XV
Even every time that I'm mad at you
I would, still bury that body for you
I would, take a shovel dig it six feet under
Swear to God I wouldn't tell another
Even every time that you got the flu
I'm not scared at all to get close to you
Avevano organizzato tutta la serata: avevano deciso di andare a ballare in qualche locale - non il cocktail-, tornare verso le sei in modo da andare a fare colazione al Mc e poi tornare a casa a dormire un paio d’ore.
Come si ritrovarono a parcheggiare vicino alla spiaggia e a correre verso il mare mentre Michael si trascinava dietro la chitarra, nessuno lo sapeva.
Raccolsero della legna e dopo quasi un quarto d’ora di tentativi riuscirono ad accendere un lieve fuoco, soddisfatti ci si sedettero intorno.
“E io che avevo messo la mia camicia buona.” Scherzò Ashton incrociando le gambe sulla sabbia e levandosi le scarpe. “Oltretutto non credo sia legale accendere un fuoco qui, sapete?”
Michael alzò le spalle, cingendo Luke con un braccio e facendolo appoggiare al suo petto. “Massimo diamo la colpa a Calum e scappiamo.”
“Che stronzo che sei.” Sbottò il moro mettendo il broncio. “Ti credevo il mio migliore amico.”
Luke rise, accoccolandosi di più al rosso. “In questi casi l'amicizia viene sempre distrutta. Questione di sopravvivenza.”
“Oh ma sono sicuro che per te ci andrebbe in galera, visto che te lo scopi.” ribatté l'altro con un sorrisetto.
“Calum! Ma dai!” Il biondo arrossì alzando gli occhi al cielo, divertito.
Michael li guardò per un attimo, poi ridacchiò. “Beh, non ha tutti i torti.”
Scoppiarono a ridere, mentre Luke arrossiva ancora di più e li guardava male. “Siete degli stronzi.”
“Allora, Mike” Calum sorrise alzandosi e levando la giacca. “Sei pronto?”
Michael rise e dopo aver spostato delicatamente Luke dal suo petto si sbottonò la camicia, per poi levarla. “Tu sei pronto a perdere, Hood?”
Gli altri due li guardarono curiosi e divertiti, mentre finivano di spogliarsi e iniziarono a correre spintonandosi verso il mare.
“Li raggiungiamo?” Luke ridacchiò girandosi verso Ashton.
“Sì, ma prima volevo chiederti una cosa Lukey.”
Il biondo lo guardò, poi gli fece cenno di parlare con un mezzo sorriso.
“Ti piace molto Michael, eh? Non ti ho mai visto così.” Ashton lo guardava con un mezzo sorriso, il suo solito sguardo dolce e divertito.
“Sì e per la prima volta non ho paura di quello che provo” confessò guardando il suo migliore amico negli occhi. “Penso di essermi innamorato, Ash.”
“Oh Lukey” Il più grande gli pizzicò dolcemente la guancia con un sorriso. “La cosa è reciproca, ti guarda in un modo che.. beh è difficile da spiegare.”
Il biondo sorrise leggermente e si alzò, spogliandosi. “Vedremo come andrà" rispose poi passando una mano tra i ricci.
Entrarono in acqua con calma, raggiungendo gli altri due che si spingevano e scherzavano come due bambini.
Michael passò una mano tra i capelli bagnati e sorrise guardandoli “Ce ne avete messo di tempo!”
“Ashton ci ha messo mezz'ora a spogliarsi” rise Luke immergendosi per pochi secondi, tornando poi a guardarli.
“Spero tu non faccia così anche a letto, amico.” Calum rise schizzandolo leggermente.
Il biondo mise il broncio, facendogli la linguaccia. “Ti piacerebbe provare, eh?”
Il moro si limitò a fare una risata, ma Michael lo conosceva bene e sapeva che stava acconsentendo silenziosamente.
Si appuntò mentalmente di parlarci più tardi.
Luke ridacchiò leggermente, lasciandosi galleggiare. “Di cosa parlavate prima? Cioè, perché siete corsi in acqua in quel modo?”
“È una cosa che facciamo da quando eravamo bambini” Spiegò Calum con un mezzo sorriso dando un buffetto sulla guancia a Michael. “Chi per primo arriva in acqua, tocca il fondo con la mano e trova una conchiglia più grande di due dita vince. È una cosa stupida, ma è tradizione ormai.”
Il rosso accanto a lui sorrise e gli mostrò una conchiglia che fino ad ora aveva tenuto nel palmo della mano. “Ho vinto io stavolta, la regalo a Calum, lui ci scrive sopra la data di oggi e la mette insieme alle altre. Le abbiamo ancora tutte.”
“È una cosa tenerissima" Luke sorrise sincero, appoggiandosi a Michael che si era messo dietro di lui. “Particolare e tenera.”
Il più grande gli cinse dolcemente i fianchi con le braccia e appoggiò la testa sulla sua spalla, sporgendosi per guardare i due davanti a loro. “Una volta avevo il gesso, Calum ha convinto il dottore a togliermelo un giorno prima perché non potevamo assolutamente interrompere la tradizione.”
Il moro scoppiò a ridere, passandosi una mano tra i capelli bagnati. “È vero, fui davvero molto convincente.”
Ashton li guardò divertito. “Voi due mi sembrate quella coppia di amici amici che si fanno espellere almeno una volta a settimana, dico bene?”
I due scoppiarono a ridere, mentre Michael gli faceva l’occhiolino. “Una volta alla settimana no, ma una ogni due mesi sicuramente.”
“Abbiamo ripetuto l'ultimo anno per questo motivo e ci hanno messi in classi diverse.” Rise Calum battendo il cinque al rosso. “I professori e i bidelli ci odiavano a morte.”
