Massánië
"Torniamo da Yavanna ora, sia mai che si dica che non accolgo a dovere i miei ospiti. Poi avrò il piacere di ascoltare il motivo della vostra visita."
Aulë fa strada, uscendo dalla sala delle creazioni, dalle sue fucine, per ritornare all'area circolare ed oltrepassarla. Finalmente giungiamo nelle stanze che Yavanna ed il Vala condividono. Queste non sono che una mescolanza di natura ed arte Valar, contemporaneamente spazio chiuso ed aperto, naturale ed artificioso, così sapientemente accostati che sempre si ha la sensazione di confondere ciò che è arte dell'una e dell'altro. Eccoci arrivare alla stanza dove solitamente i due Valar accolgono noi ospiti. Yavanna se ne sta seduta su un seggio ricavato da un albero vivente, che in tutto e per tutto si conforma comodamente alla sua figura. Attorno a lei sono affaccendati molti Maiar a lei fedeli e fra di loro... la sua parente Melian.
Maedhros mi sorride in segreto e ci avviciniamo a lei, mentre Aulë raggiunge la sua sposa e si siede sul suo seggio di metallurgo.
Si può dire che Melian è così leggiadra, ma al tempo stesso statuaria, dall'incedere deciso e regale. Non ho mai avuto modo di incontrarla prima d'ora, ma è impossibile non riconoscerla. Mentre eravamo nel Beleriand era famosa per la sua potentissima cintura a difesa del Doriath, invallicabile e salda fino a che non fu lei stessa a disfarla, lasciando il suo regno, alla morte del suo amato Thingol. So questo da Aredhel e da quanto avevo ed avevamo visto entrambi nelle aule di Mandos.
"Vi porgo il mio saluto, o nobili Noldor. A te va il mio saluto più caloroso, alto re Fingon, ma non si può dire che non sia altrettanto caloroso per te, Maedhros. Come vedi, dal nostro precedente incontro non è passato molto tempo, appena un battito d'ali." Ci dice.
"Salve a te regale Melian, parente di Yavanna, Regina del Doriath, madre di Luthien." Replico io.
"È un onore ricevere un vostro saluto, nobilissima Melian. Il suo perdono è una grazia impareggiabile, che credo non potrei mai smettere di ricordare."
Maedhros sta mostrando una forbitezza incredibile, che è in fondo ed in parte quella di suo padre Fëanor, seppur rivolta ad altri propositi e con una vera sincerità.
"Via ora, sono anche io un'ospite in questa casa, sia mai che si offenda la mia parente Yavanna." Dice lei.
"No di certo, assolutamente, per nessun motivo." Dice Maedhros.
"Sono anch'io dello stesso parere. In ogni caso, è stato un piacere poterla finalmente incontrare. La sua splendente fama la precede." Dico congedandomi.
"lo stesso vale per la tua, Fingon." Dice lei andando a sedersi su di un seggio accanto a Yavanna.
Si avvicina allora a noi un Maiar al servizio di Yavanna, che noi conoscevamo come Aiwendil, di cui ricordo che, dagli arazzi a Mandos, aveva avuto una parte nella terza era come Radagast il Bruno, amico di Olorin, Gandalf appunto.
"Prego seguitemi, vi sono stati predisposti dei seggi, con cui potrete conferire con la mia Signora più comodamente."
Aiwendil ha una capigliatura aranciata, un volto giovane e pensoso, con dei piccoli uccellini azzurri che gli volteggiano attorno.
Ci indica i nostri seggi e dopo averlo ringraziato con cortesia prendiamo posto proprio di fronte alla coppia regale dei Valar e poco più distante da me c'è Melian.
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