XII
Shut the door
Turn the light off
If I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this
Even though I try
Heartbeats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
Luke e Macy si divertirono un mondo.
La mattina prepararono dei biscotti al cioccolato - che si erano bruciati quasi tutti, ma in fondo erano buoni -, il pomeriggio invece passarono dal giocare a just dance dopo il quale si addormentarono sul tappeto per un paio d'ore - a giocare con i pokemon e guardare i cartoni.
Il biondo amava alla follia quella bambina, gli aveva rapito il cuore.
Come il padre, alla fine.
Adesso stava aspettando, dandole le spalle, che Macy entrasse nella vasca.
"Sono dentro, Robert"
Luke sorrise avvicinandosi a lei e si sedette sul bordo. "Allora, laviamo quei bei boccoli biondi?"
Quando la bambina annuì Luke sorrise insaponandole i capelli. "Tra poco è il compleanno del tuo papà, no?" Sperò di essersi ricordato bene e di non aver fatto una gaffe assurda.
Macy annuì sorridendo e lo guardò. "Anche il mio. Io e papà siamo nati lo stesso giorno."
Luke sorrise sorpreso e le sciacquò delicatamente le ciocche bionde. "Non lo sapevo, devo iniziare a pensare a un bel regalo allora!"
La bambina rise e appoggiò la mano sulla sua, guardandolo. "Fai sorridere papà, va bene così."
Il biondo si sciolse a quella frase e sorrise arrossendo leggermente. "Sei davvero tanto intelligente Macy, sai? Tanti bambini di questa età non capiscono cose del genere."
Macy alzò le spalle soffiando con una faccia adorabile per spostare una ciocca che le era caduta sul viso. "Papà mi ha sempre insegnato che le emozioni degli altri sono importanti. Dobbiamo farci attenzione."
Luke sorrise dolcemente e dopo averla arrotolata nell'asciugamano la appoggiò per terra. "Ti aspetto in camera così asciughiamo i capelli, okay?"
Quando l'altra annuì entrò nella cameretta, attaccando il phon alla presa.
Non appena l'ebbe raggiunto le asciugò con attenzione le ciocche bionde, poi le fece una treccia morbida.
"Papà non sa fare nemmeno la coda." Ridacchiò la bambina guardando affascinata la treccia attraverso lo specchio.
"Ti prometto che glielo imsegnerò." Rise Luke aiutandola a mettersi a letto e rimboccandole le coperte.
"Robert, tu sai suonare la chitarra?"
"Non bene come il tuo papà, ma sì." Sorrise accarezzandole la guancia.
"Mi canti qualcosa?" Macy lo guardò con i suoi grandi occhioni verdi e non riuscì proprio a dire di no.
Prese delicatamente la chitarra di Michael che era appoggiata al muro e tornò accanto a lei. "Hai qualche richiesta?"
Macy scosse la testa, così Luke sorrise e iniziò a suonare.
"Sweet creature
Had another talk about where it's going wrong
But we're still young
We don't know where we're going
But we know where we belong"
Macy lo guardava con gli occhioni spalancati, sorridente mentre si stringeva al cuscino.
"..Sweet creature, sweet creature
Wherever I go, you bring me home
Sweet creature, sweet creature
When I run out of hope, you bring me home"
Luke sorrise guardando la bambina, che nonostante non fosse nemmeno a metà canzone già aveva gli occhi socchiusi.
"No, when we started
Just two hearts in one home
It gets harder when we argue
We're both stubborn, I know
Sweet creature, sweet creature
Wherever I go, you bring me home
Sweet creature, sweet creature
When I run out of hope, you bring me home
You bring me home."
Concluse la canzone con un sorriso stampato sulle labbra, fece per alzarsi e posare la chitarra ma la voce di Macy lo fermò. "Sai Luke." iniziò la bambina con la voce impastata dal sonno. "Se vuoi essere la mia mamma, io ne sono solo felice." Sussurrò lasciandogli la mano e crollando in un sonno profondo.