“Il preside aveva una certa simpatia per noi.” ribatté Michael incrociando lo sguardo divertito di Luke. “Diceva che gli ricordavamo lui alla nostra età. Era un tipo forte.”
“Il nostro Lukey invece era un secchione assurdo, cosa che non è assolutamente cambiata.” Ridacchiò Ashton facendo arrossire il biondo.
“Non ero un secchione! Solo.. mi piace studiare e odio tantissimo fare assenze, okay? Non è colpa mia se questo ti porta ad avere voti altissimi.” Borbottò alzando leggermente gli occhi al cielo.
“Davvero Luke, nemmeno un'assenza?” Michael lo guardava con gli occhi sgranati.
Il biondo scosse la testa. “Sono andato a scuola anche con la bronchite.”
“Dio Hemming, tu avevi decisamente bisogno di incontrarmi!” Il rosso lo disse in tono scherzoso, ma l’altro non potè che trovarsi d'accordo.
“Oh certo!” Rispose scherzoso. “Chissà dove mi troverei adesso, di sicuro non all’università.”
“Stai parlando con il titolare di un locale di successo, piccolo.” Il più grande lo guardava con un ghigno divertito. “E non ho decisamente i soldi che mi escono dal culo, quello è Calum.”
Il moro si lasciò scappare un sorriso, mentre camminava verso la spiaggia seguito da Ashton. “Magari amico, magari.”
Luke rise, girandosi verso l’altro e allacciando le braccia al suo collo. “Non intendevo sminuire il tuo lavoro o altro Michael, dico davvero.”
Il rosso sorrise dolcemente, appoggiando le mani sui suoi fianchi. “Lo so Lukey, sta tranquillo.” Lo guardò per qualche secondo, poi continuò. “E comunque dobbiamo ancora affrontare il discorso sul fatto che non prendi più i soldi.”
“Sono il tuo ragazzo, Mike!” Il biondo lo guardò con un mezzo sorriso. “Sarebbe strano se tu mi pagassi per passare del tempo a casa tua con Macy, lo faccio volentieri.”
“Almeno lascia che ti dia una mano a trovare un nuovo lavoro, okay?”
Luke sorrise dolcemente e annuì, prima di far congiungere le loro labbra in un dolce bacio.
Michael sorrise a quel contatto e ricambiò il bacio, mantenendolo casto e dolce.
Si staccarono poco dopo e uscirono dall’acqua, raggiungendo i loro amici che si stavano riscaldando intorno al fuoco.
“Credo sia ora del mio regalo, Mike.” Calum si alzò sorridendo, porgendogli quella che era palesemente una custodia di una chitarra che prima non c’era, probabilmente era andato a prenderla mentre lui e Luke erano ancora in acqua.
Michael sorrise e aprì la custodia, accarezzando il legno lucido con le dita. “Diamine Cal, è bellissima.” Il rosso si fiondò tra le braccia del suo migliore amico, stringendolo dolcemente a sé. “Grazie, è meravigliosa.”
“Buon compleanno, Mikey.” Calum sorrise lasciandogli un bacio sulla guancia e si sedette sulla sabbia.
“Ci suoni qualcosa?” Ashton sorrise, prendendo posto accanto al moro.
Michael annuì con un mezzo sorriso e tirò lo strumento fuori dalla custodia, prima di sistemarsi accanto a Luke e imbracciarla.
Perse qualche minuto ad accordarla, poi alzò lo sguardo sugli altri mentre iniziava a suonare una melodia conosciuta.
“Well you done done me and you bet I felt it
I tried to be chill but you're so hot I melted
I fell right through the cracks
And now I'm trying to get back”
La voce di Calum si unì alla sua, ci misero pochissimo a sincronizzarsi e il rosso sorrise continuando a suonare.
Luke guardò il moro con un mezzo sorriso sulle labbra, aveva davvero una bellissima voce, calda e dolce.
“Before the cool done run out
I'll be giving it my best-est
And nothing's going to stop me but divine intervention
I reckon it's again my turn,
To win some or learn some
But I won't hesitate no more, no more
It cannot wait, I'm yours”
Luke e Ashton si unirono subito dopo, cercando di armonizzarsi con i due ragazzi che già stavano cantando.
Il sorriso di Michael si ampliò e il ragazzo spostò tutta la sua attenzione su Luke quando lo sentì cantare.
Cantarono la strofa dopo e di nuovo il ritornello, divertendosi come dei matti.
Una volta che ebbero cantato l’ultima frase e Michael ebbe sfiorato le corde per l’ultima volta -per quanto riguardava quella canzone- Ashton sorrise mettendo in mostra le fossette. “Dovremmo farlo più spesso, è stato divertente.”
Luke sorrise, appoggiando dolcemente la mano sulla gamba di Michael. “È vero, non siamo nemmeno così male.”
Il rosso gli lasciò un bacio tra i capelli e gli accarezzò la mano, prima di intrecciare le loro dita. “I prossimi All time low, ragazzi.”
Ashton rise e sfilò un pacchetto dalla tasca del giubbotto, porgendoglielo. “Ti ho preso anche io qualcosa, è una sciocchezza.”
Michael lo aprì curioso e sorrise, vedendo il cd. “I Green Day non sono mai una sciocchezza, grazie amico.”
Luke e Michael continuarono a cercarsi, a stringersi per tutta la notte mentre il primo diventava sempre più consapevole dei suoi sentimenti per il rosso.
Restarono sulla spiaggia fino alla mattina dopo, scherzando e cantando a squarciagola ogni canzone che gli passava per la testa.
La luna e il mare furono testimoni del legame che nacque tra quei quattro ragazzi, quel legame che unisce una famiglia.
Spazio autrice
Spero di avervi migliorato la giornata, ci ho provato.
Arey
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