Riflessioni Nùmevalion
"Un nuovo tema si è finalmente palesato e dobbiamo comprendere appieno che cosa significhi questo nuovo intendimento che viene da Eru Illuvatar stesso. Come è accaduto per tutti i nuovi temi in precedenza occorre che qui si ragioni ed infine ci si rivolga a colui che tutto questo ha posto in essere. Che il primo testimone si pronunci." Dice Manwë aprendo il concilio, parlando attraverso la mente.
"Io vidi Maedhros nella casetta nei boschi di Oromë, quando ancora non aveva incontrato Fingon, come invece è oggi avvenuto. Il nuovo tema parla del tutto d'amore e non vi è cosa più rassicurante di questa. Senza dubbio ha giovato a Maedhros, se non ad entrambi. Grazie alla loro unità si è fatto avanti in lui il desiderio del perdono e tutti ricordiamo il furore di quel guerriero, il crudele uccisore dei Teleri e degli altri Eldar che possedettero uno dei tre Silmarill, specialmente la mia discendenza. Egli mi ha incredibilmente chiesto perdono per quanto arrecato nel Doriath al mio popolo e si è addirittura prostrato a terra. Questo nuovo tema non può che essere un bene e per Fingon e Maedhros è già tale. Se questo intendimento, lo ribadisco, non fosse sorto, Fingon sarebbe comunque ritornato da Mandos, eppure Maedhros sarebbe stato per sempre perduto. In cuor mio sento che perfino lo stesso Fëanor potrebbe essere riscattato grazie al nuovo tema che suo figlio ha rivelato. Vogliate comprendere, intendo che ho intravisto il desiderio di chiedere perdono a tutti coloro a cui lui ha fatto del male e chiederlo perfino per le azioni di suo padre. Questo è possibile solo perché ha Fingon accanto a lui che per amore è disposto a sostenerlo." Dice Melian, tornando a sedersi dopo essersi alzata.
"Ammetto che da questo si potrebbe trarre un certo giovamento ed il primo motivo di discordia potrebbe appianarsi, pure sento la necessità di ascoltare altre testimonianze. Ti ringrazio Melian." Commenta Varda.
"Potrei essere io ad avere qualcosa da condividere con voi. - Fece Vairë. - È mia consuetudine chiedere ai Fëar degli Eldar che verranno riformati di raccontarmi la loro storia. I fëar non hanno la facoltà di celare qualcosa e quindi tutto ciò che rivelano corrisponde a verità. Ho portato con me l'arazzo che ho tessuto, ricamando poi insieme a Miriel le storie delle vite di entrambi."
Vairë allora convoca i suoi Maiar tessitori e le sue Maiar tessitrici, che sfilano davanti a tutti con uno smisurato arazzo e lo dispongono in cerchio attorno al prato. Nonostante la notte, questo arazzo scintilla in ogni suo filo come se Anar lo avesse colpito con i suoi raggi, perché è pensato per le scure aule senza sole di Mandos.
"Ho sempre ammirato questa tua tale abilità, Vairë. Che figure, che corpi in un così modesto spazio e che lucentezza! Nemmeno il mio rilievo più perito è paragonabile a tale vivezza di colori, a tale studio anatomico. Dovrei venire ad imparare nel tuo laboratorio!" Esclama Aulë con cavernosa voce.
"Potrei dire altrettanto della tua arte, di cui ammiro i modellati, la morbidezza nonché il realismo, Aulë." Risponde Vairë.
"Una nuova costellazione... Sapevo di non aver posto quel disegno per nulla. Una treccia! Ed è accaduto così tanto tempo addietro... Com'è interessante." Sorride Varda.
"Guardate come l'ha torturato il decaduto, là appeso alle Thangorodrim! E la sua povera mano, com'è atroce! Guardate la premura di Fingon dopo averlo salvato... La cosa più commovente è questo loro pensiero sempre rivolto l'uno all'altro. Non avrei mai pensato che due Eldar guerrieri avessero potuto provare questo reciproco amore!" Dice Nienna piangendo copiosamente, mentre ad Olorin accanto a lei brillano gli occhi in un saggio sorriso.
"Sta di fatto che nessuna pietà ha provato per i Teleri, seppure qui pare che non abbia contribuito a bruciare le navi di Alqualondë che hanno rubato!" Esclama Uinen accalorandosi.
"Questo è del tutto vero. Posso solo dire che si vedrà fin dove il suo desiderio di perdono riuscirà a protrarsi. Pure vedo che la lotta contro Morgoth ha potuto riunire tutti i Noldor, anche se è stato del tutto vano visto la terribile loro sconfitta nella Nirnaeth Arnoediad. Eppure non vedete già le lacrime in quella disfatta sul corpo di Fingon morente? Già solo questo vale la sua redenzione, nonostante poi senza di lui Maedhors si sia perduto... ci si può chiedere però che cosa sarebbe accaduto se Fingon fosse riuscito a stargli accanto fino alla nostra sottomissione di Morgoth. Presumibilmente non sarebbe morto uccidendosi nel vulcano ed avrebbe rinunciato ai Silmarill come suo fratello Maglor." Dice Ulmo con voce acquorea.
"Mi pare di capire che le vostre opinioni siano tendenti all'accettazione propositiva. Non che di per me non lo sia, ma pure dobbiamo comprendere che per loro natura nulla di vivente potrà essere generato da due Eldar dello stesso genere. Ma in ogni caso quella procreativa non è certamente la necessità ultima per cui Eru ha dato vita ad ogni cosa vivente. Siamo di fronte ad una scelta, sia pure d'amore, che oltre alle positività comporta anche delle negatività di cui dovranno farsi carico. Certamente potranno dar vita ad altre cose che senza dubbio saranno destinate al giovamento di tutti, ma non potrà essere una creazione diretta di un altro Eldar. È bene lo capiscano. Questo non vuole certo dire che non sarebbero dei buoni genitori, ma non possiamo creare contraddizioni terribili od ipocrisie che potrebbero far soffrire altri e creare mali futuri. Questa non è una negatività che può essere ovviata, per quanto mi dolga. Mi aspetto che loro capiscano." Disse Yavanna.
"Vedo che come sempre la questione creativa ti è di interesse." Commenta pacato Manwë.
"Certamente questo sarà un fatto su cui si tornerà ancora e forse anche la loro opinione sarebbe bene accetta. Pure io credo che questo non sia un problema, non dopo aver visto come questo amore abbia cambiato così profondamente Maedhros. L'unica cosa che mi infastidisce è che ci siano arrivati soltanto ora! Come potete vedere, già prima che i Noldor se ne andassero da Valinor qualche primo seme era sorto, eppure nessuno dei due ha avuto il coraggio di restarsene qui o di opporsi a Fëanor, seppure dopo qualcosa si sia ricorretto." Fa Oromë.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top