•no book
Pensare di scrivere una mail che troncherà la mia presunta carriera futura?
Fatto.
I pianti disperati? Arriveranno presto, sento già i primi sintomi interni.
La consapevolezza di essersi fatta scappare un'occasione - da una parte - e la consapevolezza di chi sono, cosa ho scritto e cosa comporta - dall'altra.
Ci saranno altre occasioni o non ce ne saranno affatto, troverò il mio posto nel mondo prima o poi, e magari sarà tutt'altra cosa o essenzialmente il nulla.
Sono young and beautiful - non è vero - ma arriverà il giorno in cui le mie paure non mi faranno più paura, tipo quando sarò vecchia e bacucca, con i capelli rosa o viola o blu, il mio amato smalto nero, con tre chili di mascara, stravaccata sul divano di pelle nera a guardare per la miliardesima volta le mie serie tv preferite e quelle non ancora viste, i film dove ogni volta ci lascio il cuore, a leggere fino alla nausea le stesse pagine usurate, ad ascoltare la musica dei miei anni peggiori, a finire una confezione di magnum al giorno sfogliando vecchie foto e vecchie conversazioni, a ricordare quante volte sono stata cogliona un giorno si e l'altro pure, a piangermi addosso per le scelte prese alla cazzo, per le parole dette senza ragionare e quelle mai dette, per aver dato importanza a chi non la meritava, a fregarmene del giudizio per il mio rossetto scuro che mamma diceva sempre che mi stava benissimo, pensare a quanto potevo fare di più per certe persone e invece mi stoppavo per la vergogna anche solo di abbracciarle, mangiare schifezze tutti i giorni perché chissene frega della dieta ferrea, avere i rotoli di pancia ma mettere comunque le maglie strette, essere vecchia e avere ancora i piercing alle orecchie perché sì cavolo, lo voglio io.
E magari, sempre la me vecchia e bacucca, si farà tutti i tatuaggi che non ha mai avuto il coraggio di fare, il piercing al naso e all'ombelico, avrà il coraggio di prendere una cavolo di patente, andrà ai concerti di chi ormai è più vecchio di lei, riderà dei suoi tempi peggiori, dirà finalmente quelle due paroline a chi le ha rubato il cuore, griderà in mezzo alla strada, andrà in giro con la testa alta e su un piedistallo che non hai mai provato prima, si perdonerà tutto il male sofferto, dimenticherà tutti i pianti silenziosi, cancellerà la paura della paura stessa.
E ancora magari, mentre farò tutte queste cose insieme, sulla porta comparirà una persona, una persona che ho amato come fosse stata sangue del mio sangue, che finalmente mi avrà fatto sentire giusta e non perennemente sbagliata in ogni cosa, che mi avrà reso orgogliosa e che prima di andarmene da questo mondo mi ringrazierà per averlo reso felice, per essermi presa cura di lui quando nessuno lo voleva, per essermi sacrificata per la sua felicità, perché lui veniva prima di me, sempre.
E chissene frega se lui non sarà mai mio figlio naturale, chissene frega se rimarrò single a vita, chissene frega di tutto se almeno una cosa giusta nella vita l'ho combinata.
E chissene frega di chi non mi ha mai capita e non ci ha mai provato.
E solo allora, quando sarò certa di aver fatto una cosa buona, per una volta nella vita, sarò finalmente felice.
Probabilmente nessuno c'ha capito una mazza di tutto questo, ma tranquille, io sono questo💁
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