Due coppe d'acqua
Dei Maiar sfilano in mezzo a noi e ci porgono delle coppe, per poi offrirci acqua o vino... prendiamo entrambi della limpida acqua di fonte.
"È esattamente quello che ci si aspetterebbe da due condottieri che devono mantenersi lucidi per lo scontro imminente." Ride Aulë notando il contenuto dei nostri calici.
Yavanna annuisce con uno sguardo acuto e dice: "Mi auguro che questo scontro non sia riferito alla vostra visita. Ad ogni modo ammetto di essermi chiesta più di qualche volta il motivo della vostra venuta. Di certo non vago nella tenebra e comunque non ne avrei timore, ma non so decidermi su quale potrebbe essere la vostra scelta di vita futura. È questo ciò di cui si parla qui."
Poso la coppa, anche se abbiamo già deciso che sarebbe stato Maedhros ad esprimersi. Io in fondo devo ancora decidermi su alcune cose, specialmente quando scorre in me un retaggio Vanyar commisto a quello Noldor. Forse mi sarei dedicato alla scrittura e perché no alla poesia così cara a Manwë. Oppure mi sarei scoperto scrittore di storia, chissà...
"Per ora posso dire di essermi immaginato un futuro possibile. Non ho ancora stabilito con certezza che cosa farò, ma di questo sono certo, che qualunque scelta sarà riflettuta e condivisa con Fingon, per non dire decisa. Non ho ascoltato il mio animo prima, ma ora so dove sta la mia saggezza e non potrei mai estraniarmene, non farò come mio padre con mia madre. Non l'ho mai fatto del tutto in verità, eppure un briciolo di animo non mi basta più, non quando posso averlo interamente. Il furore se n'è morto con me gettandomi nel vulcano. Anche all'ultimo ho imparato una cosa... il giuramento che avevo accolto così avventatamente era stato vano. Vano sempre, vano comunque, vano in ogni caso. L'ultimo mio pensiero è stato per Fingon e quindi so che la mia pienezza è in lui e se solo mi fossi fidato prima dei miei sentimenti forse le cose sarebbero andate diversamente. In ogni caso... siamo qui per chiedere consiglio."
Le parole di Maedhros mi muovono dentro e cerco di dissimulare osservando il contenuto della mia coppa. Lo guardo con la coda dell'occhio e lui è lì a contraccambiare ed arrossisco.
"Come ha reagito il Silmarill?" Chiede Yavanna diretta.
Maedhros sorride, forse se lo aspettava.
"Ha smesso di bruciarmi la mano nel momento in cui ho compreso la mia vanità, pensando a Fingon." Ammette.
Accidenti! Sorrido tra me colpito.
"Ammetto di esserne lieta, anche se non si può dire che quelle circostanze lo fossero. In ogni caso sono concorde con le tue parole, eppure mi sento di dire che avresti potuto capirlo molto prima. Vero è che, come tu dici, mancava la tua saggezza. Che ne pensi Findekano?"
Melian mi guarda, Yavanna mi guarda ed il loro sguardo non mi intimidisce, anzi forse Melian mi sta infondendo le giuste parole.
"Tutto questo mi convince a perseguire quanto ho scelto. Anch'io mi sento completo ora, non ho necessità di nulla. Ciò che sentivo sempre in me come una mancanza si è ricolmato e so dov'è il mio cuore, non che prima non lo sapessi. Non sono andato nella Terra di Mezzo se non per seguire Maitimo, eppure solo con il nostro reincarnarci ho potuto sperimentare appieno i miei sentimenti, anzi iniziare a sperimentarli. Ho sempre saputo che in Maedhros c'era un animo gentile ed amorevole. Finalmente il guerriero l'ha abbandonato e ciò che prima intravvedevo solo io ora è visibile a tutti. C'è molta tenerezza e profondità di pensiero. Temevo fosse stato tutto guastato da quel folle giuramento, ma non è così e ne sono entusiasta." Ammetto.
Maedhros mi stringe l'avambraccio destro ed è lieve e calda la sua stretta. Cerco la sua mano e la trovo e ci guardiamo con intensità.
Pensavo sarei arrossito, così davanti a tutti, eppure non accade e sono al contrario lieto di palesare un sentimento reciproco di una tale intensità.
Credo che Melian stia sorridendo, mentre Yavanna pare colpita ed Aulë si mette a ridere come uno sciocco.
"Bene! Appurato tutto ciò... Chiedete pure, saremo lieti di mettere al vostro servizio la nostra saggezza." Continua il Vala.
"Sono allo stesso modo concorde... In ogni caso vedete di non pentirvene." Risponde la Valier con una certa nota di risentimento.
Maedhros esita, gli stringo la mano ed annuisco confortandolo e finalmente parte.
"Noi siamo del parere che, nel momento in cui Eru ci ha svegliati, non era per la battaglia che l'ha fatto... o almeno non solo per quello, non principalmente o forse proprio per nulla."
Melian sorride e guarda Yavanna ed io so che stanno dialogando tra di loro nel pensiero.
"Quello che intendiamo è che ora che la guerra non fa più parte di noi... Per che cosa siamo stati voluti? Quali sono i nostri doni specifici? Siamo qui anche per dirimere questa questione. Ora parlo soltanto per me, e mi rivolgo a te Aulë... Sento che in me c'è uno spirito artistico, come mia madre Nerdanel, eppure in modo diverso, ma non so decidermi su cosa sia meglio che persegua." Ammette.
"Oh, finalmente! Era da quando mi avete chiesto di entrare che non vedevo l'ora di risponderti, anzi che non vediamo l'ora di rispondervi!" Aulë ride bonario con cavernosa voce.
"Suvvia Aulë, rivela le tue riflessioni... Non attendono altro." Gli rammenta Yavanna.
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