Luke trattenne il respiro, mentre un sorriso luminoso si apriva sul suo volto e le lacrime gli riempivano gli occhi.
Sentì un rumore alle sue spalle e si girò allarmato posando delicatamente la chitarra.
Michael era sulle soglia della porta e lo stava guardando in silenzio.
Il cuore di Luke prese a battere alla follia.
Aveva sentito tutto?
I due uscirono dalla cameretta in silenzio, chiudendo piano la porta per non svegliare Macy.
Luke lo guardò mordendosi il labbro e quando Michael entrò in camera sua lui si fermò sulla soglia della porta. "Mi dispiace se ho preso la chitarra, Macy mi ha chiesto di cantarle qualcosa."
"Lo so, io.. ero già arrivato." Confessò guardandolo, il suo sguardo non tradiva nessuna emozione e Luke stava morendo d'ansia. "Ho sentito quello che ha detto Macy."
Luke deglutì leggermente facendo un passo verso di lui. "Io non.. mi dispiace. Non ho fatto niente per farle capire che tra noi.. cioè in realtà non so cosa ci sia tra noi. Si, le ho detto che mi piaci ma c'eri anche tu e.."
Michael si avvicinò di qualche passo e gli accarezzò la guancia, guardandolo negli occhi. "Non sono arrabbiato, Luke."
"No?" Sussurrò titubante.
"Dio Luke certo che no. Sono.. felice." Il rosso lo guardò sinceramente. "Tu mi piaci alla follia, mi piaci davvero davvero tanto. Solo che.. capisco che sia dura uscire con un ragazzo che è già padre e non volevo forzarti. Sapere che mia figlia ti considera già come di famiglia, Luke, mi fa scoppiare di felicità."
"No, no Michael." Luke cinse dolcemente il suo collo con le braccia. "Amo Macy, lo sai. Non mi tirerei mai indietro solo perché hai una bambina, che oltretutto adoro. Tu.. Anche tu mi piaci davvero tanto."
Michael appoggiò le mani sui suoi fianchi accarezzandoli dolcemente e sorrise. "Beh, allora sei il mio ragazzo."
Luke scoppiò a ridere. "Speravo in una proposta."
Il rosso alzò le sopracciglia. "Mi diresti davvero di no?"
Il più piccolo sorrise mordendosi il labbro e scosse la testa. "No, mai."
L'altro sorrise soddisfatto e appoggiò la fronte alla sua. "Resti qui, a dormire? È tardi per uscire ormai. Ti presto qualcosa di mio."
Luke annuì leggermente, arrossendo e prese il telefono dalla tasca. "Avviso Ashton o finisce che ti ritrovi la polizia alla porta."
Michael rise e mentre il biondo avvisava con una chiamata veloce l'amico, gli prese dei vestiti dall'armadio. "Questi dovrebbero andare bene." Quando si girò a guardarlo, il biondo si mordicchiava il labbro con un mezzo sorriso.
Il rosso abbandonò i vestiti su una sedia e si avvicinò a lui attirandolo a sé per i fianchi. "Sei bellissimo, diamine." Sussurrò prima di baciarlo dolcemente.
Luke cinse il suo collo con le braccia e ricambiò subito, mentre affondava le dita tra i suoi capelli.
Quasi subito il bacio si fece più passionale, più vorace.
Le loro lingue si rincorrevano e si scontravano mentre le mani di Michael scorrevano sul corpo dell'altro, che si fece scappare un sospiro.
Il rosso si allungò -senza staccarsi dalle sue labbra- chiudendo la porta e subito dopo ce lo spinse contro, incastrano l'altro tra essa e il suo corpo.
Luke sospirò e appoggiò la testa al legno quando prese a baciargli il collo.
Michael si staccò solo per sfilargli la maglietta, poi tornò di nuovo a baciare e mordicchiare il collo e la clavicola.
Luke sospirò leggermente e con mani tremanti iniziò a sbottonargli la camicia, le labbra di Michael su di lui lo distraevano e lo mandavano fuori di testa.
