XXVIII
The said love is pain
Well darling, let's hurt tonight
Harry Irwin era uno dei bambini più timidi e intelligenti che Luke avesse mai conosciuto.
La prima cosa che aveva pensato quando lo aveva visto entrare con Ashton e salutare tutti con allegria, ma arrossendo, era quanto assomigliasse al fratello maggiore. Anche lui aveva i capelli biondicci mossi e gli occhi marroni-verdi, per poi completare la sua espressione da angelo con due tenere fossette ai lati della bocca.
La seconda cosa che aveva pensato era quanto fosse tremendamente diverso da quella bomba a orologeria di Macy.
Ashton aveva raccontato a lui e Michael del suo fratellino minore e dei problemi che aveva a relazionarsi con gli altri, così il moro gli aveva proposto di portarlo a giocare con Macy.
La bambina, quando il padre le aveva raccontato che Ashton avrebbe portato suo fratello nel pomeriggio, aveva tirato un urletto di gioia e aveva passato l'intera mattinata a sistemare la camera, non ritenendola presentabile.
Michael aveva guardato la figlia sconvolto, ma poi era arrivato ad una conclusione. Voleva fare colpo su Irwin senior.
Luke gli aveva detto che era solo diventato paranoico, ma lui non ci sperava troppo.
Alle tre e quarantacinque il campanello suonò e Luke andò ad aprire confuso. L'appuntamento era alle quattro e mezza.
Calum entrò a passo veloce, blaterando parole tra sé e sé.
"Ti senti bene?" Il biondo lo seguì fino al salotto, divertito e preoccupato.
"No che non mi sento bene!" Rispose velocemente, buttandosi sul divano accanto a Michael. "Conoscerò il fratello di Ashton!"
Il moro ridacchiò, cingendogli le spalle con un braccio e attirandolo a sé. "È un bambino di nove anni, Cal. Che vuoi che faccia?"
"E se gli sto antipatico e va dirlo alla madre? Dio.." Gemette frustrato. "Non potrò più guardare Ashton in faccia!"
Luke si accomodò sulla poltrona, sorridendo dolcemente. "Capisco che Ash sia il tuo ragazzo e tu sia preoccupato perché stai per conoscere suo-"
"Ashton non è il mio ragazzo!" Calum scattò, con gli occhi fuori dalle orbite. "Non stiamo insieme. Noi.. scopiamo occasionalmente."
"E lui si è praticamente stabilito nel tuo appartamento." Osservò Michael.
"Si beh ma è perché Luke vive praticamente qui e.."
"E vi baciate, spesso." Continuò Luke con un sorrisetto. "E siete fottutamente cotti l'uno dell'altro."
"Noi non siamo-"
"Andate a letto con altre persone?"
"Certo che no ma questo cosa-"
"Allora state insieme." Concluse Michael alzando le spalle. "Piantala di dire il contrario."
Calum sembrò pensarci su per qualche secondo, poi sospirò. "Diamine, ci comportiamo davvero come una coppia."
"E questo ti dispiace?" Luke lo guardò attentamente, mentre si allungava a prendere la mano di Michael.
"Certo che no ma.. è strano." Il moro si mordicchiò nervosamente il labbro. "È successo tutto così in fretta, per caso."
"Le cose migliori accadono per caso, Hood. Ricordatelo sempre." Il tinto accanto a lui sorrise, intrecciando le dita con quelle del compagno.
"Siete schifosamente dolci vi odio ma vi shippo alla follia." Borbottò Calum, abbassando lo sguardo sulle sue mani. "Mi ha chiesto di uscire stasera, Mike puoi passare tu al bar? Ray mi ha chiamato, il tubo da ancora problemi."
"Certo cinesino, ci penso io." Il moro ridacchiò mandandogli un bacio.
Il più piccolo lo guardò male e scattò in piedi quando sentì il campanello suonare. "OH MIO DIO!"
"OH MIO DIO!" Urlò Macy insieme allo zio, correndo verso la porta. "PAPÀ SONO ARRIVATI!"
I tre ragazzi si avvicinarono alla porta e Luke la aprì sorridendo.
"Hey!" Ashton sorrise, accarezzando le spalle al bambino che era davanti a lui. "Lui è mio fratello, Harry. Har loro sono Michael, Luke e Calum. Lei invece è Macy."
"Calum è il ragazzo di cui parli sempre." Sussurrò il bambino, con le guance rosse. "Piacere."
Calum arrossì a sua volta, sorridendo. "Il piacere è tutto mio, Harry."
Ashton sorrise imbarazzato entrando in casa, mentre Macy si avvicinava saltellando a suo fratello. "Ciao! Mi chiamo Macy Rae Clifford e ho sette anni. Nessuno mi chiama con il mio nome intero però, solo papà quando è arrabbiato." Storse leggermente il naso, ma poi tornò a sorridere. "Vuoi vedere la mia camera?"
