prendo la mano.
"Sarò sempre al tuo fianco, al tuo servizio. E' un onore per me... Se non fosse per te sarei ancora perduto, devo a te tutto. Grazie per... amarmi fino a questo punto." E gli bacio il dorso della mano.
Finno allora si china un poco, mi da un bacio tra i capelli e mi fa alzare.
"Ed io sarei solo senza di te e certamente non avrei voluto fare ritorno da Mandos." E si commuove e non posso che abbracciarlo di nuovo.
I nostri parenti fanno un baccano assurdo, a tal punto che sembra abbiano fatto amicizia con un gruppo di orchetti. Amarie guarda scettica Finrod ridere come un matto e darsi pugni sulla coscia. Caranthir guarda tutti con crescente imbarazzo e Celebrian confabula con sua madre Galadriel. Argon guida la compagnia battendo i piedi a terra, seguito dai gemelli di Elrond, poi Amros ed Amras, Angrod... Elrond è pieno di allegria e non fa che battere le mani e dire: "Il mio padre adottivo! Il mio padre adottivo..."
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Visto che la puntata nn è abbastanza lunga...
Questa settimana ho iniziato a pubblicare nella pagina un mio romanzo originale, IREL - Il nodo... Se potete dedicarci qualche minuto sarebbe fantastico, vi prometto che non vi stupirà! Con il tempo vi troverete tutto ciò che vi è piaciuto di Maedhros, in un certo senso! Fidatevi della fata Melista... (Ah già, ci saranno anche gli elfi, non come quelli di Tolkien, ma ugualmente elfici ;)
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