Una volta che gliela ebbe sfilata prese ad accarezzargli le spalle, stringendole leggermente tra le dita e lasciandosi scappare un gemito quando l'altro gli lasciò un succhiotto alla base del collo.
Luke lo spinse gentilmente e si sedette sul letto, guardandolo con gli occhi lucidi e i capelli scompigliati.
Michael si morse il labbro a quella visione e si avvicinò a passo veloce, facendo scontrare le loro labbra mentre lo faceva stendere e saliva su di lui.
Il biondo gemette contro le sue labbra quando i loro bacini si scontrarono, creando una piacevole frizione.
Il più grande li fece scontrare ancora sospirando leggermente al suo orecchio e gli mordicchiò il lobo mentre con le mani gli slacciava i pantaloni e glieli sfilava un po' a fatica.
Luke sospirò ancora sentendo le mani fredde dell'altro che scivolavano sulle sue gambe e si fece scappare un mugolio sorpreso quando gli strinse leggermente le natiche.
"Non prendermi per maniaco, ma volevo farlo dalla prima volta che ti ho visto." Disse con voce roca il rosso stringendolo ancora e e facendo scontrare con più forza le loro intimità.
Luke gemette ad alta voce in risposta, eccitato da morire.
Spinse Michael di lato e dopo avergli sfilato i pantaloni con urgenza, salì a cavalcioni su di lui facendo scontrare le loro labbra in un bacio che di casto non aveva niente.
Michael agganciò i pollici ai suoi boxer e glieli fece scivolare lungo le gambe, fermandosi poi ad accarezzare le sue cosce.
Luke trattenne il respiro e appoggiò la fronte alla sua, mordendosi il piercing.
Poi con mani tremanti sfilò anche i suoi.
Le loro erezioni si scontrarono, finalmente libere dalla stoffa e ad entrambi scappò un gemito roco.
Luke prese a muoversi lentamente su di lui, creando una frizione tanto lenta quanto piacevole e Michael arpionò i suoi fianchi con le dita per accompagnarlo nei movimenti.
Continuarono per minuti interi, gli unici rumori nella stanza erano gli ansiti, i gemiti attutiti dalle labbra dell'altro, i due corpi sudati che si muovevano in sincronia.
Non fecero l'amore, si limitarono a guardarsi, a toccarsi, a imparare a conoscere il corpo dell'altro in ogni centimetro e ad entrambi andò bene così.
Vennero quasi in contemporanea - Luke qualche secondo prima di Michael - e il più piccolo abbandonò la testa sulla sua spalla, cercando di regolare il respiro.
Il rosso gli accarezzò gentilmente la schiena, prima di prendere dei fazzoletti dal cassetto del comodino e pulire leggermente i loro stomaci.
Luke alzò la testa e lo guardò negli occhi, le guance gli si tinsero di rosso ancora più di quanto non fossero.
Michael gli baciò la fronte e lo strinse dolcemente a sè.
Il biondo si accoccolò tra le sue braccia con un sospiro rilassato, mentre l'altro intrecciava dolcemente le dita tra i suoi capelli.
"Sei speciale, Luke" sussurrò tra i suoi capelli lasciandogli un bacio leggero. "Non immagini neanche quanto."
Luke sorrise contro il suo petto lasciandoci un bacio e il suo corpo venne cosparso da brividi quando Michael iniziò a canticchiare a bassa voce.
Fu così che si addormentò, felice e tra le braccia del ragazzo che gli faceva battere il cuore.
Spazio autrice
Dovevo aggiornare domani ma WHO CARES LA VITA È BREVE DIVERTIAMOCI E SCRIVIAMO SMUT.
Okay, ecco qui del leggero smut.
È il primo che io abbia mai scrutto quindi spero vivamente non faccia schifo.
Lieve lieve spoiler: non sarà l'unico e giuro farà meno schifo
Capitolo piuttosto lungo che spero davvero vi sia piaciuto.
Fatemi sapere che ne pensate.
Vostra,
Arey
P.s. Enjoy
P.p.s Ridete con me per la foto
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