Harry alzò lo sguardo sulla bambina e i suoi occhi sembrano illuminarsi. Sorrise annuendo e afferrò la mano che Macy gli stava porgendo. "Io sono Harry Irwin e ho nove anni."
I quattro ragazzi guardarono i bambini sparire dietro la porta, con un sorriso.
"Beh, è decisamente andata bene!" Michael sorrise, andando a prendere le birre per tutti.
"Macy si è a malapena accorta della mia presenza." Borbottò Ashton sedendosi sul divano. "Sostituito dal mio fratellino, incredibile!"
Calum rise, sedendosi accanto a lui. "Beh, mi sembra che Harry abbia un'età più adeguata, Irwin Senior."
Michael tornò con le birre, sedendosi per terra tra le gambe di Luke. "Non se ne parla comunque! Stanno solo giocando tanto, no?"
Al silenzio che scese nella stanza, il moro andò nel panico. "Torno subito!" Urlò agitato, sparendo dietro la porta del salotto.
Si affacciò alla porta della cameretta e non riuscì a non sorridere automaticamente.
Macy e Harry erano seduti sul pavimento uno davanti all'altro, la prima gli stava mostrando le sue carte di Pokemon e il bambino le guardava con gli occhi luminosi. "Questa mi manca!"
"Puoi prenderla se vuoi, io posso rubarla a zio Calum."
Harry arrossì, guardandola timidamente. "Dici davvero?"
"Certo, prendilo come un regalo per l'inizio di questa amicizia!" La bionda lo guardò felice, porgendogli la carta.
Il piccolo Irwin si morse il labbro, prendendola con un sorriso. "Grazie, Macy."
Michael socchiuse di nuovo la porta, mentre il suo cuore si scioglieva. Tornò in salotto buttandosi addosso a Luke. "Sono già così amici! Sono davvero adorabili Ash."
Il riccio si illuminò, appoggiando il braccio sulle spalle di Calum e stringendolo allegramente a sé. "Sono così felice, sapevo avrebbero fatto amicizia! Magari Macy riuscirà ad aiutare Harry con la sua timidezza."
Calum non trattenne un sorriso, appoggiandosi al petto di Ashton con gli altri due che li guardavano con un sorrisetto -ai quali lui rispose con un elegantissimo dito medio-.
Michael si alzò ridendo, dopo aver lasciato un bacio sulla fronte a Luke. "Vado al locale, guardo se è tutto okay e torno. Fate fare merenda ai bambini?"
Il biondo annuì, alzandosi subito dopo. "Vuoi che venga con te?"
"Nah, non preoccuparti." Il più grande sorrise, afferrando le chiavi della macchina. "Meglio non rischiare lasciando questi due da soli. Su un divano oltretutto!" A un 'vaffanculo' di Calum rise, aprendo la porta. "Vi adoro!"
Quando Michael fu andato via, Luke bussò alla porta della camera di Macy per poi affacciarsi. "Bambini, vi va del gelato?"
I due annuirono abbandonando le carte dei Pokemon con cui stavano giocando e seguirono il biondo in cucina, chiacchierando contenti.
"Ash!" Harry sorrise sedendosi accanto al fratello. "Macy mi ha regalato la carta dei Pokemon che mi mancava! Ho finito la collezione."
Il riccio sorrise, scompigliandogli teneramente i capelli. "Mi fa piacere Har, ci tenevi tanto."
Macy si sedette in braccio a Calum, prendendo la ciotola di gelato al cioccolato che Luke le stava porgendo. "E abbiamo deciso di essere come te e papà!" Sorrise contenta girandosi a guardare lo zio. "Migliori amici!"
Il moro la guardò indignato. "Ma dicevi che ero io il tuo migliore amico!"
"No zio Cal." Rispose pazientemente lei, mentre metteva in bocca una cucchiaiata di gelato. "Tu sei quello di papà, non potrei mai rubarglielo."
Il moro ridacchiò annuendo, mentre recuperava il telefono che aveva iniziato a squillare dalla tasca. "Pronto?"
Quando lo videro sbiancare, gli altri due si preoccuparono.
"Bambini" Ashton sorrise lievemente, guardandoli. "Tornate a giocare di là?"
Luke aveva un brutto presentimento, un brivido gli attraversò la schiena.
Calum attaccò il telefono, sembrava stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro. Si alzò di scatto afferrando la giacca. "E-Era Ray. C'è stata un esplosione al bar, lui e Michael erano dentro. Lui sta bene ed è cosciente, ma ha detto che hanno portato Mike via in ambulanza e.. aveva perso i sensi. Dobbiamo andare in ospedale."
Luke sentì il mondo crollargli addosso.
A volte ci vuole tanto tempo per diventare felici, ma è proprio vero che in un solo secondo tutte le tue sicurezze possono essere distrutte.
Spazio autrice
Ricordatevi che vi amo alla folia.
Manca davvero poco alla fine della storia sigh non sono pronta.
A mercoledì!
Arey
P.s. se vi va passate da 'sugary' una nuova Muke. La trovate sul mio profilo.
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